Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: My fair lady    13/04/2020    0 recensioni
"Tiriamo le somme Argo, mia madre è un'alcolista, mia suocera è una stronza e il mio quasi sposo mi lascia con la sua madre psicopatica."
Questa storia è una gigantesca What if, che racconta i giorni prima del matrimonio di Harry e Draco.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MATRIMONIO
- Capitolo 1° -



Premessa

Questo racconto è liberamente ispirato dal film Reinas.
E’ stato scritto diversi anni fa, precisamente nel 2006, quando ancora non era uscito l’ultimo libro della saga, né ‘the cursed child’
Quella che segue è una fanfiction What If, quindi molti eventi sono cambiati, rispetto a quelli del libro.
Uno dei cambiamenti più grossi è che Lily e James Potter non sono mai morti, e Draco ed Harry sono una coppia.
Spero vivamente che vi piaccia perché ci sono molto affezionato.
 
Capitolo 1. Famiglie a confronto.
 
Bib…bip… il suono di una sveglia, era l’unica cosa che rompeva quel silenzio, quel silenzio così bello.
Una mano tastò il comodino e la spense, allora un corpo emerse dal groviglio di coperte. Tastò un'altra volta il comodino, e prese un paio di occhiali, che inforcò subito.
Era un uomo, sui ventisette anni circa, aveva occhi verdi, molto belli, dei capelli neri, solitamente ribelli e di prima mattina ancora di più e una cicatrice sulla fronte a forma di saetta. L’uomo sorrise e svegliò la persona che dormiva a fianco a lui, che sbuffò un paio di volte e poi aprì gli occhi. L’uomo aveva capelli molto chiari, quasi platino, occhi chiari, e un profilo asciutto.
“Oggi posso dormire di più…”
“Sì ma…ti ricordo che oggi è il gran giorno.”
Draco si svegliò di soprassalto “Cazzo. Mi ero dimenticato!” e iniziò ad agitarsi. Harry rise “Amore, respira, respira…È soltanto un incontro tra le nostre famiglie…per parlare del matrimonio e magari scucire qualche galeone…Dobbiamo rilassarci e tutto andrà bene.”
“Andrà bene? Tu conosci mio padre. Quando gli ho detto che stavo con te mi ha lanciato la maledizione Cruciatus!” esclamò Draco, nervoso.
Harry sospirò “Non è stato facile neanche per i miei accettare che stavo con un figlio di Mangiamorte, ma ora siamo qui.” Harry baciò il suo fidanzato e continuò “La cena è alle sette e mezza. Abbiamo molto tempo per preparare tutto, ok?”
Draco singhiozzò “Giuro che se tua madre dice un’altra volta che sono la donna della coppia la schianto.”
“E se tuo padre dice che l’ano serve solo per cagare, lo faccio grattare fino a scuoiarsi.”
I due risero, e poi decisero di alzarsi, facendo doccia e colazione, per poi andare a lavorare.
Draco, una volta finito Hogwarts, e libero almeno in parte dal condizionamento dei genitori aveva scoperto il suo grande gusto raffinato, e quindi lavorava come arredatore per maghi, cercando pezzi unici e collezioni perdute.
Harry aveva lavorato qualche anno al Ministero della Magia, ma poi, resosi conto che si annoiava e basta, era entrato nella squadra inglese di Quidditch.
Il pomeriggio, quando entrambi tornarono dal lavoro, iniziarono i primi preparativi, e il disturbo ossessivo compulsivo di Draco si impadronì di lui, che si materializzava in giro per la casa e bofonchiava.
“A mio padre piace uno stile sobrio, quindi ogni cosa colorata deve sparire!”
“A proposito dove lo vuoi mettere questo…?” chiese Harry disgustato, tenendo in mano un mezzo busto di Salazar Serpeverde.
“Amore! L’hai trovato! Bravo! Uhm…forse all’ingresso…così sarà la prima cosa che vedranno.”
“E purtroppo anche i miei” constatò Harry, chiedendosi se la vista del busto di Salazar Serpeverde sarebbe piaciuto ai suoi genitori, fieri Grifondoro.
“Comunque, non capisco perché ti agiti tanto. È solo una cena. Tuo padre sta digerendo che tu sia gay, altrimenti non verrebbe…Tu pensa solo a rilassarti. Io ho parlato con mio padre e ha detto che farà il bravo e che non riaprirà vecchie ferite di Hogwarts. Io punterei sul far andare d’accordo le madri.”
Draco sorrise “Sembra più una guerra che una cena. Hai pensato al menù? Perché io opterei per una cena a base di pesce. Mio padre adora i crostacei.”
Tra progetti e strategie, arrivarono le sette di sera, e la famiglia Potter arrivò puntuale, con un ospite in più.
Harry aprì la porta del loro appartamento a Diagon Alley, e si vide piombare addosso Argo, il grosso Golden Retriever di Lily.
Il cane saltò addosso ad Harry e iniziò a leccarlo ovunque. Harry gli diede qualche carezza, e con la bacchetta pulì subito i peli dorati che il cane aveva già lasciato ovunque. Salutò i genitori
“Mamma, perché hai portato Argo? Draco ha la fobia dei cani.”
Lily sospirò “Lo so amore, ma quando è solo Argo piange sempre, non potevo lasciarlo a casa, poi si deprime.”
James ironizzò “Tua madre ti ha totalmente rimpiazzato con un cane.”
“Attento, Potter senior, anche tu sei rimpiazzabile!” rise Lily, con la sua risata cristallina. Harry si lasciò sfuggire una risata. Adorava il modo in cui i suoi genitori si stuzzicavano, ma restava comunque il problema del cane.
“Possiamo metterlo sul terrazzo.” Propose.
“Lui ha sempre bisogno del mio contatto, altrimenti piange.” Ad Harry gli sembrava di aver già sentito questa storia. Disse, con più fermezza “Questa casa contiene mobili preziosi, che Draco ha rubato in giro per il mondo, e quasi tutti pezzi unici, perciò non possiamo permettere che Argo distrugga qualcosa, perciò va fuori.”
Lily sbuffò e acconsentì, prendendo il guinzaglio e portando il cane in terrazzo.
Draco arrivò e quando vide il cane si mise dietro Harry balbettando “C-c-cosa ci fa quel c-c-cane?”
Lily sorrise “Ciao caro. Non preoccuparti. Argo è tanto buono e dolce.”
Non fece in tempo a finire la frase che con una strattonata, il cane si liberò dal guinzaglio e corse con grandi falcate verso Draco, il quale preso dal panico, non riuscì a pensare ad altro che a usare la magia. “Protego!”
Harry non riuscì a trattenere una risata, poi decise di salvare il suo fidanzato “Non c’è bisogno della magia, amore. Adesso Argo va in terrazzo”
Draco si allontanò qualche metro da Lily, solo per borbottare “Sono sicuro che tua madre l’ha fatto apposta” ma Lily urlò dal soggiorno “Guarda che ci sento benissimo!”
Dopo mezz’ora arrivarono i Malfoy, come sempre impeccabili ed eleganti. Anche Draco era tirato a lucido, cercando di eliminare dalla sua faccia ogni traccia di calore.
Il giovane uomo baciò sua madre, e dopo un po’ di incertezza, strinse la mano a suo padre. Lucius si guardò intorno e sogghignò “Vedo che i miei soldi sono stati usati bene. Apprezzabile questo busto.”
E fu come se un’ondata di gelo pervase la casa.
Lucius Malfoy si tolse i guanti, e si sedette su uno dei due divani.
Narcissa aveva sempre un po’ lo sguardo tormentato, ma quel giorno particolarmente. Infatti, guardò il figlio “Più tardi dovremo farti un annuncio. Ma adesso, cerchiamo di trascorrere questa serata in maniera piacevole”
Piacevole era un’utopia, ma ci avrebbero provato.
“Vado a vedere se Harry ha bisogno di aiuto in cucina.”
“Ma perché non prendete un elfo domestico?” sospirò altezzoso Lucius.
“Beh…noi cerchiamo di farcela da soli...”
E poi corse in cucina per non sentire gli improperi del padre. Il ragazzo che era sopravvissuto, stava controllando la cena, e le vongole in padella.
Draco aprì la dispensa, prese un liquore ad alto tasso alcolico e se ne versò un bicchiere abbondante, che bevve tutto d’un fiato.
“Amore, la cena è solo all’inizio. Non ti giocare subito i super alcolici. Ho fatto qualche complimento a tuo padre. È quasi più vanitoso di te.”
Draco rise “Te l’avevo detto. Non so come fai a restare calmo.”
Harry si avvicinò e prese il volto di Draco, per poi baciarlo. Il biondo ricambiò con passione e affetto. Quando si separarono, una vena di preoccupazione emerse in Harry “Avevamo detto di non lasciarli mai soli…e se noi siamo qui…chi sta con loro?”
Draco iperventilò per qualche secondo, poi si diresse in soggiorno, portando quattro calici, facendoli levitare in aria con la bacchetta, e poi con un altro movimento di essa, versò il vino, per poi distribuirlo agli ospiti, per poi lasciarsi cadere sulla poltrona che separava i due divani e le due famiglie.
“Buona scelta Draco.” Disse Lucius, facendo roteare il vino. “Io avrei scelto qualcosa di più leggero, ma è accettabile…ma…che ci fa quel cane in terrazzo?”
La parola ‘cane’ era stata sputata in maniera molto dispregiativa, cosa che non sfuggì affatto a Lily Potter. “Quel cane è mio. Si chiama Argo. È un cucciolone. Voi non avete cani, vero? Forse preferite i serpenti.”
Gli occhi di Narcissa si assottigliarono, ma non raccolse la provocazione. “No in effetti no. Abbiamo diversi Falchi, che usiamo come gufi...”
“Per comunicare con i vostri amici Mangiamorte?”
“Mi dispiace per te Potter, ma sai benissimo che noi abbiamo cambiato vita. Anche prima della seconda caduta del Signore Oscuro.” Rispose Lucius senza scomporsi.
“Ma lo chiami ancora Signore Oscuro….Non lo fanno solo i Mangiamorte?”
Lucius si alzò, e già Draco temeva l’inizio di un duello magico.
“Non sono venuto qui per farmi insultare.”
Lily Potter si alzò e puntò la bacchetta alla gola, aumentando il volume della sua voce “Adesso basta. Non siamo venuti qui per giudicare vecchie colpe, siamo qui per festeggiare i nostri figli che si sposano.”
Narcissa sbottò “Non urlare ti prego Lily, già lo sanno troppe persone.”
Si rivolse verso il figlio “Draco, perché vuoi ostentare la tua scelta di vita? Non ti basta vivere insieme a Potter? A che serve sposarsi?”
Lily si erse a paladina dei ragazzi “Non sono affari nostri. Se mio figlio e il suo fidanzato vogliono sposarsi, qual è il problema? E’ una cosa normale, se ne parla sempre anche in televisione.”
“Tu guardi la televisione?” chiese Narcissa.
“Beh sì, siamo nel ventunesimo secolo…a proposito Draco…mi toglieresti una piccola curiosità? Che vuol dire Attivo e passivo?”
Harry fece capolino dalla cucina e urlò “Chiedilo a papà!” ironizzò.
James rise e raggiunse Harry in cucina, per aiutarlo con il cibo.
Lucius era palesemente seccato. “Allora Draco, perché vuoi sposarti?”
“Padre…è una conquista per i nostri diritti…io e Harry verremo riconosciuti come una vera coppia, cioè quello che siamo. Noi ci amiamo e vogliamo dimostrarlo davanti al Ministro.”
Lily si era versata qualche drink, per cercare di stare buona, e l’alcol iniziava a fare effetto. “Forse i tuoi genitori non riescono a capire il concetto di sposarsi per amore.”
Harry corse in salotto e urlò “Mamma!” Che stai dicendo! Perdonatela, deve aver bevuto troppo…”
Lily iniziò a ridere senza motivo, fino a che Narcissa non parlò, e tutti si zittirono.
“Harry, in realtà tua madre non ha tutti i torti.” Si rivolse al figlio. “L’annuncio che volevamo farti è che io e tuo padre divorziamo. Dopo tanti anni, ci siamo resi conto che non c’è più nulla che ci tiene insieme, neanche la reputazione delle nostre casate, adesso che le famiglie Purosangue hanno sempre meno valore…”
Questo annunciò lasciò tutti sconvolti, come se avessero ricevuto un incantesimo delle pastoie.
“Ma…perché? Così all’improvviso?”
“Draco. Certamente non è stata una cosa improvvisa.” Spiegò Lucius “Abbiamo cinquant’anni, e se vogliamo potremmo ancora rifarci una vita, perciò è un buon momento.”
Draco aveva sempre saputo che tra i suoi genitori non c’era mai stato questo folle amore, ma credeva che ci fosse qualcosa, e quella notizia lo sconvolgeva più di quanto voleva ammettere.
Narcissa continuò “E…ci sarebbe un’altra cosa. Io vorrei chiedervi ospitalità. Finché non trovo un posto mio.”
Questa volta anche Harry rimase attonito. I due si guardarono, preoccupati, e poi Draco sospirò “Madre, non credo che questo sia un ambiente consono per te, nel senso, sei abituata ad essere servita, mentre qui, noi non ci siamo quasi mai a casa.”
“Ci sono pochi posti dove noi ex mangiamorte siamo i benvenuti.”
Lily rise, ancora sotto gli effetti dell’alcol “Sono cazzi amari Narcissa…”
Harry sbuffò “Oh per la barba di Merlino, papà portala via!”
James Potter annuì, avendo compreso la gravità della situazione e prese la moglie a braccetto.
Lucius sospirò di sollievo “Finalmente. Hai fatto bene ad allontanare la tua madre nata babbana.”
Poi si rese conto lui stesso di ciò che aveva detto, ma era troppo tardi. Prima che Harry potesse reagire, Draco sbuffò “Padre, non insultare la madre di Harry!”
Lucius assottigliò gli occhi pericolosamente, inarcando le sopracciglia chiare “Tu, mi hai dato un ordine? Draco. Sono ancora tuo padre e non ti permetto di mancarmi di rispetto. Addio!”
Si smaterializzò, lasciando Narcissa in quella casa.
Lei guardò i due fidanzati come se fosse un cane bastonato, anche essendo lei, l’effetto era piuttosto inquietante
“Non vi ho mai chiesto nulla. E ho cercato di far ragionare tuo padre quando tu hai detto che stavi con Potter.”
I due si guardarono. Harry sperava internamente che Draco le negasse l’ospitalità.
Il vecchio Draco l’avrebbe fatto, ma quello nuovo, purtroppo no.
“Certo Madre. Puoi restare. Purtroppo, non potremo esserci spesso a casa.”
“Non è una novità essere sola.”
“Ma almeno qui c’è la televisione. Provi Netflix. È fantastico.” Propose Harry, cercando di sembrare felice per la notizia. Ma non lo era affatto.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: My fair lady