Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: My fair lady    13/04/2020    2 recensioni
"Tiriamo le somme Argo, mia madre è un'alcolista, mia suocera è una stronza e il mio quasi sposo mi lascia con la sua madre psicopatica."
Questa storia è una gigantesca What if, che racconta i giorni prima del matrimonio di Harry e Draco.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti.
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Prima del secondo capitolo, volevo inserire una piccola sinossi, per farvi seguire meglio questa fanfiction ovvero gli eventi successi in questo universo alternativo di Harry Potter:
“Anche se Lily e James Potter effettivamente non morirono dopo l'attacco di Voldemort, fecero credere al mondo magico di essere morti, perché sapevano che sarebbe tornato e che c’erano tanti seguaci ancora rimasti fedeli a lui
Così Harry per diversi anni credette veramente che i suoi genitori erano morti, fino a quando al terzo anno non si trovò ad Hogsmeade, dove i Potter si erano trasferiti per stargli vicino, ovviamente modificando la loro identità e fisionomia, e li vide, o almeno credeva di averli visti, quando poi si palesarono durante la metamorfosi di Lupin, per salvare la vita ad Harry, Sirius e gli altri.
Fu così che la famiglia Potter si riconciliò, ma dovettero separarsi per poi riunirsi definitivamente nell'ordine della Fenice, al quinto anno di Harry.
Dopo la morte di Silente, per mano di Piton, i Malfoy misero in dubbio la loro fedeltà al signore Oscuro, e grati al nuovo preside di Hogwarts, Piton, per aver impedito che Draco diventasse un assassino, decisero di passare dalla parte dell’Ordine della Fenice.
Prima di morire Silente aveva avviato una sorta di ‘magico programma di protezione testimoni’ per proteggere le famiglie dei Mangiamorti Pentiti, ospitarli in un luogo sicuro, ovvero la casa di Sirius Black.
Così Draco ed Harry si ritrovarono a vivere insieme, con tante altre persone, e passando molto tempo insieme, tra loro scattò la scintilla dell’amore. La loro rivalità si trasformò in amore, anche se questo sentimento non poteva certo essere vissuto alla luce del sole, e i due dovettero separarsi perché Harry doveva procedere con la ricerca degli Horcrux.
Riuscirono a riunirsi solo dopo la battaglia di Hogwarts, e allora dichiararono il loro amore a tutta la comunità magica.”
 

Ecco qui. Ho cercato di dare un filo logico agli eventi passati della mia storia. Spero che apprezziate.
 
Capitolo 2.
 
Draco ed Harry erano in bagno, e si stavano preparando per la notte.
Harry si era seduto sul water e si stava levando le scarpe, quando vide il suo fidanzato che sembrava molto perplesso
“Cosa c’è che non va?”
Draco si sciacquò la bocca, poi rispose “Mi sembra strano vedere mio padre e mia madre separati. Non sono mai stati una grande coppia, ma ero convinto che ci fosse qualcosa tra di loro…”
“Beh, potrebbe anche fare bene a Narcissa, magari dedicarsi a sé stessa.”
Draco rise “Sì certo. Ce la immagino mia madre che si trucca e poi va al supermercato a fare la spesa. Non è fatta per vivere come un…”
“Babbano? Dopo tutti questi anni ancora odi questa parola?”
Draco annuì “Beh, a volte sembra quasi che ti dimentichi che siamo maghi.”
Harry notò che il suo fidanzato aveva addosso solo la camicia slacciata e i boxer, e lo trovò molto sexy. Si avvicinò, suadente “Che ci posso fare se ho vissuto parte della mia vita come babbano…”
Draco intuì le intenzioni del fidanzato e sospirò “Frena gli ormoni. Non so come potremo vivere la nostra intimità con mia madre nella camera degli ospiti.”
Harry e Draco erano vicini. I loro sospiri si univano. Harry bisbigliò all’orecchio del fidanzato “Che intendi per intimità?”
Draco sorrise, sentendo dei brividi di piacere in tutti il corpo. Lasciò cadere la sua camicia a terra, e rise “Beh…intendo questo…se ci andasse di farlo?”
Harry gli diede una serie di baci a fior di labbra, e poi rispose con voce bassa “La camera degli ospiti è dall’altra parte della casa…e noi possiamo fare piano…Ora ti faccio vedere.”
Lo baciò, con passione, e nonostante volesse resistere, Draco si sciolse, e ricambiò il bacio che si faceva sempre più ardente. Le loro mani si toccavano, curiose e affamate.
I due corsero in camera, senza smettere un secondo di baciarsi, e poi Harry spinse Draco sul letto, per poi buttarcisi pure lui a peso morto. Tra gemiti e sussurri, Harry vide Narcissa sulla porta e dopo un secondo la vide anche Draco.
I due si affrettarono a coprirsi con la coperta. Il viso di Draco non era mai stato tanto rosso come in quel momento.
“Madre…cosa vuoi?”
Narcissa rispose con voce atona e sguardo assente. “Non riesco a dormire.”
Harry per qualche secondo ebbe paura che la suocera chiedesse loro di mettersi in mezzo al letto, quando invece chiese solo dove stavano gli alcolici.
“Li trovi in soggiorno. Abbiamo di tutto Narcissa…Whisky Incendiario, Assenzio... “
Draco sospirò “Forse faresti meglio a dormire, madre”
“Potrei dirvi la stessa cosa” facendo intuire palesemente che aveva assistito a tutta la scena. Poi, quasi fluttuando, come se fosse un fantasma di Hogwarts, se ne andò.
Harry guardò Draco, con sguardo sexy e sorrise “Beh…dove eravamo?”
Si chinò per baciare il petto di Draco, ma questo gli bloccò la testa e disse “Harry Potter, credo che dopo quello che è successo non avrò più voglia di fare sesso.”
Harry sbuffò e controvoglia tornò nella sua parte di letto.
“Se vuoi ti faccio un Oblivion e ti dimentichi tutto.”
“Potter, sei sicuro di sopravvivere ad un’altra Avada Kedavra?”
 
********************************************

Il sole filtrava attraverso le finestre e andava a disturbare il viso di Draco, obbligandolo ad aprire gli occhi. L’uomo si stiracchiò e osservò il suo compagno che dormiva rannicchiato in posizione fetale. Anche stanotte gli aveva preso tutte le coperte, come faceva sempre.
Draco guardò l’ora e visto che era presto, decise di svegliare Harry con un bacio.
Harry si svegliò, ma fece finta di dormire, per riceverne altri, ma poi si arrese.
“Visto che oggi non lavoro, ti preparo i pancake. Mi ha insegnato la ricetta la signora Weasley. A proposito, oggi vado a trovare Ron e Hermione. Hanno trovato una nuova casa.”
Draco non poté fare a meno di storcere la bocca nel sentire quei nomi. Anche se erano i migliori amici del suo fidanzato, questo non voleva dire che gli dovessero piacere.
I due fidanzati si vestirono e poi andarono in cucina, notando la tavola già apparecchiata con piatti pieni di uova, rosti di patate, bacon e cereali.
Draco notò sua madre nel soggiorno, seduta in poltrona, con la televisione accesa su un programma tipo quiz a premi, che rideva istericamente ogni dieci secondi.
“Oh, mio Troll! C’è mia madre qui da noi! Perché non me l’hai impedito?”
“Ci ho provato, dolcezza. Vado a vedere come sta, tu intanto prepara un caffè bello forte.” Sorrise Harry, poi notando la loro riserva di liquori parecchio intaccata.
Sospirando, si avvicinò alla donna e le augurò il buongiorno.
Narcissa si girò e ridacchiò “Oh salve Harry! Vi ho preparato la colazione, o meglio ho chiamato la mia elfa e l’ha fatta lei. Come avete dormito? Io sono stata tutta la notte sveglia a vedere la televisione! Avevi ragione! È bella!”
La donna parlava a raffica, il che era strano, visto che con la quantità di alcol che aveva ingurgitato, avrebbe dovuto essere in stato comatoso. Ma quanto cavolo reggeva l’alcol?
“Ad un certo punto ho cercato anche fra i vostri DCD, si chiamano così vero? Ne ho visti alcuni pieni di tizi nudi!”
Harry fu sul punto di piangere. Voldemort non gli aveva mai fatto tanta paura, quanto Narcissa che guardava i loro film porno. “Narcissa, forse dovresti mangiare qualcosa anche tu.”
Narcissa protestò qualche secondo, poi scoppiò a ridere in faccia ad Harry, rivelando un fiato che avrebbe potuto accendere un fuoco.
Harry la aiutò ad alzarsi, ma dopo qualche passo, la donna si portò le mani allo stomaco. Come era prevedibile, l’alcol stava per tornarle su. Harry la implorò “Ti prego Narcissa, aspetta, ti porto in bagno.”
Narcissa continuò a ridere sguaitamente “Ma che cavolo di titolo danno ai film porno di adesso? “Servizio Attivo!” Spassoso! Oppure “Pratiche Fuori Orario!” continuando a ridere parlò “Ho visto un nero! Allora è vero che hanno la bacchetta più grande!”
Draco raggiunse i due, iniziando a desiderare quell’Oblivion che Harry gli aveva proposto, e  aiutò Harry a portare la madre in bagno, che più che portarla, la stavano trascinando.
La donna vide il figlio e sorrise “Oh Draco come sei bello, sei bello per essere il figlio di un preservativo bucato.”
Draco guardò Harry disperato. Il suo fidanzato in realtà, trovava molto comica quella situazione, ma non voleva assolutamente darlo a vedere a Draco, che si sarebbe offeso moltissimo.
Erano quasi arrivati ormai al bagno, quando Narcissa non riuscì più a trattenere i suoi succhi gastrici e vomitò addosso alla libreria del 1600, procurata a fatica da Draco, appartenuta a Lady Diana stessa, che in realtà era una Strega famosa.
Il povero uomo, alla vista del mobile imbrattato, si afflosciò a terra, sconsolato. “Questa libreria…rovinata…”
Harry sospirò “Non è successo nulla guarda.”
Con un colpo di bacchetta, la macchia scomparve, ma purtroppo l’odore no.
Nel frattempo, Narcissa era svenuta. Draco la fece levitare con la magia e la sistemò a letto.
Harry guardò l’orologio e salutò Draco con un bacio, doveva correre a trovare i suoi amici.
Draco quel giorno non doveva lavorare, quindi rimase a casa.
Poco dopo mezzogiorno, mentre stava preparando il tè, qualcuno si materializzò in casa. Solitamente non ricevevano molte visite.
Sentì una voce piuttosto familiare, e non meno spiacevole e riconobbe la sua proprietaria. “Lily. Cosa ci fai qui?”
Ovviamente non era sola, ma aveva sempre con sé il suo fedele Argo.
Draco indietreggiò subito, cercando un posto dove nascondersi.
“Oh, su via Draco. Ma come fai ad avere paura di Argo? Lui è una coccola vivente.” Rise Lily.
Drago balbettò stizzito. “Si da il caso che da piccolo, un cane per poco non mi portava via la mano. Basta come motivazione?”
“Oh ma Argo è tanto buono.” E il cane per tutta riposta abbaiò, con il risultato di spaventare ancora di più Draco. “Non lasciarlo. Come mai sei qui?”
Lily sbuffò “C’è una ragione per venire a casa di mio figlio a trovarlo?”
“In realtà questa casa è a nome mio.”
La donna inarcò un sopracciglio “Ah sì? Quindi se tu e Harry vi lasciate, a lui non viene in tasca nulla, eh? Furbo.”
“Io amo Harry. Perché dovrei volerlo lasciare?” sbuffò l’uomo biondo. Lily Potter aveva il grande dono di infastidirlo abbastanza.
La donna rise, alzando le spalle “Non si può mai sapere, gioia. Comunque, Harry mi ha chiesto se venivo ad aiutarti con Narcissa, mi ha detto che non sta bene.”
Draco maledì il suo fidanzato nella sua testa, meditando vendetta, ma cercò di restare calmo. “Non c’è motivo di allarmarsi. Ha bevuto solo un po’ troppo. Ora dormi.”
La donna annuì “Io conosco molti metodi magici e non per far smaltire una sbornia. Avresti dovuto vedere quante volte ho curato James, Sirius, Remus… Intanto potresti farmi un favore, caro.”
“Cosa?”
“Potresti portare Argo a fare la passeggiata? Se non fa almeno cinque passeggiate al giorno, poi non dorme bene, povera stella.”
Il contegno di Draco non resistette e lui sbottò “Ma come te lo devo dire? Ho paura dei cani, figuriamoci a portarne uno a spasso.”
Lily non ammise repliche.
Diede il guinzaglio in mano a Draco, con la bacchetta aprì la porta di casa, e poi diede una piccola spinta magica, facendolo uscire di casa. Argo fece il resto, iniziando a correre all’impazzata, trascinando Draco con se.
L’ultima cosa che il giovane Malfoy vide, fu il sorriso perfido di quella strega che gli diceva “Prima o poi arriva per tutti il momento di affrontare le proprie paure. Ciao caro!”
Dopo circa un’ora di corsa, Argo iniziava a calmarsi. Draco era con l’umore a terra. Sospirò “Allora Argo, tiriamo le somme. Mia madre è ubriaca e single, Mia suocera, ovvero tua madre è una stronza, e il mio ragazzo, quasi marito mi lascia da solo, in balia di quella psicopatica, che mi manda a portare a spasso uno stupido botolo ringhioso. Senza offesa.”
Argo abbaiò, poi Draco vide un gatto attraversare la strada, e Argo scattò all’inseguimento, trascinando per diversi metri Draco, e quando la frizione con il guinzaglio gli provocò abrasioni ai palmi delle mani, mollò la presa, lasciando scappare il cane che abbaiava furiosamente.
Ci vollero qualche secondi per realizzare che aveva perso il cane.
Non che gliene importasse qualcosa, ma era già preoccupato per la reazione di Lily. Ma poi la sua capacità di mantenere la lucidità tornò utile.
Se Lily si fosse offesa e dispiaciuta, forse avrebbe smesso di venire a casa loro. E quella non poteva essere altro che una bella notizia.
Draco si materializzò a casa. Trovò sua madre sdraiata sul divano, sveglia, ma lamentosa.
Lily vide subito l’assenza di Argo e chiese allarmato “Che fine ha fatto il mio cucciolo?”
Draco sfoderò i suoi talenti drammatici. “Oh Lily…mi dispiace, ma...quando ha visto un gatto è impazzito. Ho provato a non lasciarlo andare, ma mi sono anche fatto male alle mani…mi dispiace...”
“Non me ne importa niente delle tue mani! Tu l’hai fatto apposta!”
“Cosa??”
Lily piagnucolò “L’hai innervosito con la tua paura, e per questo è scappato.”
Draco perse ufficialmente la pazienza “Tutto questo è assurdo! Stai in casa mia e mi accusi di cose assurde. È solo uno stupido cane! Io invece sono gravemente ferito!”
In quel momento comparve Harry in soggiorno, felice della giornata che aveva passato con i suoi migliori amici, e delle belle notizie che gli avevano dato, dicendogli che forse sarebbe diventato zio, ma ogni traccia di allegria scomparve, quando percepì l’atmosfera in casa sua. Harry vide la madre che piangeva e chiese “Che è successo?”
Draco si fece avanti per spiegare la situazione, ma fu investito da Lily Potter che piangeva disperata “Ha fatto scappare Argo! Dice che è scappato perché ha visto un gatto, ma io so che l’ha fatto apposta!”
Anche Draco, stava in crisi crescente “Io ho cercato di tenerlo, ma il guinzaglio mi ha tagliato le mani!”
Harry andrò da Draco e gli prese le mani per controllarle. “Non preoccuparti, conosco un incantesimo per le abrasioni.”
Pronunciò “Ileas” con la bacchetta e i tagli scomparvero.
Lily era rimasta seccata e basita che il figlio avesse preferito ascoltare il suo fidanzato piuttosto che lei “Il tuo fidanzato perde due gocce di sangue e ne fa una tragedia. Io invece sono stata privata del mio cane!”
“Mamma, calmati! Lo ritroveremo. Useremo la magia, e se non funziona, potremo fare dei manifesti da appiccicare agli alberi con le foto di Argo. Ora basta. Non voglio sentirvi litigare!”
Lily guardo Draco, di sottecchi. “L’hai fatto arrabbiare tu.”
“Ma cosa diavolo centro io?” ribatté stupito l’uomo.
La donna si sedette sulla poltrona e sorrise sicura “Io sono la madre di Harry, tu il suo fidanzato. Ricorda che nel suo cuore sono più in alto di te.”
In quel momento Harry si fece avanti e parlò in tono calmo ma deciso “Non è una competizione mamma. Io ti voglio bene, te ne vorrò sempre, ma per me è importante anche Draco, e la vita insieme a lui. Non intendo farmi rovinare questo momento così importante da te… Mi dispiace.”
Lily rimase allibita dalle parole del figlio. Non poté fare a meno di mostrare quanto l’avesse ferita.
“Hai già dimenticato tutti i sacrifici che io e tuo padre abbiamo fatto per te? Ogni nostra azione era per te, per garantirci la tua protezione, anche permettere che tu passassi le estati a casa di Petunia.” La donna guardò per terra. “Ricordatelo. Prima di gettare al vento la tua famiglia per un Malfoy.”
Si smaterializzò, senza permettere al figlio di replicare,
Harry sospirò e Draco lo abbracciò. I due si strinsero, poi il moro sorrise “Le passerà, vedrai.”
Una testa bionda emerse dal divano. Narcissa si era svegliata.
La donna si teneva la testa tra le mani e non riusciva nemmeno ad aprire completamente gli occhi. “Che cosa è successo?”
“Benvenuta nel dopo sbornia.” Ironizzò Harry.
“Io devo prendere le mie cose a Villa Malfoy.”
Draco protestò “Non puoi smaterializzarti in queste condizioni, chissà dove finiresti. Andrò io.”
Harry sospirò “Più tardi dobbiamo incontrarci con la Wedding Planner per gli ultimi dettagli.”
“Cercherò di tornare in tempo, ma in caso…ricorda di dire di mettere la canzone di Adele per il primo ballo e dopo un mix anni 70-80 di musica babbana, almeno così la gente balla.”
Harry annuì, e poi baciò il suo compagno, che si smaterializzò.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: My fair lady