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Autore: Mr Slytherin    13/04/2020    1 recensioni
Durante Harry Potter e la maledizione dell'erede Draco Malfoy è cambiato in molto, partendo dal legame con il figlio. Ma non sono finiti qua i cambiamenti, Draco tornerà a Hogwarts ma non come studente. Dopo la morte di sua moglie troverà di nuovo l'amore? Scopriamolo insieme!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Draco tornò a casa per pranzo dove la sua famiglia era già seduta al tavolo. Prese posto tra Scorpius e sua madre.

“Allora Draco, novità?” chiese sua madre.

“Il Ministro mi ha convocato per propormi il lavoro di Capo della squadra di Auror a difesa di Hogwarts” disse Draco prendendo dalla pentola in mezzo al tavolo della carne.

“Che figata papà, ci vedremo tutti i giorni!” disse Scorpius euforico.

“Un Malfoy che lavora, non ho mai sentito una barzelletta simile. Spero che tu abbia lasciato subito la stanza” interruppe subito suo padre.

“Non ho accettato, ma ci sto seriamente pensando. Non lo vedo come un lavoro se mi viene offerto il compito di difendere mio figlio… comunque intendo parlarti in privato papà” rispose Draco guardandolo. Voleva capire bene cosa stessa pianificando.

“La scelta è tua Draco, nonostante siamo i tuoi genitori sei abbastanza maturo da fare le tue scelte. Sappi che qualsiasi sia la tua scelta ti appoggeremo” disse Narcissa.

“Grazie mamma” rispose Draco e poi si voltò verso Scorpius. “E tu come sei a compiti?”.

“Bene papà. Tra l’altro oggi è arrivata la lettera da Hogwarts sui nuovi libri da prendere. Mi è anche arrivata la lettera da Albus poco dopo, la sua famiglia va domani! Possiamo andare anche noi domani? Così lo vedo” disse Scorpius che aveva già finito il suo pranzo.

“Va bene Scorpius” disse Draco alle prese con il tagliare la sua carne “Se tanto dobbiamo andare un giorno vale l’altro. Ricordiamoci solo di prendere la chiave della Gringott domani mattina”.

“Se andate voi alla Gringott mi preleveresti del denaro? Così evito di andarci apposta” chiese suo padre.

Draco lo fulminò con lo sguardo “Se è per l’affare che stai facendo con il signor Parkinson ne parliamo dopo in privato. Sappi che da cosa so io non voglio essere messo in mezzo”

La madre osservava senza capire “Che significa?”

Lucius cercò di placare subito le acque “Nulla, ne parlerò dopo con Draco”.

 

Finito il pranzo Draco si alzò e Scorpius tornò a fare i compiti. Lucius era già andato in salotto seguito da sua moglie Narcissa e poco dopo arrivò anche Draco.

“Narcissa, potresti lasciarci soli” chiese Lucius che era seduto sulla poltrona vicino alla finestra.

“Se è un affare di famiglia voglio essere al corrente” ribattè Narcissa.

“Non voglio che tu sia messa in mezzo. Per favore, lascia me e Draco parlare da soli” disse Lucius.

Draco prese posto di fronte a suo padre intanto che sua madre andava via dal salotto con aria molto contrariata.

“Allora padre, ieri Pansy mi ha riferito del famoso affare Malfoy-Parkinson… cosa intendi dire a riguardo?” chiese Draco guardando suo padre.

“Ritengo che la signorina Parkinson si sia espressa male, è una cosa che faccio a nome mio non a nome della famiglia” rispose Lucius.

“Stai trattando per trasferire alcuni detenuti di Azkaban in carceri sparse per il mondo a nome tuo quindi…” disse Draco.

“Non si tratta di alcuni detenuti! Si tratta di Mangiamorte!” ribattè Lucius alzandosi in piedi molto nervoso.

“E con questo? Cosa stai tramando?” disse Draco seguendo i movimenti del padre.

“Dalla caduta del Signore Oscuro il carcere di Azkaban non è più sorvegliato dai Dissennatori, ma dagli Auror. Hai idea della sicurezza che è scesa in quel carcere?” disse Lucius con sguardo terrorizzato.

“Che ti succede padre? Non hai fiducia negli Auror del Ministero?” chiese Draco visibilmente preoccupato dallo stato d’animo del padre.

“Sapevo da giorni che avevano intenzione di togliere degli Auror dalla prigione per metterli a difesa di Hogwarts, oggi lo hai scoperto pure tu. Hai idea Draco di cosa significa?” disse Lucius.

Draco era stranito “Evidentemente il Ministero crede che la prigione non necessiti di tutta quella sicurezza, ritiene che una parte possa andare a sorvegliare la scuola. Non vedo nulla di catastrofico”.

“Tu sei stato un Mangiamorte, ma non abbastanza da capire bene, nemmeno io ero così fidato ma un’idea me la sono fatta. Zia Bellatrix e gli altri sono usciti perchè i Dissennatori sono passati dalla nostra parte. Se succedesse di nuovo?” disse Lucius al figlio.

“Che assurdità stai dicendo papà? Hai paura che gli Auror passino dalla parte di chi?” disse Draco stranito.

“Non è necessario che arrivi un secondo Signore Oscuro! Basta che uno degli Auror sia un corrotto o un amico di e il danno è fatto. Una bella evasione di massa” disse Lucius tornando a sedersi.

“Papà sei sicuro di stare bene? Pansy ieri mi ha detto che il fatto successo qualche mesi fa con Scorpius ti ha scosso, ma ora stai impazzendo” Draco ora era seriamente preoccupato.

Lucius lo guardò con uno sguardo distrutto, non aveva mai visto suo padre così se non quando Villa Malfoy era diventata Quartier Generale dei Mangiamorte “Quando c’è stata la caduta del Signore Oscuro io ho evitato Azkaban perchè ho cambiato “fazione” all’ultimo. Hai idea cosa pensano ora i Mangiamorte di me? Ci ho messo molto tempo a superare la cosa. Ma quando è successo quell’episodio a Scorpius con la figlia del Signore Oscuro ho capito che non sono al sicuro”

Draco in quel momento provava pietà per il padre “Potevi parlarne, avrei capito e cercato di aiutarti papà… Soprattutto perchè quello che stai tentando di fare è folle!”

Lucius era ridotto come uno straccio “E’ l’unica cosa che mi è venuta in mente”.

“Perchè secondo te uscisse che hai finanziato, per non dire corrotto il Wizengamot il problema non sarebbe lo stesso?” chiese Draco stupito da questi folli pensieri.

“E’ proprio per questo che stiamo agendo con estrema cautela, deve essere tutto preparato a tavolino, non di certo una cosa facile” disse Lucius.

A quel punto a Draco venne in mente un’idea “Papà, scrivi al signor Parkinson, non fate più nulla. Sarò io a risolvere la situazione.”

Questa volta fu Lucius a guardarlo confuso “Cosa intendi fare? Che hai in mente?”
Draco si alzò e andò alla finestra “Dato che il Ministro ci tiene molto che io accetti questo incarico date le mie conoscenze e abilità potrei chiedere questo favore in cambio non trovi?” si girò verso il padre con il suo solito sguardo furbo “Accetto l’incarico a patto che metà degli imprigionati sotto l’accusa di essere seguaci di Voldemort vengano trasferiti a Nurmengard. E soprattutto che non venga abbassata la sorveglianza delle celle a cui appartengono gli ex seguaci. Sinceramente non conosco un’altra prigione magica oltre queste due, ma sono abbastanza tranquillo sulla sicurezza, Nurmengard ha tenuto prigioniero Grindelwald quindi direi che è affidabile”

Lucius si alzò e andò verso il figlio “Non hai tutti i torti, ad avertene parlato prima. Ma come pensi di riuscirci?”

“Il Ministro è in debito con noi padre, sono certo di riuscire a farcela e che il nome dei Malfoy non rientri in questo ricollocamento” disse Draco orgoglioso di se.

 
   
 
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