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Autore: Kiarachu    13/04/2020    1 recensioni
Dopo aver risolto il caso degli ululatori notturni, Judy riprende la sua routine di poliziotta affiancata da Nick, ma le manca qualcosa. Ma succederanno delle cose che riempiranno questo vuoto.
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Yax
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Judy cominciò a parlare, dopo un po’ di riflessione, “È cominciato tutto qualche tempo fa, dopo una telefonata che ho avuto coi miei genitori. Si erano preoccupati che tu mi piacessi, e io gli avevo detto che non era quello, e che mi mancava l’eccitazione delle missioni difficili. Avevo detto che ti vedevo solo come amico, e che era assurdo che pensassero che una volpe e un coniglio potessero stare assieme.”

 

“Ma poi mi raccontarono di Millicent e Roland, e dopo averli conosciuti, e aver ascoltato le loro storie, mi ero resa conto che provavo qualcosa di più di amicizia verso di te. Ci avevo pensato tanto, e non avevo mai confessato perché avevo paura del tuo rifiuto, o peggio che tu potessi ridere di me. Ma quello che è successo con tuo padre mi ha dato il coraggio di dirtelo, vedendo come mi trattavi. Avevo comunque paura di aver interpretato male la tua gentilezza, ma speravo che anche tu provassi qualcosa per me,” Judy finì, sorridendo, e guardandolo negli occhi.

 

Nick le carezzò la guancia, e dichiarò, “Io ci stavo pensando già da quando era finita la missione degli ululatori notturni. Ma – come te – avevo dei dubbi sul fatto che sarebbe stato assurdo che una volpe e un coniglio si potessero mettere assieme, anche se avevo visto diverse “strane coppie” a Zootropolis. Ma la maggior parte di loro erano coppie della stessa famiglia, tipo un leopardo che stava assieme ad una femmina di ghepardo, o un montone che stava assieme ad una capra.”

 

“Sapevo che in questa città c’era una mentalità aperta su queste cose, ma avevo comunque paura. Ma dopo ho conosciuto Millicent e Roland, e – come te – dopo averci parlato, mi son reso conto che era meglio dirtelo. E dopo quello che era successo in questa missione mi son deciso a dirtelo, anche se ero terrorizzato dalla tua reazione. So che sei una coniglia dalla mentalità aperta, ma avevo comunque paura. Son contento di sapere che anche tu provi gli stessi sentimenti per me,” Nick finì, sorridendole dolcemente.

 

Judy gli prese le zampe, e lo fissò in quei begli occhi verdi che le piacevano così tanto. Erano diversi dal solito colore di occhi delle altre volpi, e si chiese se fosse anche per quello che lui provava attrazione per lei. Si ricordò che Roland aveva anche gli occhi verdi, e Millicent viola, proprio come lei.

Ma poi si ricordò che anche sua mamma aveva gli occhi viola, ed era finita a sposarsi un coniglio, e a vivere una vita normale come coltivatrice.  

 

Si guardarono negli occhi, e avvicinarono le loro teste, per poi baciarsi dolcemente, facendo suoni di contentezza. “Ah, son contenta di avere qualcuno nella mia vita…” Judy disse, sospirando lentamente, dopo essersi staccata dal semplice ma emozionante bacio.

Nick sorrise luminosamente, e dichiarò, sospirando, “Anch’io, finalmente…”

 

La coniglia sbattè le palpebre, e chiese, stupita, “Son la tua prima ragazza?” lei pensava che avesse avuto molte storie, non sapeva perché ma se lo era sempre immaginato come un donnaiolo. Ma forse stava ancora stereotipando la specie a cui lui apparteneva.

La volpe annuì, arrossendo un pochino. “Sì, beh, sai, con il lavoro che facevo prima non è che ho avuto molte occasioni di poter instaurare un rapporto amoroso con qualcuno…”

Judy annuì. “Ha senso. Ma non hai mai provato attrazione per qualcuno, in passato?”

 

Nick annuì, e rispose, “Sì, per una volpe femmina con cui ho lavorato per un periodo, ma ringrazio il cielo che non ho mai confessato cosa provavo per lei, dato che faceva la civettuola con me solo per imparare il mestiere…e poi mi ha tradito ancora di più diventando un informatrice per la Polizia. L’ho vista di recente, alla sede…abbiamo parlato dei vecchi tempi, e almeno ha avuto la decenza di scusarsi per quello che aveva fatto in passato…” lui finì, amaramente.

 

Judy fece una faccia triste, e strinse le sue zampe, per rassicurarlo. “Oh, povero Nick. Mi dispiace molto. Ma…non sarà mica Vivienne?” lei chiese, avendoli visti parlare qualche volta alla sede della Polizia di Zootropolis, e ricordandosi che si era sentita un po’ gelosa, vedendoli assieme, dato che Nick le piaceva già a quel tempo.

 

Nick annuì, e rispose, “Sì, è lei. E da quello che ho sentito non ha perso la sua abitudine…” lui aggiunse, scuotendo la testa, e facendo un sorriso storto.

Judy annuì. “Vero, ci ha provato con l’agente Wolford e anche con Delgato. Si vede che non aveva fatto bene le sue ricerche, perché l’ho vista andare via arrabbiata, dato che tutti e due son ammogliati,” lei finì, ghignando.

 

La volpe rise, e disse, “Ah, vero! Non so cosa voleva ottenere, ma è rimasta fregata. Ben le sta! Comunque…tornando a noi due…tu hai mai avuto qualcuno nella tua vita?” le chiese, un poco preoccupato che un ex si presentasse all’improvviso.

Lei scosse la testa, e disse, “No, fin da quando ero piccola volevo fare questo lavoro, e sapevo che sarebbe stato un lavoro pericoloso, e che sarebbe stato meglio non legarmi a qualcuno, per vederlo soffrire, mentre io lavoravo. E poi tutti i conigli a Tana dei Conigli volevano rimanere lì a coltivare la terra, e non faceva per me. Infatti è uno dei motivi perché non mi faccio problemi a stare con te, perché anche tu fai il mio stesso lavoro, e rischiamo tutti e due.”

 

Nick si accigliò, pensando a quello che aveva detto. “È vero, non ci avevo pensato. Ma forse perché io facevo un lavoro pericoloso anche in precedenza. O meglio, pericoloso per certi casi, come quando ho fatto quel lavoro a Mr. Big,” lui disse, sorridendo al ricordo. Adesso poteva anche riderci sopra, perché il toporagno l’aveva perdonato, ma si era trovato in una brutta situazione.

 

Judy annuì. “Vero, magari un giorno potresti raccontarmi del periodo che hai passato con tuo padre? Se vuoi, ovviamente, non dev’essere stato un bel periodo,” lei dichiarò, vedendo la volpe incupirsi.

 

Nick annuì. “Hai ragione, non è stato un bel periodo; son stato felice di scappare via da lui e cominciare l’altro mio lavoro. Ok, ammetto che era al limite della legalità, ma era più legale di quello che mi faceva fare Percival. In un certo senso son contento che sia morto. Lui era anche più pericoloso di Mr. Big, per certe cose che faceva…” lui finì, incupendosi ancora di più.

 

A Judy non piacque vederlo così, e lo abbracciò dolcemente. Lui fece un lungo sospiro, e si lasciò coccolare. In tutti quegli anni non aveva avuto un contatto di quel tipo con gli altri animali, ed era desideroso di avere un interazione del genere con Judy.

 

La coniglia aveva intuito che a lui serviva essere coccolato, e così cominciò a carezzargli la testa e le orecchie.

La volpe chiuse gli occhi, e sorrise contento. Judy fece un sorrisone e continuò ad accarezzargli la testa e le orecchie.

 

Poi smise, perché si sentì all’improvviso assonnata. Nick aprì gli occhi, e la guardò con un poco di rimprovero. “Ehi, perché hai smesso? Era meraviglioso…” lui disse, facendo un sorriso rilassato.

La poliziotta cercò di trattenere uno sbadiglio, senza riuscirci. “Scusa, tesoro, ma ho improvvisamente sonno…” lei dichiarò, dopo aver finito di sbadigliare.

 

“Oh, giusto, è l’antidoto! Mi ero dimenticato di dirtelo. Allora dormi un poco. Il mio numero ce l’hai, se ti serve qualcosa, chiamami, sono a casa, ok?” lui disse, accomodandole le lenzuola, e dandole un bacino sulla fronte.

Judy sospirò, e annuì, felice di averlo nella sua vita.

 

Nick uscì e andò nell’altro appartamento. Lei dormì qualche ora, poi si svegliò e chiamò la volpe. La giornata trascorse normalmente, e il giorno dopo lei era già in grado di alzarsi e andare in giro. Ma Bogo le aveva dato una settimana di riposo, per riprendersi completamente. Millicent aveva spiegato che era meglio fare così per dare tempo all’animale di riprendersi sia dalla droga che dall’antidoto.

 

Judy non era tanto d’accordo, dato che voleva fare quella missione a Profondo Freddo, ma Bogo era stato categorico, e si era rassegnata.

Durante la settimana si era dedicata alla sistemazione della casa assieme a Nick quando lui aveva del tempo libero.

 

Avevano anche detto della loro relazione a Bogo, perché sapevano che il bufalo cafro lo avrebbe di sicuro saputo, in un modo o nell’altro. Pensavano che avrebbe reagito negativamente alla notizia, ma si stupirono del fatto che non si oppose.

 

“Grazie per avermelo detto. Abbiamo avuto dei problemi in passato con colleghi che si erano innamorati, e non me l’avevano detto. Avete la mia approvazione, l’importante è che questo non vi distragga dal vostro lavoro, ok?” lui dichiarò, seriamente.

 

I due annuirono, e Judy disse, “Grazie, Capitano. E non si preoccupi, staremmo sempre all’erta!”

Dopo questo la giovane coppia andò in giro per la metropoli e pareva che gli abitanti fossero effettivamente abituati a vedere coppie di quel genere. Erano felici.

Poi Judy ritornò al lavoro, e andarono a Profondo Freddo per arrestare tutti gli altri animali.

 

Loro avevano continuato a lavorare senza sospettare nulla, sorvegliati da alcuni poliziotti in borghese, perché erano abituati alle lunghe sparizioni di Percival, e sapevano che stava lavorando ad un piano molto elaborato e segreto.

Erano spaventati della sua reazione se lo avessero disturbato, e così nessuno era andato a parlargli.

 

Molti di loro erano volpi, ma c’erano anche faine, conigli, lemming, e altri animali, di tutte le dimensioni.

Nick e Judy si infiltrarono nell’edificio, furtivamente, e chiusero tutte le uscite, comprese quelle segrete (Nick sapeva dove si trovavano, per aver lavorato lì quando era giovane).

 

Poi dettero il segnale ai lupi e orsi polari appostati fuori, che entrarono e arrestarono tutti. Molti di loro si fecero arrestare senza resistere, ma qualcuno cercò di fuggire, ma fu bloccato prontamente da Nick e Judy, e anche da Wolford e gli altri agenti.

 

La squadra CSI arrivò per controllare quel posto, che era pieno di laboratori per la produzione di droghe, merce contraffatta e altre cose illegali.

Tutti gli animali furono portati alla stazione di polizia per essere interrogati.

 

Molti di loro dissero che erano stati costretti a fare quel lavoro perché Percival li aveva minacciati se non avessero obbedito. Minacce del tipo che poteva fare male alle loro famiglie, o cose simili.

Altri invece erano criminali, e quelli furono sbattuti in prigione senza indugio.

 

La notizia che Nick e Judy avevano fatto quella missione si sparse come un fuoco in una steppa riarsa, e tutti si congratularono con loro.

Grazie all’arresto di quegli animali risolsero molti altri casi, legati al traffico di droga o oggetti contraffatti.

 

Venne arrestato anche Donnolesi, per traffico di DVD e blu-ray falsificati, che provenivano da Profondo Freddo, ma alla fine dovette solo pagare una multa e prestare servizio civile per due mesi presso il Museo di Storia Naturale.

Era stato un suggerimento di Nick, sperando che cambiasse abitudini, ma finito il periodo di punizione la donnola ritornò a fare quello che aveva sempre fatto: truffare la gente.

 

Le cose non potevano andare meglio per la coppia. Durante una delle loro giornate libere se ne andarono al parco, a fare una passeggiata, mano nella mano, e poi si sedettero su una panchina, per riposarsi un poco.

 

Nel parco c’erano diverse famiglie con bambini, e una piccola coniglia si avvicinò alla coppia, e disse, “Voi due siete Nick Wilde e Judy Hopps, vero?”

I due annuirono, e la coniglietta sorrise luminosamente, e tirò fuori un taccuino dalla borsetta, e una penna. “Posso avere i vostri autografi? Uhm…mia mamma si è svegliata grazie a voi, e mio papà ha trovato un lavoro migliore,” lei disse, porgendo il libricino alla coppia.

 

Il padre della piccola era tra quelli che erano stati arrestati a Profondo Freddo. Percival aveva usato la droga sulla madre e aveva detto al padre che se avesse lavorato per lui gli avrebbe dato l’antidoto per svegliarla.

I due poliziotti fecero i loro autografi, e Judy restituì il block-notes alla bimba. “Ecco qui, e siamo contenti di aver fatto del bene alla tua famiglia,” lei dichiarò, sorridendo.

 

La coniglietta sorrise e poi guardò prima Nick e poi Judy. “Grazie, e…uhm…ma voi due state assieme?” chiese all’improvviso. Era nella fase “fai tante domande” e comunque era molto curiosa.

La coppia si guardò, e Nick disse, sorridendo, “Sì, stiamo assieme.”

Avevano deciso di dire la verità se qualcuno glielo avesse chiesto.

 

La bimba sorrise luminosamente, e dichiarò, felicemente, “Oh, wow! Che bello! Scommetto che i vostri genitori saranno contenti! Oh…devo andare, mamma e papà mi chiamano, ciao!” lei finì, saltellando verso i suoi genitori, agitando la zampa verso la coppia.

 

I due si guardarono per lungo tempo, poi Judy chiese, “Non lo hai ancora detto a tua mamma, vero?”

Nick guardò in basso, e rispose, “E scommetto che tu non lo hai ancora detto ai tuoi, vero Carotina?”

 

Lei arrossì, e annuì. “Sì, ho un po’ paura, soprattutto per te. Ti ricordi di quel repellente per volpi? È stato mio papà a darmelo…e voleva anche darmi un taser per volpi,” lei disse, facendo un’espressione storta.

 

Nick annuì, facendo una faccia preoccupata. “Me lo aspettavo. Mia mamma non è un problema, ha la mente aperta. Se vuoi possiamo andare a trovarla adesso…” lui suggerì.

Judy sorrise, e annuì, e si diressero verso l’appartamento di Marian.

  
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