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Autore: vanesiis    13/04/2020    1 recensioni
Detective!AU | accenni NaruHina, KakaSaku
Los Angeles, 1980.
Nel condominio Tsukuyomi, a pochi giorni dalla demolizione, l'ex detective Naruto Namikaze riceve una lettera anonima... Ognuno reca con sé un segreto. Ognuno ha delle cicatrici che vorrebbe tenere nascoste. Ma per Naruto il caso assume risvolti molto personali. Le indagini porteranno Naruto a svolgere un'intricata matassa che lega gli inquilini del palazzo, un incarico misterioso e la morte di suo padre.
***
Sbatte il bicchiere sul tavolo con un movimento secco, lo fissa per un momento, per poi alzare lo sguardo su Naruto e chiedergli se conosca il brano "Promise."
Naruto inclina il capo di lato dubbioso, ma Teuchi prosegue spiegandogli che è la colonna sonora perfetta per una sera come la vigilia di Natale. Si alza e recupera un disco che poggia sul bancone. [...]
Naruto attraversa la quiete notturna per tornare a casa.
Prima di cambiarsi d'abito per mettersi a letto, ascolta il disco di Teuchi e una dolce melodia malinconica riempie la casa.
La musica smuove qualcosa nel petto di Naruto che fissa lo sguardo nel vuoto nella speranza che la melodia riscopra delle emozioni sotterrate da tempo nella memoria.

[𝗜𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 "𝗧𝗵𝗲 𝗟𝗮𝘀𝘁 𝗪𝗶𝗻𝗱𝗼𝘄".] [53.800+ parole]
Genere: Azione, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Konan, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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− CAPITOLO 9 −
UNA CONFESSIONE RICOSTRUITA
Los Angeles
26 dicembre 1980

9:00 AM


 

 L'ultimo venerdì dell'anno.
 Naruto riapre gli occhi ripensando ai discorsi che ha sentito sul padre ieri sera. La luce del mattino non rischiara le fosche riflessioni.
 Si alza dal letto e si dirige in bagno con passo pesante.
 Non c'è niente di meglio di una docce fredda per calmare i bollenti spiriti che le parole di Kabuto hanno causato.
 Esce dal bagno, asciugandosi i capelli, si siede di fronte alle casse addossate al muro e tira fuori un vecchio disco da uno scaffale. Lo appoggia sul giradischi e, dopo un leggero sibilo, il suono caldo do un sassofono si insinua nella stanza.
 Naruto si lascia andare sul letto e si perde tra le note della melodia, che suonano come parole al suo orecchio. La testa vaga tra i pensieri fino a ritornare al dialogo che ha avuto con Kabuto.

"Quale verità vuoi sapere?"
"Quella di 25 anni fa..."
 Naruto sa che solo lui può riuscire ad afferrare quella verità e riportarla alla luce.

 Il piatto si è fermato senza che se ne accorgesse e la casa giace avvolta nel silenzio.
 Naruto si veste e si siede sul divano a sorseggiare del caffè nero e forte.
 Deve fare qualcosa.
 Mentre due tazze di caffè gli scorrono in gola, riflette su tutto ciò che gli è passato davanti in questi giorni, ma due colpi alla porta lo riportano alla realtà.
 Sai è in corridoio davanti alla sua porta.
"Volevo sapere cosa è successo ieri, dopo che me ne sono andato..."
 Ha pensato di passare per sapere se ha incontrato Kabuto e di cosa hanno parlato.
 Naruto non ha la minima intenzione di dirgli nulla:
"Dì la verità: hai paura che mi abbia parlato male di te?"
 Sai fa spallucce, come a sottolineare che si tratta di pura curiosità.
 Naruto è convinto che ci sia qualcosa che non vuole fare sapere in giro.
"Sai, eccoti qua. Ti stavo cercando."
 Improvvisamente la signorina Tsunade appare nel corridoio e Sai smette di parlare.
 Kabuto le ha telefonato per informarla che non tornerà più al suo appartamento, perciò Sai dovrebbe sistemare le ultime cose prima dello sgombero. L'uomo si allontana senza dire altro.
"Signor Namikaze, mi faccia sapere quando decide di traslocare, mi raccomando."
"C'è ancora qualcosa che mi trattiene nel palazzo."
"Dice sul serio?"
"Sì, sto cercando una cosa e sono certo che lei ne ha sentito parlare."
 La signorina Tsunade assume un'espressione infastidita:
"Sai mi ha detto che lei era un poliziotto e so anche che sta cercando qualcosa, ma non ho tempo né voglia di stare a parlarne con lei."
 Non può lasciarla andare.
"Mi ascolti... devo parlarle di alcune cose."
 La signorina Tsunade blocca i suoi passi quando sente che cosa ha da dirle: un messaggio dalla famiglia Senju.
"Va bene... passi da me oggi pomeriggio per le 4."
 Dopo la breve risposta, si allontana.
 Mentre osserva la figura della donna, Naruto sussurra tra sé e sé:
"La verità è vicina..."

***
 Quando torna a casa, viene accolto dallo squillo del telefono. Hinata lo sta cercando.
"Buongiorno, Naruto. Ho una buona notizia per te."
"Cosa?"
"Lo scoprirai subito."
"Ciao, Naruto. Sono io."
 La voce profonda all'altro capo del telefono è quella di Jiraiya. L'hanno dimesso come gli aveva detto Hinata.
"Al solo pensiero di dover lasciare tutta la baracca a voi due, mi sono ripreso così in fretta da lasciare i medici a bocca aperta."
 La degenza gli ha fatto bene.
 Jiraiya gli chiede del misterioso ordine e Naruto spiega che ha capito chi fosse il cliente.
 Era un uomo che viveva nel condominio sotto falso nome.
 Si chiama Kabuto Senju ed è il figlio di Mito, la donna uccisa 13 anni fa nel palazzo: è un ladro che lavora da solo e sa della sua seconda attività.
"Quell'uomo sapeva che 25 anni fa mio padre rubò la Kitsune Star dall'Hotel Tsukuyomi. "
"Cosa?!"
 D'altro capo del filo esplode un'esclamazione di stupore.
"Mi ha detto che dietro ai delitti di 13 e 25 anni fa c'è la stessa organizzazione: l'Akatsuki."
 A lui basta scoprire la verità sull'omicidio di 25 anni fa, ma per farlo deve cercare la Kitsune Star e portare a compimento l'ordine.
 La voce di Jiraiya si affievolisce mentre lo incoraggia:
"Trova quel maledetto oggetto e scopri tutto quello che c'è da scoprire!"
 La cornetta passa a Hinata e Naruto le chiede semplicemente di prendersi cura di Jiraiya.
"Sono riuscita a trovare la serie di articoli di Obito Nohara che mi hai chiesto ieri. Come ti ho detto, il titolo è 'La Verità sull'Akatsuki'. Doveva essere una serie, ma si fermò al primo numero. Ti leggo l'ultimo paragrafo."
 Dopo un leggero colpo di tosse, inizia a leggere:
"L'organizzazione criminale Akatsuki ha qualcosa di oscuro alle spalle. La precisione con cui è riuscita a eludere ogni indagine, a organizzare i piani di rapina e a scegliere i gioielli da rubare lascia supporre delle risorse superiori a quelle di un singolo gruppo. L'oscurità più fitta impera alle spalle dell'Akatsuki. Grazie a questa sono diventati inafferrabili. Nel prossimo numero, ci addentreremo nelle tenebre per scoprire chi ha donato all'Akatsuki lo scettro del terrore."
 C'è un attimo di pausa, prima che ritorni la voce di Hinata:
"L'articolo finisce qua, senza rivelare nulla di scottante. Ho saputo che di recente si sono verificate delle rapine simili."
 Il mistero si infittisce.
 Anche un negozio vicino al condominio ha subito un furto che ricorda lo stile dell'Akatsuki.
 Prima di riagganciare, Hinata lo informa che alle 11 ci sarà uno speciale in televisione.
 Naruto è incuriosito dall'Akatsuki e aspetta le 11 per accendere il televisore.
 Sullo schermo appare un uomo con gli occhiali che parla delle rapine:
"Buongiorno, cari telespettatori. 5 News presenta uno speciale sulla serie di rapine che hanno scosso la città di recente. Chi è la donna misteriosa che appare immancabilmente prima di ogni crimine? Cercheremo di scoprirlo assieme a voi."
 La telecamera inquadra la facciata di una delle gioiellerie svaligiate, dove si svolge l'intervista a uno dei commessi:
"Prima del fatto, è apparsa una donna che non avevo mai visto: è entrata in negozio e si è guardata intorno. Indossava un cappello e degli occhiali da sole, perciò non sono riuscito a vederla bene in faccia. Mi ricordo che portava un anello con rubini dall'aspetto decisamente costoso..."
 Il documentario mostra un identikit basato sulle rivelazioni di vari commessi.
"Questo identikit raccoglie le testimonianze di vari negozianti colpiti dai delitti. Cari telespettatori, che la donna sia la chiave per risolvere il caso?"
 La domanda chiude la prima puntata della trasmissione.
 Naruto ha riconosciuto nella donna misteriosa la persona che ha incrociato all'ingresso pochi giorni fa.
 C'è qualcos'altro che lo ha lasciato incuriosito: ha già visto quell'anello.
 Il modo più veloce per fare luce sui suoi dubbi è parlare direttamente a lei.
 Non appena esce in corridoio, s'imbatte in Kiba.
"Naruto, hai visto passare qualcuno su questo piano?"
 Naruto scuote la testa, ma Kiba si gratta la testa poco convinto:
"Questo sì che è strano..."
"Chi avrei dovuto vedere?"
"Sai la donna con il cappello che hai incrociato qualche giorno fa? Posso giurare di averla vista entrare nel palazzo..."
"Dici sul serio?"
"Sì, ha salito le scale."
 I nodi stanno venendo al pettine...
 Saluta Kiba e va a bussare all'appartamento 206. Konan si affaccia poco dopo.
"Ciao, che c'è?"
"Com'è andata con l'assicurazione?"
"L'assicurazione?"
"Sì, scusa se m'impiccio, ma ero preoccupato... anche per Hatake."
 Le chiede se Kakashi le abbia dato ancora fastidio.
"Naruto, ti preoccupi davvero molto per me..."
"Sì, so che non dovrei, ma non ci posso fare niente..."
 Konan gli dona un luminoso sorriso e lo lascia entrare.
 La casa è in ordine e pulita come sempre. La ragazza gli racconta che ha deciso di traslocare all'inizio della prossima settimana.
 L'assicurazione le ha comunicato la data del pagamento, perciò sembra che Kakashi abbia concluso le indagini... ma qualcosa non torna...
 Se la compagnia ha deciso di pagare, significa che le indagini non hanno rilevato nulla di sospetto.
 Tuttavia Hatake è famoso per i suoi ottimi risultati, mai a favore degli assicurati.
 Non è mai successo che un'assicurazione abbia pagato, quando Kakashi è stato coinvolto.
"Konan... mi stai nascondendo qualcosa?"
 Naruto non ha altra risorsa da usare che chiedere senza troppi giri di parole.
"Naruto, cosa vuoi dire? Ti ho raccontato tutto di me..."
"Non credo proprio. Perché non parliamo della donna con il cappello?"
 Konan impallidisce.
 Un colpo secco alla porta interrompe la discussione. Quando Konan apre, sulla soglia c'è Kakashi Hatake.
 Non guarda nemmeno Naruto, mentre le dice:
"Cos'hai combinato? Stamattina mi ha chiamato l'assicurazione dicendomi di interrompere le indagini... come hai fatto?"
 Konan scuote la testa affermando che non sa di cosa stia parlando, ma Kakashi insiste aggiungendo che sarà un discorso interessante anche per Naruto.
 La ragazza reagisce spingendolo di lato e fuggendo lungo il corridoio.
"Se hai intenzione di frequentarla, ti consiglio di farlo quando hai capito con chi hai a che fare."
 Naruto non bada alle sue parole e insegue la ragazza.
 Si accorge che l'ascensore è in movimento e, non appena nota che si arresta in corrispondenza della terrazza, si affretta a raggiungerla.
 Konan è sul tetto a guardare il cielo.
 Naruto si avvicina chiedendole che cosa sa Kakashi e perché è scappata, ma Konan risponde semplicemente che quell'uomo le fa paura.
 L'insistenza di Naruto rompe il muro di silenzio:
"Sì, Naruto... c'è qualcosa che non ti ho detto, ma non ne posso assolutamente parlare... ti prego, lasciami perdere..."
 Naruto comprende che deve ottenere delle prove per farla parlare, perciò decide di tornare nell'appartamento 206.
 Kakashi non è più in casa e la porta è rimasta aperta.
 Inizia le ricerche dall'armadio di legno, dove trova varie scatole di scarpe ammassate davanti a una giacca grigia buttata in malo modo.
 Assomiglia molto al vestito della donna misteriosa e Naruto si dà da fare per trovare anche il cappello e gli occhiali da sole.
 Saranno certamente nascosti da qualche parte.
 Sposta uno sgabello davanti all'armadio per raggiungere la piccola scatola posata in alto, dove trova gli oggetti che stava cercando.
 Accanto agli indumenti c'è anche una lettera senza mittente. Naruto la legge senza pensarci due volte:
Vai alla gioielleria vestita come sai alle 18. Segui le istruzioni alla lettera e non ti sarà fatto del male. Non puoi più fuggire da noi. "
 Prende la lettera, il cappello, gli occhiali da sole e torna sulla terrazza per mostrarli a Konan.
 La ragazza è ferma vicino al faro con un'espressione grave dipinta sul volto.
 Naruto le si avvicina indicandola come la donna con il cappello che appare prima delle rapine.
"Sarebbe questa la cosa che non potevi dirmi, giusto?"
 Konan spalanca gli occhi sorpresa, ma Naruto non le lascia il tempo di reagire:
"Chi ti ha ordinato di farlo? E chi ti sta minacciando?"
 Konan stringe le labbra e risponde gelida che non sa di cosa stia parlando, ma l'atteggiamento duro viene infranto dalle prove raccolte.
 Infine Naruto le mostra l'anello:
"Perché hai deciso di vendere un anello così importante per te? E sapevi che nasconde il simbolo di una mezzaluna?"
 Konan viene travolta dalla rapida sequela di domande.
"Dimmi tutto."
"Io... io non volevo farti sapere che donna fossi in realtà... non volevo che scoprissi i miei orribili segreti."
"Konan... se anche io non avessi scoperto nulla, prima o poi qualcuno l'avrebbe fatto. Stai giocando con il fuoco. Le persone con cui hai a che fare sono pericolose!"
"Lo so!!!"
 Konan si lascia scappare la risposta in uno strillo, ponendo fine al discorso. Dopo un attimo, un inquietante sorriso le sorge sul volto.
Non c'è tempo da perdere!
 Konan scatta verso il parapetto e Naruto la insegue di corsa, ma non fa in tempo.
 Naruto chiude gli occhi in uno sforzo disperato per raggiungerla, ma Konan si ferma sul bordo.
"Naruto, se solo ti avessi conosciuto prima... se solo avessi avuto il coraggio di confessarti tutto... forse sarebbe stato diverso. Addio, Naruto. Io... io non so più cosa fare."
"Konan!!!"
 Konan allarga le braccia, chiudendo lentamente gli occhi.
Ora o mai più!
 Naruto si scaglia in avanti e l'afferra all'altezza del bacino, finendo a terra sopra di lei.
"Che cosa pensavi di fare?! Vuoi aiuto??? Chiedilo!!!"
"Non... non posso... tu... non sai quanto siano pericolosi."
 La ragazza apre e chiude la bocca più volte prima di lasciarsi andare, confessandogli che anche il denaro dell'assicurazione le è stato garantito come premio per la sua collaborazione.
 Naruto viene a sapere che il fratello Yahiko e il marito Nagato partecipavano alla vendita clandestina di gioielli, mentre svolgevano delle mansioni all'Hotel Tsukuyomi.
 Ma non si parla solo di pietre preziose, Yahiko e Nagato hanno fatto di tutto per i soldi: dal trasporto di cadaveri all'occultamento di prove.
 Tutta la sua vita è stata come quella di un burattino: la morte del fratello e il denaro dell'assicurazione, il matrimonio con Nagato e la sua morte in un fatale incidente. Tutto è stato orchestrato da quei criminali.
"Hanno cominciato a contattarmi quando ho richiesto il pagamento dell'assicurazione di Nagato. E dopo poco tempo mi hanno detto che ormai non avevo più possibilità di scampo."
 Naruto la fissa con sguardo duro e le chiede di chi stia parlando.
 La ragazza trema prima di aprire bocca:
"L'ANBU. Si fanno chiamare così."
"Ora capisco..."
 Sulla terrazza irrompe la voce di qualcuno.
 I due si voltano e vedono Kakashi Hatake.
 Con poche domande Naruto scopre i suoi veri motivi.
"Sto cercando i pezzi di un puzzle che voglio risolvere da anni... da quando me l'ha lasciato. Da quando è stato ucciso 13 anni fa..."
"Stai parlando del tuo collega Obito Nohara?"
 Sorpreso dalla risposta di Naruto, Kakashi indurisce i tratti del volto per un attimo.
"Se sai anche questo, allora ti posso dire che è stato un'altra vittima dell'ANBU."
"Stai dicendo che l'ANBU gli ha chiuso la bocca prima che potesse scrivere del loro rapporto con l'Akatsuki?"
 Kakashi gli risponde con dell'altro.
 L'Akatsuki iniziò l'attività a Los Angeles 25, 26 anni fa. Il loro modus operandi era estremamente preciso in ogni dettaglio: dalla scelta del luogo fino allo smercio e la polizia non è mai riuscita neanche ad avvicinarsi a loro.
"Vuoi dire che c'era una fuga di informazioni dal distretto?"
"Forse. La realtà è che hanno continuato a muoversi indisturbati tra le ombre fino a 13 anni fa, per poi scomparire improvvisamente."
 Kakashi scrisse un articolo accusando i criminali dell'incidente di Obito, ma fu marchiato come un articolo scandalistico e tendenzioso, costringendolo a lasciare il giornalismo.
 La morte di Obito fu liquidata come un incidente e fu gettata nel dimenticatoio.
 Perciò decise di diventare un investigatore assicurativo per potere indagare su vari incidenti, tra cui quello di Obito.
 Rispolverò la dinamica dei fatti che lo portarono alla morte e si accorse di alcuni particolari sospetti.
"Non mi fermerò mai. Non lascerò che Obito venga dimenticato e rivelerò il vero male che si nasconde dietro al suo incidente."
"Il vero male?"
"Non parlo dell'ANBU, ma delle persone che la usano. Alle sue spalle ci sono uomini che predicano la giustizia. Io sono poco più di un insetto, ma ho con me un'arma formidabile... il coraggio di non chiudere gli occhi davanti alla verità. E un giorno il mondo saprà tutta la verità che questi occhi hanno visto."
 Kakashi è fermamente deciso a non mollare nella sua battaglia per vendicare Obito Nohara.
"Namikaze, Obito indagò anche su tuo padre. Lo scassinatore trovato morto in un parcheggio del centro 25 anni fa era un membro dell'Akatsuki e fu ucciso per i segreti che aveva scoperto sull'ANBU."
"Cosa?! Mio padre era uno dei membri dell'Akatsuki?!"
 Kakashi attende che Naruto si calmi per continuare a parlare.
"In realtà, è solo un'ipotesi. Le informazioni raccolte da Obito sono frammentarie."
"Impossibile! Mio padre era sì un criminale, ma non può aver fatto parte di un'organizzazione del genere!"
 Naruto respira pesantemente cercando di calmarsi, capendo che solo lui può riuscire a scoprire la verità a riguardo.
"Ciò che è certo è che quando tuo padre fu ucciso, il prezioso diamante Kitsune Star scomparve nel nulla."
 Kakashi sospira leggermente.
"Konan..."
 Si volta verso la ragazza:
"Te lo dico un'ultima volta: vattene da questa città."
"Non posso. Anche se me ne andassi. L'ANBU mi troverebbe."
"Ti aiuterò io. Mi cercano da una vita e so come fare a scomparire, però devi fidarti di me. Domattina fatti trovare alle 6 alla Union Station e porta con te una sola valigia. Ti aspetterò soltanto per dieci minuti."
 Konan annuisce in silenzio.
"Namikaze... credo che non ci vedremo più... addio."
 Kakashi si allontana, scomparendo nell'ascensore.
 Naruto infrange il silenzio:
"Konan, cosa farai?"
 La ragazza non sa più come vivere una vita finalmente libera da ombre.
 Naruto sa di non avere nessuna responsabilità, ma non può far a meno di preoccuparsi per lei.
"Naruto, sono più forte di ciò che sembra... grazie per essermi stato vicino. Sono felice di aver trovato qualcuno di cui potermi fidare. Addio."
 Konan gli stringe la mano prima di salire sull'ascensore.
 Mentre osserva la ragazza allontanarsi, spera che possa finalmente vivere tranquilla.
 Vorrebbe proteggerla dal pericolo che la circonda, ma sa di avere già fatto tutto il possibile.
 Quando Konan si volta per un ultimo cenno di saluto, ha gli occhi umidi, ma lo sguardo è fermo e deciso.
 Naruto comprende che può lasciarla andare senza timore: se la saprà cavare.
 Il cercapersone trilla per una chiamata da Hinata.
 Tutto d'un tratto avverte il freddo che gli è penetrato nelle ossa e si sbriga a tornare a casa. 
 Davanti al suo appartamento trova Sai.
 Attacca discorso dicendo che sta facendo un po' di manutenzione, ma dopo qualche domanda aggiunge di aver visto Hatake salire sulla terrazza.
 Si è accorto che Naruto e Konan erano saliti.
 La curiosità lo spinge a chiedere maggiori informazioni, ma Naruto lo blocca:
"Mi spiace, ma non ho voglia di parlarne."
 Ha già chiuso ermeticamente dentro di sé i segreti che gli sono stati raccontati.
 Con un leggero sorriso gli dice solo che non vedrà più Hatake in giro per il palazzo.
 Sai gli chiede com'è andata con l'assicurazione di Konan e Naruto gli risponde seccamente che la pagheranno e le sue supposizioni erano sbagliate.
 Sai si allontana con il volto velato dal disappunto.
 Naruto entra in casa e chiama Hinata.
"Ti passo Jiraiya."
"Ciao, Naruto. Un vecchio collega del distretto di Los Angeles mi ha dato qualche informazione. Le rapine che ricordano l'Akatsuki hanno messo in stato d'allerta la polizia. Dall'anno prossimo il distretto di Los Angeles concentrerà le sue energie nella lotta al crimine sbandierata dal candidato sindaco Danzo Shimura, a cominciare dall'ANBU."
"Spiegati meglio..."
"Sembra che la polizia voglia sfruttare l'Akatsuki per colpire l'ANBU..."
 Naruto gli chiede di raccogliere maggiori informazioni.
"Jiraiya, 13 anni fa è stato fatto sparire un uomo che stava accogliendo materiale sull'Akatsuki e sull'ANBU. Un suo amico mi ha detto che forse mio padre faceva parte dell'Akatsuki."
"Va bene. Me lo segno insieme alle informazioni da chiedere a Homura Mitokado."
 Poi riattacca bruscamente.
 Sono già le 3 di pomeriggio. Il campanello suona e sulla soglia c'è Homura Mitokado.
"Sai mi ha detto di averti visto salire sulla terrazza con Konan e Kakashi... dobbiamo chiarire un paio di cose noi due. Non ti voglio tra i piedi. Se non sbaglio, ti ho mostrato una foto dicendoti di non avvicinarti a quelle persone."
 Naruto ricorda l'avvertimento, ma non ricorda di avere mai acconsentito e Homura esplode in uno sfogo d'ira:
"Namikaze, non ti mettere in mezzo alle mie ricerche!"
"Signor Mitokado, posso sapere come mai a lei e a Sai interessa così tanto sapere di cosa abbiamo parlato sul tetto?"
"Ecco..."
 Homura tentenna nella risposta e Naruto ne approfitta per cambiare argomento.
"Mi sono permesso di indagare un po' sul suo conto e ho scoperto qualcosa sull'omocidio di Mito Senju e sull'Akatsuki."
"Ma cosa stai dicendo? Non è possibile che tu riesca a ottenere le mie stesse informazioni!"
 Lascia passare l'esclamazione, gustandosi la crescente preoccupazione di Homura.
"Namikaze... che cosa sai?"
 Naruto gli parla dell'indagine interna al distretto di polizia.
"Un giovane poliziotto preso dalla passione e disposto a tutto pur di aumentare il proprio numero di arresti..."
 Il volto di Homura tradisce la sorpresa mista a timore e la voce trema quando gli chiede:
"Come hai fatto a saperlo?"
"Pensa che glielo dica?"
 Naruto aggiunge che è interessato a un delitto di 25 anni fa, non all'omocidio avvenuto 13 anni fa su cui sta indagando Homura.
"Eh?!"
 Naruto continua a sbilanciare il vecchio poliziotto:
"Sa qualcosa su ciò che è successo 25 anni fa?"
 Homura sbotta innervosito:
"So tante cose. Ma cosa ti interessa principalmente?"
"La Kitsune Star scomparsa dall'Hotel Tsukuyomi."
"La Kitsune Star???"
 Senza dubbio sa qualcosa.
"Come fai a sapere della Kitsune Star?"
"Non è importante... mi dica cosa sa."
 Homura inizia a ripensare agli anni in polizia:
"La Kitsune Star era custodita in una cassaforte dell'Hotel Tsukuyomi. Solo il direttore ne era a conoscenza."
 La storia si fa interessante.
"Ora dimmi come hai fatto a sapere della Kitsune Star."
"Me ne ha parlato il figlio di Hashirama Senju e mi ha chiesto di ritrovarlo."
 Naruto aggiunge che è venuto a sapere anche della morte dell'uomo, avvenuta tre anni fa, e della sua ipotesi dell'assassino della moglie.
"Namikaze, devo parlarti di qualcosa d'importante."
 I due si accordano di incontrarsi alle 5 all'Ichiraku Café.
 Naruto torna in casa e il telefono squilla non appena chiude la porta, quasi lo stesse aspettando. Avvicina la cornetta all'orecchio e all'altro capo lo sorprende la voce spaventata di Konan:
"Naruto, ho paura."
 Sembra che qualcuno sia di fronte a casa sua a fare la guardia.
 Non perde tempo ed esce subito dopo aver riagganciato. Davanti alll'appartamento di Konan trova Sai.
"Cosa ci fai qua?"
 Sai rimane sorpreso nel vederlo apparire.
 Dopo aver glissato un paio di domande, si allontana in fretta, lasciando Naruto a interrogarsi sulla possibilità che fosse lui a terrorizzare Konan.
 Entra in casa della ragazza e le rivela l'identità dell'uomo che l'aveva spaventata.
"Perché Sai era fermo davanti a casa mia?"
"Konan... Sai sapeva di te prima che venissi a vivere qua. Mi ha detto che aveva fatto dei lavori di idraulica a casa tua prima del trasloco."
 Konan spalanca gli occhi sbalordita e spiega a Naruto che ha sempre commissionato le riparazioni a un idraulico di fiducia e non aveva mai visto Sai prima di cambiare casa.
 Una rivelazione lo colpisce, mentre la sta ascoltando.
"Konan, ti devo chiedere un favore. Potresti prestarmi la lettera minatoria che hai ricevuto?"
 Dopo averla presa, le dice di non lasciare entrare nessuno finché non torna e si allontana alla ricerca di Sai.
 Sale in fretta al terzo piano e raggiunge l'appartamento 304.
"Voglio farti vedere una cosa, ma sarebbe meglio entrare in casa. Sono certo che non ti farebbe piacere se si venisse a sapere."
 Sai lo lascia entrare con poco entusiasmo. La casa è piena di scatole pronte per il trasloco.
"Devo uscire tra poco. Se hai qualcosa da mostrarmi, fa' in fretta."
 Naruto gli porge la lettera.
"Questa lettera intimidatoria è stata consegnata a Konan."
 Sai fa scorrere lo sguardo sul foglio senza dire nulla.
"Ci ho messo un po', ma finalmente ho capito chi sei. Devi tenere d'occhio Konan o sbaglio?"
 L'uomo bisbiglia a fatica che ha solo eseguito gli ordini.
"Chi te l'ha ordinato?"
"Non posso dirlo."
"Sputa il rospo: è stata l'ANBU, giusto? Dovevi tenere d'occhio gli inquilini e consegnare questa lettera?"
"No... dovevo tenere d'occhio Konan e la signorina Tsunade..."
 Ha ricevuto dall'ANBU varie informazioni per guadagnarsi la fiducia delle due donne.
 Il fratello e il marito di Konan erano entrambi membri dell'Akatsuki, ma lei non se n'è mai accorta.
 L'Akatsuki si sciolse 13 anni prima, ma Konan e la signorina Tsunade sono essenziali nel piano dell'ANBU, che si è servita dell'Akatsuki come anello di collegamento con la polizia di Los Angeles e li ha protetti dalle indagini.
"Sai, tu sei uno dell'ANBU."
 L'uomo solleva le mani e spiega che non è molto coinvolto: deve solo passare delle informazioni di tanto in tanto, tenere d'occhio delle persone e minacciare qualcuno, se necessario. Abbassa il capo aggiungendo che la paga era molto buona. Non fa più di questo per paura di farsi coinvolgere troppo.
"Solo qualche informazione..."
"Sai, come pensi che andrà a finire quando si saprà che la tua copertura è saltata? Dici che l'ANBU chiuderà un occhio? Un errore del genere potrebbe costarti la vita..."
 Non vuole minacciarlo, ma solo avvertirlo.
"E cosa dovrei fare, adesso?"
 Naruto riflette un attimo, prima di rispondere con tono pacato, cercando di calmarlo:
"Ti prometto che non lo dirò a nessuno finché non sarai fuori di qui. Approfitta del mio silenzio per scappare. Dovrei riuscire a farti guadagnare almeno due giorni."
 Sai non riesce a credergli, quando aggiunge:
"Posso trovare il modo per farti fuggire, ma sta a te fidarti di me."
 Prima che finisca di parlare, Sai solleva il braccio destro.
 In mano stringe con forza una pistola:
"Non posso fidarmi così facilmente di uno sconosciuto. Penserò alle tue parole quando sarò fuori da qua. Ci tengo alla mia vita."
"Sto aspettando una risposta."
"Domani sera ti telefono e ti faccio sapere. Adesso non muoverti."
 Sai si fionda fuori dalla porta.
 Naruto scrolla le spalle e torna da Konan.
 Le racconta ciò che ha appena scoperto:
"Ho scoperto che è stato Sai a inviarti quella lettera ed era sempre lui a tenerti d'occhio."
"Questo vuol dire che era uno dell'ANBU..."
"Gli ho fatto paura. Non credo si farà vedere, almeno finché non sarai riuscita a scappare."
 Le restituisce la lettera continuando a parlare:
"Konan, chiudi la porta a chiave e non aprire per nessun motivo. Domattina presto vattene senza dire niente a nessuno."
 Konan entra in casa e chiude la porta a chiave.
 Sono le 4 e Naruto scende al primo piano.
 Deve andare a parlare con la signorina Tsunade. Quando bussa alla porta, gli giunge in risposta solo la voce della donna:
"Mi scusi signor Namikaze, ma al momento sono occupata. Le dispiacerebbe ripassare?"
 Naruto alza le spalle e risale le scale.
 Mentre sta tornando a casa, si imbatte in Homura Mitokado.
"Sei passato da Sai poco fa? L'ho visto andarsene di corsa..."
"Ho scoperto che lavora per l'ANBU ed è fuggito."
 Anche Homura l'aveva appena scoperto.
"Mi sembrava sospetto che per una ragione o per un'altra fosse sempre alle calcagna della signorina Tsunade."
"Cosa intende dire?"
"Devi sapere che il marito, Dan Kato, era un gran amico di Hashirama Senju, il direttore dell'Hotel Tsukuyomi. E fu il primo indiziato per l'omicidio di Mito Senju. Ma non solo. Sono convinto che quell'uomo sapesse qualcosa sulla Kitsune Star."
"Aspetti un momento. Prima mi ha detto che solo Hashirama Senju sapeva i motivi della scomparsa della Kitsune Star."
"Vedo che ascolti. Hashirama Senju sapeva che fine avesse fatto... ma quando l'albergo fu chiuso 13 anni fa, fu la signorina Tsunade a rivelarlo. Hashirama Senju deve aver sicuramente lasciato degli appunti sul luogo in cui si trova la Kitsune Star e io aspetto pazientemente che qualcuno, un giorno, si metta a cercarlo."
"Vuol dire che Hashirama Senju sapeva che qualcuno l'avrebbe cercato?"
"Sì, le persone che sapevano la verità sulla sua scomparsa... Dan Kato e sua moglie Tsunade. Oltre ai loro sgherri Yahiko e Nagato... nonché l'Akatsuki e l'ANBU che ne tirava le fila. Tra tutti quanti, sono rimaste soltanto la signorina Tsunade e l'ANBU."
"Signor Mitokado, mi vuole dire perché ha perso così tanto tempo ed energie a raccogliere tutte queste informazioni?"
"Per riscattare il mio nome."
 Homura Mitokado indagò sull'Akatsuki 25 anni fa.
 Scoprì che l'Hotel Tsukuyomi era la base di scambio della merce rubata.
 Ma proprio allora, iniziò l'indagine interna che l'avrebbe sollevato dall'incarico.
"Rimasi invischiato nei piani di un uomo. Quando realizzò che ero ormai vicino a rivelare la verità sull'Akatsuki, decise di togliermi di mezzo e di ostacolare le indagini, oltre a infangare il mio nome."
"Quell'uomo era... era Danzo Shimura, il candidato a sindaco?"
"Sì, Namikaze. Voglio divulgare il suo lurido passato e ripulire il mio nome."
"Signor Mitokado, questo vuol dire che sta cercando le prove per dimostrare i legami tra l'ANBU e la polizia di Los Angeles?"
"Proprio così e sono sicuro che la Kitsune Star è ancora qui, in questo palazzo. Sono sicuro che tra gli indizi lasciati da Hashirama Senju, ci sono anche le prove che sto cercando."
 Naruto rimane impressionato dalla passione che infiamma le parole dell'uomo e gli chiede:
"Ha un'idea di dove possano trovarsi?"
 Homura suppone possano essere o al quarto piano, che non ha ancora finito di perlustrare, oppure nell'appartamento della signorina Tsunade.
 Dopo un attimo, gli chiede:
"Namikaze, ho bisogno del tuo aiuto. Puoi dare un'occhiata alla casa della signorina Tsunade?"
"Ma che sta dicendo?"
 Rimane stupefatto dalla proposta, ma Homura mantiene uno sguardo serio e saldo.
"Mi posso fidare solo di te qua dentro."
 Naruto non ha idea di come fare, ma basta solo una manciata di minuti perché accetti.
 Homura aggiunge che la signorina Tsunade non è a conoscenza delle sue indagini sull'Akatsuki e potrebbe abbassare la guardia. Homura la chiamerà con una scusa e trascorrerà un'ora con lei al bar, lasciandogli il tempo di indagare.
"Cercherò di lasciare aperta la porta per farti entrare, ma non sarà facile."
"Va bene. Quando avrò finito, verrò anch'io al bar e ti dirò se ho scoperto qualcosa."
"D'accordo."
 Homura si dirige all'appartamento della signorina Tsunade senza perdere altro tempo.
 Naruto aspetta un po' prima di scendere al primo piano, dove sente le voci dei due:
"Va bene."
"Andiamo al bar."
 I passi si allontanano.
 Attende che i due entrino all'Ichiraku Café, prima di avvicinarsi alla casa.
 Fortunatamente la porta non è chiusa a chiave e può entrare senza problemi.
 Naruto procede nella stanza da letto e inizia le ricerche dalla scrivania. Per terra c'è una lettera strappata.
Sappiamo tutto. Lasciaci quel palazzo e i suoi segreti. L'ANBU non dimentica. Questo è il momento di rimpiangere di aver sposato Dan Kato. "
 Si tratta di una delle lettere minatorie che le sono state recapitate.
 Naruto continua le ricerche passando all'armadio di legno addossato al muro dove trova una scatola accuratamente avvolta in un panno bianco: è un carillon.
 Aprendo il coperchio, nota una chiave infilata in una sezione del perno.
 Sembra possibile estrarla, ma bisogna far corrispondere i movimenti del carillon con lo spazio necessario per tirare fuori la chiave. Dopo pochi tentativi, Naruto riesce nell'impresa.
 La chiave ha un'incisione a forma di mezzaluna.
 La ripone in tasca, sebbene non sappia dove possa tornare utile e continua le ricerche sperando di trovare degli indizi sulla Kitsune Star, ma senza alcun risultato. L'ora sta quasi per scadere ed esce dalla casa.
 Dopo pochi passi fuori, incontra la signorina Tsunade che ha appena lasciato l'Ichiraku Café.
 La donna si scusa per non aver rispettato l'appuntamento che avevano preso e Naruto le ricorda che avrebbe piacere a sentire a cosa ha da dire. La signorina Tsunade annuisce e rientra in casa.
 All'Ichiraku Café lo sta aspettando Homura.
"Com'è andata?"
"Ho trovato solo una cosa: una chiave con il simbolo di una mezzaluna."
"Va bene, dammela. Non c'è bisogno che tu faccia nient'altro."
 Naruto si oppone alla richiesta, aggiungendo che è alla ricerca di qualcosa.
"E questa chiave misteriosa potrebbe essere essenziale."
 Homura risponde che ha già perlustrato il quarto piano in lungo e in largo senza trovare nulla, ma Naruto prosegue:
"Non si sa mai..."
"Fa' come ti pare, allora."
 Naruto cambia argomento e gli domanda di cosa ha parlato con la signorina Tsunade.
"Niente di che, ci siamo scambiati i soliti discorsi che fanno gli anziani."
 Aggiunge che la signorina Tsunade sa che Sai se n'è andato, ma pare inconsapevole del suo coinvolgimento con l'ANBU. Dopo un breve saluto, Homura esce dall'Ichiraku Café lasciando il posto a Kiba che entra poco dopo.
"Accidenti, non avrei mai pensato di vederti bere qualcosa con quel brontolone si Homura Mitokado."
"Abbiamo finalmente trovato qualcosa da dirci."
"Ma piuttosto, Naruto, ho una bella notizia: la canzone che ti ho fatto ascoltare ha ricevuto ottime recensioni e hanno deciso di pubblicarla."
 Trattiene a stento l'entusiasmo e ringrazia Naruto per il sostegno.
"Vorrei ringraziarti facendo qualcosa per te, ma non saprei cosa..."
"Ho un'idea: potresti darmi una mano a cercare qualcosa."
 Naruto gli parla della Kitsune Star scomparsa 25 anni prima.
"E come posso dire di no a un'avventura del genere?"

***

 I due decidono di incontrarsi davanti alla porta tagliafuoco del quarto piano e Kiba esce prima per non dare nell'occhio.
 Naruto aspetta qualche minuto prima di seguirlo.
 Kiba non manca nell'appuntamento, ma non c'è corrente e il piano è avvolto dalle tenebre.
 Tuttavia, non è solo il buio a creare problemi: non hanno le chiavi per accedere alle stanze.
 Kiba ha un'idea:
"Aspetta... Sai aveva un mazzo di chiavi che usava per la manutenzione!"
 Naruto non perde tempo e si dirige in tutta fretta alll'appartamento di Sai dove trova il mazzo di chiavi dopo soli pochi minuti di ricerche.
 Nel frattempo, Kiba va a recuperare una torcia elettrica nel magazzino che si trova nel seminterrato.
 Dopo aver preso i rispettivi oggetti, i due si ritrovano al quarto piano.
 Servendosi della torcia elettrica, esplorano diverse stanze fino a raggiungere la 406.
 La porta è chiusa, ma Naruto la apre con le chiavi trovate a casa di Sai.
 I due entrano nella stanza e procedono fino in fondo, dove si imbattono in una cassaforte a combinazione.
"Naruto, forse il coso Star è custodito qua dentro..."
 Kiba si lascia sfuggire una voce stridula, soffocata dalla tensione.
 Naruto afferra la maniglia e cerca di aprirla.
"Dannazione, non si apre!"
"Proviamo con un piede di porco. Aspetta un attimo."
 Kiba esce dalla stanza.
 Sembra che finalmente Naruto sia riuscito a raggiungere degli indizi lasciati da Hashirama Senju...
 La Kitsune Star si sta facendo sempre più vicina.
 Quel diamante riuscirà a fare luce sulla verità che sta cercando affannosamente di scoprire?
 Naruto ha un cattivo presentimento, forse dovuto alla solitudine dell'attesa.
 Avverte la presenza di qualcuno alle spalle e si volta, convinto che sia Kiba, ma viene sorpreso dall'inaspettato spruzzo di uno spray.
 Le palpebre si appesantiscono al primo respiro.
 Di sicuro è uno spray soporifero. Naruto lotta con il torpore per identificare l'assalitore, ma ogni sforzo è vano e la realtà si tramuta in un fitto drappo nero.


 

 Naruto lotta con il torpore per identificare l'assalitore, ma ogni sforzo è vano e la realtà si tramuta in un fitto drappo nero        

 

   
 
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