Parola: kogarashi
Rating: verde
#03. Winter – and I'm not there yet
Camminare
per strada, in una fredda giornata di dicembre. La testa è
piena
di pensieri, così tanti che fai fatica a concentrarti su
ciascuno singolarmente.
Poi, d’improvviso, arriva.
Una folata di vento, più fredda delle altre, che porta a chiedersi se non sia strato frutto della nostra immaginazione.
Yuuto si ferma, voltandosi alle sue spalle: intorno a lui, il mondo continua ad andare avanti, le persone indaffarate negli acquisti che gli sfilano accanto, noncuranti.
Eppure è certo di non essersela sognata.
Se dovesse descriverla, direbbe di essere stato attraversato da dei cristalli di ghiaccio; se gli chiedessero di attribuirgli un colore, sarebbe di sicuro il bianco. Un sorriso spunta sul volto di Yuuto. Forse quello che sta passando nella sua mente potrebbe sembrare un pensiero sciocco, eppure adesso non riesce a smettere di considerare quel soffio di vento come un messaggero dell’inverno.
Non si era nemmeno accorto che l’inizio di quella stagione fosse così imminente: nell’ultimo periodo era stato completamente rapito dalla frenesia per i preparativi in vista del Natale da non avere tempo per pensare a nient’altro. Quella folata, però, gli aveva fatto tornare alla mente un mondo di ricordi.
L’inverno era una stagione meravigliosa: il tempo della cioccolata calda, con una manciata di marshmallow a galleggiare sulla superficie di quel liquido fumante così prezioso, era il momento ideale per avvolgersi in una morbida coperta di tweed e, accoccolati sul divano, dedicarsi a qualche maratona di serie tv.
Erano scenari dolci ed idilliaci, carichi di preziose memorie. Yuuto amava tutte quelle attività, a cui era solito dedicarsi assieme a Kageyama, ed era lieto che anche quest’anno quel periodo fosse finalmente giunto.
Yuuto riprende a camminare, un sorriso carico di aspettativa che compare sul suo volto.
L’inverno è arrivato – ma tu dove sei?
Poi, d’improvviso, arriva.
Una folata di vento, più fredda delle altre, che porta a chiedersi se non sia strato frutto della nostra immaginazione.
Yuuto si ferma, voltandosi alle sue spalle: intorno a lui, il mondo continua ad andare avanti, le persone indaffarate negli acquisti che gli sfilano accanto, noncuranti.
Eppure è certo di non essersela sognata.
Se dovesse descriverla, direbbe di essere stato attraversato da dei cristalli di ghiaccio; se gli chiedessero di attribuirgli un colore, sarebbe di sicuro il bianco. Un sorriso spunta sul volto di Yuuto. Forse quello che sta passando nella sua mente potrebbe sembrare un pensiero sciocco, eppure adesso non riesce a smettere di considerare quel soffio di vento come un messaggero dell’inverno.
Non si era nemmeno accorto che l’inizio di quella stagione fosse così imminente: nell’ultimo periodo era stato completamente rapito dalla frenesia per i preparativi in vista del Natale da non avere tempo per pensare a nient’altro. Quella folata, però, gli aveva fatto tornare alla mente un mondo di ricordi.
L’inverno era una stagione meravigliosa: il tempo della cioccolata calda, con una manciata di marshmallow a galleggiare sulla superficie di quel liquido fumante così prezioso, era il momento ideale per avvolgersi in una morbida coperta di tweed e, accoccolati sul divano, dedicarsi a qualche maratona di serie tv.
Erano scenari dolci ed idilliaci, carichi di preziose memorie. Yuuto amava tutte quelle attività, a cui era solito dedicarsi assieme a Kageyama, ed era lieto che anche quest’anno quel periodo fosse finalmente giunto.
Yuuto riprende a camminare, un sorriso carico di aspettativa che compare sul suo volto.
L’inverno è arrivato – ma tu dove sei?
[293 parole]
▬ note
Kogarashi: il primo soffio di
vento che annuncia l'inverno.
Senza
troppi giri di parole: oggi non ho molto da dire. Di tutta la raccolta,
fino ad ora questa è la storia che meno mi convince. Non so
perché, forse qualcuno penserà che i personaggi
siano
perfino ooc, non lo so. La verità è che in
settimana ho
avuto tanti dubbi, sul mio modo di scrivere, sulla ragion d'essere di
questa raccolta. Io voglio continuare a pubblicare, perché
in
generale l'idea di scrivere queste storie mi ha divertita tanto fin da
subito, e poi detesto l'idea di lasciare un lavoro a metà.
Forse
sono solo un po' giù di corda, non lo so.
Questa volta la flash in sé preferisco non commentarla per i motivi a cui accennavo sopra. In compenso, per quanto riguarda il titolo mi sono ispirata di nuovo ad una canzone e, come per la prima storia, è un brano dei Bastille – questa volta dall'album Wild world, Winter of our youth. Giuro che non ci saranno altri titoli ispirati da canzoni, ahah.
L'unica cosa che potrei dire sulla flash, in realtà, è che la frase finale è ciò che mi convince di meno, forse perché trovo che stoni un po' con in resto del contesto della storia, però l'ho lasciata lo stesso perché è una reference al testo della canzone da cui deriva il titolo di questa stessa flash. Sono strana, lo so.
E nulla, l'unica cosa che mi consola è che la prossima flash è attualmente la mia preferita tra tutte quelle della raccolta. Tra l'altro, uhm, mi sa che per la prima volta da quando ho cominciato a postare queste storie potrò finalmente togliere la parola 'verde' accanto all'indicazione sul rating a inizio capitolo. La cosa mi elettrizza un po', lo ammetto ahah
Bene, direi che ci sentiamo come al solito la prossima settimana, come sempre grazie a chi legge e segue questa raccolta.
Questa volta la flash in sé preferisco non commentarla per i motivi a cui accennavo sopra. In compenso, per quanto riguarda il titolo mi sono ispirata di nuovo ad una canzone e, come per la prima storia, è un brano dei Bastille – questa volta dall'album Wild world, Winter of our youth. Giuro che non ci saranno altri titoli ispirati da canzoni, ahah.
L'unica cosa che potrei dire sulla flash, in realtà, è che la frase finale è ciò che mi convince di meno, forse perché trovo che stoni un po' con in resto del contesto della storia, però l'ho lasciata lo stesso perché è una reference al testo della canzone da cui deriva il titolo di questa stessa flash. Sono strana, lo so.
E nulla, l'unica cosa che mi consola è che la prossima flash è attualmente la mia preferita tra tutte quelle della raccolta. Tra l'altro, uhm, mi sa che per la prima volta da quando ho cominciato a postare queste storie potrò finalmente togliere la parola 'verde' accanto all'indicazione sul rating a inizio capitolo. La cosa mi elettrizza un po', lo ammetto ahah
Bene, direi che ci sentiamo come al solito la prossima settimana, come sempre grazie a chi legge e segue questa raccolta.
Aria