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Autore: AHurricaneInside7897    13/04/2020    1 recensioni
Chiudemmo gli occhi e cominciammo a correre mano nella mano, sentii un improvviso colpo d'aria trapassarmi il corpo e riaprii gli occhi. Uno spettacolo incredibile si spalancava davanti a me, le antiche volte della struttura stazionaria disegnavano un complicato puzzle sospeso nell'aria, mentre il pavimento in marmo rifletteva i raggi di luce provenienti da buchi nascosti nella stazione. Il caos della folla che salutava i ragazzi in partenza accompagnava il lungo fischio che segnava l'inizio del nostro viaggio,il più eccitante mai vissuto finora.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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La fine dell'anno volò, e le gemelle superarono i G.U.F.O. meglio del previsto, ma la situazione non era migliorata.

Tu-Sai-Chi era tornato, almeno da quanto aveva affermato Silente durante il discorso di fine anno; un ragazzo, Cedric Diggory, aveva perso la vita.

Le persone continuavano a sparire. Il Ministero sembrava affaccendato ora più che mai per la sicurezza, ma oltre questo, Fred, George, Arwen e Helen cercarono di godersi le vacanze il più possibile.

Il progetto della casa era un sogno bellissimo che aleggiava su di loro, ma ora come ora, per le nuove misure di sicurezza attuate, George pensava che non fosse il momento giusto per un trasferimento; avrebbe anche potuto apparire "sospetto", quindi decisero di rimandare all'anno prossimo, e aspettare almeno che i ragazzi finissero il loro ultimo anno di scuola.

 

 

Tornare ad Hogwarts era sempre stato un sogno per le gemelle, ma non quella volta; il ritorno dopo le vacanze estive per il loro sesto anno, fu tutt'altro che vistoso.

La stazione di Kings Cross era immersa nella nebbia mattutina e, anche arrivati al binario, i ragazzi non furono accolti dal solito allegro viavai che caratterizzava ogni partenza o ritorno dalla scuola.

Le persone si muovevano in fretta lungo la passerella, davano veloci abbracci o piccole pacche sulla spalla per salutare i figli in partenza; se solo facevi tanto di urtarli con la spalla, ti guardavano atterriti, per poi tornare con gli occhi fissi sul pavimento.

"Ma che hanno tutti?"- chiese Fred.

"Non penso che siamo stati gli unici a ricevere una visitina dai mangiamorte negli ultimi tempi..."- rispose Arwen, accarezzandogli il braccio -"..amore, i bagagli."

"Si, scusami.."- Fred aiutò George a caricare i bagagli, mentre Helen allungava le gabbie ad Arwen.

"Beh, sapete le voci che mette in giro il Ministero su Harry e su Silente..non c'è da stupirsi che la gente cerchi di convincersi che vada tutto bene, nonostante è palese che non sia così.."- la voce di George era grave.

Harry Potter.

Un grande amico dei ragazzi, di tutta la famiglia Weasley, in realtà. Certo le gemelle sapevano tutto di lui, tutto il VERO, nessuna di loro credeva a ciò che diceva il Ministero. Sapevano come stavano le cose, nonostante non lo avessero visto se non alle vecchie riunioni dell'ES, e agli ultimi Natali; quell'anno Harry e i Weasley erano stati da Sirius, suo padrino e membro dell'Ordine. Ospitati tutti al Quartier Generale, dove le gemelle non erano mai state.

Le ragazze non avevano mai parlato più di tanto con Harry direttamente, ma sapevano dell'Ordine, ed erano pronte a farne parte non appena maggiorenni. E, come molti, avevano piena fiducia in Silente, e pertanto in Harry.

 

Arwen ed Helen si scambiarono un'occhiata, ed intuirono lo stesso pensiero, negli occhi l'una dell'altra:

"Dobbiamo rimanere vicine a Harry."

Sapevano che i gemelli lo avrebbero fatto, dovevano tanto a Harry, quindi lo avrebbero fatto anche loro.

Sapevano del ritorno di Voldemort, ci avevano creduto nel momento in cui Silente aveva pronunciato il suo nome a piena voce, durante il discorso della fine dell'anno prima. Da quello, tra il Ministero e il preside era nata una sorte di guerra mediatica: Caramell, da una parte, cercava di negare ciò che stava accadendo, Silente, dall'altra, spronava i ragazzi a imparare a difendersi, di non dubitare nel futuro imminente, ma di continuare a rimanere uniti contro il male comune.

 

I ragazzi salirono sulla locomotiva, e attesero il fischio che segnalava la partenza.

I campi scorrevano nel finestrino, fino a trasformarsi in pallide brughiere selvatiche e incontaminate.

Fred e Arwen si erano appisolati, George controllava costantemente il corridoio, e Helen leggeva, rannicchiata accanto al vetro. Guardava il cielo farsi sempre più scuro, gli occhi le iniziavano a fare male, decise che la Gazzetta del Profeta aveva scritto fin troppe balle anche quell'edizione; ogni volta lei provava a trovarvi una traccia di qualche notizia reale ma, negli ultimi mesi, sempre senza successo.

Il profilo del castello si stagliò in lontananza.

Helen si ridestò dagli articoli de Il Cavillo ("I Ricciocorni Schiattosi, riconoscere un'infestazione in pochi semplici passi"), e si allungò a svegliare la sorella.

"Arwen.. Arwen! È ora di cambiarsi."

 

Anche il preside sembrava diverso dopo le vacanze, inziò il discorso di bentornato raccomandando a tutti estrema cautela.

Aveva una mano che, da lontano, sembrava malata, quasi nerastra. Helen si guardò intorno, e pensò di essere l'unica ad averlo notato, ma vide Harry guardare verso il preside che, come se sentisse gli occhi del ragazzo su di lui, abbassò educatamente la mano, nascondendola dietro la tunica violacea.

"Non c'è da stupirsi che Silente sia preoccupato, con tutto quello che il Profeta scrive su di lui.."- mormorò Seamus a Dean Thomas.

"Perché tu credi a quello che dice il Profeta, Finnegan?"- lo apostrofò Lee Jordan, seduto accanto ai gemelli.

"Io credo che Silente stia invecchiando. Tutti qui lo credono, nessuno sa più quanta fiducia dare a quello che dice.."

"Quindi, presumo, che tu non ti fidi nemmeno di Harry?"- Ron alzò d'improvviso la voce e guardò Seamus dritto negli occhi, nonostante fossero seduti a parecchia distanza. Seamus mantenne lo sguardo per qualche secondo, per poi abbassarlo e tornare a parlare sottovoce con Dean.

"Incredibile, pensavo che Seamus avesse cervello. Forse tutte quelle esplosioni lo hanno reso un po' toccato.."- ridacchiò George assieme al fratello.

"George, smettila. Non è carino."

"Perché lui ti pare carino? A me è sembrato abbastanza sgarbato..mettere in dubbio la parola di Harry.."

"Tesoro, Seamus è libero, come ognuno, di pensarla come vuole. Quando sarà pronto, vedrà anche lui quello che sta veramente accadendo. Non è nostro compito convincere le persone a crederci per forza, i mangiamorte fanno questo."- gli rispose Helen.

"Hai ragione, scusami..solo, mi sembrava che desse più fiducia a Harry, insomma, sono compagni di stanza da..da.."

"..cinque anni."- concluse Fred.

"Si, ma non è affar nostro, non ti pare?"- gli domandò Arwen.

"Hai ragione anche tu piccola...ma è comunque ingiusto."

"Penso che Harry ormai si sia abituato alle cose ingiuste."- aggiunse Ron, mentre si avviavano verso i dormitori. Harry ed Hermione camminavano poco distanti da loro.

"Beh, buonanotte ragazzi."- dissero, arrivati al dipinto della Signora Grassa.

"Buonanotte."- risposero Arwen ed Helen con un cenno, mentre loro attraversavano il buco del ritratto.

George e Fred baciarono in contemporanea le gemelle, e le guardarono riavviarsi giù per le scale.

 

I mesi trascorsero più lenti del solito.

"Dio, pensavo che il mio "Eccezionale" nel G.U.F.O. di Difesa mi avrebbe salvato da Piton, quest'anno!"- si lamentò Helen.

"Beh, non sei vuoi davvero diventare Auror, sorellina."- le strizzò l'occhio Arwen.

"Io mi preoccuperei di più per Divinazione...ma chi è che segue ancora quella materia?"- le interruppe George.

"Disse quello che stava per prendere "Troll" in Incantesimi.."

"Fred, questo non c'entra nulla."- mormorò lui.

"Come vi sembra il nuovo insegnante di Pozioni?"- chiese Arwen.

"Intendi a parte il fatto che assomigli a un tricheco? Simpatico, direi.."

"Fred, sei pessimo."

"E dai, siamo alla fine del nostro ultimo anno, dobbiamo fare un po' di bisboccia."

"Non pensi di averla fatta abbastanza l'anno scorso con la Umbridge?"

"Pff, quella vecchia megera. Ha solo avuto quello che si meritava."

 

Maggio li accolse come il caldo vento estivo, le giornate si allungavano, e molti studenti passavano il tempo libero nell'enorme giardino o, come nel caso dei gemelli, a giocare ininterrottamente a Quidditch.

"Sei una schiappa Ronald!"- gli urlavano i gemelli.

"Fred, George, finitela!"- gridava Harry, dall'altra parte del campo. Da quando era diventato capitano, era molto più severo con i gemelli.

"Dice che facciamo troppo casino!"

"Già! Da non credere, vero?"- raccontavano i gemelli alle ragazze.

"E che facciamo agitare Ron.."

"Quello è vero! Ho visto come lo trattate durante gli allenamenti. Vostro fratello è sensibile all'opinione degli altri, lo sapete meglio di chiunque! Perché proprio voi dovreste farlo sentire a disagio?"- rispose Helen, indignata.

"Per il motivo che hai detto."- rispose Fred -"È nostro fratello."- sorrisero insieme i gemelli. Arwen e Helen alzarono gli occhi al cielo.

  
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