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Autore: sabrina1993    08/08/2009    14 recensioni
questa storia l'ha scritta una mia amica e mi ha chiesto di pubblicarla. A me è piaciuta molto e spero piacca anche a voi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ultimo regalo per Sev

Piton entra nell’ufficio del preside indossando il suo solito mantello nero.
- ho già liberato la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure – comunica al preside il mio insegnate – dopo ciò che è successo stamattina le do tutte le ragioni del mondo per sottrarmi quella cattedra, approvo la sua decisione.
- Oh, non è per questo, Severus, - fa Silente togliendosi gli occhiali a mezzaluna – puoi tenertela stretta la tua cattedra.
- Grazie, professore – fa Piton con un mezzo inchino.
- Hum… Severus, siediti, ti prego – fa Silente indicando al professore la sedia di fronte alla cattedra
- Ha qualcos’altro da dirmi, professore? – gli chiede Piton accomodandosi sulla sedia indicatagli da Silente.
- Sì, Severus, ho una cosa molto importante da dirti
- Di che cosa si tratta, Albus?
- Ricordi quando abbiamo scommesso il nostro bombolone alla crema?
- Sì, preside
- Ricordi che ti ho detto che se tutto fosse andato secondo i piani avresti avuto un’altra vittoria?
- Sì, preside
- Bene, è giusto di questo che volevo parlarti, Severus.
- La ascolto, preside
- Sai, un anno fa, quando mi sono trovato a combattere contro Lord Voldemort al Ministero, mi sono reso conto di una cosa: io non sono eterno.
- Davvero?! Credevo che tu ti credessi un dio, Silente, mi sbagliavo?!
- Sì, credo di sì. Comunque, in seguito a questa mia scioccante scoperta mi sono reso conto che, a quel punto, la scuola rimarrebbe incustodita
- C’è la McGranit, è lei la vicepreside
- Già, Minerva è un’ottima insegnate, si da il caso però, Severus, che non so fino a che punto riuscirebbe a proteggere i miei studenti, e per questo preferisco affidarmi alla persona di cui mi fido di più al mondo. Tieni, – dice porgendo a Piton una pergamena – leggi questa.
- Che cos’è? – gli chiede Piton afferrandola
- È un documento in cui io, Albus Silente, nel pieno delle mie facoltà mentali, lascio la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts nelle mani del professor Severus Piton. Che ne dici?
- Non so che dire
- Quindi accetterai?
- Se è quello che desidera, preside
- Perfetto.
- Posso andare adesso? – chiede Piton restituendo al preside la pergamena
- No. – risponde Silente – devo dirti una cosa, Severus, una cosa importante almeno quanto difficile da spiegare. Ti prego, non odiarmi per ciò che sto per dirti.
- La ascolto, signor preside.
- Sai, la gente fa degli sbagli, a volte
- Non lo dica a me…
- Sai, Severus, in guerra, in una guerra complicata e dura come quella che è stata contro il Signore Oscuro, si è disposti a tutto pur di garantirsi un alleanza strategica, e non si pensa a quanto le persone possano soffrire, magari perché si nasconde loro la cosa, o la persona, a cui tengono di più al mondo. Perdonami, Severus.
Severus Piton lascia andare la testa fra le mani e la rialza guardando Silente con rabbia, con le lacrime agli occhi.
- lei dov’è, Albus?
- Una casa dalle pareti salmone, la seconda in Trafalgar Square, bussa tre volte e ti aprirà.
Severus si alza veloce dalla sua sedia, e senza nemmeno guardare in faccia Silente si reca all’uscita a grandi passi.
- Severus, - fa Silente quando Piton ha già raggiunto l’ufficio, facendo girare verso di se il professore – perdonami.

Arrivato lì, il professore bussa tre volte alla porta. Ha tante cose da dirle, tante cose che lei deve sapere, tante cose che ha tenuto nascoste al mondo per sedici lunghissimi anni, tante cose che…
Lily apre la porta, e tutte le parole che ha da dirle gli muoiono in gola, riesce solo a guardala, incredulo.
- Severus! – fa lei stupita quanto mai – tu, qui.
- Già, - riesce a dire Piton – io…
- Com’è bello rivederti! – fa lei entusiasta – è passato così tanto tempo…
- Ventotto anni – le dice lui – ventotto lunghi anni
- Già… - commenta lei sorridente – sei cambiato, sei più alto e… sono passati ventotto anni, io… - ride – e che cosa ci fai qui?
- Silente, lui mi ha detto di venirti a prendere.
- Già, Silente, è lui che aspettavo. Vuoi una cioccolata calda?
- Sì, grazie.
Lily si alza, Severus sente qualche rumore in provenire dalla cucina, e quando Hellen torna porta con se due tazze di cioccolata calda.
- siediti accanto a me, - gli dice accomodandosi sul divano e lui si siede accanto a lei – che mi racconti, come vanno le cose?
- Tutto bene, insegno ad Hogwarts
- Fammi indovinare… Difesa Contro Le Arti Oscure! Ne sono sicura, eri il più bravo di tutti
- Grazie, comunque sì, e Pozioni
- Anche Pozioni? Che bravo! – ride. – ed Harry? Lo hai conosciuto? Ti è simpatico? Si è istaurato un qualche rapporto fra voi due?
- Hum… è… Harry è un bravo ragazzo.
- Già, lui… - le cola una lacrima dagli occhi – per la mia protezione e per garantire la massima salvezza di Harry grazie ad un’alleanza a me sconosciuta Silente mi ha tenuta nascosta per tutto questo tempo, non puoi nemmeno immaginare quanto mi sia mancato mio figlio.
- Io credevo fossi morta
- Già, tutti lo credevano, ma nel momento esatto in cui Voldemort stava per colpirmi con l’anatema che uccide Harry, dal suo lettino, mi ha involontariamente scagliata a terra con un incantesimo pronunciato mentalmente, salvandomi la vita, anche se nessuno poteva immaginare che io fossi sopravvissuta.
- Wow, per tutti questi anni io… Lily io…
- Tu?
- … … nulla, nulla, non… non fa nulla.
- Ok. Parlami di mio figlio: come va a scuola? Gli amici? Ha una fidanzata?
- A scuola è bravo, ha degli amici che rischierebbero la vita per lui e della fidanzata non ne ho idea davvero
- Potresti indagare per me?
- Oh no, non chiedermelo, l’ultima volta che mi sono occupato di amore tra adolescenti mi sono preso una bella intossicazione alimentare a causa di un bombolone andato a male, un’esperienza da dimenticare!
Lily ride.
- Silente ha un messaggio da darmi? – gli chiede Lily
- No, alcun messaggio
- Ed allora perché sei venuto?
- Per portarti via da qui
- Wow… e dove dovremmo andare?
- Ti porto ad Hogwarts: tuo figlio Harry ti sta aspettando da sedici lunghi anni.

Siamo nel dormitorio dei Grifondoro quando Severus Piton fa irruzione, Ron e Harry stanno giocando a scacchi mentre io sto pomiciando con Draco sul divano della Sala Comune.
- Potter, - fa Piton senza perdersi in saluti o convenevoli – c’è una persona per te.
- Chi? – chiede Harry alzandosi in piedi.
Piton non risponde, esita un momento e poi esce dal nostro dormitorio seguito da Harry.

- Harry! – fa Lily con le lacrime agli occhi quando Piton le porta suo figlio
Harry non sa che rispondere, ha già visto il volto di quella donna mille e mille volte nelle sue foto, ma mai avrebbe pensato di poterla rivedere in carne ed ossa, davanti a lui, con le lacrime agli occhi.
- ma…ma…mamma? – fa Harry. E Lily annuisce piangendo.
- Vi lascio soli – dice Piton congedandosi
Madre e figlio si guardano negli occhi.
Parlano. Parlano per tutta la notte.

Siamo alla Sala Grande, al tavolo dei Grifondoro quando Harry torna da noi. Sono le nove di mattina.
Sembra molto sconvolto, ma anche molto felice.
- che cosa è successo? – gli domando io – chi voleva parlarti ieri sera?
- Mia madre. – risponde lui sedendosi accanto a me.
- Che? – gli chiediamo in coro io, Ron e Ginny
- Ma tua madre non era crepata anni fa? – gli domanda Draco mandando sorseggiando una tazza di caffé amaro.
- Complimenti, Draco, il tuo senso della sensibilità batte addirittura quello di Ron! – lo rimprovero io, e il biondo tace.
- Lei, - fa Harry - Silente l’aveva nascosta per garantirci l’aiuto di un alleato davvero indispensabile.
- Credo di sapere di chi si tratti… - faccio soprappensiero rivolgendo il mio sguardo al tavolo dei professori.
Harry e Draco si accorgono del mio sguardo e si voltano anche loro verso il tavolo degli insegnati.
- Piton non c’è – nota Harry
- Peccato, si perderà l’ananas candito – gli risponde Draco – comunque dopo l’agghiacciante scena con Peter Minus io starei ben attento a non farlo incazzare, se fossi in te!
Harry e Draco ridono.
- comunque sapete dove sia? – chiede ancora Harry. Draco e Ron scuotono la testa.
Dal canto mio, spero che sia con lei.

Sono nell’aula di Pozioni, lei lo sta aiutando a riordinare un po’.
- sicuro che non ti dispiaccia? – gli chiede lei mettendo delle piume d’oca ancora pulite dentro ad un cassetto
- te l’ho già detto, non mi dispiace affatto, se mai il contrario. – le risponde lui
- ma Silente mi ha dato la tua cattedra…
- una delle due, e poi sei sempre stata più brava di me in Pozioni, sarò felice di averti come collega
- anche io. – ride.
- Comunque mancano solo tre giorni alla fine dell’anno, quindi comincerò a lavorare qui dall’anno prossimo.
- Ok, perfetto – dice Piton passando una pezza sopra ad alcuni banchi per rimuovere la polvere.
Lily e Sev continuano a spolverare.
- ti dispiacerebbe se cambiassi un po’ l’arredamento di questa classe? – chiede Lily prendendo in mano qualche libro a suo parere interessante – è un po’ tetra, non ti pare?
- già, - commenta Sev – risale ad un periodo della mia vita in cui il mio mondo non andava tutto rose e fiori
- capisco. Parlami di te.
- Lavoro ad Hogwarts da molti anni, tutto qui – le risponde Piton
- Wow, mi aspettavo un discorso un po’ più articolato! E sei sposato, divorziato, vedovo?
- Hum, fino a pochissimo tempo fa credo che avrei scelto la terza ma, al momento, non so cosa risponderti.
- Capisco.
Silenzio imbarazzante.
- e di che colore vorresti dipingere le pareti? – le chiede Piton tornando sull’argomento cambio di arredamento
- non lo so, avrei pensato verde, insomma è il primo colore che mi viene in mente se penso ad una fiala di pozione, tutto qui, ma sono aperta ai suggerimenti
- io… - si perde negli occhi di lei – credo che il verde vada benissimo.
Lei sorride.
- allora verde è perfetto. – conclude entusiasta. I due si fermano davanti alla cattedra risistemando un po’ di scartoffie che la occupano. Lei ricomincia, un po’ imbarazzata. – Severus, ecco io…
- sì?
- Silente mi ha detto quello che tu hai fatto in tutti questi anni per mio figlio e… perché lo hai fatto. È una situazione che mi mette un po’ a disagio perché… cioè io… non vorrei che… insomma credo che noi…
- Di che cosa stai parlando? – chiede lui con aria del tutto ignara
- Silente mi ha detto che per tutto questo tempo tu hai aiutato mio figlio perché tu mi…
- Sai, Lily – fa interrompendola lui in tono freddo – credo che a volte Silente esageri un po’. Insomma, a me ha detto che eri morta
- Ho preso un gran bella botta, l’incantesimo di Harry mi ha schiantata contro l’armadio ed io ho perso i sensi per un po’, sono stata molto male e…
- Ma sei viva adesso, sei davanti a me – la interrompe ancora lui – e credo che il professor Silente abbia frainteso un po’ quando gli ho detto che ero molto dispiaciuto della tua morte, Lily, perchè queste sono le uniche parole che ho mai pronunciato su di essa.
Lily si morde le labbra, forse un po’ delusa.
- ma l’importante è che Harry stia bene, giusto? – fa ancora Piton
- sì, è questo l’importante
- già, l’importante è che Harry
- sì, Harry.
Sorridono entrambi.
- Grazie, Severus – dice poi lei togliendogli dolcemente una ciocca di capelli neri da davanti al volto. Poi si alza un po’ sulle punte (lui è più alto di lei) per dargli un piccolo bacio sulle labbra.
Ciò fatto sorride bambina ed esce dalla stanza con i libri ancora in mano.
Complimenti, professore.



Ciao ragazzi, come è chiaro questa ff avrà un seguito con cambio di personaggi. Il sequel si chiamerà "L'amore davvero" (traduzione italiana di Love Actually), verrà postato con il contatto "Thumbelina" (il mio), è già in via di stesura, e verrà postato dopo le vancanze, credo. un bacione, Giulia.
  
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