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Autore: vanesiis    14/04/2020    1 recensioni
Detective!AU | accenni NaruHina, KakaSaku
Los Angeles, 1980.
Nel condominio Tsukuyomi, a pochi giorni dalla demolizione, l'ex detective Naruto Namikaze riceve una lettera anonima... Ognuno reca con sé un segreto. Ognuno ha delle cicatrici che vorrebbe tenere nascoste. Ma per Naruto il caso assume risvolti molto personali. Le indagini porteranno Naruto a svolgere un'intricata matassa che lega gli inquilini del palazzo, un incarico misterioso e la morte di suo padre.
***
Sbatte il bicchiere sul tavolo con un movimento secco, lo fissa per un momento, per poi alzare lo sguardo su Naruto e chiedergli se conosca il brano "Promise."
Naruto inclina il capo di lato dubbioso, ma Teuchi prosegue spiegandogli che è la colonna sonora perfetta per una sera come la vigilia di Natale. Si alza e recupera un disco che poggia sul bancone. [...]
Naruto attraversa la quiete notturna per tornare a casa.
Prima di cambiarsi d'abito per mettersi a letto, ascolta il disco di Teuchi e una dolce melodia malinconica riempie la casa.
La musica smuove qualcosa nel petto di Naruto che fissa lo sguardo nel vuoto nella speranza che la melodia riscopra delle emozioni sotterrate da tempo nella memoria.

[𝗜𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 "𝗧𝗵𝗲 𝗟𝗮𝘀𝘁 𝗪𝗶𝗻𝗱𝗼𝘄".] [53.800+ parole]
Genere: Azione, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Konan, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
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- CAPITOLO 10 -IL DIAMANTELos Angeles26 dicembre 1980

- CAPITOLO 10 -
IL DIAMANTE
Los Angeles
26 dicembre 1980



 

"Mmh... il cercapersone..."
Il trillo lo risveglia in una stanza immersa nel buio. Istintivamente allunga la mano per spegnerlo, ma... non riesce a muoversi!
Seguendo le linee dell'indolenzimento, scopre di essere riverso al suolo con mani e piedi legati.
Cerca di schiarirsi la mente per ricordare gli ultimi avvenimenti.
Sente la gola riarsa e il corpo estremamente pesante. Inoltre, una fitta di dolore gli trapassa le pupille, ogni volta che cerca di aprire gli occhi. Devono essere gli effetti dello spray soporifero.
Naruto apre con uno sforzo una fessura tra le palpebre per guardarsi intorno e nota una fievole luce proiettata sul pavimento. La torcia elettrica... deve essere caduta a terra quando è stato stordito.
Osservando la luce, gli occhi si abituano piano piano al buio e Naruto riesce a comprendere la conformazione della stanza.
Deve trovare il modo di liberarsi dalla corda.
Sebbene i movimenti siano limitati, Naruto riesce ad avvicinarsi alla parete.
Sopra il tavolo vicino al muro, c'è un vaso di ceramica. Naruto dà un colpo a una gamba, facendolo ondeggiare.
Con uno sforzo, si getta con tutto il peso contro il tavolo un paio di volte, riuscendo a far cadere a terra il vaso che si infrange con uno schianto.
Allunga le dita per afferrare un frammento affilato e tagliare la corda. Dopo più di un'ora di tentativi, riesce finalmente a liberarsi.
Naruto si alza massaggiandosi le giunture indolenzite. Mentre si domanda chi possa essere stato, spera che Kiba stia bene.
Raccoglie la torcia e cerca l'uscita della stanza 406.
Sembra che la porta sia sbarrata dall'esterno. A nulla valgono gli sforzi nel tirare la maniglia.
"Devo trovare un modo..."
All'interno non ci sono molti oggetti utili per distruggere la porta: una sedia di legno e un tubo del bagno.
Naruto solleva la sedia e la sbatte con forza contro la porta. Con un rumore violento, si apre un buco in mezzo. Tra i pezzi di legno a terra spicca una targhetta su cui è incisa la scritta "Direzione": questa era la stanza del direttore.

Ad ogni modo Naruto è riuscito ad aprirsi una via di fuga. Esce sul corridoio e si guarda intorno, ma non c'è traccia di anima viva. I polsi e le caviglie gli ricordano la ruvidezza delle corde.
Poco più avanti, vede Kiba riverso a terra. Naruto si avvicina e lo scuote preoccupato, ma dal battito concitato delle palpebre sembra che anche lui sia stato vittima dello spray soporifero.
"Naruto, chi è stato?"
"Qualcuno che non vuole che troviamo la Kitsune Star."
Ma non ha idea di chi possa essere stato.
"E la cassaforte?"
Naruto risponde a Kiba che non ha avuto modo di toccarla a causa dell'aggressione.
"Allora diamoci un'occhiata adesso."
Kiba raccoglie il piede di porco che aveva portato con sé e torna con Naruto verso la stanza 406, ma non appena vede il buco nella porta esclama:
"Ma che hai usato? Dinamite?"
Naruto scuote la testa e gli indica la sedia, ma Kiba risponde limitandosi a ridere.
I due giungono davanti alla cassaforte in un angolo della stanza e infilano il piede di porco in una fessura dell'apertura. A un segnale di Kiba, uniscono le forze e la porta della cassaforte cade a terra con un tonfo.
Si è aperta.
All'interno c'è una piccola scatola, ma è vuota.
"Dopo tutta questa fatica... che delusione!"
Kiba scuote la testa e fa un grosso sospiro.
L'attenzione di Naruto cade sul lato interno della porta, che a una più attenta osservazione rivela una fessura.
Indaga più da vicino e scopre un quaderno.
Ha tra le mani il diario di Hashirama Senju, il marito di Mito uccisa 13 anni fa, il direttore dell'Hotel Tsukuyomi, nonché l'unica persona a sapere dove sia la Kitsune Star.
Naruto legge la prima pagina divorato dalla curiosità:
17 dicembre 1967,
Sono appena tornato dal funerale di Mito. Oh Mito, non posso credere di averti persa... perché sei dovuta morire? Ogni volta che ripenso alla tua morte, il rimpianto e il dolore mi stringono il cuore. Mito, lo so. So che la tua morte è legata a quello che è successo 12 anni fa. Se solo non avessi sparato a quello scassinatore che si era introdotto in camera mia... se solo non avessi raccolto la Kitsune Star che gli cadde dalla mano, tutto questo non sarebbe mai successo. "
Naruto si lascia sfuggire in un sussurro:
"La Kitsune Star... allora tutto iniziò così..."
Continua a leggere rapito dalla curiosità:
Dan mi ha avvertito, quando ho deciso di chiudere l'hotel e tagliare i ponti con l'Akatsuki. 'Se molli l'Akatsuki, molli anche me. E ricordati una cosa: gli amici chiudono un occhio, gli altri no.' Dan lo sapeva. Sapeva che avrei dovuto pagare la mia libertà con la Kitsune Star... mi ero rassegnato a perdere quel diamante, ma non immaginavo di perdere anche te, Mito. Mito... ho deciso cosa fare. Non darò mai la Kitsune Star a Dan. Non potrò mai perdonarlo per ciò che ha fatto. Mito, ti vendicherò. "
Il diario raccoglie il dolore di Hashirama e il suo bruciante desiderio di vendetta.
Naruto ricostruisce piano piano i fatti: 25 anni fa, il padre entrò di nascosto nella stanza e fu ucciso da Hashirama Senju.
La realtà ha un sapore amaro.
Naruto si scuote dai pensieri, quando sente la voce di Kiba che lo chiama. Devono andarsene in fretta. Suggerisce a Kiba di tornare nelle rispettive case per riprendersi dall'aggressione.
Quando Kiba rientra in casa, il cercapersone inizia a suonare. Hinata lo sta chiamando.
Naruto rimane un attimo fermo riconoscendo il suono che lo aveva risvegliato nella stanza avvolta dalle tenebre.
Rientra in casa e telefona subito a Hinata.
"Naruto, cos'è successo?"
La ragazza inizia a parlare concitatamente non appena sente la sua voce. Aveva chiamato sul cercapersone parecchie volte senza ottenere risposta e si era preoccupata.
"Me la sono vista brutta, ma adesso sto bene."
Hinata rimane con il fiato sospeso quando sente parlare di guai, ma si tranquillizza al tono rilassato di Naruto e gli passa Jiraiya.
All'altro capo del telefono si sente Hinata che lo informa della telefonata di Naruto.
Trascorre solo un istante, prima che la voce profonda di Jiraiya rimbombi nella cornetta.
Gli spiega che ha raccolto delle informazioni su Homura Mitokado. 25 anni fa stava indagando sull'Akatsuki, quando fu sollevato dall'incarico.
Naruto gli risponde che lo ha già saputo dallo stesso Homura e aggiunge ciò che gli ha detto.
Vuole farla pagare a Danzo Shimura, il superiore che infangò il suo nome, e l'unico modo per farlo è dimostrare i suoi rapporti con l'ANBU. L'Hotel Tsukuyomi era un luogo di scambio della refurtiva e Homura è sicuro che esistono ancora oggi delle prove che gli torneranno utili.
Prosegue rivelandogli che ha trovato il diario di Hashirama Senju che scrisse 13 anni fa e si sofferma sullo scassinatore ucciso 12 anni prima dell'inizio del diario.
"Cosa?!"
Persino un uomo provato dalla vita come Jiraiya non riesce a trattenere lo stupore.
Continua dicendogli che l'assassino di Mito Senju fu Dan, il marito della signorina Tsunade.
"Vedo che ti sei dato da fare."
Anche Naruto sente di essere sempre più vicino alla verità:
"Però mi sono fatto fregare come un pivello e mi hanno steso con uno spray soporifero."
"E hai idea di chi possa essere stato?"
"Sì... la signorina Tsunade."
Naruto è pressoché certo della sua supposizione. Innanzi tutto, un sistema del genere può essere usato da una donna. Poi ha avuto rapporti con l'ANBU ed è tenuta sotto sorveglianza ancora adesso. Ha numerosi segreti e odia che la gente chieda troppe cose sul passato del palazzo.
"Cosa intendi fare?"
"Voglio mettere alle strette chi mi ha fatto questo scherzo."
Dopo aver riagganciato, si dirige al primo piano per fare qualche domanda alla donna.

La signorina Tsunade risponde poco dopo aver bussato.
"Chi è?"
"Naruto Namikaze."
"Eh?! Namikaze???"
La voce da dentro la casa trema chiaramente.
"Signorina Tsunade, so tutto ciò che ha fatto. Mi apra."
Spinge la porta con forza, ma senza riuscire a smuoverla. 
La signorina Tsunade strilla di rimando:
"Lei è entrato in casa mia di nascosto e mi ha rubato quella chiave! Se ne vada!"
Dopo questa esclamazione, giunge solo silenzio dalla porta, nonostante la continue domande di Naruto. Non può far altro che rassegnarsi e abbandonare il progetto di farle dire tutto.
Ma come ha fatto a scoprire che è entrato in casa sua?

Mentre fissa il vuoto cercando di chiarire alcuni dei suoi dubbi, sente la voce di Homura salutarlo dalle scale:
"Eri dalla signorina Tsunade?"
Naruto gli rivela che la donna l'ha cacciato, perché sa che si è infilato in casa sua.
Homura inizia a parlare con leggerezza:
"Sai, poco fa la signorina Tsunade mi ha telefonato per parlare di te."
La donna sapeva che Homura era un poliziotto e gli ha chiesto se Naruto non fosse uno dell'ANBU. Il dubbio le era sorto quando ha scoperto che le era stata rubata la chiave con il simbolo della mezzaluna. Secondo la signorina Tsunade, solo un uomo che conosce il suo significato, potrebbe voler rubare quella chiave.

Ma come ha fatto a scoprire che è stato lui?
C'è qualcosa che non gli torna e Naruto chiede:
"Hai detto tu alla signorina Tsunade che sono entrato in casa sua?"
Senza scomporsi minimamente, Homura risponde di no e chiede se l'ispezione al quarto piano gli ha suggerito come usare quella chiave.
"Sono stato stordito mentre mi stavo guardando attorno..."
Naruto gli parla dell'attacco con lo spray soporifero e dei sospetti sulla signorina Tsunade.
Homura si limita a rispondere:
"Forse mi sono sbagliato."
Homura prosegue con tono asciutto e distaccato:
"Quando ho saputo che stavi cercando la Kitsune Star dopo aver ricevuto la richiesta del figlio di Hashirama Senju, ti ho parlato degli appunti, sperando di ottenere delle prove per incastrare Danzo Shimura, ma mi sa che ti ho solo messo nei pasticci..."
A causa sua, Naruto è stato aggredito dalla signorina Tsunade e Homura si pente di averlo coinvolto.
"Ma non mi hai coinvolto tu. Io stavo già indagando sui fatti di 25 anni fa."
"Cos'è successo 25 anni fa?"
Homura sembra non avere idea dell'argomento.
"Voglio scoprire chi ha ucciso lo scassinatore nella stanza del direttore dell'albergo. Non mi interessa per niente quella maledetta Kitsune Star."
Homura spalanca gli occhi in preda allo stupore:
"So qualcosa su ciò che cerchi, ma preferisco parlarne a casa mia."
Homura si allontana senza aggiungere altro.
Ma perché è impallidito sentendo il discorso su suo padre?
Naruto non perde tempo e raggiunge subito l'appartamento 302.
"Sono qui per sentire ciò che hai da dirmi."
Homura lo invita a entrare. La casa è ridotta alla mobilia essenziale.
"Il padrone del bar mi ha regalato del caffè. Te ne faccio uno nero?"
Mentre è in cucina, Naruto ai guarda intorno e nota una foto poggiata vicino al letto che ritrae un giovane Homura accompagnato dalla moglie e dai figli.

Ritorna con due tazze di caffè caldo e le appoggia sul tavolo. L'aroma si espande per la stanza.
"Ora che ci penso, è la prima volta che bevo un caffè con qualcuno in questa casa."
Homura perse la moglie dieci anni fa ed è da parecchio che non vede più i figli.
Naruto coglie una nota d'ira nelle parole di Homura che prosegue spiegando che vuole riscattare il nome non per sé, ma per la sua famiglia.
Le sue disgrazie si abbatterono pesantemente sui suoi familiari, perciò, senza dire nulla a nessuno, decise di mettersi a cercare le prove da solo, ma Naruto ribatte con dei dubbi sulle sue scelte.
"Naruto, tu non capisci. Non mi sono messo a investigare sul passato solo per ripulire il mio nome... io... io ho tolto la vita a una persona, coinvolgendola in un'indagine."

Naruto ha l'impressione di conoscere l'identità della vittima.
"Lui... lo scassinatore... è morto per colpa mia..."
Naruto scuote la testa, quasi deluso di avere indovinato.
"Homura, dimmi tutto ciò che sai sul ladro che è stato ucciso 25 anni fa."

Homura inspira profondamente, prima di cominciare il racconto. Inizia presentando Gregory, il suo informatore.
"Gregory?"
"Sì, ma non è il suo vero nome. Tutti usavano un nome falso in quell'ambiente."
Gregory era uno scassinatore, ma non era mai stato arrestato. Sapeva molte cose sull'Akatsuki, forse troppe.
Homura ebbe l'idea di servirsi di quello scassinatore per la sua indagine. Si accordò con lui e lo fece infiltrare nell'hotel. Tuttavia il piano per acciuffare l'Akatsuki era più fragile del previsto.
Homura freme di rabbia, mentre continua a parlare:
"Danzo Shimura mandò a monte tutto quanto!"
Naruto non riesce a capire cosa fosse andato storto.

Gli chiede maggiori dettagli su Danzo Shimura e l'uomo risponde alzando la voce:
"Non ho pace per ciò che ho fatto..."
Ha sete di sapere tutto ciò che è accaduto quella notte. Tuttavia, Homura è in preda all'ira e continua a ripetere improperi senza capo né coda.

"Vorrei che mi spiegassi alcune cose..."
Homura lo innervosisce con la sua risposta:
"Anche tu eri un detective... vediamo se riesci a farmi dire quello che vuoi sapere."
Non sarà un'impresa facile... ma Naruto vuole scoprire la verità a tutti i costi.
Per farlo, deve trovare il modo di aprire una breccia nel silenzio di Homura.
Naruto inizia con le domande:
"Quale fu il tuo piano per mettere il sale sulla coda dell'Akatsuki?"

Homura pensò che l'unico modo per mettere le mani su un'organizzazione così elusiva era prenderli con le mani nel sacco. L'Akatsuki era molto precisa in ogni sua mossa: non solo il furto, ma anche la vendita della refurtiva era pianificata con estrema cura.
Dopo varie ricerche, Homura venne a sapere che l'Hotel Tsukuyomi era il luogo di scambio dei gioielli. E un giorno scoprì che nella cassaforte del direttore era custodito un diamante.
Homura realizzò subito che se quel diamante fosse stato uno dei gioielli rubati, sarebbe stata la prova schiacciante per incastrare l'Akatsuki.
Il piano era di aspettare che Gregory aprisse la cassaforte e trovasse il diamante, per poi piombare nella stanza e confiscarlo come prova.
Naruto lo interrompe con una domanda:
"Quale segnale doveva fare Gregory per avvertirti?"
"Un segnale dalla finestra."
Dopo aver aperto la cassaforte e recuperato il diamante, Gregory avrebbe dovuto far lampeggiare la luce della torcia sul vetro della finestra per avvertire Homura che aspettava fuori dall'albergo.
Ma il piano non andò come previsto, Gregory scomparve e non ci fu nessuna irruzione delle forze dell'ordine.

"Cosa successe?"
Naruto chiede concitatamente:
"Vuoi dire che Gregory non lanciò il segnale?"
"No, il segnale ci fu, ma..."
"Ma... cosa?!"

Homura scuote la testa e dice che non ne può parlare, perché legato a una promessa che fece a Gregory. Dopo qualche secondo di silenzio, aggiunge con un sospiro che se soltanto l'avesse mantenuta, lui non sarebbe morto.
"Fa male ricordare... ho deciso che ne avrei parlato soltanto con un familiare di Gregory..."

Queste parole fanno scorrere un'ombra sugli occhi di Naruto. 
Ma c'è un'ultima domanda che sente di dove assolutamente fare:
"Che accordo hai fatto con Gregory?"

Homura gli spiega che Gregory voleva uscire dal giro, ma non riusciva a tagliare i ponti con gli altri criminali.
Si è servito di questo punto debole, promettendogli che, in cambio della sua collaborazione, avrebbe ottenuto la protezione della polizia per iniziare una nuova vita senza la preoccupazione di essere indagato o ricercato.

Gregory non si era fidato subito delle sue parole, ma quando Homura gli consegnò le chiavi di una macchina come anticipo per l'aiuto, cedette alle sue insistenze e acconsentì a collaborare.
"Lo so che è illegale, ma era un metodo piuttosto comune al tempo."

Ascoltando il racconto, un dubbio si fa largo nella mente di Naruto:
"Dimmi cosa accadde a te."
Homura freme di rabbia, mentre ripercorre gli avvenimenti di quella sera e la distruzione del suo piano da parte di Danzo Shimura.
"Non ha niente a che fare con ciò che vuoi sapere."
Naruto continua chiedendogli:
"Se portassi qui un familiare di Gregory, mi racconteresti tutto?"
"Sì, ma è impossibile."
Homura scuote la testa con un sorriso amaro.
Naruto torna a casa e prende le chiavi della macchina che erano nel pacco inviatogli dalla madre. Devono essere quelle che Homura diede a suo padre.

***
Naruto torna da Homura.
"Naruto, non vedo nessun altro con te. Avevi parlato di un familiare..."
"Sono io."
Naruto gli mostra le chiavi della macchina che lui riconosce immediatamente: sono le stesse che consegnò a Gregory.
"Erano vicino a un cadavere trovato in un parcheggio del centro 25 anni fa: mio padre."

Homura non nasconde lo stupore di trovarsi davanti al figlio di Gregory. La sorpresa lo lascia senza parole.
"Il vero nome di Gregory era Minato Namikaze e morì proprio la sera del suo ultimo colpo per uscire dal giro. E ancora oggi il suo caso è senza un colpevole."
Naruto trattiene a stento l'ira nelle parole, mentre tormenta Homura con i sensi di colpa.

Gli occhi dell'uomo si riempiono di stupore frammisto a rimorso.
"Quando... quando ho stretto l'accordo con Gregory, lui... lui mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha chiesto se poteva davvero fidarsi di me... io... io risposi con un cenno della testa... e ci credevo... quella risposta era sincera, ma poi... poi..."

Gli occhi del vecchio si velano di lacrime, mentre inizia a raccontare delle ultime ore del padre di Naruto.
Una notte di 25 anni fa Gregory fece un accordo per entrare di soppiatto nella direzione dell'hotel e scassinare la cassaforte. Quando trovò il diamante, lanciò il segnale convenuto dalla finestra della stanza buia.
Ma non ci fu mai un segnale di risposta dall'esterno.
Homura non c'era.

Poche ore prima aveva ricevuto un messaggio da Danzo Shimura che lo informava che le condizioni di sua moglie erano peggiorate e doveva precipitarsi in ospedale.
Homura chiese a Shimura di dargli il cambio sul luogo dell'indagine e andò all'ospedale in tutta fretta. Quando realizzò che il messaggio era falso e tornò all'hotel, incontrò Shimura che gli disse:
"Ho solo ricevuto il messaggio, non l'ho certo scritto."
E aggiunse che non c'era stato alcun segnale dalla finestra. Solamente dopo un collega gli rivelò di nascosto che il segnale, invece, c'era stato. Era stato tutto congegnato da Shimura, ma Homura se ne rese conto solo quando ricevette la notifica di indagine interna e fu sollevato dal caso.
"Naruto, mi dispiace. Se solo mi fossi accorto allora dei legami tra Shimura e l'Akatsuki... se non avessi lasciato la mia posizione, fidandomi di lui, tuo padre non sarebbe morto."

Naruto non se la sente di incolpare Homura, ora che ha saputo come sono andate le cose. Ma non riesce a levarsi dalla testa il dubbio di quali possano essere stati gli ultimi pensieri di suo padre.
"Naruto, dimmi una cosa. Quando l'hai saputo?"
"Ho iniziato a supporlo quando Kabuto mi ha parlato di suo padre Hashirama Senju, ma è stato il diario a darmene certezza."
Naruto aggiunge che il diario non menziona Danzo Shimura e Homura esprime la volontà di parlare con Kabuto. Purtroppo se n'è già andato e Homura abbassa il capo deluso.
"Non ti abbattere. Troverò io le prove che ti servono per incastrare Danzo Shimura."
Naruto è fermamente intenzionato a riportare alla luce tutta la verità nascosta per lunghi anni.
"Aspetta qui senza interferire e lascia fare a me."
Homura acconsente a lasciargli il suo caso e gli consegna una cartolina strappata. Senza dubbio è il pezzo mancante della cartolina che ha ricevuto da Kabuto.
"Sono riuscito a trovare solo questa durante le mie ricerche al quarto piano. Non so a cosa potrebbe servirti... e poi, vuoi che parli alla signorina Tsunade?"

Naruto annuisce e Homura gli promette che dirà alla donna che lui non è dell'ANBU.

"Homura, ho un'ultima domanda. Com'era mio padre?"
Homura lo descrive come un tipo duro e silenzioso, ma diretto. Un giorno gli rivelò che suo figlio voleva diventare un giocatore di baseball.
Naruto esce dall'appartamento e ricostruisce la cartolina, unendo il pezzo appena ricevuto con quello datogli da Kabuto. Ottiene così una cartolina di un paesaggio lunare. Sul retro c'è uno strano codice dall'oscuro significato.

Senza perdere altro tempo, si dirige all'appartamento della signorina Tsunade, ma nessuno risponde quando bussa. Non si perde d'animo e continua a bussare con insistenza.

Dopo un po', si sente la voce della donna:
"Chi è?"
"Naruto Namikaze. Ho trovato il diario di Hashirama Senju e vorrei parlarne con lei..."
Passano alcuni minuti, prima che giunga una risposta:
"Va bene."

Finalmente Naruto riesce a entrare, ma l'atmosfera nella stanza è tesa.
"Non avrei mai creduto che potesse fare una cosa del genere."
I due dicono la stessa cosa nello stesso momento. Naruto si riferisce allo spray soporifero, mentre la signorina Tsunade parla della chiave trafugata.
"Sai mi ha detto di fare attenzione a lei..."
"Signorina Tsunade, Sai era uno dell'ANBU incaricato di tenerla d'occhio... doveva controllare i movimenti dei familiari degli ex membri dell'Akatsuki."
La donna gli chiede a chi si stia riferendo, ma Naruto preferisce non rispondere.

Ma la signorina Tsunade ha altre domande per Naruto:
"E lei chi accidenti è? Me lo dica una buona volta!"
"Io..."

Naruto prende fiato prima di dare la risposta:
"Sono il figlio dello scassinatore che fu ucciso in questo palazzo 25 anni fa."
La signorina Tsunade rimane a fissarlo senza dire nulla.

"Non dovrebbe essere sorpresa, in fondo le avevo già detto tutto: mio padre fu ucciso quando avevo nove anni. Le ho anche svelato che il suo caso è ancora irrisolto. E soltanto dopo aver ricevuto la notifica di sfratto, sono venuto a sapere che fu coinvolto in un'indagine che si svolse all'Hotel Tsukuyomi per recuperare dei gioielli rubati dall'Akatsuki. E durante quell'indagine rimase ucciso."
Dopo lunghi attimi di silenzio, la signorina Tsunade apre lentamente la bocca:
"Come ha fatto a sapere tutto questo?"
"Da uno degli inquilini che era stato colpito dall'Akatsuki. Fu lui a parlarmi del furto della Kitsune Star e della sua scomparsa 25 anni fa. Così incominciai a indagare sul passato di questo palazzo per riportare alla luce la verità. Per lo stesso motivo sono entrato in casa sua."
Naruto prende fiato prima di proseguire:
"Lei cosa sa dell'Akatsuki?"

La signorina Tsunade scuote la testa infastidita:
"Non voglio parlarne."
Ma Naruto la mette alle corde:
"Sapeva che suo marito Dan era uno dei leader dell'Akatsuki?"
"Sì... cambiò da quando si ruppe un dito e non poté più suonare il sassofono."

Tutto nacque quasi per caso, quando pianificò il primo furto grazie a una dritta. Il colpo andò a buon fine e pian piano l'organizzazione criminale lo assorbì sempre di più. Prima che facesse in tempo ad accorgersene, Dan era a capo dell'Akatsuki.

Naruto ripensa a Kabuto e rivolge una domanda alla donna:
"Chi uccise Mito Senju 13 anni fa?'
"Dan... mi rivelò che era il prezzo che Hashirama doveva pagare per il suo tradimento."
Lo Tsukuyomi era il luogo perfetto per lo smercio delle refurtiva.
Dan si liberava dei gioielli consegnandoli ad Hashirama che li custodiva nell'albergo.
Quando Dan trovava un acquirente, avvertiva Hashirama che si premurava di ospitarlo nell'hotel come un qualsiasi cliente, in modo da favorire lo scambio di gioielli e denaro lontano da occhi indiscreti.
Quindi, Hashirama consegnava il pagamento a Dan, trattenendo per sé una commissione.
"Le feste all'hotel erano un mezzo per raccogliere clienti?"
La signorina Tsunade annuisce abbassando lo sguardo.
La consegna dei gioielli non avveniva nelle camere degli ospiti, ma in una stanza adibita allo scopo.
Tuttavia, 25 anni fa Hashirama tradì l'organizzazione.

Dan era venuto a sapere che qualcuno aveva preso di mira la cassaforte dell'hotel e aveva incaricato Hashirama di proteggerla.
All'interno era custodito un diamante che non aveva ancora un acquirente.
Era la Kitsune Star.
Quando qualcuno si infiltrò nella direzione come previsto, Hashirama gli sparò e nascose il cadavere nella ghiacciaia. Due giorni dopo, trasferirono il corpo in un parcheggio abbandonato, dove fu ritrovato.
La vittima era il padre di Naruto Namikaze.
Dopo la vicenda, Hashirama disse che non c'era più traccia della Kitsune Star.
Dan sospettò di lui, ma non disse nulla, temendo di perdere la base di scambio.
Tuttavia, 12 anni dopo Dan decise di uccidere la moglie Mito, quando Hashirama si risolse a chiudere l'albergo e a tagliare i ponti con l'Akatsuki.
Inoltre, la presenza di Mito era pericolosa per Dan a causa di tutto ciò che sapeva.

La signorina Tsunade riprende fiato alzando le spalle, ma Naruto ha ancora delle domande:
"Ha parlato di una camera adibita allo scambio dei gioielli..."
Anche lei l'ha cercata durante il restauro dell'edificio, ma senza alcun risultato ed è convinta che la chiave trafugata da Naruto serva per entrare lì.
"Ho parlato fin troppo..."
"Ma non mi ha ancora detto tutto."
La donna chiede qualcosa in cambio delle sue parole:
"Per favore, trovi ciò che io non sono riuscita a trovare."
Sta parlando della misteriosa camera degli scambi.
Naruto acconsente e la signorina Tsunade gli consegna una fotografia scattata all'inaugurazione dell'Hotel Tsukuyomi.
Posa anche una piccola chiave sul suo palmo.
"Le servirà anche questa."

Le era stata data dal marito insieme alla chiave con il simbolo della mezzaluna. La donna consegna a Naruto anche un vecchio foglio stropicciato che risulta essere una mappa del quarto piano con alcuni segni. Guardando meglio, Naruto si accorge che ci sono sei piccoli cerchi e una X. Sul bordo del foglio sono scritte le parole "Dietro la luna".

"Però non saprei dirle come usare tutte queste cose..."

Naruto le promette di trovare la stanza misteriosa ed esce dalla casa.

Confronta attentamente la fotografia dell'inaugurazione con quella di 13 anni fa alla ricerca di una differenza e scopre una finestra circolare che manca nell'immagine più recente.
Dopo qualche ragionamento, comprende che probabilmente la camera si trova tra il vano dell'ascensore e la stanza 405, ma non riesce a figurarsi dove possa essere l'entrata.
Finalmente ha un punto di partenza e sa che la risposta sarà di sicuro al quarto piano.

Sale di fretta e inizia con un'indagine approfondita di tutte le stanze.
Servendosi della luce della torcia ispeziona la 401, dove trova un grande letto.
Sulla testata nota un'incisione a forma di mezzaluna con un numero e se li appunta sul taccuino.
"Potrebbe tornare utile..."

Passa poi alla 402 dove trova un altro numero sul lato di un'anta nell'armadio. Nella 403 è sulla gamba di una vecchia sedia. Nella 404 è sulla superficie di una scrivania. La 405 lo nasconde sulla cornice di uno specchio e, infine, trova un numero anche sulla finestra alla fine del corridoio. Naruto li disegna tutti sul taccuino.
Ispeziona con particolare attenzione la prete della stanza 405, vicino alla finestra che ha notato sulla vecchia fotografia, ma non trova nulla di anomalo.

Osserva gli appunti, ma non riesce a capire cosa possano significare. Passa lo sguardo sul codice scritto sul retro della cartolina, ma la soluzione fatica ad arrivare...
Gli manca ancora l'ascensore da ispezionare. Sale e prova di nuovo a confrontare il codice sul retro della cartolina con i numeri e i simboli a forma di mezzaluna raccolti nelle stanze.
Non appena solleva lo sguardo sul pannello dell'ascensore, si accorge che riporta gli stessi simboli del codice scritto sul retro della cartolina.
Un'idea inizia a prendere forma nella sua testa...
Un'osservazione più attenta dei pulsanti gli fa notare che su quello del quarto piano c'è un coperchio con una piccola serratura.
Inserisce la chiave che ha avuto dalla signorina Tsunade e la gira verso destra.
Il coperchio si apre, facendo cadere a terra il pulsante.
Nello spazio che si è creato, c'è un interruttore e Naruto lo aziona senza pensarci troppo.
A quel punto preme i pulsanti del pannello.
Segue cautamente l'ordine ottenuto confrontando il codice sul retro della cartolina con i numeri e i simboli trovati al quarto piano.
Non appena solleva la mano dall'ultimo pulsante, l'ascensore si mette in moto per poi fermarsi.
Una parte del sedile si apre con un rumore sordo, rivelando un'altra serratura.
Naruto inserisce la chiave con il simbolo della mezzaluna e si apre uno sportello sotto il sedile, facendo apparire un ingresso.

Naruto ai accovaccia per entrare nella stanza segreta.
L'interno è buio e polveroso. Al centro c'è un tavolo da poker, mentre lungo il muro di trova una scrivania con una lampada accesa.
Sulla scrivania c'è un leggio che ospita il registro di tutte le transazioni di preziosi dell'Akatsuki, mentre in un cassetto trova una vecchia busta marrone che contiene un distintivo della polizia di Los Angeles e una fotografia.
Probabilmente, l'uomo con il cappello ritratto nella fotografia è Dan Kato.
Nella fotografia ci sono tre uomini: Dan Kato sulla destra e un uomo che Naruto ha già visto al centro. Ci vuole solo un attimo prima di accorgersi che si tratta del candidato sindaco Danzo Shimura che ha visto in televisione. L'uomo al centro della foto è lui da giovane.
Sulla sinistra c'è Hashirama Senju. Ecco le prove per dimostrare i rapporti tra Danzo Shimura e l'Akatsuki. Ormai mancano solo pochi passi per agguantare l'intera verità.
Solleva lo sguardo sul quadro appeso alla parete: è un paesaggio che ritrae una nave tra le onde e un faro.
Abbassando lo sguardo, nota un interruttore nella zona inferiore della cornice e lo preme tenendo gli occhi fissi sul faro.

"Urgh... che luce!"
Un fascio di luce si diparte dal faro per illuminare la parete opposta.
Voltandosi verso la destinazione della luce, Naruto vede un'ombra stagliarsi sulle quattro carte disposte a ornamento sulla parete.
L'ombra ha la forma di una mezzaluna e la parte concava sembra abbracciare l'asso di quadri.
Una luce dal faro...
Naruto ha un lampo di genio: è di fronte all'indicazione per ritrovare la Kitsune Star!

***
Sulla terrazza, la luce del tramonto si riflette sulle finestre degli edifici vicini.
La luce del faro si allunga sul muro di mattoni situato all'estremità opposta 
La luce indica precisamente uno dei mattoni e, a guardarlo da vicino, sembra più nuovo rispetto agli altri.

Naruto solleva una pietra da terra e colpisce il mattone con forza fino a romperlo. Nel vuoto che si è formato appare un diamante. Naruto lo solleva, pensando che non ne ha mai visto uno così grande:
"Eccoti... Kistune Star."

Non riesce a staccare gli occhi dalla pietra e rimane a fissarla per interminabili secondi.

Suo padre è morto stringendola in mano. 
Senza accorgersi, Naruto stringe con forza il diamante, mentre ripensa al padre.
La pietra lega così il padre e il figlio attraverso 25 anni.
A questo pensiero, Naruto ha l'impressione che il diamante si stia sciogliendo nel palmo.
Abbassa lo sguardo sul pugno chiuso che stringe la Kistune Star e percorre con la mente la memoria fino a ricordare la grossa mano del padre che stringeva la sua.
Quando si volta per tornare indietro, vede aprirsi le porte dell'ascensore.
Le porte si aprono a rivelare la figura della signorina Tsunade. "Ha acceso lei la luce del faro?"
Naruto annuisce e alla donna basta quel semplice gesto per comprendere che ha trovato la stanza misteriosa, perché è l'interruttore alla base della cornice ad accendere il faro.
Sapeva di questo particolare, sebbene non fosse mai entrata nella stanza.
Quello era il luogo dove il marito Dan aveva commesso i suoi atti criminali e la donna non aveva mai voluto entrarci.
"Perché non mi ha detto nulla, se sapeva dov'era la stanza?"
La signorina Tsunade aveva giurato a se stessa di non rivelare mai l'ubicazione a nessuno e aggiunge, dopo alcuni secondi di silenzio:
"Namikaze, le sue domande mi hanno fatto capire una cosa: non sarei mai riuscita a nasconderle tutto."
Il palazzo cela tutti i crimini che hanno macchiato la vita di Dan Kato e la moglie aveva deciso di purificarne il ricordo disfandosi dello stabile, a condizione che lo abbattessero.
Ma Naruto le ha messo i bastoni tra le ruote, facendo luce sull'oscuro passato del palazzo.
"Perciò ho pensato di giocare il tutto per tutto. Una scommessa in cui la posta in gioco era lasciare questo posto pieno di segreti o libero da ombre."
"Quale scommessa?"
"Che lei riuscisse a trovare la stanza segreta."
Naruto le chiede come si aspettava che sarebbe finita.
"Ero certa di perdere. Sapevo che lei avrebbe scoperto tutto. Però decisi lo stesso di sfidarla a trovare la stanza. Se ci fosse riuscito, le avrei raccontato tutto ciò che so."
"Ma cosa voleva nascondermi?"
"I crimini di mio marito."
La signorina Tsunade abbassa lo sguardo mentre inizia il racconto.
Dan Kato era il leader dell'Akatsuki e si serviva dell'hotel per rivendere la merce. Quell'uomo ha coinvolto perfino la polizia nei suoi loschi traffici e ha ucciso la moglie di un amico per punire il suo tradimento...

I suoi crimini sono rimasti occultati nel palazzo per anni.
"Io volevo tenerli tutti nascosti fino alla morte, ma ormai non posso più farlo... Namikaze... da quando è venuto a casa mia oggi, ho iniziato a pensare che lei avrebbe scoperto tutto quanto e io..."
Dopo aver preso fiato, la signorina Tsunade gli chiede se ha trovato anche ciò che neanche lei ea riuscita a trovare e Naruto risponde annuendo.
Le rivela di aver recuperato il diario di Hashirama, le prove dei legami con la polizia e la Kitsune Star.

Naruto le mostra il diamante:
"Fu il furto di questa pietra a spingere suo marito a uccidere Mito Senju."
"Sì... tutto iniziò con la sua scomparsa..."
Naruto la corregge:
"No, non con la sua scomparsa, ma con il suo furto."
Lascia trascorrere una manciata di secondi prima di proseguire:
"Se Dan fosse ancora vivo, gli mostrerei questo diamante e lo obbligherei a confessarmi tutti i suoi crimini."
"Sì... se fosse vivo..."
La voce della signorina Tsunade esce in u sussurro.
Alza lo sguardo verso di lui e gli dice:
"Tutto ciò che ha trovato è suo adesso: la Kitsune Star, ciò che era nascosto nella stanza segreta... sta a lei decidere che farsene."
La signorina Tsunade prende fiato e continua:
"Ma le devo una spiegazione."
La donna guarda Naruto dritto negli occhi.
Nonostante il velo di dolore, ha un'espressione sincera.
"Vorrei parlarle di me, di una stupida donna che perse la testa per un uomo malvagio."
Tsunade conobbe Dan a 19 anni. 
Lei era una ballerina, mentre lui suonava in una band.
"Capii subito che era un poco di buono."
Dan era accompagnato ogni giorno da una ragazza diversa e frequentava uomini loschi, ma Tsunade ne rimase affascinata.
"Quando ero al suo fianco, ero combattuta tra l'amore e l'odio, ma non riuscivo a staccarmi... più cercavo di allontanarmi da lui, più lo desideravo e lo amavo."

Quando Dan iniziò a sporcarsi le mani con dei crimini, ne condivise il segreto con lei, legandola a doppio filo nella consapevolezza dei suoi delitti.
Naturalmente un rapporto del genere non poteva che degenerare con il tempo...
E quando seppe che Dan e Mito avevano una storia, non rimase nemmeno troppo sorpresa 
Quando Dan uccise Mito, tornò a casa e con un leggero sorriso le disse:
"La colpa è stata solo sua. E noi adesso abbiamo un nuovo segreto."
Tsunade si rese conto solo allora di quale destino si prospettava al fianco di quell'uomo.

Perciò decise di fermarlo:
"Quel giorno... ero... ero determinata a sparargli."
Ma per ironia della sorte fu Hashirama a ucciderlo.
Quando la vide, la tramortì con il calcio della pistola.
Lei perse conoscenza e quando rinvenne, reggeva in mano la pistola che aveva sparato a Dan.
Davanti ai suoi occhi, c'era il marito esanime riverso a terra.
Il volto contorto dal dolore di Dan la colpì.
Le labbra sembravano muoversi tremolanti a chiedere perdono per i propri peccati.
"Fu in quel momento che gli giurai di non rivelare mai a nessuno i segreti di cui ero a conoscenza. Da quel momento veleggiai nell'oscurità, come una nave alla deriva nel buio della notte. Tremavo nelle tenebre, scossa dal rumore delle onde."
In occasione dell'arresto, non fece il nome di Hashirama.
Voleva essere incolpata di qualcosa, ma il processo la dichiarò innocente.
Con l'eredità lasciata dal marito acquistò l'albergo e lo trasformò in un condominio.
"Ebbi come l'impressione che il faro di questo palazzo mi avrebbe indicato la rotta per uscire dal mare di tenebre in cui la sua morte mi aveva gettata. Speravo di potermi liberare dalla paura... ma fui un'ingenua."

"Non sono nemmeno riuscita a mantenere il mio giuramento... ecco, le ho detto tutto..."
La signorina Tsunade ha terminato il racconto.
"Non avrebbe torto a disprezzarmi ora che sa che genere di donna sia... per questo non ho mai voluto parlarne con nessuno..."
Naruto risponde in un sussurro:
"Non è vero... in realtà sperava di potersi sfogare con qualcuno."
Confessioni di quest'entità costringerebbero chiunque a lasciarsi andare.
"Non immaginavo che chiudersi in un mondo di ricordi, continuando ad amare qualcuno, potesse essere così doloroso..."
La signorina Tsunade si lascia trasportare dal flusso delle proprie emozioni:
"Sì, Namikaze, ha ragione... io... in fondo... volevo trovare qualcuno con cui potermi sfogare."
La donna si lascia cadere a terra priva di forze ed esplode in un pianto incontrollato.
Le emozioni e i sentimenti, tenuti a bada troppo a lungo, la stravolgono in una lunga serie di singhiozzi.
Naruto si ritrova a pensare che anche lui avrebbe tutte la ragioni di sedersi accanto a lei e piangere.
Il poderoso flusso di sentimenti contrastanti scaturiti dalla verità sulla morte del padre è difficile da placare.

Naruto comprende che per la signorina Tsunade questa confessione ha avuto il potere di dissipare una nebbia che la soffocava da anni, ma il dolore nel petto non sparirà mai.
Tuttavia le lacrime laveranno via gli angoli più spinosi e porteranno conforto in un animo lacerato.
Naruto attende pazientemente che le lacrime si diradino sulle gote della donna.
Il freddo delle note cala sulla terrazza e Naruto allunga la mano per aiutare la donna ad alzarsi.
"Fino ad oggi non ho mai chiesto l'aiuto di nessuno per riuscire a rialzarmi..."
La signorina Tsunade gli afferra la mano e si alza in piedi con gli occhi ormai asciutti.

Quelle pupille brillano della luce riflessa del faro e sono salde mentre osservano Naruto.
"Dovrò presto dire addio a questo faro e spero di trovare la mia rotta anche senza la sua luce a guidarmi."
Naruto alza lo sguardo verso il faro senza dire nulla.
Rimane ancora un po' sulla terrazza, dopo che la signorina Tsunade si è allontanata.

Attende qualche minuto, per poi dirigersi nella stanza 406 e spalancare le tende.
Dalla finestra ricoperta di polvere, vede stagliarsi le linee della città di notte lavata dalla pioggia.
Non è di certo lo stesso paesaggio su cui posò gli occhi il padre.
Però dopo 25 anni, Naruto ha la stessa età del padre quando quella stanza lo vide morire, davanti all'ultima finestra su cui cadde il suo sguardo.
Qual è stata l'ultima cosa che vide da questa finestra?
Naruto ha scoperto la verità sulla sua morte, ma non sa come trovare la verità del suo cuore... eppure ha capito una cosa.

Questa finestra si è appannata con l'ultimo respiro di un uomo che si è sacrificato per la moglie e per il figlio.
Naruto chiude le tende.
Fermo di fronte alla finestra, rivolge un ultimo pensiero alla memoria di suo padre.
Il mattino successivo, viene svegliato dallo squillo del telefono.
"Buongiorno Naruto."
La voce della madre risuona piena di vita.
"Ieri sera mi ha telefonato Jiraiya. Perché non me l'hai detto?"
"Cosa avrei dovuto dirti?"
"Del suo ricovero, no?"
Naruto scuote la testa con un leggero sbuffo.
"Guarda che Jiraiya me l'ha detto che sei diventato molto più responsabile e che si può fidare di te."
La madre sembra felice.

Naruto non se la sente ancora di raccontarle la verità sulla morte del padre, sebbene sappia che un giorno dovrà farlo. Apre la bocca per dirle:
"Mamma... ti ricordi quando ti ho chiesto perché amavi un uomo come papà?"
"Certo che mi ricordo."
"Beh, ci ho pensato e... ecco... se io pensassi di perdonarlo e volessi incontrarti... ti andrebbe di continuare il discorso che abbiamo lasciato in sospeso?"
"Ma certo, Naruto..."
Dopo un breve saluto, la madre riaggancia.

Naruto va in bagno a sciacquarsi la faccia con dell'acqua fredda.

Dopo essersi vestito, telefona a Hinata per informarla di aver finito il lavoro.

"Hai trovato quello che stavi cercando?"
"Sì, insieme alla verità su papà."
Hinata gli chiede se vuole parlare con Jiraiya, ma Naruto le risponde che passerà più tardi dall'ufficio e riattacca.

Esce di casa e passa a trovare Homura per dargli ciò che stava cercando.
Gli racconta della stanza segreta che l'Akatsuki utilizzava per la compravendita dei gioielli.
"Questo registro contiene tutte le transazioni effettuate dall'Akatsuki. Poi, ho trovato questo distintivo della polizia di Los Angeles e questa vecchia foto dove appare Danzo Shimura insieme all'Akatsuki."
Homura è al colmo della gioia e rientra in casa gongolando al pensiero di poterlo finalmente incastrare.
Naruto ha mantenuto anche questa promessa.
Stiracchia la schiena e scende al primo piano, deciso a passare da un'agenzia immobiliare.
Ma nella hall si imbatte in Ayame dell'Ichiraku Café, che lo chiama con entusiasmo.
"Sei piena di vitalità oggi."

La ragazza è felice perché la madre è venuta a parlare con suo padre proprio in quel momento. Niente è sicuro, ma potrebbe darsi che...
"E tutto grazie a te, Naruto."
Naruto non riesce a capire cosa voglia intendere.
"Sei stato tu a parlare con papà e a fargli capire che bastava solo la sua volontà per ricostruire la famiglia!"
Naruto ha l'impressione di avere fatto un discorso del genere, ma non ricorda più i particolari.
Dal bar si sente la voce di Teuchi che cerca la figlia.
La sua faccia sbuca dalla porta.
"Papà, come sta andando con la mamma?"
"Ayame, non so come fare... non so cosa dire... vieni a darmi una mano."
Ayame sorride teneramente:
"Stai tranquillo, avete tutto il tempo del mondo e la mamma sa che non è facile per te..."
Ayame torna verso il bar a passo leggero.
"Non è così facile..."
Teuchi borbotta imbarazzato, ma Naruto risponde sorridendo:
"Ayame ha ragione. Ci vuole tempo per sistemare le cose."
Teuchi annuisce stringendo le labbra e appare chiara la sua intenzione di recuperare il rapporto nonostante le chiare difficoltà.

Dopo aver salutato Teuchi, sente la voce di Kiba che lo chiama. Si volta e lo vede arrivare con una chitarra tra le mani.
"Naruto, ho un lavoro: mi hanno detto che devo fare delle esibizioni dal vivo e inizio tra una settimana!"
Sembra che il gestore di un locale sia stato impressionata dalla sua canzone trasmessa alla radio.
Però Kiba è in pensiero perché gli è stato chiesto un brano originale per chiudere il ciclo di serate. Naruto lo fissa ed esclama senza mezzi termini:
"Scrivilo!"
Kiba spalanca gli occhi sorpreso, ma Naruto continua:
"Adesso come adesso, sei in grado di scrivere qualcosa di nuovo. Conosci il dolore e la felicità: quale argomento migliore puoi trovare per una canzone?"
Kiba sorride e annuisce:
"Hai ragione!"
Naruto è felice di vedere Kiba più forte e più maturo.

Dopo qualche secondo di silenzio gli chiede come va.
"Tutto bene... a te com'è andata la ricerca del diamante?"
Naruto risponde che era tutta una storia senza fondamento. Kiba scuote la testa:
"E anche il sogno di diventare ricchi è andato in fumo, allora."

Mentre parlano, la signorina Tsunade esce si casa e si avvicina lentamente:
"Signor Inuzuka, quando ha intenzione di pagarmi l'affitto?"
"Ah, scusi... potrebbe aspettare ancora un po'? La settimana prossima inizio un buon lavoro e... e poi le potrò ridare tutto..."
La signorina Tsunade lo guarda per un momento e poi acconsente ad attendere ancora.
Kiba si allontana per non arrivare in ritardo.
"Il signor Inuzuka è cambiato."
La donna si rivolge a Naruto e prosegue a esprimere le proprie impressioni:
"Mi guarda quando parla e ha un'espressione più solare. Riesco persino a fidarmi delle sue parole per l'affitto. Chissà cosa gli è successo..."
"Ha avuto un'esperienza simile alla sua. Dopo anni di segreti, è riuscito a superare le sue paure e i suoi dolori."
Dopo una breve pausa, Naruto cambia argomento:
"Ha già deciso cosa fare dopo aver venduto lo stabile?"
Tsunade risponde con un dolce sorriso:
"Vorrei fare il viaggio che ho rimandato a lungo... un viaggio in nave a solcare le onde della notte, guidata dalla luce di un faro... e lui, signor Namikaze? Le va si venire con me?"
Naruto declina l'invito con un tenere sorriso. Tsunade lo osserva per un istante prima di cambiare discorso:
"Tutti hanno ormai finito con i preparativi del trasloco, tranne lei e il signor Inuzuka. Guardi che non c'è più molto tempo a disposizione."
Posa lo sguardo sul volto di Naruto e prosegue:
"Non sarà facile neanche per me, ma credo che lei lo possa facilmente immaginare."
Dopo queste parole e un breve saluto, la donna torna verso casa.
Naruto la segue con lo sguardo, mentre un sorriso amaro sorge sulle sue labbra.
Nonostante ciò che ha passato è tornata ad essere la signorina Tsunade di sempre.

Naruto su rassegna a uscire alla ricerca di una nuova casa, ma il cercapersone esprime il suo dissenso con un trillo. Lo spegne con un movimento automatico della mano, mentre pensa che non ha più niente in sospeso in questo palazzo.
Poggia la mano sulla maniglia dell'ingresso e fa il passo per uscire.

***
La ricerca di una casa risulta essere una perdita di tempo, perché non riesce a trovare nulla che gli piaccia.
Dopo aver guardato diverse proposte, si dirige alla Konoha Crown per arrivare in orario.

Era da molto che Naruto, Jiraiya e Hinata non passavano del tempo insieme nell'ufficio e l'atmosfera è imbarazzata.
"Hai trovato ciò che cercavi?"
Naruto si aspettava questa domanda.
Prende fiato e racconta ai due gli ultimi momenti della vita del padre.

Al termine del racconto, il silenzio cala nell'ufficio, ma Jiraiya lo infrange dicendo:
"Come ti senti? Tuo padre mi diceva sempre che suo figlio era troppo buono..."
Naruto ha saputo dalla madre quanto Jiraiya fu gentile e sensibile quando ritrovarono il cadavere del padre.
Jiraiya inizia a raccontare come conobbe Minato.
Si videro in un piccolo pub, dove Jiraiya smaltiva spesso la sbornia con gli eccessi propri della gioventù.
Si lasciava spesso andare a discorsi con sconosciuti e capitò così che parlarono di tanto in tanto. Minato era un tipo taciturno, ma l'alcool lo faceva diventare più loquace e deliziava Jiraiya con discorsi sulla moglie dolce, ma concreta e sul figlio esuberante, ma a volte troppo serio per la sua età.
Poi Jiraiya non frequentò il locale per parecchi giorni a causa del lavoro e l'incontro successivo fu con la straziante figura del cadavere di Minato.
Jiraiya solleva la tazza chiedendo a Hinata un altro caffè.

Hinata glielo porta e si risiede, per poi voltarsi verso Naruto e chiedere:
"Pensi che Homura riuscirà davvero a incastrare Danzo Shimura?"
Ma la risposta giunge da Jiraiya:
"Se c'è qualcuno che ce la può fare, quello è Homura."

Homura fu sollevato dal caso dell'Akatsuki a causa di un'inchiesta interna voluta da Danzo Shimura.

Aveva i suoi difetti quando era in polizia: era testardo e avventato, ritrovandosi spesso da solo nelle indagini, ma ha sempre combattuto il crimine senza scendere a compromessi, finendo per scambiare la felicità familiare con dei risultati migliori al distretto.
Fu la malattia della moglie a farlo riflettere sulla famiglia. Aveva deciso di prendersi una vacanza e partire in viaggio insieme, non appena fosse riuscito a mettere l'Akatsuki alle corde.
Il destino beffardo gli diede tutto il tempo di cui poteva avere bisogno, quando fu sollevato dall'incarico. Ma la notizia dell'inchiesta interna fece peggiorare le condizioni della moglie, che se ne andò prima del tempo. La lunga serie di terribili vicende scavò un fossato anche tra lui e i figli.

Mentre ascolta il racconto di Jiraiya, Naruto si rende conto che anche Homura nasconde dentro di sé un pesante fardello di dolori e rimorsi.
Se anche riuscisse a incastrare Danzo Shimura, sarà in grado di superare il passato e ricominciare a vivere?

Jiraiya allunga le braccia, si stiracchia e borbotta:
"Hai finito con quell'ordine, perciò da domani vedi di fare il tuo meglio con le vendite."

 

Domani l'epilogo! ;D
   
 
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