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Autore: Mistress Lay    11/05/2005    16 recensioni
Anno 1978, due Malandrini che non rispettano mai le regole trovano una strana stanza con una strana botola; anno 2005, Harry Potter trova in un luogo impensabile una botola sospetta; anno 2017, una ragazza e un trio trovano una botola per caso. Che cosa sono quelle botole? Che collegamento hanno? Sospesa momentaneamente
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Hp - Lay

- HARRY POTTER -

LE PIEGHE DEL TEMPO

(PAST, PRESENT, FUTURE)

 

Titolo: Le Pieghe del Tempo (cap. 0)
Autore: Mistress Lay
Categoria: avventura, azione, romantico
Sottocategoria: PG

Personaggi: Harry Potter, James Potter, Sirius Black, Hermione Granger, Ron Weasley, Draco Malfoy, Albus Silente, Nuovi personaggi, un po' tutti...
Pairing: sorpresa
Disclaimer; tutti i personaggi appartengono a J.K. Rowling, i personaggi nuovi, che escono fuori direttamente dalla mia fantasia malata...
^___^;;;

 

 

Note: Ho ancora un ff da completare (Raggi di Speranza, per la cronaca) ma mi è venuta un'ispirazione improvvisa e così ho concepito questa storia un po' diversa... la mia prima su i Malandrini.

Questo che leggerete è il prologo che vi farà capire la trama e i passaggi fondamentali della fic... BUONA LETTURA e, se potete, LASCIATE UN COMMENTO!!

Bax

 

...La dedico a Cassie anche se forse non la leggerà mai...

 

 

PROLOGO

PAST, PRESENT, FUTURE

 

 

FIRST ACT- PAST

 

- Ehi, Jamie, secondo te che cos'è? -

James Potter si voltò verso il suo migliore amico che gli indicava una buca scavata nel terreno che aveva uno sbocco sul pavimento di pietre mentre il cerchio della buca era contornata da un gradino di pietre.

James raggiunse l'amico, Sirius Black, inginocchiato che si affacciava sulla buca nel terreno, inginocchiandosi anche lui.

La buca sembrava scintillare di una luce sinistra, opaca, che si muoveva quietamente.

- Boh... Lumos - la luce della bacchetta rischiarò l'ambiente, rivelando una stanza spoglia, senza nessun mobile, tutta in lastricato di pietre e l'unico particolare strano era proprio quella buca nel terreno.

- Jamie! - lo rimproverò l'altro - Che cosa fai? Vuoi farci scoprire? -

- Che c'è, hai paura, Sir? - lo sbeffeggiò quello.

- Ma figurati! Piuttosto spegni la bacchetta che ci vediamo bene anche così! - ribattè Sirius.

James sbuffò e spense la bacchetta.

Mediamente non avrebbe dato retta a nessuno, tantomeno un insegnante o a una qualsiasi altra persona, ma al suo migliore amico dava retta, o almeno spesso.

- Contento? Ora io proporrei di ridisegnare la Mappa! - tirò fuori dalla tasca dei pantaloni, accuratamente ripiegata, un foglio di pergamena ingiallito. Lo aprì e vi puntò la bacchetta declamando - Giuro di non avere buone intenzioni! - subito la scritta "I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi La Mappa del Malandrino" poi la piantina di Hogwarts e confini apparve alla vista.

- Adesso? - sbottò Sirius - Ricordi cosa dobbiamo cercare? -

- Sir, abbiamo tutta la notte e poi non preoccuparti, la troveremo! -

James puntò la bacchetta e sussurrò, rivolto alla piantina, un incantesimo e subito la piantina si ridimensionò leggermente facendo posto ad una nuova stanza.

- Bene... adesso possiamo andare - disse soddisfatto poi ripiegò la mappa e la mise nella tasca del pantaloni.

Ma Sirius sembrava incantato da quella buca nel terreno.

- Sir? -

- Jamie... secondo te cos'è? -

- Uffa, Sirius! Ti ho detto che non lo so! Lo chiederemo domattina a Lunastorta, sicuramente lui lo saprà o saprà dove cercare le informazioni necessarie! -

- Dimentichi che domani c'è la luna piena? -

- Potrai resistere fino al ritorno normale di Rem, no? -

- No -

James sospirò. Sirius era più cocciuto di un mulo che s'impunta.

- E allora cosa proponi di fare? -

- Che ne dici di un incantesimo di evocazione? - propose l'altro. James s'inginocchiò vicino all'amico, stringendo tra le mani la bacchetta e il mantello dell'invisibilità che aveva con sè.

- Aparecium! - mormorò Sirius con la sua bacchetta ma non successe niente.

- Niente... - constatò l'altro e fece per alzarsi quando l'amico lo prese per un braccio e lo costrinse a rimanere inginocchiato.

- Che c'è? -

- Io voglio vedere cos'è! - esclamò cocciutamente Sirius.

- Sir, ci torneremo domani notte,su... ricordi che oggi non c'è Pet a coprirci? -

- Lo so, lo so! -

- E allora? -

- Guarda! - e indicò la superficie opaca.

James seguì il dito e vide una cosa che prima non aveva notato.

 

 

"Attenti, voi che leggete,

andate via che adesso potete,

fuggite a più non posso

voi che avete la superficie mosso,

voi che la Conoscenza non cercate

voi che la vostra tranquilla vita fate;

e se invece qui rimarrete

quello che accadrà dopo non saprete.

 

Ma se invece in cerca di una Risposta siete

andate avanti, soddisfate la vostra sete,

ma io vi avverto, Temerari Avventurieri,

il Vostro oggi sarà il Loro ieri!

 

Ma se davvero in voi il coraggio sentite

orsù, avanti, adesso partite!

Le pieghe per voi si scosteranno

le porte si apriranno,

e voi, Temerari Avventurieri, qui non sarete più:

scendete nei flutti qui giù!

 

E vi ritroverete nella piega scelta dal Fato

che della vostra vita là troverà il giusto lato:

avete deciso? Ora andrete!

Nessun momento lì trascorso ricorderete!

O forse lo farete

al giusto momento in cui lo compirete!

 

Le pieghe si stanno scostando

per voi, Temerari Avventurieri, che ora state osando,

svelti, andate,

non temete!

 

Ma io vi ho avvertiti,

nel Futuro sarete trasferiti!"

 

 

- Accidenti, è pieno di "se"! - esclamò James - Non mi piace! -

- Hai paura, James Potter? - lo stuzzicò Sirius con un ghigno.

- No di certo! -

- E allora? -

- E allora cosa? -

- Che facciamo? -

- Mi sembra ovvio, adesso usciremo da questa stanza! - disse deciso James, alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta.

Sirius non si mosse.

- A me non sembra tanto ovvio... -

- Forse perchè non usi il cervello! -

- Vorresti farmi credere che tu invece lo usi? - e, senza aspettare risposta, si girò verso la superficie - Voglio capire che cosa significano questi versi! -

- Non c'è nulla da capire: ci conducono nel futuro! Lo dice alla fine - rispose svogliato l'altro. Odiava che qualcuno gli dicesse di aver paura. E in particolare se quello che glielo diceva era il suo migliore amico.

- "Tranquilla vita fate"... la nostra vita non può di certo essere tranquilla, siamo in punizione un giorno sì e uno no! -

- Questo perchè violiamo sempre le regole! -

Sirius lo guardò sconvolto: - Stai diventando come Rem! – sogghignò - E poi mi pare che sia stato tu a voler entrare qui! -

- Ma smettila, io non assomiglio a Lunastorta! -

- E allora che si fa? -

James tornò vicino a Sirius: - Cosa vuoi fare? Non possiamo andare nel futuro! -

- Perchè no? -

- E se cambiamo il loro presente? -

- Hai sentito la filastrocca, no? "Nessun momento ricorderete", ora smettila e facciamo qualcosa! -

- Cosa? -

Sirius alzò le mani come per difendersi e disse: - Ritratto tutto, sei uguale a Codaliscia! -

James divenne rosso dalla rabbia: - IO non sono come Pet! -

Sirius ridacchiò sotto i baffi, sapeva quanto l'amico sopportasse poco il carattere servile di Peter.

- E comunque non sappiamo come fare per entrare! -

Sirius ghignò. Aveva ottenuto il suo obiettivo.

- Allora, Felpato? -

- Che ti devo dire, Ramoso, non lo so! - disse l'altro pensieroso poi disse, deciso - Io voglio andare! -

Nel momento stesso in qui Sirius finì la frase i due ragazzi notarono che la superficie opaca stava cominciando a vorticare sempre più velocemente, sempre più velocemente, sempre più velocemente... poi l'acqua cominciò a brillare come se fosse il sole stesso.

James e Sirius si coprirono i volti con le braccia e sentirono come se delle corde li avesse agguantati per la vita e strattonati con forza.

- Cos... - fece per esclamare James – SIRIUS QUESTA ME LA PAGHI!!! -

Poi quelle specie di corda li sollevarono dalla posizione in cui erano e i due scostarono leggermente le loro mani dal volto e l'ultima cosa che videro fu il pozzo cambiare colore e divenire multicolore, come un tubo dimensionale, poi le corde, che si rivelarono essere l'acqua opaca del pozzo atteggiata a mo' di corda.

Videro una luce multicolore e luci intermittenti, poi, più niente.

 

Quando riaprirono gli occhi si trovarono in un viale avvolto nell'oscurità della notte e illuminato fiocamente da strani alberi grigi allineati lungo il ciglio della strada.

 

 

SECOND ACT - FUTURE

 

- Hai visto? Non c'è nulla di interessante! -

Lily si voltò verso l'amica alzando le sopracciglia: - Ho visto -

- Bene... allora andiamo via -

Lily la guardò e, con un sorrisino per niente comprensivo, disse: - Se sapevo che avevi paura avrei chiesto a Sianna di accompagnarmi al posto tuo! -

L'amica arrossì dall'imbarazzo ma anche dalla rabbia: - Io non ho paura! –

 

- BU! - esclamò una voce nell'ombra del corridoio.

 

Scarlett lanciò un grido mentre Lily estraeva la bacchetta e si metteva in posizione di attacco ma, appena si accorse chi era a fare quello scherzo stupido la rinfoderò: - Non è stato divertente -

Un ragazzo uscì dall'oscurità, un ghigno soddisfatto deformava il suo viso: - Non ho saputo resistere -

- TU! - esclamò Scarlett furiosa.

- Shhh! - l'ammonì Lily - Con l'urlo che hai tirato mi sorprendo che non ci abbiano ancora scoperto -

- Ma tanto qui non viene nessuno! -

- Questo non lo puoi sapere - rispose l'altra ragazza alzando le spalle.

- Mi è lecito chiedere che diavolo state facendo? - chiese il ragazzo.

- No, vattene! - lo scacciò Scarlett.

Ma il ragazzo ancora non se ne andava e alla risposta della ragazza esibì un ghigno ancora più prominente: - Lo sapete che avete violato almeno una decina di regole? Sai, potrei dire ad un uccellino che voi siete qui a quest'ora di notte... -

- Smettila, Scipio! - esclamò Lily guardandolo critica - Tu non sei da meno! -

Scipio, il ragazzo, perse il suo ghigno e non disse niente. Poi si guardò attorno: - Dove diavolo è aragosta? -

- Come ti permetti?!? - esclamò Scarlett.

- Non sono fatti tuoi! - replicò Lily noncurante.

Scipio sembrò contrariato ma disse invece: - Dimenticavo che adesso è punizione! -

- Questo per colpa tua! - sibilò Scarlett.

- Scarlett, finiscila! Scipio, vattene! - imperiò Lily.

I due smisero di litigare e la guardarono.

- Ha cominciato lui! - esclamò Scarlett e contemporaneamente Scipio aveva esclamato: - Io non me ne vado da nessun parte! -

- E invece sì! - ribattè Scarlett.

- Se non mi dite dove andate spiffererò tutto! -

- Lo farai comunque! -

- Potrei ripensarci, sai? -

- Vattene! -

- Non puoi darmi ordini! -

Lily sospirò. Sarebbe stato un miracolo se nessuno li scopriva con tutte le grida che quei due stavano tirando. Certo in quella zona non c'era nessun nè qualcuno aveva il desiderio di esserci ma la prudenza non è mai troppa e aveva già una lista di nomi di persone - e non - che avrebbero potuto facilmente trovarli.

- Come hai fatto ad entrare? - chiese d'un tratto Lily.

Scipio sfoderò un ghigno soddisfatto: - Sapessi -

Lily alzò le spalle, disinteressandosi della cosa. Non voleva avere Scipio tra i piedi ma aveva bisogno di andare lì e non si sarebbe fermata solo perchè quell'antipatico le aveva seguite e adesso aveva scoperto il loro segreto... o almeno quello che in realtà non credeva tale.

- Aspettatemi qui, torno subito - disse ma i due non la sentirono, troppo impegnati a litigare.

Sospirò rumorosamente, sfinita e s'incamminò per il corridoio mentre le grida dei due l'accompagnavano ad ogni passo.

Stava pensando così intensamente da non accorgersi di un movimento sospetto e se ne accorse troppo tardi quando andò a sbattere contro qualcosa di morbido.

 

- Ahi! -

- Ahi dovrei dirlo io! -

 

Lily sollevò lo sguardo e si accorse di essere andata a sbattere contro un ragazzo: - Rick! - esclamò - Che diamine ci fai qui? -

Rick sorrise divertito: - Ho visto te e Scarlett allontanarvi e vi ho seguito. Dalla finestra dove ero in punizione ho notato che qualcuno vi sta seguendo e così volevo avvertirvi! -

Lily sorrise: - Grazie per l'avvertimento ma lo sappiamo -

- Lo sapete? - domandò sorpreso l'altro - E come? -

In quell'attimo si accorse di due voci adirate, una femminile e una maschile, entrambi riconoscibilissime: - È Scar quella che sta urlando come un'ossessa? -

Lily sospirò e annuì.

- ... e... questa voce non è di... -

In quell'attimo arrivarono Scarlett e Scipio, che evidentemente si erano accorti dell'assenza della ragazza, e si stupirono del nuovo arrivato esibendo entrambi una reazione diversa: Scarlett era sorpresa mentre Scipio era contrariato.

- Rick, che ci fai qui? -

- Vi ho seguite - rispose l'altro poi aggrottò le sopracciglia nel vedere anche Scipio - Oh, ma vedo che ci sei anche tu -

L'altro ragazzo trasformò il suo costante ghigno in una smorfia e fece per ribattere ma Lily troncò la discussione: - Ragazzi ora sarà meglio che... -

In quel momento si sentì uno strano rumore e la ragazza si zittì.

Tutti e quattro tirarono fuori la bacchetta.

- Cos'è stato? - chiese Scarlett.

Gli altri tre avevano individuato la direzione da cui proveniva il rumore e la seguirono, costeggiando un corridoio.

Una porta si aprì.

Tutti si diressero verso la porta ed entrarono, le bacchette ben strette.

- Qui non c'è niente! - esclamò Scipio - È solamente una topaia! -

- E quello che cos'è? - chiese Rick indicando il pavimento.

Infatti a terra vi era una strana apertura a forma circolare.

Lily si affacciò e disse: - Una specie di botola con un liquido dentro -

- Come "liquido dentro"? - ripetè Scipio.

Si affacciò anche lui.

La botola sembrava contenere della strana acqua fosca e opaca.

- Non mi piace - disse subito Scarlett.

- Aspetta, voglio sapere cos'è! - la fermò Lily con voce decisa.

- Guardate! - esclamò Rick.

La superficie aveva cominciato a incresparsi e a formare delle strane lettere.

 

 

"Attenti, voi che leggete,

andate via che adesso potete,

fuggite a più non posso

voi che avete la superficie mosso,

voi che la Conoscenza non cercate

voi che la vostra tranquilla vita fate;

e se invece qui rimarrete

quel che un giorno è accaduto non rivivrete.

 

Ma se invece in cerca di una Risposta siete

andate avanti, soddisfate la vostra sete,

ma io vi avverto, Trio di sé stesso Sicuro,

il Vostro ieri sarà il Loro futuro!

 

Ma se davvero in voi il coraggio sentite

orsù, avanti, adesso partite!

Le pieghe per voi si scosteranno

le porte si apriranno,

e voi, Trio di sé stesso Sicuro, qui non sarete più:

scendete nei flutti qui giù!

 

E vi ritroverete nella piega scelta dal Fato

che della vostra vita là troverà il giusto lato:

avete deciso? Ora andrete!

Ogni momento lì trascorso ricorderete!

O forse non lo farete

se non una volta in cui di nuovo pronti voi sarete!

 

Le pieghe si stanno scostando

per voi, Trio di sé stesso Sicuro, che ora state osando,

svelti, andate,

non temete!

 

Ma io vi ho avvertiti,

nelle pieghe del tempo sarete trasferiti!"

 

 

- Che diamine... - fece per chiedere Rick ma in quel momento la superficie cominciò a vorticare vertiginosamente dalla botola scaturì una vampata di luce accecante successivamente seguiti dall'uscita di tre tentacoli che si avventarono su Lily, Scipio e Rick mentre Scarlett, troppo lontana per essere raggiunta, non fu presa di mira.

I tre ragazzi si ritrovarono lanciati a tutta velocità all'interno della botola e un attimo dopo si trovarono da una miriade di luci multicolori.

 

Quando poterono riaprire gli occhi capirono subito che non si trovavano nel posto da cui erano partiti.

 

 

THIRD ACT- PRESENT

 

- Che noia! -

Harry si voltò e si guardò attorno. Nessuno.

Sospirò pesantemente e si scompigliò i capelli arruffati prima di sospirare di nuovo e guardarsi nuovamente attorno, come se si sentisse a disagio.

In effetti si sentiva a disagio.

Bloccato come tutte le estati a Privet Drive dai suoi odiosi zii Harry Potter non poteva credere che si sarebbe annoiato così tanto: riceveva solamente qualche telefonata occasionale da parte della famiglia Weasley e di Hermione ma poi più niente.

Ma erano proprio quelle telefonate a rendergli più piacevole la giornata che però trascorreva in una monotonia impressionante: per la prima volta in tutta l'estate era riuscito a finire i compiti nella prima settimana di vacanza passati nel mondo babbano, non aveva nessun contatto con i Dursley, se non quando li incontrava per caso in casa dal momento che non trascorreva con loro nemmeno i pasti, che consumava in solitudine, e anche lui stesso, per la maggior parte della giornata era fuori casa a passeggiare o passare intere ore in quella panchina nel parchetto di Magnolia Crescent all'ombra di quell'albero immenso e crogiolarsi senza pensare a nulla.

Sapeva di essere seguito da un membro dell'Ordine della Fenice ogniqualvolta usciva da casa ma per la verità non gli importava più di tanto.

Volevano controllarlo, seguirlo, pedinarlo? Bene, che lo facciano, ma basta che non si facciano notare.

Harry non aveva molta voglia di parlare con qualcuno di alcunchè.

- Però che noia! - mormorò.

Guardò l'orologio: sei e un quarto. Tra quindici minuti Hermione avrebbe telefonato a casa Dursley.

Decise di avviarsi, la voce di Hermione forse lo avrebbe tirato su di morale, sapeva che l'amica aveva molte cose da dirgli e che voleva parlargli dei compiti...

Peccato solo che lei andasse alla Tana proprio l'indomani e Harry era ancora segregato lì, in quell'odiosissima e noiosissima casa babbana.

Si alzò a malavoglia, rimuginando senza accorgersi che la mano era corsa involontariamente ai capelli e li aveva scompigliati ancor di più di quanto non fossero prima.

Sorrise nell'accorgersene quando aveva già incominciato a incamminarsi.

Il gesto di suo padre.

Ormai era divenuto abituale per lui, lo faceva un sacco di volte al giorno.

Sospirò, peccato che Sirius non c'era più e non avrebbe mai potuto dirgli quanto quel gesto lo facesse assomigliare al padre!

Ma il suo padrino era morto e Harry non voleva pensarci troppo, altrimenti la rabbia lo avrebbe nuovamente invaso e avrebbe fatto qualcosa di stupido... come gonfiare qualcuno.

Ghignò.

No, meglio tenere i sensi sotto controllo, soprattutto adesso che era seguito.

Stava camminando da almeno cinque minuti quando all'improvviso la sua attenzione fu attirata da qualcosa sul terreno.

Si avvicinò e proprio lì, in un vicoletto ombrato di Magnolia Crescent, vide una strana botola nel terreno, circondata da uno strato di pietre.

Sembrava un pozzo ma Harry sapeva che era improbabile.

Come poteva esserlo?

Poi notò qualcosa di sospetto: uno strano muoversi di qualcosa di indefinito.

S'inginocchiò e si affacciò.

Un liquido dalla superficie opaca che si muoveva leggermente, increspando la superficie a causa del leggero venticello estivo.

Harry gettò uno sguardo dietro di sè, al viale rischiarato dalla luce del tramonto, poi davanti a sè, buio. No, nessuno in vista, nessun membro della Fenice.

Prese un ramoscello lì accanto e toccò con esso la superficie: niente.

- Uffa, una volta che qui c'era una cosa interessante! - esclamò deluso - Eppure io volevo vedere che cos'è! -

Fece per andarsene quando la sua attenzione fu attirata dalla superficie sulla quale si stavano formando alcune lettere.

 

 

"Fate attenzione, voi che leggete,

andate via che adesso potete,

fuggite a più non posso

voi che avete la superficie mosso,

voi che la Conoscenza non cercate

voi che la vostra tranquilla vita fate;

e se invece qui rimarrete

ciò che è passato e ciò che accadrà non saprete.

 

Ma se invece in cerca di una Risposta siete

andate avanti, soddisfate la vostra sete,

ma io vi avverto, Giusto Redentore,

quello che per Voi è oggi per Loro futuro o ieri c'è timore!

 

Ma se davvero in voi il coraggio sentite

orsù, avanti, adesso partite!

Le pieghe per voi si scosteranno

le porte si apriranno,

e voi, Giusto Redentore, qui non sarete più:

scendete nei flutti qui giù!

 

E vi ritroverete nella piega scelta dal Fato

che della vostra vita là troverà il giusto lato:

avete deciso? Ora andrete!

Ogni momento lì trascorso ricorderete!

Ma anche non lo farete

se non una volta ciò che avete visto compirete!

 

Le pieghe si stanno scostando

per voi, Giusto Redentore, che ora state osando,

svelti, andate,

non temete!

 

Ma io vi ho avvertito,

quello che le pieghe decideranno per voi è un mistero garantito!"

 

 

Harry non riusciva a comprendere il significato vero di quelle parole sibilline in rima e la scoperta che una strana botola che parlava di strane pieghe e di misteri, di cose che si sapranno e cose si sanno già, lo inquietava non poco: e se fosse una diavoleria di magia oscura?

Decise di cercare il membro dell'Ordine della Fenice che lo sorvegliava per dirgli di quella strana scoperta, o di andare dalla signora Figg o mandare Edvige da Silente.

Fece per alzarsi quando notò la superficie incresparsi e vorticare a velocità sempre più maggiore fino a che una specie di tentacolo multicolore non scattò verso di lui che, accecato da un'improvvisa luce, non ne accorse, e poi fu trascinato nel gorgo della acque multicolori.

L'ultima cosa che vide fu un ometto dai capelli rossi, il mantello verde e una bacchetta correre verso lui mentre gridava parole che non capiva...

 

La prima cosa che vide, anzi sentì, fu un terreno solido in cui mise i piedi. Capì di essere ancora a Magnolia Crescent e che, stranamente, era notte fonda.

Si accorse anche di tenere stretta la sua bacchetta magica, cosa strana perchè prima di essere trasportato nei flutti multicolori non ricordava di aver fatto in tempo ad estrarla.

Poi guardò di fronte a sè e vide una cosa che lo pietrificò.

 

Occhi lucenti nella notte, sagoma indistinta.

 

Stava per pronunciare un incantesimo per illuminare l'ambiente ma ricordò che per prima cosa non poteva fare alcun incantesimo e per seconda bè... quella scena l'aveva già vista.

Era stato circa tre anni fa, al suo terzo anno, quando era fuggito dopo aver gonfiato la zia Marge. E incontrato per la prima volta un cane nero simile ad un Gramo e adesso...

 

La sagoma apparteneva ad un cane.

Un grosso cane nero.

E lo fissava.

Harry sentì il respiro mozzargli la gola.

 

 

- Sirius...? -

 

 

 

FINE PROLOGO

CONTINUA...

Mistress Lay

 

 

Ah ah ah... vi sono piaciute le "filastrocche"? ^______^ Mi sono divertita un mondo a scriverle (non tanto a cambiare le parole... anche perchè sono ridicole... ;____;)

 

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