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Autore: EleAB98    15/04/2020    6 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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Mentre la fotografia incriminata continuava a bruciare inesorabilmente a contatto con la fiamma prodotta da quell’accendino, Thomas percepì un senso di progressivo benessere inondare letteralmente il suo corpo, la sua mente e infine il suo cuore, ormai pronti a dedicarsi alla completa stesura della nuova sceneggiatura.

Il volto di Yvonne, ormai completamente incenerito, non arrecò in lui alcun dolore di sorta e, con un impeto di sentita soddisfazione, Hunt si apprestò a gettare quel cumulo di vecchi ricordi nel cestino del suo ufficio. Per la prima volta dopo tanto tempo, il regista prese coscienza della propria libertà di uomo. In particolare, Thomas prese effettiva coscienza di sé e, d’un tratto, si convinse di poter cambiare la propria vita in modo drastico e definitivo.

Ovviamente, questo parziale cambiamento si era già riversato nelle azioni che aveva compiuto negli ultimi tempi; accompagnati da altrettanti gesti che ‘il suo vecchio lui’ avrebbe giudicato alquanto sconsiderati. Nonostante ciò, Thomas non riusciva ancora del tutto a spiegarsi a cosa fosse dovuto questo suo improvviso mutamento di prospettiva e di sentimenti.

Dentro di lui una fiamma si accese, coniugata da un altrettanto forte consapevolezza. La luce di quella fiamma così viva, così ardente eppure così nuova, lo avrebbe senz’altro accompagnato durante la creazione del suo prossimo film. Finalmente, il regista aveva ripreso la sua adorata penna tra le mani e ammetteva di provare ancora una forte emozione, malgrado fossero passati anni dall’ultima volta. Perciò, in un misto di ansia e meravigliosa trepidazione - testimoniata da quei profondissimi occhi marroni improvvisamente dipintisi di una nuova luce - cominciò a scrivere.

E fu così che, in quel preciso momento, ‘il tempo e tutto ciò che lo circondava cessarono di esistere’.
 

 
***

 
“Tesoro mio, lo so che sei contentissima della partecipazione di Hunt al Festival del Cinema, ma almeno degnami un po’ di attenzione!” sentenziò Wilson, soffocando una risatina.

“Non dirmi che non lo sei anche tu, mio caro Jack.” ribatté la donna, nascondendo un mezzo sorriso.

“Avanti, chi non lo sarebbe? Il grande Thomas Hunt ritorna sulle scene... Chissà che cosa avrà in mente.”

“Me lo chiedo anch’io. E mi chiedo anche cosa lo abbia spinto a cambiare idea.” ribatté la donna, alquanto sorpresa.

“Riguardo la partecipazione al Festival?”

“Esattamente.” confermò lei. “Aveva fatto veramente di tutto pur di ribadire la sua dissociazione a tale progetto. E credevo che alla fine avrebbe tenuto fede ai suoi propositi. Conosco Thomas come un uomo di parola.”

“Anch’io.” rispose Wilson. “Ma nella vita si può sempre cambiare opinione riguardo un determinato argomento. E spesso, ciò accade in circostanze della vita che non ci si aspetterebbe mai.”

“Che cosa intendi dire con questo?”

“Beh, magari Hunt ha vissuto delle esperienze stimolanti negli ultimi tempi. Chissà... Potrebbe persino aver trovato l’amore.” disse poi, cercando di testare con viva attenzione la reazione dell’insegnante.

“Tu credi davvero che Hunt sia coinvolto in una storia sentimentale e che questo lo abbia spinto a partecipare al Festival?” domandò la donna, sempre più incredula a fronte di quell’eventualità che giudicava assai improbabile.

“Non lo so... So che l’amore fa miracoli. E magari il nostro regista...”

“Mi sembra impossibile.” replicò la donna, mostrando il proprio disappunto al signor Wilson. “Anche riguardo tale questione Hunt mi ha sempre assicurato che non avrebbe pensato affatto alla propria vita privata. E così mi è parso ultimamente.”

“Hai detto bene... Ti è parso. Ma credi forse che Hunt sia il tipo di uomo che spiattella a chiunque esperienze riguardanti la sua vita privata?”

“Io non sono ‘chiunque’... Io sono stata...”

“La ‘sua fidanzata’, si lo so.” ribatté l’uomo, risentito. “Ma ti devo forse ricordare il modo in cui ti ha trattata? Chi meglio di te può saperlo!” sbottò infine, decisamente infastidito dal comportamento della donna. “Sai una cosa? Sarà meglio che io ti lasci un po' da sola.”

“No, aspetta!” esclamò lei, accortasi del proprio errore. “Scusami Jack, mi dispiace... Non intendevo ferirti.”

Wilson la guardò a malapena e non nascose la propria delusione.

“Ma lo hai fatto.”

“Mi dispiace... Non sai quanto.”

In preda ai più cupi sensi di colpa, la donna abbracciò Wilson con tutta la forza che aveva. L’uomo, però, rispose freddamente al suo gesto, sebbene percepisse il sincero dispiacere della donna. Non appena si separarono, Wilson la guardò dritto negli occhi con aria abbattuta.

“Priya, forse non sono l’uomo giusto per te.” le disse poi, in tono serio. “Credo sia meglio se...”
Priya non lo lasciò terminare e, con una sfrontatezza che raramente mostrava di fronte a un uomo, gli diede un bacio. Jack ricambiò all’istante, rispondendo al suo bacio con maggior intensità. Dopo qualche secondo, la donna sorrise.

“Non pensarci nemmeno. Sai bene quanto io ti adori. E sai che puoi sempre contare su di me.”

“Lo stesso vale per me.” ribatté l’uomo. “Ti chiedo solo di farmi un favore. Scopri cos’ha spinto Hunt ad accettare l’offerta di Lennard. So che sei l’unica che può farlo parlare e ti confesso di essere decisamente curioso di scoprire le sue ragioni.”

“Lo sono anch’io.” confessò Priya. “Deve esserci sicuramente qualcos’altro dietro la sua decisione.”

Lo sguardo della donna si perse nel vuoto e, nel mentre, le più strampalate fantasie invasero la sua mente.
 
Hunt aveva davvero intrapreso una relazione sentimentale?

 
***

 
Verso le tre del pomeriggio, Hunt ricevette l’inaspettata visita di Priya nel suo ufficio. L’uomo aveva appena redatto la prima parte della sua sceneggiatura e l’aveva riposta nel suo cassetto, sottochiave, al riparo da sguardi indiscreti.

“Salve Priya, cosa posso fare per te?” esordì lui, visibilmente rilassato.

“Mi fa piacere vederti così di buonumore... Ed è stato davvero emozionante vedere la notizia sul giornale!”

Hunt scosse la testa e, come non faceva ormai da tempo, mostrò alla donna un sorriso smagliante.
“E così lo sai anche tu, eh! A quanto pare, la mia vita privata non esisterà più da oggi in poi...”

A quelle parole, Priya colse immediatamente la palla al balzo.

“A proposito di vita privata... Frequenti forse qualcuno?”

Hunt alzò un sopracciglio.

“Perché questa domanda? Sai benissimo come la penso su certe questioni.”

“È proprio per questo che te lo sto chiedendo. Ultimamente mi sembri diverso, più...”

“Creativo? Rilassato? Puoi stare tranquilla, non è affatto l’amore per una persona a rendermi così di buonumore... Ma è l’amore per quello che faccio a rendermi incredibilmente euforico.”

“Lo vedo. Ma non posso credere che un uomo come te non abbia avuto delle frequentazioni ultimamente.” insisté la donna, assai decisa a scoprire cosa frullasse per la testa del regista.

“Ebbene, mia carissima Priya, hai vinto tu. Come tu ben sai, sono un uomo alle prese con dei rendez-vous settimanali veramente piacevoli... Specie in questi ultimi mesi, ho avuto un paio di incontri che si sono rivelati essere piuttosto interessanti, e...”

Capendo nell’immediato che Thomas si stava burlando nuovamente delle sue congetture, Priya lo interruppe.

“D’accordo, ho capito, non vuoi parlarmene...”

“Non voglio parlartene perché la questione molto semplice.” ribatté Hunt, nascondendo a stento un sorriso. “Non sto frequentando nessuna donna ultimamente. Posso soltanto dirti di averne incontrata una sola la settimana scorsa. E non si è trattato di un incontro di piacere, bensì di una proposta di lavoro.”

“Stai cercando di ingaggiare un’attrice per il tuo prossimo film?”

“Hai indovinato.” confermò Hunt. “E ti assicurò che la cosa non è affatto semplice.”

“Lo immagino. Sei sempre stato un uomo dai gusti molto sofisticati. E non immagino pensare a quanto ‘soffriranno’ quelle povere attrici e a quello che tutte loro faranno pur di guadagnarsi la tua approvazione.”

Hunt non poté non ridere a quell’affermazione. Priya aveva senz’altro ragione. Quando si trattava di lavoro, non vi era proprio nulla che egli potesse e volesse lasciare al caso. Quanto al comportamento delle suddette attrici, ormai il regista era già abbondantemente abituato a ogni loro piccola grande ‘follia’.

“Comunque... Da che parte stai, adesso che anch’io parteciperò al Festival?” la canzonò Hunt, ancora divertito per quanto la donna gli aveva detto.

“Non chiedermelo. Posso solamente augurare buona fortuna a entrambi.” rispose lei, con fare neutrale.

“Mi sembra giusto. Ti dico solo di non credere al fatto che io abbia cambiato idea riguardo al Festival a causa di un motivo sconosciuto. Se l’ho fatto, è perché ho finalmente capito che è giunto il momento.”

“Il momento di cosa?”

Hunt sorrise.

“Il momento di dare una svolta alla mia vita.”
   
 
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