Seven Deathly Sins
Lussuria
Tetsuro
Kuroo
(112 parole)
Dio
è nella mia mente e il diavolo nei miei pantaloni.
(Jonathan
Winters)
Un
piccolo neo spuntava dal colletto della maglietta e Kuroo non
poté
far a meno di notarlo. Era discreto, e si insinuava perfettamente
nell’incavo del collo. La sua mente si fece subito balorda,
iniziando ad immaginare di poterlo toccare delicatamente ed inspirare
al contempo il profumo di vaniglia che emanava la sua pelle pallida.
Di poter infiltrare le sue dita tra quei capelli dorati e di poter
baciare quelle morbide labbra rosee, perfettamente definite.
Si
sentì accaldato e in preda a strani fremiti.
La
sua libido venne interrotta bruscamente dalla battuta sbagliata di
Lev, con la palla che lo colpì in piena testa.
Ogni
tanto, quel baka ne combinava una giusta...
n.d.a.
Buonsalve a tutt*!
Sono in ritardo, ovviamente. E per diversi motivi.
Rispetto alla stragrande maggioranza delle persone, io faccio parte di
quella fetta di popolazione (fortunato o sfortunata, dipende dai punti
di vista) che, nonostante il lockdown nazionale, sta continuando ad
andare a lavoro, dato che lavoro in un negozio che vende beni di prima
necessità. Nonostante questo, il tempo a mia disposizione
è diminuito in maniera direttamente proporzionale alla crisi sanitaria,
visto la doppia mole di lavoro che devo affrontare da più di
un mese a questa parte, oltre allo stress psicologico delle persone
ansiose che entrano dalla porta del negozio, ma questo è un
discorso a sé.
Oltre ciò, non avevo un computer e l'ispirazione per il
peccato dell'IRA è andata a farsi benedire: ho il
personaggio, ho in mente quello che vorrei far trasparire ma quando
cerco di scrivere qualcosa non esce nulla. Ecco perché sono
riuscita a far tacere il mio DOC, ed a pubblicare il peccato successivo
non rispettando l'ordine alfabetico. Sistemerò poi l'ordine
non appena avrò concluso questa raccolta.
Spero che questo peccato e questo accostamento vi sia piaciuto, e noi
ci sentiamo presto.
Lumik Lovefood