Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: McGonaogall_Sister    18/04/2020    1 recensioni
What IF:
Se negli anni di Harry Potter a Hogwarts ci fosse stata un'insegnante in più, una legilimens, come sarebbero andate le cose? Cosa sarebbe cambiato?
Una cattedra nuova a Hogwarts, una ragazza parecchio strana (perfino per i criteri del mondo magico).
Dumbledore avrà fatto questa scelta davvero solo per ampliare la didattica?
N.B. La storia è il primo capitolo di una serie, le coppie si riferiscono alle coppie presenti nella seria, non nella singola storia
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Charm stava crescendo in fretta e ora saltava sulla scrivania con l’agilità di una giovane pantera a caccia. Lui e Sniff stavano imparando a convivere e un paio di notti avevano svegliato Pamela per una baruffa notturna, quando l’istinto di entrambi li rendeva vigili e vogliosi di esplorare il mondo intorno.
Per la ragazza iniziava a essere un cruccio tenere il gatto chiuso nella propria camera. D’altra parte temeva per il piccolo intraprendente, per tutte le insidie di un castello popolato da tanti altri animali e per la foresta così vicina. Se si fosse perso?
Ne aveva parlato con Hagrid una mattina a colazione.
I primi tenui caldi si affacciavano e quel giorno il soffitto della sala grande mostrava un cielo terso con sottili nubi bianche che non ne disturbavano affatto l’azzurro intenso.

“Non devi preoccuparti, Pamela. Il tuo gatto è in gamba, sta crescendo come un tigrotto! Lascia che esplori il mondo e dagli fiducia… e poi, beh, parlaci se sei così tanto preoccupata.”
Aveva risposto portandosi alle labbra un biscotto croccante con grande soddisfazione.

“In che senso?”
Aveva chiesto curiosa.

“Beh, è un gatto magico, tu sei una legilimens… parlaci… con la mente. Scusa, il pipistrello come lo hai addestrato?”

Pamela lo aveva fissato stupita.
Sniff non lo aveva addestrato, lui era… così e basta. Non aveva mai pensato di poter comunicare con gli animali ed era la prima volta che sentiva di una cosa simile, eppure ne aveva letti parecchi di libri sulla sua condizione, anche se in effetti non si era mai interessata di magizologia nello specifico.

“Ma sei sicuro che si possa fare?”

“Certo! Gatti, pipistrelli e poi… fammi pensare… sono sicuro che c’è anche qualcos’altro… beh, i demiguise ovviamente e i runespoor, ma a volte loro non vogliono parlare nemmeno con loro stessi per cui… comunque prova, poi mi dici.”

“È solo che è strano: Sniff è il mio pipistrello dal mio primo anno a Hogwarts, e non l’ho mai sentito, anche quando non sapevo schermarmi.”

“Magari è timido.”
Il gigante si era stretto nelle spalle.

Appena aveva finito di mangiare, Pamela era corsa nella propria camera. Aveva richiuso la porta alle proprie spalle con cura, quasi che temesse che qualcuno potesse vederla e trovarla ancora più fuori di testa del solito. Si era avvicinata circospetta al letto dove Charm stava dormendo della quarta acciambellato, senza perdere d’occhio Sniff che riposava sul trespolo avvolto nelle ali. Si era seduta sul letto e aveva svegliato il gatto con una carezza. Quello l’aveva guardata con gli occhi ancora mezzi chiusi e poi si era messo a fare le fusa mentre si lasciava grattare le guance.
Pamela aveva aperto la propria coscienza lasciandola scorrere libera.

Oh sì, umana, sì… questo è bello, questo è molto molto bello…

I pensieri di Charm le arrivavano come un miagolio del tutto sensato e comprensibile. “Beh, sono contenta che ti piaccia, ma mi chiamo Pamela”

Non mi interessa come ti chiami, ma non smettere.

Il gatto le strusciava la testa contro la mano in uno stato di goduria.

“Mi capisci davvero!”
Esclamò sorpresa.
“Ma che bravo micio! Allora quando ti sgrido e mi ignori è che proprio non ti interessa niente… ma sei così bello… guarda che pelo morbido e lucido che ha questo micione” come faceva spesso quando lo accarezzava in quel modo, aveva preso a parlargli nel tono idiota che le madri usano con i neonati, estasiata dalla scoperta di una comunicazione così semplice.

Ma quante cazzate!

Il borbottio scorbutico e aspro arrivava con un verso del tutto diverso, una specie di stridore convinto.

Pamela si alzò dal letto andando a grattare la testolina del pipistrello.

“E quindi pure tu parli! Ma perché, in tutti questi anni…”
Non avevo niente da dire. Siete voi umani che amate parlare a vanvera.

“Okay, okay… va bene…”

E smettila di parlare! Non sono uno stupido gatto, ti sento anche solo se pensi.

Pamela ammutolì di colpo, poi si voltò verso il gatto: “ma tu lo senti anche se non parla?”

Il topo alato? Perché parla?

Sniff, profondamente offeso, aprì le ali sbatacchiandole furiosamente mettendosi a strillare come solo i pipistrelli infuriati sanno fare.

Stupido, inutile, micetto! Io parlo, io porto lettere da quasi due decenni! Tu dormi, dormi e mangi, mangi e dormi e fai i tuoi puzzolenti bisogni in quella fetida scatola di plastica!

“D’accordo, d’accordo, non perdiamo la calma. Sniff, per favore, sai quanto apprezzo il tuo lavoro. Adesso vieni qui, da bravo…”

Pamela gli allungò il braccio come quando era piccolo e si addormentava appeso al suo polso con la sua mano come nido. Con una certa riluttanza il pipistrello si convinse volandole nella mano mentre Charm sembrava ignorare tutta la scena continuando a leccarsi.

Solo dopo un lungo momento di accurata toiletta, il gatto alzò il muso fissandoli con due grandi occhi gialli pieni di sdegnosa indifferenza.

D’accordo, sa parlare
Ammise prima di tornare a pulirsi le zampe.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: McGonaogall_Sister