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Autore: Heismybestfriend    22/04/2020    2 recensioni
La guerra è finita da quattro mesi ormai, Draco Malfoy torna ad Hogwarts ma non è ancora in grado di parlare senza sentirsi a disagio, un curioso gatto nero dagli occhi verdi lo perseguita, un professore fuori dal comune insiste dal fargli da mentore e Harry Potter prova ad insegnargli un incanto patronus che non sarà mai in grado di evocare. Sarà un anno davvero interessante, no?
Genere: Erotico, Fantasy, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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In primis, il capitolo è breve, ma era questo o rimandare il giorno della publicazione!

PS dovrebbero mancare CIRCA quattro episodi al completamento della storia!

Spero che fino ad ora vi stia piacendo!

PSPS Ringrazio infinitamento RAMOSO per le sue recenzioni!

 

DOMANDA PER VOI:

Preferireste un capitolo da 0 a 3000 parole, oppure uno tra le 3000 a 5000? E' importante quindi cercate di rispondermi please!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FANTASMI NEL CASSETTO

 



POV DRACO MALFOY

 

 

 

 


Hogwarts è caotica, studenti di ogni età corrono da una parte all’altro del castello presi dal panico.
Draco punta lo sguardo su una ragazzina accovacciata contro al muro, testa poggiata sulle gambe, strette tra una presa mortale delle sue braccia sporche e piene di graffi.
“Voglio la mamma, voglio la mamma”, piange mentre dondola in avanti e in dietro in un movimento costante.
Il serpeverde ferma il suo passo veloce, lo sguardo ricolmo di terrore si ferma sulla piccola figura, ma prima che possa fare qualcosa, qualsiasi cosa, un lampo di luce verde scatta nell’aria e la bambina colpisce il pavimento inerme. L’ultima cosa che Draco vede prima di impazzire è lo sguardo opaco e morto della ragazzina.

ORE 01.13 DEL MATTINO

La stanza di Draco è fredda come non mai, Draco apre gli occhi e si sveglia da un incubo della guerra terribile. Il suo cuore batte all’impazzata ed è difficile ristabilire il suo respiro accelerato.
“È solo un incubo, è solo un incubo”; si ripete Draco mentre afferra la sua bacchetta con mano tremante e sussurra un breve incantesimo per illuminare la stanza.
Urla quando i suoi occhi puntano quelli freddi della stessa bambina del suo sogno, “aiutami”, sussurra la ragazzina mentre il serpeverde si alza alla rinfusa dal letto e cerca riparo in un angolo lontano della stanza, “aiutami”, dice di nuovo la bambina, ancora vestita con l’uniforme scolastica adornata dai colori dei tassorosso. È una visione orrenda vedere.

Draco scuote la testa, tremante, “cos...cosa”, sussurra con voce rotta a causa dell’attacco di panico che il suo corpo sta cercando in tutti i modi di evitare. Gli occhi della bambina si allargano e il suo viso fanciullesco si trasforma in un’orrenda smorfia di dolore, “aiutami”, dice e si avvicina nell’angolo in cui Draco si è rintanato, “AIUTAMI”, inizia a correre verso il biondo e quest’ultimo urla e si accovaccia a terra con la testa nascosta tra le mani. “AIUTAMI!” sente urlare di nuovo e lui agisca allo stesso modo, urla finché il suo corpo non viene trafitto da un’ondata gelida e trema per un momento che sembra quasi interminabile.

Quando tutto sembra essersi calmato e Draco ha appena il coraggio per rialzare il viso tra il nascondiglio delle sue gambe, la stanza è spoglia e non c’è alcun segno della ragazza-fantasma.
Draco trema ancora e riesce a trascinarsi, nonostante le sue gambe instabili, vicino al letto dove afferra la bacchetta.
“Exspecto Patronum”, pronuncia e il suo Patronus, un grazioso cigno, attende un suo ordine guardandolo col collo allungato “Ho bisogno che tu raggiunga Harry. Harry, ho bisogno di lui, digli di venire da me”, sussurra e il cigno sparisce.

Draco nasconde il viso nella trapunta color smeraldo e aspetta.



POV HARRY POTTER





Quando Harry si scrolla da dosso il mantello dell’invisibilità, Draco gli si butta tra le braccia stringendolo talmente forte da temere di fargli del male. “Finalmente sei arrivato”; sussurra nascondendo il naso tra i capelli mori del grifondoro. Inspira e odora un dolce profumo di cannella, probabilmente il sapone che il suo ragazzo usa sotto la doccia.

Harry riesce, con quale fatica, ad allontanarlo di qualche centimetro da lui, il giusto per potersi guardare negli occhi. Draco ha ancora il viso bagnato dalle lacrime dovute al terribile incubo di qualche minuto prima. Non da ad Harry il tempo per alcuna domanda, si muove in avanti per baciare il ragazzo con fervore e spingerlo verso la porta costringendolo contro il legno scuro.
Harry risponde al bacio, stringe i fianchi di Draco tra le dita e apre la bocca scontrando la propria lingua con quella del serpeverde, il bacio è sciatto e un paio di volte i loro denti si scontrano ma quando Harry si allontana per lasciare una fila di baci lunga il collo del biondo, lui ansima dal piacere.
“Di più”, geme portando le mani tra i capelli del grifondoro.

Harry per un secondo continua con la lunga scia di baci ma alla fine il ricordo del patronus di Draco nella sua stanza e il suo viso pallido, lo riportano alla realtà e lo spingono ad allontanarsi dal serpeverde.
L’altro maschio lo guarda con un espressione delusa e tenta di avvicinarsi nuovamente ma Harry scuote appena la testa e lo ferma afferrandogli le spalle.
“No, Draco, prima devi dirmi perché mi hai chiamato nel bel mezzo della notte. Non lo faresti se non per qualcosa d’importante”, guarda il suo fidanzato ristabilire il respiro, “è successo qualcosa vero?” domanda preoccupato.

Draco devia lo sguardo e Harry rafforza la presa sulle sue spalle, “Devi fidarti di me Draco. Dimmi tutto” il grifondoro osserva impotente mentre Draco si allontana da lui e si siede sul bordo del letto, sembra in difficoltà ma quando il moro cerca di avvicinarsi il serpeverde lo guarda appena, intimandogli di stare alla larga.
“Ho visto una ragazza”, gli sussurra e Harry si acciglia, “in che senso?”, domanda, il serpeverde si sfrega le mani a disagio, “prima, quando mi sono svegliato. Ho fatto un incubo e dopo l’ho vista”, indica un angolo della camera, “proprio lì che mi guardava e mi implorava di aiutarla”, Harry lo guarda terrorizzato mentre altre lacrime iniziano a bagnargli il viso. “Mi ricordo di lei”, piange, “Era solo del primo anno, era una bambina”.

Incapace di rimanere seduto Draco si alza e si mette le mani nei capelli, stringe forte nel tentativo di allontanare i cattivi ricordi. “Era solo una bambina e qualcuno l’ha uccisa, davanti ai miei occhi!”

“Non hai pensato che quello che hai visto potrebbe essere solo l’effetto del tuo incubo? Solo da poco hai iniziato a fare a patti con la guerra Draco, devi essere paziente”, Harry cerca di avvicinarsi a lui ma il biondo si scansa malamente, scuote la testa in modo quasi frenetico. “Tu non capisci, la voce che ho sentito, la scala che si ferma davanti ad un vicolo cieco, gli incubi! Sto impazzendo Harry”, alla fine il grifondoro riesce, con suo grande sollievo, ad avvicinarsi al biondo e stringerlo in un abbraccio. “Non stai impazzendo” sussurra mentre Draco continua a scuotere la testa tra le sue braccia, “l’ho vista, vuole qualcosa, vuole il mio aiuto. Ti prego Harry, aiutami, credi alle mie parole”, implora e Harry, notando il suo panico crescente, inizia a piangere contro la sua volontà.
“Ti credo okay? Lo risolveremo, insieme”, sussurra e posa un piccolo bacio tra i capelli del biondo, “D’accordo?” domanda e aspetta pazientemente fin quando Draco non annuisce appena.

Le spalle di Harry si allentano, “bene, adesso mettiamoci a letto. È tardi e domani abbiamo entrambi lezione”, Draco rimane passibile mentre il grifondoro li porta entrambi a letto. “Questo è il vantaggio di avere un letto matrimoniale tutto tuo”, è felice di vedere un piccolo sorriso sul volto del suo nuovo ragazzo e con un piccolo sospiro allarga le braccia per invitarlo ad avvicinarsi ancora di più.
Alla fine Draco poggia la testa sul suo petto e afferra con una mano il lembo della vecchia felpa con cui dorme. “Grazie”, sussurra e Harry gli posa un altro piccolo bacio tra i capelli, “Dormiamo ora. Me ne andrò poco prima dell’alba”, gli dice non volendo destare sospetti e far si che Ron si svegli e non lo trovi nel suo letto l’indomani mattina. Draco si sistema tra le sue braccia e in poco tempo entrambi si addormentano. L’incubo per il momento dimenticato.
   
 
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