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Autore: victoria electra black    26/04/2020    2 recensioni
“Sento aria di sfida?”
“Senti bene, Felpato”
“Allora ti sfido, Ramoso”
“Avanti, parla!”
“Ti sfido a conquistare il cuore della bella Evans entro la fine dell'anno scolastico”
James sorrise fra sé.
Sarebbe stato un gioco da ragazzi.
“Ok, se è questo quello che vuoi, nessun problema. Come ho già detto: nessuna resiste al mio fascino”
“Non ho finito, James”
Il grifondoro corrugò la fronte e, con la testa, fece cenno a Sirius di continuare.
“Ti sfido a conquistare il cuore della bella Evans entro la fine dell'anno scolastico e ti sfido a non innamorartene”
Innamorarsene?
L'aveva preso per uno smidollato forse?
Niente sarebbe stato più facile di così.
______________________________
O forse no?
Volete sapere come andrà a finire?
Allora entrate a leggere :)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 5:

Lily: Sogno o sono desto?”



Faceva caldo.

Dannatamente caldo.

Lily si girava e rigirava nelle coperte scarlatte, preda degli incubi più disparati.

Stava correndo. I capelli ondeggiavano da una parte all’altra delle sue spalle mentre si girava e rigirava all’interno del labirinto per cercare una via d’uscita. E più cercava di trovare una soluzione, meno ci riusciva.

Come ci era finita in un maledettissimo labirinto?

E poi, se era un sogno, perché non riusciva a svegliarsi?

Avanti Lily, apri gli occhi! E’ solo tutto un frutto della tua fantasia.

Le radici dei cespugli ai suoi lati iniziarono ad alzarsi dal terreno, ad avvinghiarsi l’una all’altra, come pronte a farla prigioniera da un momento all’altro.

Sogno o no, devo andarmene da qua e alla svelta!

Iniziò a correre anche lei nella direzione opposta, cercando disperatamente una via d’uscita che la liberasse da quell’incubo il prima possibile.

Si girò per guardare quanto le radici fossero lontane da lei e, quando vide che le erano arrivate praticamente a due passi, si affrettò per correre sempre di più nel tentativo di allontanarsi. Tuttavia il suo piede inciampò in una sorta di buca nel terreno e, prima che potesse accorgersene, la grifondoro si ritrovò a precipitare sotto di sé, come Alice nella buca del Bianconiglio.

Cadde a terra in un colpo secco, facendosi male.

Ahia cazzo” sussurrò lei, portandosi al petto il braccio sinistro che aveva sbattuto sul pavimento prima di qualsiasi altro suo arto.

Una signorina non dovrebbe dire certe parole”

La rossa spalancò gli occhi e il sangue le si gelò nelle vene non appena riconobbe a chi appartenesse la voce.

Gli occhi marroni del suo proprietario brillarono nella penombra a seguito della soddisfazione, così come un sorriso malandrino si impossessò dell’espressione sulle sue labbra. James Potter si spostò verso la luce, sotto la finestra, in modo che Lily potesse ammirarlo in tutto il suo splendore. I capelli leggermente spettinati, la cravatta decisamente allentata, ed il suo sorriso che più la guardava e più continuava ad allargarsi.

Lily quasi non vomitò dal disgusto per quella sublime visione.

Ma certo, che incubo poteva essere senza Potter a rompere le palle?

Si mise in ginocchio, prima di alzarsi e domandare: “Che cosa vuoi dalla mia vita, Potter?” con il tono più freddo e tagliente possibile che riuscirono a generare le sue pliche vocali. Lui sorrise ancor più di prima, facendo salire sempre di più i nervi alla grifondoro.

Sarebbe stato un momento perfetto per svegliarsi, peccato che la sua mente e il suo inconscio non volessero collaborare. Decise di ignorare Potter per dedicarsi ad altro, l’ambiente per esempio, e rimase stranamente colpita di riconoscere la stanza come l’aula di Divinazione.

E’ qui che è successo tutto”

Lily corrugò la fronte prima di domandare: “Tutto? Di che parli, Potter?”

James sorrise – ancora – con quella sua espressione malandrina che aveva perennemente stampata sulla faccia. Poi affermò: “Ma come, non ricordi? Eppure la tua mente sembra voler affermare il contrario”

Lily alzò gli occhi al cielo e sbuffò pesantemente, cercando di mantenere la calma.

Smettila di girarci attorno e vai dritto al punto, non voglio sprecare tutta la notte con te”

Lui alzò un sopracciglio di rimando.

Sprecare tutta la notte con me? Mia dolce Evans, sono qui perché tu vuoi che io ci sia, non perché voglio realmente esserci” e poi continuò: “A volte il confine fra sogno è realtà è talmente sottile che spesso ci dimentichiamo che ciò che vogliamo non sempre coincide con ciò che desideriamo”

Ok, dopo queste frasi Lily si trovava decisamente a tu per tu con il proprio inconscio. Potter non sarebbe mai stato in grado di formulare un’affermazione simile, per questo rimase un attimo senza parole, senza sapere bene cosa fare. Il James del suo sogno colse al balzo questo suo momento di silenzio per avvicinarsi sempre di più a lei, fino a che non si ritrovò il suo sguardo di giada a due palmi dal naso.

Le scostò una ciocca di capelli, lentamente e dolcemente, in maniera così leggera che se non fosse stato che Lily lo stava guardando, probabilmente non se ne sarebbe resa conto. Il ragazzo le ripose la ciocca dietro l’orecchio, per poi passare ad accarezzarle lo zigomo con il pollice.

E’ in questo luogo che è iniziato tutto, lo sai benissimo Lily”

Si avvicinò sempre di più a lei, ma lentamente. Non aveva alcuna fretta.

La grifondoro continuò a guardarlo negli occhi senza riuscire a formulare una frase di senso compiuto. Voleva reagire, voleva allontanarlo e mollargli un altro ceffone come aveva fatto nella realtà, voleva davvero non rimanere così passibile e inerme di fronte a lui, eppure… Eppure qualcosa nel suo io le impediva di fare tutto ciò.

James le circondò la vita con il proprio braccio. Ok, dopo questo gesto la rossa stava davvero per replicarle ed intimargli di allontanarsi, ma si bloccò dopo le parole del ragazzo:E’ qui che ci siamo baciati la prima volta, ricordi?”

Il suo cuore perse un battito. Deglutì pesantemente mentre – ne era sicura – il suo volto iniziava ad assumere lo stesso colore dei suoi capelli. Sentì le guance andare in fiamme e non riuscì più a guardare il ragazzo negli occhi, non riuscì più a reggere il suo sguardo.

Voglio baciarti di nuovo, Lily”

Cazzo!

Sarebbe stato il momento perfetto per allontanarlo una volta per tutte o, meglio ancora, per svegliarsi dal sogno. Ma, evidentemente, non era quello che il suo inconscio desiderava per lei.

Un momento, Potter non ha detto una frase simile poco fa?

Si ricordò della parole di James in pochi istanti e, a quel punto, la verità le venne sbattuta in faccia come una secchiata d’acqua gelida.

Ciò che vogliamo non sempre coincide con ciò che desideriamo”

Quindi, anche se in realtà lei avrebbe voluto allontanare Potter e farlo andare il più lontano possibile da lei, la verità che si celava nel suo inconscio – nel suo io più recondito – era che in realtà lei voleva essere baciata ancora da James?

Quasi non collassò quando realizzò ciò.

No! assolutamente no! Io non ho bisogno in alcun modo di un decerebrato come Potter nella mia vita! Vedrai, inconscio, vedrai! Ti dimostrerò che sbagli! Potter, non mi avrà mai!

Si divincolò dall’abbraccio del James del suo sogno e, con uno scatto violento, lo allontanò da se stessa, finendo con il sedere per…

Ahia!” terra.

La vera Lily si ritrovò con la guancia spiaccicata sul pavimento della sua stanza, avvolta dalle coperte di fuoco, prova di come avesse combattuto all’interno del suo sogno.

Alice e Cassy accorsero all’istante, non appena sentirono la loro migliore amica cadere come un pesce lesso giù dal suo letto.

Lily! Accidenti, tutto bene?”

Sì, sì, grazie Aly, non preoccuparti” cercò di sorriderle la rossa, cercando di tranquillizzarla, ma la verità era tutt’altro che sorridente come la sua proprietaria: lei non aveva una cotta per James Potter come tutte le altre sciacquette che gli giravano attorno. Assolutamente no! Lei, Lily Evans, avrebbe dimostrato a se stessa che il suo inconscio si sbagliava di grosso sui suoi sentimenti. Che non le era piaciuto per niente quel bacio, che non le piaceva per niente James Potter e che – soprattutto – lei aveva il pieno controllo della situazione e non era una ragazzina rammollita “succube” dei suoi sentimenti.

Era questa la sua scommessa con se stessa e ne sarebbe uscita vincitrice.

Puoi scommetterci quello che ti pare!

***


James era disperato.

Era tutto il pomeriggio che cercava di cavare un ragno dal buco, ma più continuava a leggere e a fare riassunti su quelle dannatissime pozioni, meno riusciva a capirci qualcosa.

Pozioni non era decisamente la sua materia. D’altronde, se eccelleva nel Quidditch doveva pur esserci un motivo, no? Lui lo sapeva benissimo, era il suo professore che non era della sua stessa opinione.

L’animaccia sua.

Il tonfo violento di un libro sbattuto proprio di fronte a lui, lo fece sussultare e catturò tutta la sua attenzione. Specie quando si rese conto a chi appartenesse il libro.

Evans?!” domandò incredulo.

Potter” rispose asettica lei. Gli occhi di giada freddi, privi di alcuna emozione.

James si guardò attorno, non capendo la situazione, credendo di essere finito dentro un qualche scherzo di Felpato, ma quando non vide né lui né gli altri suoi amici da nessuna parte, tornò a focalizzare la sua attenzione sulla Evans. Lei lo guardò alzando un sopracciglio, con le braccia incrociate al petto.

Hai finito e possiamo iniziare a ripassare, oppure sua signoria ha ancora bisogno di un po’ di tempo?”

James quasi collassò su quel banco della biblioteca, per via dello stupore.

Cioè… ho capito male, o hai intenzioni di aiutarmi con lo studio?”

Hai capito benissimo, Potter”

Il ragazzo corrugò la fronte.

Dov’è la fregatura?”

Sbuffando, Lily si mosse all’indietro, facendo strisciare la sedia sul pavimento, ed affermò: “Bene, io il mio aiuto te l’ho concesso, poi non dire che te l’ho negato quando prenderai l’ennesimo Desolante della tua carriera scolastica” fece per andarsene, ma a quel punto James si affrettò a bloccarle il braccio per farla restare.

NO!” urlò, implorante, facendosi riprendersi dagli altri ragazzi presenti in biblioteca che volevano un po’ di silenzio per poter studiare bene.

Lily lo fulminò con lo sguardo: “Levami subito le mani di dosso”

S-sì, sì, certo” A quel punto, entrambi si risedettero e, quando si fu accomodata per bene, Lily iniziò a parlare:

Ti aiuterò a risollevare la tua misera media scolastica, in modo che tu possa giocare di nuovo a Quidditch. Dopodiché, mi lascerai in pace per il resto dell’anno – facendomi respirare come Dio comanda - e farai come se io non fossi mai esistita nella tua vita. Queste sono le mie condizioni. Siamo d’accordo?” la ragazza gli porse la mano da sopra il tavolo, incitandolo con lo sguardo a stringerla per suggellare il patto.

James ancora non capiva cosa stesse succedendo e, soprattutto, cosa fosse successo di così grave da far cambiare idea alla Evans. Tuttavia, questa poteva essere anche la sua unica occasione per vincere quella fantomatica scommessa che aveva fatto con Felpato all’inizio dell’anno. E non aveva la minima voglia di lasciarsi sfuggire un’occasione del genere. Per questo, senza pensarci due volte, si decise a stringere la mano della ragazza con la sua.

Ok, d’accordo Evans, affare fatto!”

Ma entrambi non sapevano che tipo di accordo avessero appena stretto fra loro.

***

Daniel chiuse di scatto il libro che aveva fra le mani e si girò in direzione dei sotterranei.

Aveva visto tutta la scena, tutta quella fottutissima scena che allontanava sempre di più il suo migliore amico dal vincere quella scommessa che aveva fatto con Malfoy. Ed era per questo che doveva correre ai ripari.

Una volta giunto nella sua stanza, prese carta e piuma ed iniziò a scrivere una lettera a sua sorella maggiore. Proprio quell’anno, la ragazza era stata presa come apprendista di un famosissimo pozionista inglese e, visto che lui e lei erano praticamente inseparabili, quale migliore scusa poteva essere il risentire la propria sorella per avere una bella Amortentia fatta coi fiocchi? Certo, lui era pur sempre un capo in pozioni e poteva tranquillamente farsela da solo, ma ero sicuro che l’Amortentia di sua sorella sarebbe stata di gran lunga più efficace della sua. E che, quindi, avesse garantito un certo effetto più che duraturo sulla loro futura vittima.

Sorrise fra sé e sé, pregustando già il sapore della vittoria. Intinse il pennino nel calamaio e si affrettò a scrivere.

Angolo Autrice:

Salve a tutti! Ebbene sì, dopo secoli ho deciso di riprendere anche questa storia. Merito della quarantena? Chi può dirlo, sicuramente gran parte del merito ce l’ha la mia carissima amica Nicole che – dopo aver scoperto nella vita reale che ero io a scrivere questa ff – quasi mi ammazza virtualmente – in video chiamata - per averla interrotta xD Quindi: ringrazio ancora Nico per il supporto/minacce xD Così come ringrazio moltissimo tutte le persone che hanno continuato ad aggiungere la storia fra le seguite/preferite/da ricordare nonostante non venisse più aggiornata da tempo. In più, come sempre, ringrazio moltissimo Signorina Granger per aver recensito tutti i capitoli da me postati fin’ora.

Il prossimo arriverà la prossima settimana, se tutto va bene, visto che questo è solo di passaggio.

Ultima info prima di lasciarvi: ho cambiato il nome della Molly amica di Lily, presente in questa storia, in Cassy, essenzialmente per motivi di trama visto che ho deciso di darle un certo spessore con un determinato personaggio. Ma non voglio spoilerarvi troppo, né annoiarvi, motivo per cui vi ringrazio nuovamente e… alla prossima! ;)

P.S. nel caso troviate dei problemi con l'html fatemelo sapere, per favore. Purtroppo è da prima che ci litigo.






  
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