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Autore: eddiefrancesco    27/04/2020    1 recensioni
Due ricchi imprenditori decidono di fondere il loro impero e a sua volta far giungere a nozze i rispettivi figlioli nonostante quest'ultimi non fossero d'accordo. Così la giovane ragazza decide di scappare di casa e rifugiarsi da sua zia, la quale troverà l'amore a Venezia e realizzerà il suo sogno di diventare una famosa pittrice.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Per ben due giorni ci rimurgino' su, poi chiamò l'unica persona di cui si fidava: sua cugina Porzia e le raccontò tutto. La ragazza l'aveva ascoltata non riuscendo a crederci. Purtroppo non riuscì più a parlare con il genitore e sua madre invece troppo presa dai suoi incontri con le amiche. Fu soltanto nel mese seguente che il genitore si degno' di parlarle accennando ad un intimo rinfresco nella loro villa dove avrebbe conosciuto il suo fidanzato. - E se io mi rifiutassi? - Aveva azzardato la poverina, Ilario Bonetti la scrutò per pochi attimi per poi dirle - Non sei nella posizione di poter decidere nulla mia cara, non finché vivrai in casa mia.- Lilli si chiuse ancora una volta nella sua stanza chiedendosi il perché di tutto questo. Era sempre stata una brava figliola ed una discreta studentessa, perché mai allora suo padre si comportava in questo modo nei suoi confronti? - lui e la sua maledetta azienda! - imprecò fra se la povera Lilli. Aveva compiuto da poco 22 anni vivendo in una splendida villa nei pressi del centro storico nel Borgo Venezia. La villa era stata costruita dal nonno paterno e a sua volta Ilario Bonetti l'aveva sistemata a dovere. Di un bianco panna e colonne in alabastro, tutt'intorno ad un magnifico giardino il quale sua madre lo curava personalmente. Entrando vi era un immenso salone con 4 magnifici sofà di un rosa antico, poi si accedeva a 2 sale da pranzo di diversa grandezza arredate con mobili sontuosi in epoca e cucina; al piano superiore 4 camere da letto e 2 magnifici bagni. Sul retro una piscina e un piccolo cotteg il quale veniva usato dai domestici e per finire 2 garage. Era ormai prossima la primavera e in uno di quei pomeriggi fu trascinata da sua madre per compere. - Dobbiamo trovare un abito adatto alla cena in tuo onore, tesoro...e poi dovremmo occuparci del tuo corredo! - Cinquetto' sua madre euforica. E di fatti l'abito giusto per la cena fu scelto naturalmente dalla signora Bonetti di colore bianco crema in seta modello impero con maniche a sbuffo ornato da una fascia in raso sopra la vita, secondo il parere di sua madre quel modello la slanciava molto. Per completare il tutto le vennero abbinate delle scarpette basse in pelle morbida dello stesso colore dell'abito. L'immagine che rifletteva lo specchio era quella di un orrenda e antiquata bambolina da sistemare su un vecchio sofà. Era a dir poco disgustata dalla sua immagine, sperando in cuor suo che per la sera del rinfresco fosse sprofondata sotto terra o magari buscarsi una gran bella influenza da restare a letto almeno un mese. Purtroppo per lei la sera del ricevimento era viva e vegeta. Una delle sale da pranzo era stata adobbata con magnifiche composizioni floreali un po'ovunque e il grande tavolo in cristallo colmo di ogni prelibatezze; erano stati inviati per l'evento solo pochi ospiti i più importanti aveva spiegato Bonetti, quelli che contavano nel loro ambiente e naturalmente Righetti e famiglia. Tutte le signore presenti indossavano gioielli e abiti elegantissimi quasi tutti dalle tonalità chiare, così richiedeva l'etichetta mentre i signori uomini in abito scuro. Suo padre aveva perfino ingaggiato dei musicisti che avrebbero intrattenuto gli ospiti con musica sinfonica a fine serata comodamente seduti. Lilli fu nuovamente trascinata in sala da sua madre con addosso quell'abito ripugnante e poco dopo le fu presentato il suo fidanzato. Danilo Righetti era di fianco al suo futuro suocero anch'egli spinto lì contro la sua volontà; Lilli sollevò appena lo sguardo verso il giovane piazzatole davanti e dovette però ammettere che era piuttosto carino, alto, bruno, sui 25 anni con lineamenti fini e occhi scuri. Indossava un giacchino corto nero come i suoi pantaloni dal taglio classico e camicia bianca. Il giovane la guardò appena e a Lilli le parve di notare un espressione disgustata sul viso del giovane quando gli fu detto: Questa è Liliana Bonetti. - In quel medesimo istante la poverina avrebbe desiderato sprofondare sotto terra purché testati lì. Non volle più guardare in viso Danilo evitandolo per tutto il tempo di quell'incubo di serata. Più volte tentò di darsela a gambe ma ogni qual volta veniva afferrata per un braccio da sua madre e trattenuta tra gli ospiti. Finché approfitto' di un battibecco fra padre e figlio Righetti lì in sala per poi uscire fuori in giardino. Lilli diede una rapida occhiata ai suoi coinvolti in una chiacchierata e pensò che fosse il momento buono per svignarsela anche lei. Appena fuori in giardino si posò contro una colonna chiudendo gli occhi e respirare a pieni polmoni l'aria fresca della sera ma in quella udì un vociare di uomini in tono concitato. Lilli fattasi più vicina trattenne il respiro: erano Massimo Righetti e suo figlio Danilo e non fu per nulla difficile intuire che quest'ultimo veniva trattenuto con forza per un braccio dal genitore mentre il giovane era più che mai deciso a scappare via. - Avanti, smettila di fare il ragazzino! Ne parleremo tranquillamente una volta a casa! - - Cosa vorresti parlare papà? Ma dico? L'hai vista? È una palla di lardo! - - Sta zitto per favore. Che timporta... potrai pur sempre divertirti dove e con chi vorrai una volta sposato. - Quello che udì le fece salir su la nausea, la poverina era disperata portando una mano davanti la bocca trattenendo un gemito. Girò sul retro della villa di corsa varcò la porta secondaria rifugiandosi in camera sua. Sì strappò l'abito di dosso facendolo a pezzi restando con la sola biancheria intima gettandosi sul letto diede sfogo ad un pianto straziante, piangendo così tanto da non riuscire quasi più a respirare. Non era mai stata più offesa e umiliata così in tutta la sua giovane vita e per di più dalla sua famiglia. Come avevamo potuto farle questo? Sì risvegliò all'alba del giorno seguente, si osservò allo specchio, i suoi occhi color nocciola erano cerchiati e lividi dal gran pianto. Più tardi fece una doccia e scese di sotto per la colazione; i suoi erano già lì come loro solito a tavola salutandola appena la videro arrivare come se nulla fosse. Attese poi che suo padre fosse andato via per rivolgersi a sua madre - Mamma, io non credo che sia del tutto giusto quello che papà avrebbe deciso per me - sua madre la guardò piuttosto sorpresa. - Perché dici questo mia cara? - - Ma mamma, non siamo mica nel medioevo... insomma ti sembra corretto che io e quel Danilo....io non voglio e credo nemmeno lui. - - Tesoro, smettila di sognare il principe azzurro. Sai bene che nel mondo degli affari è così che funziona e l'amore non conta nulla. Perciò non sfasciarti la tua testolina con inutili congetture e cerca invece di non pensarci più, d'accordo? - Ma prima che Lilli potesse controbattere la donna proseguì dicendole - A proposito, avremmo da fare diverse compere. Sì è decido il fidanzamento per la prossima stagione e forse il matrimonio per il prossimo inverno. Perciò non manca molto, dobbiamo sbrigarci! - Detto questo la signora Bonetti riprese a sfogliare la sua rivista. Lilli continuava a guardare strabiliata sua madre, poi si alzò da tavola decisa ad uscire da questa gabbia di matti. Tirò fuori da uno dei garage il suo scuter e si allontanò il più possibile dalla villa.
   
 
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