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Autore: Nikita Danaan    28/04/2020    0 recensioni
"La storia di due giovani che cambieranno le tradizioni di una tribù".
Una frase all'apparenza semplice ma che racchiude il succo della trama. Entrate a dare un'occhiata se ne siete incuriositi!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mentre guardava Samira e ascoltava il suo sfogo, Aayan si sentì ancora di più in sintonia con lei. "Ti capisco, sai? Anche a me è successa una cosa simile. Oltre a ciò che ti ho già raccontato, anche a me da piccolo mi avevano detto di stare alla larga da Hassan, tuttavia io me ne sono fregato e ho continuato a voler essere suo amico e da allora nessuno mi dice niente. Questo perché sono considerato da tutti come uno dei migliori della tribù" e a dire quella frase si accigliò "non mi hanno più detto niente, anche perché Hassan non si fa quasi mai vedere insieme a me. Io sono sicuro che lui non voglia che si danneggi la mia immagine pubblica e io non ho fatto niente per cambiare questa situazione" strinse i pugni e digrignò i denti. Non aveva il coraggio di affrontare nuovamente lo sguardo di Samira. Finora non l'aveva giudicato, ma dopo che le aveva confessato come si comportava veramente con Hassan di sicuro non avrebbe più volto avere a che fare con lui. Aveva deluso se stesso, il suo amico, la ragazza che amava e aveva ingannato la sua tribù, seppure si fosse comportata in maniera meschina con lui e sopratutto con Hassan e Samira. Ciononostante si sentiva comunque un verme. 

"Io sono un codardo, Samira" riprende a parlare tenendo il capo basso per la vergogna. "Io avrei sempre voluto stare con te, fin da piccolo. Tutte le volte che provavo ad avvicinarmi a te per parlarti venivo fermato dagli altri che mi dicevano "Non parlare con chi non è degno di te"..." stava per continuare quando la ragazza lo interruppe "Non è colpa tua. E' normale che te lo dicessero".

Ma il ragazzo scosse la testa con veemenza e riprese a parlare stavolta con tono più concitato "No, non è vero! Non è normale tutto questo! Poi non posso certo giustificarmi dicendo che erano gli altri a impedirmi di parlarti". 

La ragazza a quel punto non capì cosa volesse dire. Dove voleva andare a parare?

Vedendo la sua espressione confusa, il ragazzo si affrettò a spiegarsi meglio. Voleva essere sincero al 100% con lei, anche se ciò avrebbe comportato l'odio da parte sua.

Meglio essere odiato ma almeno aver detto la verità, che essere amato nella menzogna. 

"In tutti questi anni ho avuto un sacco di occasioni per poterti parlare. Bastava così poco infondo, se mi fossi impegnato di più, eppure ero io stesso a fermarmi. Mi dicevo che in fondo non ne valeva la pena, che non ti ricordavi di me e della promessa, ma in realtà mentivo a me stesso". 

Finalmente Aayan alzò la testa e guardò Samira, sorridendole lievemente, ma aveva l'aria di essere estremamente abbattuto "Avevo paura del loro giudizio. Ecco perché sono un codardo". 

In quel momento Aayan ricordò che assistette alla scena in cui Samira si era lanciata per difendere l'amica schiava impotente, anche se nel fondo del cuore avrebbe voluto andare a consolarla, ma non furono i suoi genitori a fermarlo: fu lui stesso a dirsi di non andare. Alla fine non era poi tanto migliore del resto degli Yokuja. Era ironico che fosse stato scelto per rappresentare tutti gli uomini della tribù. Effettivamente era la persona adatta nel rispecchiare la loro ipocrisia. 

A quel punto Samira decise di prendere la parola "Io ti capisco, Aayan. Anche io ho sempre avuto paura del giudizio degli altri, anzi ti dirò di più: nessun uomo è perfetto e tutti commettiamo errori o abbiamo paura. Tu, confessandomi tutto quello che hai provato in questi anni, le tue paure e le tue incertezze, hai dimostrato di essere il più vero e sincero nonostante ti ritenga un codardo, perché almeno riconosci i suoi difetti e va bene così, è giusto averne e ammettere di averne".

Aayan la guardò ad occhi sbarrati "Ma non ti disgusta il sapere che io non ho fatto niente per aiutare Hassan o te?".

Samira gli sorrise gentile "Lo stai facendo adesso. Si è sempre in tempo, secondo me, per rimediare ai propri errori e tu ora lo stai facendo".

La ragazza gli si avvicinò e gli prese con dolcezza le mani tra le sue "Ti ringrazio per avermi mostrato la tua parte più fragile. Ti ringrazio per avermi capita, perché anch'io ti capisco. Ho capito che io e te siamo simile e questo ci permette di capire meglio la sofferenza dell'altro e questo mi rende felice" concluse la sua frase sorridendogli. 

Aayan aveva gli occhi lucidi e si mordeva il labbro inferiore. Sembrava sull'orlo delle lacrime.

"Grazie, Samira".

La ragazza sorrise dolcemente "Grazie a te".

Angolo dell'autrice

Lo so, lo so, era da una vita che non aggiornavo! Chiedo scusa ma l'ho dovuto sistemare al meglio e come potete notare è stato perlopiù un capitolo "spiegone e chiarimenti" tra i due protagonisti. 

Spero che vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo capitolo (che spero verrà pubblicato prima di questo ^^'').

Nikita 

 

   
 
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