Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: TheDoctor1002    29/04/2020    4 recensioni
"Questa storia partecipa a #TheWritingWeek di Fanwriter.it"
Buongiorno a tutti, pirati di ogni mare!
Questa raccolta è il mio conrtibuto alla Writing Week! 7 giorni, 14 prompt e un fantamilione di liste +1!
Manco a dirlo, non ho potuto fare a meno di scegliere la lista One Piece! Il filo rosso che collegherà le storie sarà la mia cara vecchia Artemis, ad eccezione della terza giornata. Per i lettori di Faceless sarà un volto noto, per chi ancora non ci si fosse imbattuto sarà un nuovo incontro. Potrebbe essere una conoscenza un po' confusa e spoilerosa riguardo alcuni eventi della mia long, ma spero non lo sarà al punto da convincervi a mollare!
Un altro elemento comune sarà la musica! Ho voluto farmi guidare da alcune canzoni nella scelta dei titoli e ogni storia sarà accompagnata da alcuni versi che ho trovato particolarmente calzanti.
Spero vorrete accompagnarmi in questo azzardato viaggio, saltando nello spazio e nel tempo dell'affascinante opera di Eiichiro Oda!
Benvenuti a bordo!
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aokiji, Donquijote Doflamingo, Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Pirati Heart
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

When the moon is lookin' down
Shinin' light upon your ground
I'm flyin' up to let you see
That the shadow cast is me

-//-//-//-


Tutti gli fecero ala, quando riconobbero il viso segnato di Marco. Attraverso quella fiumana di gente, la Fenice riuscì chiaramente a vedere gli altari che erano stati allestiti. Il grande mantello di Barbabianca sventolava come una candida bandiera, fregiandosi della stessa fierezza dell'uomo che l'aveva sempre indossato con orgoglio. Accanto, l'arancione vivido del cappello di suo fratello Ace perforava lo sguardo e il cuore. 
Il cielo era di un azzurro profondo, quasi sfacciato in quell'occasione, come se la natura non comprendesse o non volesse piegarsi al significato di quel momento. 
Ma cosa importava? Il cielo sarebbe sempre continuato a esistere, Shirohige o non Shirohige. A prescindere dagli Imperatori, dal One Piece e da ogni diavoleria la gente si fosse inventata per dare un senso alla vita. 
Procedeva schivo come un fantasma, ignorando gli sguardi che si posavano su di lui. Si sentiva vestito di una pietà che non gli era mai appartenuta e ciò aggiungeva un fastidioso senso di inadeguatezza al dolore.
Tutti sapevano il peso che portava sulle spalle. Chi non poteva immaginarlo, lo intuì quando tutti gli altri capitani di divisione si voltarono contemporaneamente verso la sua sagoma. Sui loro volti, c'era una tale speranza che sembrava avessero visto il Messia. 
Marco rispose agli sguardi, cercò di sembrare rassicurante e saldo, come ci si aspettava dal Primo Figlio di Barbabianca. 
Oneri e onori. Aveva sempre portato alta la bandiera della sua ciurma, tatuata sul suo petto. Aveva sempre fatto in modo che l'Imperatore non avesse mai da ridire sul suo operato. Faceva quello che pensava lui avrebbe fatto. Diceva quello che pensava lui avrebbe detto. La sua voce profonda e sicura aveva sempre albergato nel suo subconscio, mai una volta prima di allora aveva fatto fatica a sentirla. Era come se il richiamo della sua coscienza se ne fosse andato con lui.
Marco scaldò le punte delle sue dita, strofinandole contro il pollice come la pietrina di un accendino e il blu vivo del suo Frutto del Mare si manifestò in minuscole fiamme. Le fece danzare e stabilizzarsi tra le sue falangi, prima di lanciarle in aria con un soffio.

"Marco! Oi Marco!" Lo chiamò Ace, dal capo opposto di una piazza gremita di gente.
Girando la testa, cercò il suo amico alle altre tavolate del banchetto, tra piatti e vassoi traboccanti di carne deliziosa e le brocche di vini sempre nuovi. Quando lo vide, stava aggirando il gran falò attorno a cui alcuni membri della sua ciurma ballavano e bevevano. Il braccio tatuato del Capitano della seconda divisione era stretto attorno alle spalle di una ragazza davvero niente male e i due ridevano forte, con le guance tinte di porpora. 
"No, ti giuro, è una figata, devi vederlo!" Lo sentì confabulare Marco, per poi rivolgersi a lui "Dai, dai, facciamo quella cosa!", Lo pregò con l'entusiasmo di un bambino.
La Fenice roteò gli occhi "Ancora?" 
"E dai, che ti costa? Facciamoglielo vedere!" 
Pugno Di Fuoco aveva la stessa, semplice richiesta ogni volta che si avvicinava ad un paio di boccali di birra. Era un piccolo gioco di prestigio,ma di grande effetto: i due schioccavano le dita e da quel gesto naturale scaturivano migliaia di minuscole faville blu e arancioni che venivano sparate in aria come un fuoco d'artificio. Le scintille arrivavano altissime in cielo e ricadevano tutte intorno a loro come una pioggia, tingendo di blu e oro il cielo notturno. Tutti applaudivano e sospiravano di meraviglia, che fosse la prima o la centesima volta che lo vedevano.

Anche quel giorno riuscì a stupire tutti, ma i pirati di Barbabianca sapevano che non era la stessa cosa e non era certo colpa della luce del sole. Uno per uno, i capitani di divisione gli si affiancarono davanti alle grandi pietre bianche. Aveva dovuto perfino ringraziare Shanks per averle fatte porre, un loro rivale, un nemico. Colui che aveva avuto abbastanza rispetto di un avversario e di suo figlio da erigere loro un monumento. 
L'aveva ringraziato con onestà, dal profondo del suo cuore. 
"Ti sei comportato bene" aveva tossito la voce roca di Newgate, nella sua mente "Non potevi mica farmi fare brutta figura con un altro imperatore, no?
No, di certo non poteva, ne andava dell'onore di tutti. Ora che non c'era più il Vecchio a garantire per i suoi figliocci, spettava a loro ricambiare il favore.
I quattordici Capitani rimasti si strinsero in cerchio, le braccia di uno sulle spalle dell'altro, come a riunirsi in un abbraccio indissolubile. Si guardarono disorientati, cercando risposte che nessuno sembrava avere. L'unica certezza rimasta era che Ace aveva ragione: il nome di quell'era sarebbe certamente stato 'Barbabianca' ed era altrettanto vero che era in quell'abbraccio, all'ombra di quelle lapidi, che finiva.

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: TheDoctor1002