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Autore: Miharu_phos    30/04/2020    0 recensioni
Caleb è deciso a confessare a suo marito della la propria relazione con Nathan; le cose però andranno diversamente da come le aveva immaginate.
Genere: Angst, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cellulare continuava a vibrare fra le mani tremanti di Caleb, senza che lui avesse il coraggio di muovere anche solo un dito per rispondere.

 

La luce proveniente dallo schermo smise di illuminare il suo volto, ma il cuore non smise di martellargli nel petto; quando l'anteprima di un messaggio comparve, a Caleb per poco non scoppiò il petto.

 

"Sono Nathan, rispondimi ti prego"

 

Il tremore era troppo forte, così come la paura, l'incertezza, il disgusto.

 

Caleb scosse la testa deciso ad ignorare quel messaggio e posò il cellulare sul letto, per poi cominciare a raccogliere i documenti dispersi sulle lenzuola.

 

Quando però sentì un rumore sinistro provenire dal piano di sotto restò paralizzato.

 

Provò a controllare il proprio respiro temendo che qualcuno potesse sentirlo, e si alzò lentamente dal letto per andare a nascondersi nell'angolo buio creato dalla porta della stanza.

 

Dei passi lenti percorrevano le scale, facendo cigolare i gradini, ed aumentando così l'angoscia del castano che sperava soltanto non si trattasse di Jude; se così fosse stato quella volta ne era certo, non l'avrebbe passata liscia.

 

L'individuo entrò nella stanza, diretto verso il letto; cominciò a frugare fra i documenti, come se li conoscesse già molto bene e sapesse quello che stava cercando.

 

Un lieve fascio di luce illuminava il suo capo, coperto da lunghi e lisci capelli turchesi: non c'era dubbio, si trattava di Nathan.

 

Stava bene.

 

Caleb continuò a fissarlo di nascosto, indeciso sul da farsi; gli aveva detto di amarlo, era vero, ma gli aveva mentito praticamente su tutto, quindi come poteva fidarsi delle sue dichiarazioni d'amore?

 

Molto probabilmente era ancora in contatto con Jude, dopotutto il suo cellulare aveva squillato a casa Sharp; o almeno, questo era ciò di cui Caleb si era convinto.

 

Inavvertitamente fece un passo indietro mentre stava aggrappato alla maniglia, provocando un cigolio; Nathan si voltò sussultando.

 

-C-chi c'è?!-

 

Caleb strinse gli occhi e trattenne il respiro, sforzandosi con tutto se stesso di restare immobile e non provocare altri rumori.

 

Quando Nathan chiamò il suo nome però non riuscì a trattenere un sussulto.

 

-Caleb?-

 

Sospirò, colto da mille emozioni e dovette coprirsi la bocca per non scoppiare a piangere.

 

La torcia del cellulare di Nathan lo illuminò.

 

Gli occhi del turchese brillarono lucidi, increduli.

 

-C-Caleb- mormorò emozionato.

 

Il castano si coprì il viso sentendosi debole tutto ad un tratto.

 

-Stammi lontano- mormorò con voce spezzata.

 

-Caleb aspetta posso spiegarti tutto! Ti amo davvero, tutto quello che ti ho detto riguardo ai miei sentimenti è vero! Ti prego dimmi che mi credi, dimmi che-

 

-Come hai potuto- lo bloccò il castano, estremamente ferito.

 

Nathan lo guardava dispiaciuto, incapace di giustificarsi oltre.

 

-Tu lavoravi...lavoravi per lui! È stata una recita fin dall'inizio!-

 

-Caleb no!-

 

Il turchese si avvicinò all'altro, prendendogli le mani nelle sue nonostante le proteste del castano.

 

Era buio, riuscivano a distinguere le reciproche sagome a malapena; eppure i loro occhi brillavano, in cerca l'uno dell'altro.

 

-Io lavoravo per lui, è vero. Ma sui miei sentimenti non ho mai mentito amore mio. Mi sono innamorato di te, e lo so, non avrei dovuto, avrei dovuto soltanto svolgere un compito. Ma tu Caleb- mormorò accarezzandogli il viso -tu sei riuscito a farmi mandare tutto a puttane. Ti amo davvero Cal, posso giurartelo. E sono pronto a fuggire con te ovunque tu voglia. Sei libero di non credermi ma io ti amo, Cal. Ti ho amato fin dal primo giorno, fin dalla prima foto. Sei sempre stato il mio lavoro preferito- mormorò sorridendo.

 

Caleb teneva le sopracciglia aggrottate, non del tutto convinto.

 

Come poteva fidarsi di lui dopo tutte le cose che gli aveva nascosto?

 

-Verrai con me?-

 

Lo guardava supplicante mentre gli teneva le mani strette nelle sue.

 

Caleb finalmente parlò.

 

-Come faccio a sapere che non mi stai mentendo di nuovo, che non riporterai da lui, da Jude-

 

Nathan si morse il labbro inferiore.

 

Cosa andrebbe potuto fare per convincerlo?

 

Così lo baciò; decise di fare la cosa più semplice e spontanea che il suo corpo gli suggeriva.

 

E quel bacio bastò a convincere Caleb, il quale dovette staccarsi per lasciarsi sfuggire un singhiozzo di commozione.

 

-Mi ami davvero Nath? Me lo giuri?-

 

-Posso giurartelo sulla mia stessa vita- lo rassicurò il turchese.

 

Nathan lo prese per mano, poi si avvicinò al letto e raccattò il resto del denaro che aveva lasciato lì apposta per Caleb.

 

Corsero via insieme fuori da quella casa, nel buio della notte, finalmente liberi.

 

Liberi da chi voleva soltanto dividerli; liberi di amarsi.

 

 

 

 

 

   
 
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