Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: sigel    02/05/2020    2 recensioni
Come si svilupperebbero le storie d'amore di Saint Seiya se fossero ambientate nel mondo moderno ed in particolare in una trasmissione trash ad esse dedicate?
La fanfic è nata dopo lunghi pomeriggi trascorsi in compagnia di mia madre e dei suoi discutibili gusti televisivi.
La storia è totalmente demenziale e non sense, pensata esclusivamente per far ridere. I personaggi saranno tutti molto OOC, in particolare i protagonisti risulteranno decisamente cambiati. Se siete fan solo di personaggi canon forse è meglio evitare. Nel dettaglio: Saori Kido avrà il ruolo di tronista oca e sarà il personaggio più ridicolizzato; se siete fan di Atena fareste meglio a non leggere. Analogamente, se amate il pairing Saori x Seiya, che ha il ruolo di corteggiatore prediletto della tronista, passate ad altro.
Ci saranno pure un paio di battute pecorecce e sconce, in stile commedia sexy all'italiana anni 80, se siete dei puritani, evitate.
Questa è la primissima storia che provo a pubblicare, siate comprensivi.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Dragon Shiryu, Gemini Saga, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Masami Kurumada, Shueisha & Toei Animation; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


I corteggiatori.

 

Mentre l'affascinante Julian Solo si allontanava, Maria già stava chiamando il successivo:

«Saori Kido, per te c'è Saga dei Gemelli»

In realtà l'uomo sperava di far carriera rimorchiando il capo. Anche lui si presentò con i lunghi capelli blu sciolti, elegante con una giacca blu scuro che gli ricordava la tunica da Grande Sacerdote, un paio di pantaloni neri che lui aveva la fama da tipo dark e un paio di scarpe di coccodrillo che erano orribili con il resto del completo ma lui non se ne curava, voleva dimostrare che non si era rammollito ed aveva ancora la sua malvagità. D'altronde neanche la sua dea aveva mai dimostrato un grande gusto nel vestire.
Saori aveva uno sguardo perso nel vuoto tale che persino una bambola di ceramica era più espressiva, accettò anche la sua rosa senza neanche battere ciglio. Era una tecnica che aveva imparato durante le trattative con i sindacati per non concedere mai aumenti agli operai, maternità e permessi. Si presentava sempre totalmente disumana, fredda e crudelmente distaccata; non lasciava trasparire mai il minimo segno di debolezza o di empatia e gli avversari desistevano sempre. In realtà era già in preda a violente tempeste ormonali, desideri impuri, passioni, molto carnali e pensieri peccaminosi già ottenebravano la sua fragile mente:

"Gnocco. GNOCCO, capelli lunghi da accarezzare, sguardo da macho, da uomo che non deve chiedere mai. Lui ha il fascino dell'uomo di potere, dell'uomo maturo. Già sogno notti voluttuose con lui!”

Maria continuò l’elenco:

«Saori Kido, per te c'è Kanon di SeaDragon!»
Lui vestito molto sportivo con una maglietta un paio di pantaloni di tela e scarpe da tennis. almeno nel modo di vestire si doveva distinguere dal fratello! Mentre si compiva il solito rituale della rosa, Saori Kido era già in delirio lussurioso;
"Ahh, BELLISSIMO! Ha il fascino dell'uomo rude, di fatica che torna a casa stanco e madido di sudore e vuole essere rinfrancato dalla sua donna. Poi gemelli, ahhh quante fantasie incestuose, non avevo così tanti desideri perversi dall'ultima volta che ho visto un concerto dei Tokyo Hotel con Bill e Tom che si strusciavano. Ahhh cose a tre, intere maratone di sesso selvaggio e perversione estrema con questi due bonazzi. Farei un prendi 2 paghi 1 meglio delle offerte speciali al supermercato!"
Maria proseguì:

«Saori Kido, per te c'è, Freihr, nobile principe di Asgard!»
Saori maliziosamente osservava:

"Bello, biondo, alto, pelle bianca, con gli occhi azzurri profondi, molto muscoloso… un perfetto ariano. Ci farei certi giochini di ruolo: io Eva Braun, lui il mio Führer uhnmmm o viceversa!"
Maria:

«Saori Kido, per te c'è Jabu dell'Unicorno!»
Saori, con una vena sadica, rifletteva:

"Bene, mi ricordo di lui! Un perfetto schiavo, umile, sottomesso e servile, ovviamente adatto a qualsiasi perversione sadomaso. Questo lo ridurrei ad uno straccio dopo una notte di bondage extreme e la mattina dopo ci pulisco i pavimenti, ne farei il mio scendiletto personale nel senso letterale dell'espressione, Jabu da piccolo adorava essere calpestato, umiliato e cavalcato e penso proprio che lo apprezzi ancora!"
Maria concluse finalmente le presentazioni:

«Saori Kido, ultimo ma non meno importante, per te c'è Seiya di Pegasus!»
Appena Seiya entrò nello studio dal pubblico si levò un'orda di ragazzine scalmanate e sessualmente precoci che urlavano:

«Sei bellissimo, sei bellissimo! Sei bello e impossibile!»
Il giovane Cavaliere di Pegasus rispondeva alle sue fangirls con sorrisi e mandando bacetti.
Jabu, che nutriva da sempre un forte senso di inferiorità rispetto al compagno di battaglia e anche una forte invidia per le sue capacità guerriere, bisbigliò a Julian che gli era vicino, sperando di trovare chi lo spalleggiasse:

«Figuriamoci. Si è portato dietro la claque organizzata! Chi può trovare bello quella specie di ronzino tappo?»
E Julian Solo annuì sorridendo, ma in fondo indispettito dal successo del rivale.
Saori pensava:

"Mamma mia, questo è proprio un truzzo, ma da dove è uscito fuori? Con una maglietta rossa sbracciata che era fuori moda già al tempo di Pericle, un paio di jeans strappati e taroccati comprati in qualche bancarella abusiva e magari pure senza scontrino da bravo delinquentello evasore. Però ha qualcosa di vagamente eccitante, tale da poterne fare il mio schiavo da torturare come e quando mi aggrada."

In quel momento Seiya la guardò profondamente negli occhi e Saori quasi trasalì:

"Ohhh in effetti molto, ma molto eccitante!"

Seiya, con molta soddisfazione, si era accorto che la fanciulla non era rimasta indifferente, pensò: compiaciuto:

"Ehh, ho sempre saputo che le ragazze cadono ai miei piedi al primo sguardo! I miei occhi magnetici le fanno impazzire!"

Maria prese la parola:

«Bene, direi che dopo le presentazioni si può entrare nel vivo della trasmissione. Che ne dici, Saori, facciamo parlare i tuoi aspiranti per conoscerli un po'?»
Con finta aria di sufficienza, la fanciulla rispose:

«Beh, se proprio devono! Sentiamo se hanno qualcosa di interessante da dire!»
Maria:

«Bene, bene, mandiamo anche qualche immagine sul maxischermo per far conoscere meglio i corteggiatori anche al pubblico a casa. Cominciamo con Julian che è stato il primo ad entrare?»
Saori rispose svogliatamente fingendo anche di sbadigliare:

«Si, d'accordo prima cominciamo prima finiamo!»

Julian fu il primo ad iniziare la sua presentazione:
«Buongiorno a tutti gli amici del pubblico a casa ed in studio. Mi chiamo Julian Solo, ho 17 anni, lo dico senza problemi perchè io non mi vergogno dell'età!»
Spavaldamente, Julian andò subito al cuore del discorso ed aggiunse:

«Penso di essere l'uomo ideale per Saori. Ho studiato economia e nonostante la mia giovane età ho vari Master tra cui Bocconi, Harvard, MIT, LUISS ed Oxford che mi permettono di gestire in maniera oculata e remunerativa, una piccola attività imprenditoriale ereditata da mio padre, grazie alla quale mantengo un agiato tenore di vita. Più o meno parliamo di una multinazionale impegnata nel trasporto marittimo e nel turismo, con succursali in tutto il mondo. Vale circa 100 miliardi di euro di fatturato, quotata in borsa a Wall Street, con circa 60.000 schiavi, volevo dire dipendenti ben retribuiti e pienamente rispettati che godono di ferie pagate, assicurazione medica, buoni pasto… »
Intanto sul maxischermo scorrevano immagini di ville con piscina, yacht da 50 metri, Ferrari extralusso, moto di grossa cilindrata, collezioni di gioielli, campo da golf, aerei privati, addirittura un'isola personale per le vacanze.
Maria rimuginava:

"Ma sono tutti uguali questi ricchi figli di papà? È la copia sputata della signorina Saori! Un altro belloccio impomatato che mi farà crollare gli ascolti!"
A questo punto, il valoroso Seiya sbuffò:

«E basta con questa disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera. Già nel tuo vestiario fai vanto vanaglorioso della tua immeritata opulenza!»
Gli altri presenti risposero in coro:

«Ehhh? Che ha detto?»
Seiya spiegò:

«Ehi non guardatemi così, come se fossi un alieno. É Stefano Cerioni che mi scrive le battute! Ho detto solo che non voglio stare a sentire questo borioso che parla delle sue ricchezze e di quanto è bello e di quanto è intelligente! Anzi, adesso mi metto a guardare la partita sul tablet, perchè oggi c'è il derby AEK Atene-Panathinaikos e Saori si deve abituare da subito, per quando staremo insieme, che il giorno del derby è veramente sacro, molto più di una guerra contro Hades!»
Julian riprese:

«Beh passando alle mie storie precedenti, non ho mai avuto relazioni serie, non ho mai trovato la donna giusta per me, magari un'infatuazione, spesso era più una cosa delle ragazze, di qualche mia amica o qualche conoscente… »

In quel frangente, sullo schermo compare l'immagine di Tetis, Cavaliere Sirena, in bikini.
Seiya. con tutta la sua gentilezza ed educazione, commentò:

«Ah però, che gran bel pezzo di figa! A lei mostrerei molto volentieri la Colonna Portante dei 7 mari che ho in mezzo alle gambe, credo pure che sia dura e grande di quella di Julian… »

Dopo un'occhiataccia di tutti gli altri, Seiya chinò il capo, arrossì imbarazzato e pensò tra sé e sé:

“Meglio che certi commenti li tenga per me. Però, davvero molto bella la danesina. Ha un bel visino da bambola, un davanzale generoso e pure un culetto a mandolino, viene proprio voglia di tirarle una pacca. Direi che è proprio sprecata per uno come Julian, è più adatta ad uno come me! Peccato che non abbia fatto in tempo a farmela… poi era arrivata pure Shaina poteva scapparci la cosa a 3 a sfondo bondage.

Mi domando comuque, com'è stato possibile che durante la trasferta ad Asgard e nel Regno degli Abissi non abbia rimorchiato io che sono bellissimo, coraggioso, fortissimo, generoso, altruista, affascinante, eccetera? E com'è possibile che abbia rimorchiato Hyoga, quel necrofilo con il complesso di Edipo? Per giunta una nobile e splendida principessa, una perla di rara bellezza che sembrava uscita da una favola! Magari devo riferire a Flare le fantasie sessuali di Hyoga con il cadavere della madre. Spesso il mio amico mi ha raccontato, in confidenza, di come ami accarezzare quel corpo gelido e senza vita. Lui ama ammirare il profilo di quel nasino alla francese, osservare ogni dettaglio della sua bellissima ma defunta madre, dallo smalto sulle unghie, agli orecchini, dai braccialetti, agli anelli indugiando sui ricami del vestito. Hyoga ama passare le mani tra i capelli di quella donna priva del caldo soffio della vita ed ornarli con fiori di campo profumati raccolti appositamente per lei a centinaia di chilometri di distanza, ha verso di lei un'adorazione e venerazione davvero inquietanti. Ne rimarrebbe scioccata e magari ci penso io a consolarla, è una tecnica che funziona sempre, l'uomo protettivo, che offre una spalla su cui piangere, piace!"

All’improvviso, mentre Julian ancora stava parlando, Seiya, disturbando tutti, se ne uscì:

«Poffarre! L'arbitro ha errato il verdetto! Questo era rigore per noi!»
Julian, decisamente spazientito, si alzò e si diresse minaccioso verso Seiya che già si preparava a rispondere, in cuor suo pensava:

“Adesso gli spacco il muso a questo volgare plebeo idiota. Sono raffinato sì, ma non mi faccio prendere in giro da nessuno! Per questa volta al diavolo l’etichetta e il Galateo, farò un’eccezione!”

Il Cavaliere di Pegasus era sempre stato di modi sbrigativi e la vita lo aveva reso esperto nell'arte di menar le mani, di certo non si sarebbe tirato indietro da una zuffa.
Si alzò anche Jabu dell’Unicorno, per dividere i 2 contendenti e, per non essere da meno di Seiya, proclamò a voce alta:

«Oh amici, si fa per modo di dire, comprendo la cagione di sì brutal contesa, ma è or ora di finirla per non arrecare disturbo alla tranquillità di codesta umile magione!»
Seiya sbigottito questionò:

«E come pensi di fare?»
«Così!»

Rispose Jabu, mentre rifilava un calcione nelle parti intime di Seiya che, colpito a tradimento dove fa più male, si zittì e tornò mogio e dolorante al suo posto. Si risedette anche Jabu, gongolando e fregandosi le mani, con uno sguardo pieno di soddisfazione pensava:

"Erano almeno 10 lunghi anni che volevo farlo, era un sogno e finalmente ci sono riuscito. L'ho fatto davanti agli occhi della mia amatissima Saori! Le ho dimostrato di essere un vero uomo!"
La leggiadra fanciulla si era goduta tutta la scena e giudicava:

"Bene, bene, bei ragazzi. Jabu si è fatto coraggioso, Seiya sempre strafottente… Qui ci sarà da divertirsi!"

Chi sceglierà la bellissima Saori-san tra i suoi pretendenti? Appuntamento tra qualche giorno!

Angolo autore
Cominciamo a conoscere i corteggiatori, il tono aulico dei discorsi di Seiya e company è un omaggio al doppiaggio storico italiano.
Disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera è una citazione Disney, è una battuta ripresa in varie salse tra Paperino e Zio Paperone, l'ultima volta che l'ho letta era "Paperino, Zio Paperone, Archimede e Pico in missione effetto farfalle" di Fausto Vitaliano e Marco Gervasio.
Alcune battute di Seiya sulla partita e di Jabu che separa i contendenti sono citazioni da "Paperino, Paperoga e la forbitite acuta" di Giorgio Salati e Nicola Tosolini. Credits ai rispettivi autori.
Bello e impossibile è una citazione della canzone della Nannini ma credo si capisse, immaginatevi le ragazzine urlanti che la cantano seguendo il ritmo e dedicandola a Seiya anche se lui è proprio orientale e non mediorientale.
   
 
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