Parola: ishin-denshin
Rating: verde
#06. Vecchie abitudini
Era sempre stata una loro peculiarità.
Probabilmente erano riusciti a svilupparla passando così tanto tempo insieme, fin da quando aveva solo sei anni.
A volte, tuttavia, a Yuuto capitava di pensare che quella loro connessione avesse radici ben più profonde.
Prima di una riunione con la squadra, bastava uno sguardo per comprendere quale strategia avrebbero dovuto comunicare; durante una partita, se dietro le lenti scure i loro occhi s’incrociavano, Yuuto sapeva perfettamente se avrebbero dovuto cambiare ritmo di gioco o meno.
Di tanto in tanto, Yuuto finiva quasi per essere spaventato. La sensazione di essere per Kageyama un libro aperto era destabilizzante, faceva tremare e sparire la terra da sotto ai suoi stessi piedi. Lui spesso faticava ancora ad interpretare quell’uomo; Reiji, invece, sembrava conoscere ormai ogni suo minimo dettaglio.
In fondo però andava bene anche così. Se c’era qualcosa nel loro rapporto a cui Yuuto non avrebbe mai rinunciato, infatti, erano proprio quelle conversazioni mute che solo lui e Kageyama riuscivano a sostenere.
E Yuuto avrebbe continuato volentieri ad essere un libro aperto per Kageyama, se questo significava che avrebbero potuto comunicare ancora l’un con l’altro in quel modo.
[190 parole]
▬ note
Ishin-denshin: una comunicazione
intima, personale tra due individui che si capiscono a vicenda senza
bisogno di parlare.
basta bASTA B A S T A. Sono nove giorni che edito di continuo, edito e pubblico, edito e pubblico, edito e pubblico. Dire che io sia stanca sarebbe riduttivo, I'm tired af. Fortunatamente, però, questo è l'ultimo sforzo, visto che poi mi prenderò tutta questa settimana per riposarmi dal recente tour de force, tra raccolta e writing week.
Però a questa flash ci tenevo. È una delle poche finora ad avere dei riferimenti al canon un po' più espliciti: il fatto che questi due si capiscano con uno sguardo lo conosciamo praticamente da sempre, e nell'episodio 104 diciamo che si raggiunga il culmine di questa complicità, considerando che ce li mostrano mentre intrattengono una vera e propria conversazione senza parlare, bensì solo guardandosi negli occhi. Quanto li amo, aiuto–
Bene, data la mia stanchezza per oggi non vi tedio oltre. Ci si vede la prossima settimana
p.s. il titolo non mi paice per niente ma non mi veniva in mente nulla di più decente, rip. Poi magari un giorno, se dovessi pensare a qualcosa di migliore, lo modificherò
basta bASTA B A S T A. Sono nove giorni che edito di continuo, edito e pubblico, edito e pubblico, edito e pubblico. Dire che io sia stanca sarebbe riduttivo, I'm tired af. Fortunatamente, però, questo è l'ultimo sforzo, visto che poi mi prenderò tutta questa settimana per riposarmi dal recente tour de force, tra raccolta e writing week.
Però a questa flash ci tenevo. È una delle poche finora ad avere dei riferimenti al canon un po' più espliciti: il fatto che questi due si capiscano con uno sguardo lo conosciamo praticamente da sempre, e nell'episodio 104 diciamo che si raggiunga il culmine di questa complicità, considerando che ce li mostrano mentre intrattengono una vera e propria conversazione senza parlare, bensì solo guardandosi negli occhi. Quanto li amo, aiuto–
Bene, data la mia stanchezza per oggi non vi tedio oltre. Ci si vede la prossima settimana
p.s. il titolo non mi paice per niente ma non mi veniva in mente nulla di più decente, rip. Poi magari un giorno, se dovessi pensare a qualcosa di migliore, lo modificherò
Aria