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Autore: DMSGMCJB    05/05/2020    0 recensioni
Tossicodipendente : per la società colui che ha raggiunto un grado tale di intossicazione da non poter più fare a meno della sua droga e che per procurarsela è disposto a tutto, commettere azioni delittuose o diventare spacciatore.
Noi siamo molto di più, di una sostanza eppure la società ci vede solo per quello che utilizziamo. Ne vedrete delle belle a volte vi farò ridere ed a volte purtroppo cercherò di farvi pensare.
Vedrete due storie simili, ma per alcuni particolari completamente diverse, vedrete due punti di vista completamente diversi su scelte di vita molto simili. Chi sa se due persone così simili possono coniugare le loro vite per migliorarle entrambe o rischieranno semplicemente di cadere ancora più giù ?
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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05:10 di mattina, la sveglia suona, allungo il braccio per spegnerla, e subito il freddo della stanza mi ricorda che sono vivo, e che sarà un’altra giornata di merda.

Accendo la luce sul comodino e cerco di scendere velocemente e di convincere il mio organismo che ha ancora qualche minuto di autonomia, prendo i vestiti da lavoro lasciati la sera prima sulla sedia davanti alla televisione e salgo le scale per arrivare in cucina. Tutte le mattine la stessa storia, vedo lei, la causa di tutti i miei casini e problemi sdraiata su quel cazzo di divano a giocare al cellulare o dormire beatamente come una bambina . 

Senza neanche considerarla apro l’involucro di plastica della capsula del caffè ed infilo la capsula nella macchinetta, cerco in vano di prendere una tazzina ma, non ne trovo, tutte le mattine la solita storia, sempre qualcosa che manca, sempre 1000 problemi , sempre lei che se ne frega dei bisogni della famiglia.

  • Justin : MA CAZZO, FAI VERAMENTE SCHIFO NEMMENO I PIATTI ORA FAI - urlai talmente forte da svegliarla, la sua faccia è la stessa di una bambina sgridata, senza nemmeno rispondere si sdraia nuovamente e si gira con la faccia nascosta dallo schienale del divano.
  • Justin : OH CAZZO, VUOI RISPONDERMI ? IO DEVO ANDARE A LAVORA NON COME TE CHE NON FAI UN CAZZO DALLA MATTINA ALLA SERA!!!!! - credo che le vene del mio collo siano totalmente fuori, e che fra poco scoppino, e l’unica risposta che ricevetti fu un dito medio e qualche borbottio incomprensibile.

Senza nemmeno più rivolgerle la parla per evitare di fare qualcosa di cui sicuramente poi me ne sarei pentito più avanti, scesi nuovamente le scale, ed andai in camera mia a prepararmi.

Fra una decina di minuti sarebbe arrivato Marco, per andare a lavoro, apro l’armadio, prendo la mia bottiglietta di metadone il suo bicchierino ed ingoiai quel liquido semi zuccherino, senza di lei potrei permettermi di scalare, ma come si fa a vivere con una tale schifezza umana ? Tutti i miei pensieri furono mandati via dal rumore del telefono, apri la porta che avevo in camera, ed usci velocemente per dirigermi nella macchina di Marco.

  • Marco : Bimbo bello, hai una faccia che farebbe spavento ad un fantasma, preso il caffè ? - Disse sorridendomi, con uno di quei sorrisi che infastidirebbero chiunque ma, alla fine è simpatico e mi torna utile per andare a lavora senza dovermi far  portare da mia madre.
  • Justin : lascia stare và, se ci fermiamo al bar davanti al cantiere te ne offro uno-  risposi cercandomi il pacchetto di sigaretta dentro le tasche dei pantaloni.

Ne presi una che portai velocemente alla bocca e l’accesi. Come al solito il viaggio fu abbastanza silenzioso non sono un tipo che parla molto di se stesso con colleghi o amici, tendo sempre a farmi i cazzi miei, e pretendo che gli altri facciano lo stesso con me .

 

La giornata lavorativa passa come al solito, sempre nervoso, perché quel branco di idioti con cui sono in squadra non vogliono faticare e mi tocca fare tutto a me!

Mentre mi dirigo all’uscita del cantiere, prendo il mio cellulare dalla tasca, e mi affretto  a fare una chiamata, inizio ad agitarmi non ricevendo subito una risposta, le mie mani a sudare e la mia testa a pensare a possibili rimpiazzi, ma dopo il 5 squillo sento quella voce troppo famigliare ma, che in questo momento è veramente una “salvezza”

  • X : sciao, amigo- 
  • Justin : Oh fra dove stai ? - dissi abbastanza nervoso, e cercando di non farmi sentire da quelli che avevo intorno.
  • X : solito posto - 
  • Justin : ok fra, 10 minuti e son lì - dissi sbrigativo prima di chiudere la chiamata e rincorrere marco Marco.

Lo rincorsi per 300 metri prima che si rendesse conto che gli stavo urlando dietro, mi serve troppo questo passaggio, se no rischio che quello stronzo se ne vada e mi lasci in bianco.

  • Justin : Ma potresti darmi uno strappo ai palazzoni ?- chiesi speranzoso ed affannato, che manco avessi corso la maratona di New York
  • Marco : va bene ma, non posso aspettarti, è il compleanno di mia moglie sta sera ed andiamo a mangiare fuori- disse aprendo la macchina frettolosamente.

Lo ringraziai, ed entrai in macchina, il viaggio fu relativamente breve, e meno male ogni minuto che passava speravo che quel bastardo non mi lasciasse in bianco.

  • Marco : bene Juss, siamo arrivati, ci vediamo lunedì mattina alla solita ora - disse con un gran sorriso.
  • Justin : sicuro, come farei senza un collega come te? Dimmi poi quanto ti devo della benzina per questa settimana!- non gli diedi nemmeno il tempo di rispondere che stavo già andando nel posto indicatomi.

Salii le scale che mi portavano al luogo dell’appuntamento, e non c’era, c’era solo una ragazzina che stava fumando una sigaretta. Porca troia, magrebino bastardo, ti dico di aspettarmi e che fai te ne vai ma cazzo se me la paghi, oh questa è la volta buona che ti faccio saltare tutti i denti, io giuro che ti faccio male… I pensieri furono bloccati da una voce 

  • X : Se stai cercando Amin è andato su in casa, sta tornando per me - guardai per capire da dove veniva quella voce e mi accorsi che apparteneva a quella ragazza, troppo bella e ben tenuta per essere una tossica.
  • Justin : grazie, piacere Justin, tu sei ? - chiesi speranzoso di poter fare due chiacchiere con la ragazza 
  • X : Miley, e guarda sta arrivando 

 

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Read me =)

 

Allora qui vi presento una figura diversa, da quella di Miley, come avrete capito si tratta del protagonista maschile Justin.

Lui è una figura strana, si crede migliore, il ragazzo perfetto, da a sua madre le colpe di tutti i suoi problemi senza rendersi conto che in realtà è solamente lui il colpevole di alcuni di questi.

Questa parte è stata più difficile da scrivere e forse anche meno brillante, ma spero che vi sia piaciuta lo stesso, prometto che le parti maschili miglioreranno. Per il resto posso solo dire enjoy and stay tune, penso che pubblicherò 2 capitoli alla settimana.

Spero che questo mio progetto vi possa aiutare o far riflettere, spero ancora in un vostro feedback e di ricevere consigli da parte vostra su cosa inserire e/o modificare o eliminare all’interno della storia. Per qualsiasi cosa contattatemi su Instagram

 

IG : viky_vape_97

  
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