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Autore: Alligator7    07/05/2020    1 recensioni
Dal binario 9 ¾ il treno diretto ad Hogwarts era appena partito e con lui era appena iniziato un nuovo anno scolastico, in particolare l’ultimo anno nella scuola di magia e stregoneria per Lily Evans e Marlene McKinnon. In breve sarebbe cambiato tutto nella loro vita, sarebbero uscite dalla casa sicura che era Hogwarts per ritrovarsi nel mondo reale, ma per ora dovevano prepararsi a affrontare il loro settimo anno.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Quella mattina nella sala comune di grifondoro alleggiava un clima di tensione e ansia, di primo pomeriggio ci sarebbe stata la prima partita del campionato e tutti erano agitati, James Potter come durante ogni prepartita si era alzato di buon’ora, era uscito a fare una corsa vicino al lago e poi era andato a fare una colazione che consisteva come sempre in due uova, pane, succo di zucca e una mela. Era una specie di rito, lo rassicurava e gli dava la giusta carica per guidare la squadra alla vittoria. Quella mattina però pur cercando di concentrarsi a pieno sul quidditch non riusciva a evitare di pensare al segreto che stava nascondendo alla sua migliore amica pur di far vincere la sua squadra. Quando poi durante il pranzo mentre chiacchierava con lei e Dorcas per cercare di tranquillizzare e caricare quest’ultima, Tomas si era presentato al loro tavolo per salutare Marlene baciandola e scusandosi per l’assenza di ieri sera sfoggiando un perfetto sorriso non era riuscito a resistere, si era alzato dal tavolo ed era uscito incazzato dalla sala grande.  “James!”  sussultò sentendo il suo nome  “Ragazze voi andate io vi raggiungo”  Mary e Alice annuirono avvicinandosi verso il tavolo di grifondoro mentre Lily raggiungeva Potter  “Che succede?”  “Non ho niente sono solo nervoso per la partita”  “Non mentirmi non ti ho mai visto così per una partita”  lanciò uno sguardo all’interno della sala e vide Marlene ridere e baciare Tomas  “E’ per Marlene?”  il ragazzo sospirò annuendo  “Mi sento così in colpa, le stiamo nascondendo la verità solo per vincere una partita”  Lily gli si avvicinò stringendogli le mani  “James lo stiamo facendo per lei, lo sappiamo che ci tiene alla vittoria, non è necessario rovinarle la partita, non cambia dirglielo ora o tra due ore, se non che almeno vincerete. Non preoccuparti e facci guadagnare un po’ di punti!”  James era rimasto imbambolato a fissare i suoi occhi verdi e le sue sottili labbra che si muovevano, ammaliato dalla semplice bellezza di quella ragazza  “Grazie Lily hai ragione”  “Appena la partita finirà glielo diremo insieme, ora vado a mangiare, se non ci vediamo più buona fortuna James!”  gli sorrise e si diresse verso la sala sentendo in lontananza il corvino sussurrarle “Grazie”. 
Gli spalti si erano riempiti in fretta, il sole ormai non era più caldo, così tutti si erano muniti del mantello e qualcuno indossava già la sciarpa. Negli spogliatoi i giocatori si stavano preparando sistemando le proprie divise “Marls…”  la bionda si stava legando i capelli in due lunghe trecce come suo solito prima di una partita di quidditch mentre osservava l’amica in preda all’ansia fare avanti indietro, sorrideva ricordandosi la sua prima partita al quarto anno contro tassorosso, quando dall’ansia non voleva nemmeno pranzare, finché James non l’aveva obbligata.  “Do cerca di stare tranquilla, andrà tutto bene, io ti darò una mano, Frank ci proteggerà e James in un attimo troverà quel maledetto boccino vedrai”  lei annuì nervosa cercando di fissare la frangetta con una forcina per evitare che le coprisse il volto.  “Ragazze è ora, James ci chiama”  “Arriviamo Frank”  presero le proprie scope e raggiunsero il capitano con il resto della squadra  “Bene ragazzi, questa è la nostra prima partita, i corvi li conosciamo ormai, ma non vuol dire che non dovremo prestare attenzione, vi voglio tutti attenti e concentrati, dobbiamo distruggerli e portare a casa la vittoria, possiamo farcela se collaboriamo” James aveva il potere di caricare sempre con poche parole i compagni, questi infatti esaltati inforcarono le proprie scope e entrarono in campo  “Andrai alla grande Dorcas”  lei gli sorrise riconoscente  “Grazie capitano”.   “Direi che è davvero una bellissima giornata per iniziare il campionato di quidditch, benvenuti a tutti! Oggi abbiamo Grifondoro, che ricordiamo ha vinto il campionato l’anno scorso, contro Corvonero” dagli spalti si levarono urla di gioia e incitamento “Bene Madame Hook è pronta a dare il via e…partiti! Grifondoro parte in svantaggio Stephen è già in possesso della pluffa” Marlene guardò l’avversario e dopo mezzo secondo si fiondò verso di lui inseguendolo per poco per poi scontrarsi e rubargli la palla “Magnifico Marlene McKinnon riacquista la pluffa” a quel punto però la ragazza vide Stephen e Margareth, i due cacciatori di corvonero, venirle incontro,  intercettò Dorcas e con un sorriso rassicurante la passò improvvisamente la pluffa “Primo possesso per Dorcas Meadows, la nuova cacciatrice di grifondoro, ha colto di sorpresa i corvi!” Dorcas con l’adrenalina a mille si fiondò verso i cerchi e lanciò la palla “Dorcas segna con un tiro magnifico!”. Dopo una buona mezzora e diversi tiri a segno totalizzati James diventava sempre più impaziente, voleva portare a casa quella vittoria e godersi la festa che lo aspettava in sala comune. Cercò di concentrarsi osservando il campo, finché non lo vide, veloce e luccicante, il boccino sfrecciava vicino alla tribuna dove erano seduti i grifondoro. Si lanciò in picchiata, Robert sembrava non essersene minimamente accorto, ne approfittò e poco dopo il boccino si trovava tra le sue mani “Fermi tutti! James Potter ha preso il boccino, Grifondoro vince!” dagli spalti si levarono urla e applausi e James sollevò lo sguardo ritrovandosi davanti Lily Evans che sorrideva e applaudiva felice, lui le fece l’occhiolino e volò dalla sua squadra, si abbracciarono tra di loro e si complimentò con tutti. 
“Sei stata grandissima Do!”  “Grazie Marls, è stato bellissimo, la velocità, l’adrenalina, i cori, la cronaca, gli avversari, è tutto fantastico!”  “Lo so bene”  rise la bionda infilandosi la maglia dopo essersi asciugata dopo la doccia  “Marls io inizio ad andare va bene? Volevo mangiare qualcosa prima della festa”  “Vai tranquilla, tanto dovrei vedermi con Tom prima”  “Perfetto a dopo” . Marlene rimase sola e iniziò a spazzolarsi i lunghi capelli stanca ma felice per la vittoria  “Ei” il ragazzo la abbracciò da dietro prendendola per i fianchi e iniziando a baciarle il collo  “Ciao Tom”  “Questa sera ci vediamo? Per festeggiare”  “Cosa la vostra sconfitta?”  ironizzò lei  “Comunque non posso, organizziamo sempre una festa  ed è una tradizione per me ormai, e poi c’è sempre tutta la squadra”  “Oh, dai Marls devo farmi perdonare per ieri sera”  le sussurrò all’orecchio facendola voltare e iniziando ad accarezzarle una coscia “Potrei fare un salto sul tardi”  “King ti dispiace andartene? Devo parlare con Marlene”  “Potter se non vedi in questo momento ci sto parlando io”  “Ti ho detto di andartene”  Marlene guardò interrogativa James e Lily entrati in quel momento negli spogliatoi  “Dai Tom, ci metteremo poco”  lui sbuffò “Va bene, a dopo”  la baciò per poi uscire dando una spallata a James. “Che succede? Mi sembrate preoccupati”  “Marls” James esordì “Sai ieri sera durante la ronda abbiamo deciso di capire se per caso Tomas non ti stesse nascondendo qualcosa e ecco noi…”  ci fu una breve pausa in cui Marlene capì tutto e le cascò il mondo addosso, l’ennesima delusione  “Tesoro io e James l’abbiamo visto con la Douglas la serpeverde del sesto o quinto anno, mi dispiace tanto”  Lily le si avvicinò e l’abbracciò, ma lei rimase immobile  “Da quando vi chiamate per nome?”  “Marls, hai capito cosa ti abbiamo detto? Se vuoi vado a spaccargli il naso a quello stronzo”  “Non importa James, ho capito, ma infondo se lo aspettavano tutti tranne me, me la vedo io ora grazie” detto questo si infilò il mantello e uscì dirigendosi verso il castello con ancora i capelli bagnati. 

La sala comune di grifondoro era piena di studenti, la maggior parte ancora esaltata per la vittoria osannava i giocatori che si godevano il momento, in particolare Dorcas, la cui performance era sulla bocca di tutti, e che da novellina della squadra era stata costretta a bere e cantare cori da stadio, nonostante non reggesse bene e non fosse molto intonata. Era però felice, indossava un vestito rosso che generava un bel contrasto col suo caschetto nero, le sue risate riempivano la sala di gioia, nonostante la musica delle casse risuonava in ogni angolo, e Peter credeva fosse bellissima, dopo un po’ decise di allontanarsi dai suoi amici per approcciarsi a lei “Ciao Dorcas, scusa non vorrei disturbarti, ma volevo dirti che sei stata bravissima oggi, ma io già lo sapevo” le disse un po’ imbarazzato, ma  tra la musica e l’alcool la ragazza capì poco  “Grazie Peter, sei così carino! Anche se a dir la verità non ho capito tutto”  iniziò a ridere e fu trascinata via da Frank e altri ragazzi della squadra che la tenevano sollevata, Peter sospirò deluso e tornò dai suoi amici.  Dall’altra parte della sala Alice e Mary ballavano spensierate, mentre Lily vestita con un semplice vestito blu guardava preoccupata la scala dei dormitori femminili  “James ora io salgo”   “No Lily, resta qua, Marls sta bene, è andata da Tomas ha rotto con lui e ora si starà solo preparando, lo sai com’è fatta, non è il primo ragazzo con cui si lascia”  “No, io non credo che stia bene, è lì dentro da un po’ mentre io sono qua con te a bere burrobirra”  proprio in quel momento Marlene uscì dalla camera struccata e con addosso una semplice minigonna di jeans nera e una maglia infilata dentro, probabilmente vista la taglia del fratello maggiore, di qualche rock band.  “Ecco visto, ora che sappiamo che è viva divertiamoci, infondo me lo merito, ho vinto la partita!” James la trascinò in mezzo alla pista vicino a Mary e Alice, Lily inizialmente le guardò con riluttanza, ma poi si lasciò trasportare dalla musica. Marlene invece aveva raggiunto il tavolo degli alcolici che gli studenti del settimo anno erano riusciti a racimolare e si era riempita il bicchiere per poi svuotarlo velocemente. La scena non era sfuggita a Sirius che osservava la ragazza da lontano incantato dalla sua bellezza, Marlene sapeva essere bella anche struccata e spettinata e circondata da ragazze vestite e truccate in modo perfetto. Si diresse in camera, tolse dal suo baule una bottiglia di whisky e prese il mantello dell’invisibilità per poi raggiungere la ragazza “Ei Mc” lei lo guardò annoiata sospirando “Che c’è? Non sono in vena di chiacchere”  “Ho una proposta per te” le mostrò la bottiglia “Un sorso una risposta”  “Cosa vuoi sapere Black?”  “Nulla di particolare, ma questa festa mi sta annoiando e abbiamo entrambi voglia di bere”  Marlene ci pensò un po’ su, ma alla fine annuì e si ritrovò seduta di fronte a lui sulla torre di astronomia. Aprì la bottiglia e ne bevve un lungo sorso  “Bene Mc tocca me, rispondi sinceramente”  lei annuì svogliata  “Cos’è successo?”  “Quello che succede ogni volta, credevo di aver trovato quello giusto per una volta, Tomas mi piaceva, ma come al solito sono stata una stupida e mi sono fidata della persona sbagliata”  gli rubò la bottiglia e ne bevve un altro sorso, lui la guardava corrucciato sapeva che King era un cretino, ma non si aspettava si sarebbe lasciato sfuggire una come Marlene così presto  “Comunque Black ho deciso, ho chiuso con i maschi, sono tutti uguali, non ne voglio più sapere per un po’”  “Mi devi una risposta più approfondita, hai bevuto ancora”  “Mi ha tradita con quell’oca dai capelli biondi tinti della Douglas, l’hanno visto James e Lily, così prima l’ho mollato”  “Mi dispiace”  “Risparmiami la tua pietà Black”  “Se ti può consolare credo che tu abbia il culo più bello di quella”  Marlene rise e Sirius rimase colpito da quella risata così allegra e dolce, bevve un lungo sorso e fissò la ragazza  “E tu Black? Perché una diversa ogni sera?”  lui per un attimo fissò un punto determinato, ma poi decise di essere sincero  “Perché io, a differenza tuo, ho smesso di credere nell’amore un bel po’ di anni fa”  calò il silenzio e Marlene fece un altro lungo sorso iniziando a osservare il cielo pieno di stelle, si avvicinò al ragazzo e gli sorrise  “Tu sei un Black no? Dai dimmi qualche nome delle costellazioni”  iniziò a osservare il cielo col naso all’insù, mentre Sirius al suo fianco si inebriava del suo profumo e si perdeva nel guardare i nei della ragazza, spesso l’aveva sentita lamentarsi con le amiche a causa loro, ma Sirius li aveva sempre adorati, e ora che li osservava così da vicino credeva che tutti quei piccoli puntini marroni spersi sul viso della ragazza e sul suo collo formassero la costellazione più bella di tutte, avrebbe tanto voluto unirli delicatamente con le sue dita, ma non ebbe il coraggio. Rimasero a lungo sulla torre, anche dopo aver finito la bottiglia e aver elencato quasi tutte le costellazioni, non se ne accorsero subito, non erano pronti ad ammetterlo, ma dopo quella sera qualcosa tra loro era cambiato.



Spero vi sia piaciuto, mi rendo conto di aver parlato principalmente di Marlene, ma nei prossimi capitoli cercherò di considerare maggiormente anche gli altri
Se vi va lasciatemi un commento, mi fa sempre piacere leggere cosa pensate dei capitoli! 
baci
   
 
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