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Autore: Bonni4    08/05/2020    2 recensioni
Il Ballo del Ceppo si avvicina ed Hermione Granger si trova alle strette: cosa succederebbe se rifiutasse categoricamente l’invito dell’ affascinante e sgrammaticato studente bulgaro di fama mondiale Vicktor Krum?
E come reagirebbe se un giullare dai comportamenti poco raccomandabili ma molti buoni propositi e uno schivo, tetro ma sentimentale bulletto le facessero la corte?
Tra una lezione, un pranzo, lo studio in biblioteca, le ardue prove del Torneo Tremaghi, amore, errori e incomprensioni Hermione si giostrerà per far ordine nella mente e nel cuore.
***
Dal terzo capitolo:
Improvvisamente un bigliettino volò da non si sa dove e si posò proprio di fronte a Hermione. Lei perplessa si guardò attorno, soprattutto per appurare se il professore avesse visto qualcosa.
"Granger,
stasera ti aspetto nel Cortile della Torre dell’Orologio alle 22.00."
Non c’era la firma. Il biglietto le si polverizzò istantaneamente in mano e piccoli granelli di polvere andarono ad appiccicarsi sulla pergamena.
Ad Hermione venne un tic nervoso all’occhio.
***
NB: accenni di Snanger (Severus/Hermione).
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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CAPITOLO 3




“Hermione!” si fece avanti Fred mostrando il suo miglior sorriso. Il gemello lo seguiva a pochi metri di distanza accompagnato da Lee Jordan. Entrambi farfugliavano qualcosa che purtroppo non arrivò alle orecchie di Hermione.
La ragazza gettò uno sguardo a Harry e Ron che gli intimava di sparire all’istante.
“Ma io sarei suo frat-…” cercò di precisare Ron, divorato dalla curiosità.
Le volte in cui aveva visto i gemelli interagire con Hermione si potevano contare sulle dita di una mano, ed erano sempre dei rimproveri da parte dell’amica ai due burloni.
Questa volta sentiva, vedeva che era una questione diversa.
“Ron!” Hermione strinse gli occhi e serrò la bocca stretta stretta in segno di intimidazione.
“Fratellino, questioni private tra me ed Herm. Privacy Please!” schioccò Fred con fare mellifluo, prendendo la giovane sotto braccio e lasciando Harry e Ron a bocca aperta.
“Non so che stia combinando Hermione, ma quei due la porteranno sulla brutta strada, credi a me” fece il rosso.
Dopo aver messo qualche metro di distanza tra i ragazzi Fred guardò la streghetta con tenerezza; sembrava quasi un’altra persona quando si faceva serio e premuroso.
“Fred i-io non ho ancora avuto modo di pensare a…” balbettò Hermione imbarazzata.
“Tranquilla, non sono qui per questo!” disse lui con il più dolce dei sorrisi.
Ora capiva perché era considerato, come George, uno dei ragazzi più belli della scuola. Da vicino notava dettagli di lui che da un’occhiata superficiale non avrebbe mai colto: il piccolo solco nel mento che si formava quando sorrideva, le fossette… dettagli minuscoli che lo rendevano se possibile ancora più affascinante.
“Ah!” esclamò lei rilassando le spalle.
“Ma… che ne diresti di una Burrobirra uno di questi giorni? Giusto per rilassare i nervi, magari far nascere un’intesa…” azzardò lui alzando un sopracciglio.
Hermione soppesò l’idea.
In base alle materie che aveva da studiare e tenendo conto del fatto che si stavano avvicinando le vacanze di Natale non aveva molto di cui preoccuparsi, quindi poteva benissimo ritagliarsi un po’ di spazio per svagarsi.
Con Fred Weasley? La cosa suonava strana, era strana, ma non voleva scappare da lui come aveva fatto con Krum. Non era un estraneo, e, nonostante le bravate che lui e il fratello escogitavano a volte la facevano esasperare, non poteva negare che fosse di compagnia e un mago dotato.
Poteva rivelarsi un’esperienza piacevole in fin dei conti…
“Perché no?” disse lei esalando un respiro che non sapeva di aver trattenuto.
A lui brillarono gli occhi: “Ottimo! Che ne dici di venerdì pomeriggio a Hogsmeade?”
“Mi sembra un buon piano.” Fece scrollando le spalle e dandogli un buffetto sulla spalla muscolosa. “Ma dovrò chiederti un paio di cose.”
“Adesso metti ansia Granger, lasciati andare!” concluse lui già lontano. Si girò per farle l’occhiolino.
Ancora questo occhiolino… ma che ha? Un disturbo al nervo ottico?
 
 

In tutto ciò Vicktor Krum sedeva stoicamente sull’unica panca di quel corridoio, osservando la scena con le sopracciglia aggrottate. Non ci capiva molto di inglese ma lui doveva essere il ragazzo di Hermione, poco ma sicuro.
La ragazza in questione si girò di scatto. Pareva essersi dimenticata della presenza dello studente bulgaro perché sgranò gli occhi e impallidì.
“Hermion-i?”
Hermione, per l’esattezza…” disse lei con un risolino.
“Rosso, tuo… boy…?” fece lui contrariato.
“Prego?” Anche se dall’atteggiamento dello studente di Durmstrang aveva già capito la domanda. Le stava chiedendo se Fred fosse il suo ragazzo.
“Non so…” cercò di imitare un bacio con le mani, indicando lei e Fred, ormai molto distante.
“No, non è il mio ragazzo! Siamo solo amici.” Si affrettò lei a concludere.
Il ragazzo grugnì sempre con le sopracciglia aggrottate: “Ballo con lui?”
Il problema di inventarsi con chi andare al Ballo si risolse praticamente da solo.
“Sì, me lo ha chiesto per primo…” prima bugia “…e ho accettato subito.” seconda bugia. “Mi dispiace.” Terza bugia.
Nel profondo del suo cuore no, non le dispiaceva affatto. Krum sarà stato anche un bravo giocatore di Quidditch ma sembrava avere la testa piena di segatura. Probabilmente era più interessato all’aspetto fisico della ragazza che alle sue straordinarie qualità, e questo la seccava. Lei desiderava sostanza in un rapporto anche perché questo richiedeva impegno.
Non andava con il primo che le faceva un complimento.
Un altro grugnito da parte di Vicktor che levò i tacchi offeso.
 
 
 
Quanto tempo aveva perso per quei ragazzi che la distraevano in continuazione solo Merlino lo sapeva.
Si diresse verso l’aula di Storia della Magia, la lezione era già iniziata ma il professor Binns manco si accorse che Hermione, la strega più brillante della scuola, era in ritardo. Prese posto in uno degli ultimi banchi, estrasse pergamena e penna e si mise a prendere appunti. Era veramente difficile stare svegli durante quella particolare lezione, la voce del professore fantasma era come un soporifero per l’intera classe.
Improvvisamente un bigliettino volò da non si sa dove e si posò proprio di fronte a Hermione. Lei perplessa si guardò attorno, soprattutto per appurare se il professore avesse visto qualcosa.
Ovviamente no, egli continuava imperterrito la lezione sugli avvenimenti più importanti del XVII secolo nel Mondo Magico.
 
Granger,
stasera ti aspetto nel Cortile della Torre dell’Orologio alle 22.00.
 
Non c’era la firma. Il biglietto le si polverizzò istantaneamente in mano e piccoli granelli di polvere andarono ad appiccicarsi sulla pergamena con l’inchiostro fresco.
Ad Hermione venne un tic nervoso all’occhio.
Chi era il mittente? Cosa voleva fare con lei alle 22.00 di sera? Era proibito uscire dal Castello a quell’ora. Forse era una bravata di Fred Weasley!
Perlustrò la stanza con i suoi grandi occhi nocciola ma ovviamente Fred non poteva trovarsi lì, lui era già al sesto anno e probabilmente nemmeno seguiva Storia della Magia.
Per tutta la lezione Hermione non fece altro che scrutare uno ad uno i compagni di classe nella speranza che il mittente le si rivelasse.
Harry, Ron? No, non c’era bisogno di tutta questa segretezza. Le avrebbero sicuramente parlato senza bisogno di bigliettini.
Neville? Sinceramente non sembrava proprio il tipo.
Seamus o Dean forse! Ma stavano entrambi dormendo con la testa appoggiata al banco di legno.
Si voltò dalla parte dell’aula occupata dai Serpeverde che frequentavano lo stesso suo orario.
Non conosceva metà delle persone e l’altra metà la odiava. Inutile, non potevano essere lor-
Hermione interruppe il flusso dei suoi pensieri. Aveva giurato di aver visto due occhi puntati su di lei scostarsi velocemente, colti in flagrante.
Ora stava guardando il gruppetto di Tiger, Goyle, Pansy Parkinson e… Draco Malfoy.
Il biondo stava prendendo appunti con stampata in faccia l’espressione più annoiata che Hermione avesse mai visto.
Possibile fosse lui?
Le si strinse lo stomaco e iniziarono a sudarle i palmi delle mani.
Doveva presentarsi a quell’incontro per saperlo.
 
 

N.d.A:
hey! Ringrazio tutti coloro che hanno messo tra le preferite e seguite, baciii <3
E secondo voi di chi è quel misterioso bigliettino? (Il quarto capitolo si è praticamente scritto da solo e mi sono spezzata dalle risate eheheheh XD)
A presto!
SB
 
 
 
 
  
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