Titolo: Andando a naso
Introduzione: Ci vuole naso anche per badare a un bambino.
Personaggi: James Potter, Sirius Black, Harry Potter
Coppia/e: James/Lily (menzionata)
Rating: Verde
Genere/i: Comico
Contesto/i: Malandrini/I Guerra Magica, Infanzia di Harry
Avvertimento/i: /
Note: /
N.d.A.: questa storia è nata nell’ambito del gruppo facebook “C’era una volta con un prompt…”, ed è basata sul seguente prompt suggerito da AleDic: “Sirius & James + child! Harry; Prompt: "Non credo pianga per questo" "Allora per cosa?!"
Andando a naso
James sapeva che lasciare soli Sirius e Harry avrebbe potuto non rivelarsi l’idea più saggia che avesse mai avuto: un essere umano, però, può pensare di privarsi del sonno solo per un periodo di tempo limitato, e quel limite lui e Lily lo avevano ampiamente oltrepassato.
Quello che non poteva immaginare, però, era lo stato di disperazione in cui avrebbe trovato bimbo e padrino.
“James! Tu non hai un figlio, hai una Mandragola!”
Sirius, il viso ridotto a una maschera di esausto terrore, porse a James il piccolo Harry, impegnato in un virtuosissimo uso dei suoi giovani polmoni. Nemmeno le carezze di suo padre, però, servirono a tranquillizzare il bimbo.
“Andava tutto bene, fino a quando ho acceso il giradischi, e… James, so che sarà difficile accettarlo, ma temo che tuo figlio odi la musica rock”.
Povero ingenuo, sprovveduto, illuso Sirius.
“Non credo pianga per questo”.
“Allora per cosa?”
James trasse un profondo respiro, sollevò suo figlio e pose il suo pannolino in corrispondenza del naso arricciato di Sirius.
“Mi spieghi come fai a essere un cane così difettato?”
[179 parole]
Note:
Scusate, questa drabble che ha fatto indigestione è un vero delirio, ma avevo bisogno di un po’ di leggerezza. E niente urla leggerezza quanto Sirius in versione baby-sitter.