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Autore: NPC_Stories    13/05/2020    5 recensioni
Una raccolta di flashfic e oneshot che attraverso una parodia quasi sempre comica di alcuni cliché letterari racconteranno frammenti di vita dei miei personaggi ricorrenti, o anche piccoli missing moments di altre storie.
Aggiornamento a random quando mi sento ispirata.
Genere: Fantasy, Parodia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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1324 DR: Redemption Demotion


"Scusami? Vuoi che io faccia cosa?" Daren sollevò un sopracciglio, guardando l'amante di sua sorella come se avesse perso il senno.
"Hai sentito bene. Voglio che mi aiuti a uccidere un mago" ripeté l'altro, con un sorriso accomodante.
"Tu sei un mago, S'lolath. Perché non lo uccidi tu? Perché lo chiedi a un semplice guerriero come me?"
Il drow si appoggiò con noncuranza a una parete rocciosa, ostentando sicurezza. "Perché sei intelligente. Pensi in modo trasversale e questo mi piace. Vorrei che mi aiutassi a perfezionare un piano e portarlo a compimento."
"Ma a me non interessa nulla dei giochi di potere a Eryndlyn" s'impuntò il guerriero. "E sai benissimo che ho chiuso con le uccisioni gratuite."
S'lolath non si lasciò scoraggiare, anzi gli rivolse un sorriso ancora più sicuro.
"Ma è proprio questo il punto. Non ti manca?"
Daren avrebbe aggrottato la fronte, ma non si fidava a mostrare emozioni davanti a un altro drow. Anzi, non si fidava di S'lolath in particolare.
"Non mi manca uccidere. Sono ancora un combattente, la mia lama non resta mai ferma a lungo."
Il mago agitò una mano come per dissipare la sua obiezione, con flemma. "No, no. Non intendo quello. Non sono così sciocco da pensare che la nostra razza sia assetata di sangue in senso letterale." Incrociò lo sguardo di Daren e lo incatenò con un'occhiata penetrante. "Mi piace pensare che siamo due persone pragmatiche, quindi andrò dritto al punto. Io sono intelligente. Tu sei intelligente. Più di quanto lasci trasparire. Io scommetto che ti manca come l'aria. So che a me mancherebbe."
"Ma che cosa?" Insistette Daren, seccato, perché forse stava iniziando a capire.
Il sorriso di S'lolath si fece più affilato.
"Fare uso della tua arguzia. Complottare. Pianificare uno schema e vederlo giungere a compimento, sconfiggere qualcuno a livello intellettuale prima che a livello fisico." Si accorse che la resistenza del guerriero stava iniziando a cedere sotto il peso della curiosità, quindi continuò. "Mettere in uso tutte le potenzialità del tuo cervello senza che la tua moralità ti sia freno. Ti propongo di uccidere un bastardo che renderà il mondo un posto migliore con la sua morte, qualcuno che non merita i tuoi scrupoli etici."
Daren lo fissò in silenzio per un lungo momento. Alla fine sospirò, scuotendo la testa.
"Se dovessi uccidere qualcuno in questo modo, lo farei solo per difesa. Uccidere un mago, sebbene malvagio, non ha nessun senso a Eryndlyn. L'intera città è corrotta. La sua morte non inciderebbe sul suo ecosistema sociale, vero?, perché qualcun altro prenderebbe subito il suo posto. Al massimo farebbe comodo a te, per le tue ambizioni. Questo renderebbe il suo omicidio un gesto d'interesse, non di giustizia. Quindi scordatelo. Io non sono un santo, a volte mi diverto quando uccido, ma non uccido per divertimento."
S'lolath alla fine lasciò che il suo sorriso si spegnesse in una smorfia di frustrazione.
"Non posso crederci!" Sbottò. "Ma non ti stanchi mai di essere così? Come puoi vivere con... con... queste limitazioni orrende!"
Daren alzò una mano per fargli cenno di fermarsi.
"Quando ho deciso di abbracciare un diverso stile di vita e di seguire la guida morale di Eilistraee, ho capito a cosa andavo incontro. Ho sentito un quarto del mio cervello mandarmi affanculo e chiudere i battenti, perché non lo avrei più usato. Ho fatto la mia scelta."
S'lolath si passò una mano sul viso, incredulo, sconcertato. Lui sapeva che non ci sarebbe mai riuscito; rinunciare così a una parte di sé e delle proprie capacità...
Solo dopo alcuni secondi di riflessione capì che Daren gli aveva lanciato un'esca, gli aveva lasciato una scappatoia: Se dovessi uccidere qualcuno in questo modo, lo farei solo per difesa.
S'lolath si chiese se l'avesse detto apposta. Voleva spingerlo a manovrare l'altro mago in modo che diventasse un pericolo per Daren? Il guerriero lo stava sfidando a provare a manipolarlo? Stavano per iniziare una gara d'astuzia fra loro in cui lui avrebbe cercato di coinvolgere il mago suo rivale?
Forse dopotutto non si era sbagliato. Forse l'altro drow non aveva accettato supinamente la defezione di un quarto del suo cervello.


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Nota: questa storia è ispirata alla trope secondo cui "il personaggio buono è tonto", e anche se non è del tutto vero, è comunque vero che un cattivo ha meno limitazioni etiche e quindi ha più libertà d'azione. Un buono si auto-censura per forza di cose. Approfondimento qui: Good is Dumb e nello specifico Redemption Demotion
   
 
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