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Autore: Europa91    14/05/2020    2 recensioni
[Soukoku]
Durante un’agguato Chuuya viene gravemente ferito. Dazai va a trovarlo in ospedale e scopre che il suo partner non si ricorda nulla, nemmeno di lui.
“Dazai si bloccò, il suo cervello ebbe un momentaneo corto circuito, cosa poteva fare?
Opzione 1: rivelare a Chuuya tutta la verità e magari fargli recuperare la memoria a suon di calci;
Opzione 2: fingere di essere suo amico e divertirsi a tormentare Chuuya fino a quando non avrebbe recuperato la memoria, sicuramente poi il rosso gliel’avrebbe fatta pagare e con gli interessi, ma di questo si sarebbe occupato a tempo debito.”[...]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 7

 

 

 

Si era aspettato di tutto Chuuya, davvero, si aspettava qualsiasi mossa da parte di Dazai, ormai aveva imparato quanto l’altro potesse essere imprevedibile ma mai, MAI si sarebbe aspettato che lo baciasse. Inizialmente il rosso non fece nulla, troppo sorpreso e sconvolto dall’intera situazione. Appena riacquistò un briciolo di lucidità decise di rispondere al bacio, cercando di far capire all’altro che non era un debole, non avrebbe passivamente subito quella situazione, e sopratutto che non era una ragazzina, Dazai doveva capire da subito chi comandava tra loro. Quando si staccarono qualche minuto dopo, entrambi avevano il fiato corto. Si studiarono per qualche istante in silenzio, poi Dazai riprese a baciarlo. Chuuya era completamente senza parole, aveva ragione, non erano semplici amici, lo sapeva, sapeva che quel idiota era una persona importante per lui, lo sentiva e ora ne stava avendo la conferma. Era felice, era stupidamente felice di tutto. Sorrise mentre le loro bocche erano ancora unite per poi interrompere quel contatto così dolce. Poteva percepire il respiro caldo di Dazai su di sé, si avvicinò a lui, facendosi pian piano spazio tra le sue braccia. L’altro lo strinse senza accorgersene; aveva baciato Chuuya, cazzo, era un uomo morto, una volta recuperato la memoria, Dazai era certo che il suo partner l’avrebbe ucciso, Chuuya gli avrebbe spaccato ogni osso, sarebbe stata una morte lenta e molto dolorosa, però non era affatto pentito, aveva baciato il rosso semplicemente perché in quel momento voleva farlo. Avrebbe accolto la morte più che volentieri, ora che aveva conosciuto la consistenza e il calore delle labbra dell’altro. Non c’era stato un secondo fine o una ragione dietro quel gesto. Era stato più forte di lui, Chuuya era così vicino che semplicemente non aveva resistito. Per il momento non era ancora morto, era già qualcosa, forse un indizio che anche l’altro ragazzo lo voleva. Quando poi, dopo quel secondo bacio, Chuuya si era stretto a lui, Dazai non aveva più avuto dubbi, aveva fatto la mossa giusta. Come sempre.

 

“Sai lo sapevo” disse Chuuya rompendo il flusso dei suoi pensieri e alzando il viso quel tanto che bastava per incontrare lo sguardo di Dazai.

 

“Cosa?”

 

“Che noi non eravamo amici. Sentivo che c’era qualcosa tra noi. E a quanto pare avevo ragione” in quel preciso momento qualcosa dentro Dazai si ruppe e fece insolitamente male. Come avrebbe potuto dire a Chuuya la verità? Che loro non si amavano bensì il contrario? Si fermò a riflettere; cosa aveva appena pensato? Amore? No, non era quello che provava per Chuuya. Eppure lo aveva baciato. La voce della sua coscienza (che in quel preciso momento sembrava dannatamente simile a quella di Odasaku) lo stava portando a fare i conti con la realtà, una realtà che ormai non poteva più essere ignorata. Aveva appena baciato Chuuya, il suo partner, ed ora lo teneva ancora abbracciato a sé, per un attimo faticò a riconoscersi. Che ne era stato del suo sogno di commettere un suicidio con una donna bellissima? Strinse di più il rosso, e realizzò che in quel momento non voleva essere insieme a nessun altro. Doveva fare qualcosa, e subito, le cose non potevano continuare così. Chuuya però si accorse subito che qualcosa non andava. 

 

“Ehi stupido Dazai che succede?” Chiese dolcemente avvicinando una mano al viso dell’altro ma venendo bloccato da una presa ferrea.

 

“Che stai facendo, Chuuya?” Il rosso lo fissò confuso, perché Dazai stava reagendo in quel modo ora? Che diamine gli era preso all’improvviso?!

 

“Volevo, solo” iniziò a dire ma l’altro si alzò di scatto abbandonandolo su quella panchina

 

“Non ti devi più avvicinare” disse freddamente mentre se lo scrollava di dosso.

 

“Ok, ho capito, sei impazzito” 

 

“Dico davvero Chuuya meglio che torni in ospedale ora, io devo andare” 

 

“No, tu non vai da nessuna parte hai capito? Non puoi baciarmi e poi comportarti come un pazzo, devi dirmi che sta succedendo Dazai”

 

“Se non te ne vai subito potrei ucciderti” 

 

“Devi anche solo provarci” quello sguardo. Dio solo sa quanto a Dazai fosse mancato quello sguardo, era quello il Chuuya che conosceva, doveva solo farlo uscire. Si avvicinò velocemente iniziando a colpirlo. Il rosso subì passivamente i primi due colpi, colto totalmente di sorpresa. Che cavolo stava succedendo ora? Prima lo baciava e ora lo prendeva a pugni, il comportamento di Dazai era incredibile, oltre che assurdo; tuttavia Chuuya aveva intuito che probabilmente c’era sotto altro, quel idiota non faceva mai nulla a caso; dannazione possibile che quando gli sembrava di aver capito tutto le carte in tavola cambiavano? Non ne poteva veramente più di tutta quella storia. Era stanco. Voleva ricordare. Schivò l’ennesimo calcio di Dazai e gliene rifilò uno in pieno petto. L’altro incassò il colpo indietreggiando.

 

“Sei sempre così manesco piccoletto ma non hai ancora riacquistato tutta la tua forza” lo schernì. 

 

“Forse mi sto solo trattenendo dall’ammazzarti”

 

“Un tempo non ti trattenevi, combattevi come se volessi davvero farmi fuori” Chuuya si stupì di quelle parole, fissandolo incredulo;

 

“Io non potrei mai volerti morto” concluse abbandonando lo scontro, per tornare a sedersi sulla panchina di poco prima. Dazai ne approfittò per sistemarsi le bende e darsi una ripulita ai vestiti, ma non lo perse di vista per un secondo; 

 

“Il vero Chuuya mi odia. È questa la verità, TU mi odi” il rosso lo guardò con astio;

 

“Non ci credo. Non è vero” Dazai sorrise voltandogli le spalle

 

“Tu mi odi, mi odi dalla prima volta che mi hai visto e ti odio anche io. Non ci sopportiamo, sinceramente non so nemmeno come facciamo a lavorare insieme” erano così fredde quelle parole, non sembravano provenire dalla bocca di Dazai, Chuuya non ci poteva credere, non ci voleva credere;

 

“Non avrò riacquistato la memoria ma qualcosa la so, queste sensazioni, queste cose che provo con te non le provo per nessuno”

 

“Smettila di comportarti come un moccioso o ti farai ammazzare”

 

“Mi hai baciato” concluse con rabbia. Dazai finalmente tornò a guardarlo, Chuuya sembrava sull’orlo delle lacrime, stava per scoppiare, aveva appena stretto i pugni, 

 

“Tu continui a ripetere di odiarmi eppure mi hai baciato. Sei venuto a trovarmi in ospedale, abbiamo passato tutto questo tempo insieme, che cazzo significa questo Dazai eh? Inoltre sei stato TU a baciarmi per primo”

 

“Era solo un bacio. Non dargli troppa importanza” Chuuya era congelato, non si aspettava tanta freddezza. Sentiva la rabbia crescere dentro di sé, in quel momento aveva paura che se fosse scoppiato, sarebbe finito davvero con l’uccidere Dazai. 

 

“TU non darti troppa importanza; non sei nessuno per me Chuuya mettitelo in testa” a quel punto, il rosso non riuscì più a controllarsi, Dazai sentì il terreno sprofondare sotto i suoi piedi. Il suo piano aveva funzionato, finalmente Chuuya aveva attivato Corruzione.

  
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