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Autore: Rebychan    10/08/2009    4 recensioni
Lavi non avrebbe mai creduto di poter provare tutta quell’irritazione per un motivo così futile.
Anche se non sapeva, a dirla tutta, se quello era veramente un motivo così futile oppure no. Per lui, dopotutto, anche prima che il loro rapporto subisse una svolta inaspettata e, per molti se avessero saputo sorprendente, il discorso sul nome da usare era sempre stato importante.
La prima delle quattro storie (se deciderò di scriverle) ispirate all'anime-manga Junjou Romantica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Parte 3

Ecco l'ultima parte!

Spero vi farà piacere! Fatemi sapere

E questo è anche il mio ultimo regalino per Lavi!

Anche perchè ormai il giorno del suo compleanno si è esaurito.

Anche le cose più belle hanno una fine. Sigh. Sigh. Sob.

Ringrazio come al solito Kuroi (o Bulma90) per aver letto in anteprima e avermi dato il "fiat" al postaggio.

Chi vuole contattarmi lo può fare o tramite commenti, o per email, o nel forum di cui sono amministratrice.

La prossima fic in aggiornamento sarà Nella Terra di Nod, il nuovo capitolo dovrebbe arrivare per la settimana prossima.

Un bacione

Rebychan

 

3° parte

 

“Ehi, perché adesso mi insulti?”, chiese Lavi mettendo il broncio.

“Non t’insulto. E’ la verità.”, esclamò secco Kanda.

“Non è vero. Non sono uno stupido coniglio, sei tu che sei…”

Lavi si fermò. Aveva sempre delle difficoltà a definire il giapponese, per lui l’altro era un arrogante, sempre pieno di sé asociale idiota ma, nel contempo, era anche conturbante e adorabile.

Non riusciva resistergli.

“Cosa sono?”, chiese curioso Kanda mettendo alla prova Lavi, intuendo quello che gli passava per la testa.

“Un idiota.”, fu la risposta sincera di Lavi. “Ma talmente adorabile, che è riuscito a farsi amare da me alla follia.”

A quelle parole, Yu sorridendo un’altra volta impercettibilmente soddisfatto, chiuse gli occhi e si risedette sul letto. Il ragazzo dai capelli rossi gli si affiancò, aspettando che l’altro dicesse qualcosa, che potesse cancellare i dubbi che l’avevano assalito. Yu l’amava davvero o no? E se sì, quanto?  

Poi il giapponese disse: “Tu rimani comunque uno stupido coniglio.”

“Ma perché? E’ stupido volerti chiamare per nome? Amandoti, trovo che il cognome sia molto informale. Mi accontenterei anche di Yu-san o Yu-sama pur di farlo.”

“No, grazie. Quei due nomi li usavano per chiamarmi i discepoli della palestra di mio padre.”

“Allora Yu-kun?”

“No, mi chiamano così sia Zhu, sia Tiedoll. E Yu-chan mi chiamavano i miei nonni. Yu senza vezzeggiativi i miei genitori.”

“Eh?”, strabuzzò gli occhi incredulo Lavi. “Non capisco cosa vuoi dirmi con questa lista di persone che ti chiamavano per nome. Cosa intendi? Solo io non posso chiamarti per nome e gli altri sì? E’ questo che vuoi dirmi? ”

Yu riaprì le palpebre e incontrò gli occhi di Lavi, che ora era furioso, voleva proprio sapere perché se pure i discepoli del padre avevano potuto chiamare per nome il giapponese, oltre ai suoi parenti e conoscenti più stretti, a lui veniva negato quel diritto.

Kanda sospirò e si decise a spiegarsi meglio.

Le parole per lui, però, erano difficili da trovare.

Si prese il labbro tra i denti e distolse lo sguardo imbarazzato mentre diceva: “Sei proprio uno stupido. Non capisci che il mio nome non è importante. Già altre persone mi chiamavano e mi chiamano come vorresti tu, e, invece, c’è solo una persona a cui permetterei mai di storpiare il mio cognome, senza ammazzarla di botte, e quella persona sei tu.”

Lavi strabuzzò l’occhio verde sorpreso da quella confessione.

Se le parole del giapponese erano vere, quello significava che…

“Vuoi dire che tieni così tanto a me, da volermi regalare un modo di chiamarti personalizzato?”

Nessuna risposta, seguì quella domanda.

“Un nome cui solo io posso ricorrere per chiamarti?” , continuò allora Lavi desideroso di avere la conferma effettiva di quello che aveva inteso.

“Hn.”, esclamò Yu per conferma e Lavi allora sorrise di cuore.

Finalmente si era reso conto della verità.

Yu non gli faceva un torto quando gli impediva di chiamarlo per nome, anzi gli aveva fatto un bellissimo regalo quando gli aveva permesso di storpiare il suo cognome dandogli così la possibilità di essere l’unico a chiamarlo in quel dolcissimo modo.

Ora capiva perché la prima volta che aveva usato quel nomignolo, l’altro non l’aveva ammazzato come aveva pensato avrebbe fatto.

Aveva accettato quel nome come il proprio quando erano insieme, perché lo amava.

Non aveva tenuto le distanze in tutto quel tempo, anzi proprio in quel vezzeggiativo c’era la loro intimità.

Kanda comportandosi così era stato davvero…

Lavi sospirò, e, allora, nel rendersi conto di quello, per la prima volta quel giorno si decise a chiamarlo con quel nome.

“Kacchan, sei dolce.”, disse abbracciando il compagno che ancora si rifiutava di guardarlo in volto, imbarazzato dalla confessione che l’altro gli aveva estorto sul nome. Odiava apparire troppo sentimentale, gli sembrava di diventare debole. Ma con Lavi si ritrovava a essere romantico, quasi senza accorgersene. Era più forte di lui.

Yu non disse nulla ma si lasciò trascinare in quell’abbraccio.

“Kacchan, sei adorabile.”, disse ancora Lavi stringendo sempre più forte Kanda e obbligandolo a guardarlo in volto.

Il giapponese era sempre più imbarazzato, tanto che non riusciva a dire niente che impedisse al ragazzo dai capelli rossi di definirlo con degli aggettivi così poco virili, e allora Lavi lo baciò per qualche istante.

Yu lo ricambiò.

Quando si staccarono, Lavi ridacchiò dicendo: “Adesso è il mio turno di regalarti un nome personalizzato, se tu sei Kacchan..” Si soffermò per qualche istante su quel nome per assaporarne la dolcezza ora che sapeva che significato d’amore aveva. “…io non potrò che essere Lacch…”

“Non serve.”, esclamò Kanda, che dopo il bacio era riuscito a recuperare un po’ del suo controllo.

L’imbarazzo se n’era andato, dopotutto si era detto, era giusto che Lavi sapesse la verità sui motivi che l’avevano spinto a farsi chiamare ‘Kacchan'.

Non gli aveva mai detto di amarlo,  e se in quel modo l’altro aveva capito quanto teneva a lui, allora era meglio così.

L’amava davvero ed in un modo forte e totale.

“Come non serve?”, chiese Lavi sorpreso. “Voglio anch’io regalarti un nome bello coccoloso, per quando saremo soli.”

“Ma il tuo nome c’è già.”, disse furbo Kanda.

“Come?”

“Stupido coniglio, è il nome che più ti si addice.”, rispose Yu sfidando l’altro a negarlo.

Lavi a quelle parole ridacchiò di nuovo, tutto sommato per come si era comportato quel giorno, se lo meritava quel nomignolo. Tuttavia non poté non dire: “Sei un idiota, Kacchan. Non è un nome carino.”

“A me piace, così come mi piace…”, Kanda si fermò dopo aver detto quelle parole. Fino a quel momento aveva tenuto un tono sarcastico, ma ora lo corresse. Finalmente era giunto il momento di dire quello che provava, sì sentiva che ce l’avrebbe fatta. Sospirò e riprese a dire più dolcemente: “… così come amo la persona che lo porta.”

Lavi nell’udire quella dichiarazione d’amore rimase per qualche istante inebetito, poi però sorrise radioso.

Yu, finalmente, gli aveva detto di amarlo direttamente.

I dubbi di quel pomeriggio sui reali sentimenti che il suo compagno provava per lui vennero spazzati via come neve al sole.

Lui amava Yu. Yu amava lui. Loro si amavano veramente.

Quella era l’unica vera verità.

Tornò a baciare il compagno e quella notte, visto che il giorno dopo i due a causa della missione di Kanda avrebbero dovuto separarsi di nuovo decisero che potevano andare oltre.

Quella notte Kacchan e lo stupido coniglio, consapevoli di amarsi, appropriandosi dei loro veri nomi, si persero l’uno nel corpo dell’altro, felici e appagati di poter esprimere anche con il corpo l’amore, senza più ombre, che provavano.

 

Fine

 

Allora come l'avete trovata? Troppo zuccherosa? Può darsi, ma ne avevo bisogno. ^///^

 

E ora un ringraziamento speciale va a:

 

Ladydeathxx: Anch'io adoro questa coppia, ma penso ormai si sia capito. ^///^ Mi fa piacere sapere che hai trovato la storia di tuo gradimento! Spero che anche il terzo capitolo sia all'altezza. Grazie per il commento.

 

BloodyKamelot: Grazie! Mi fa piacere sapere che ti piace come scrivo! Addirittura trovi la storia geniale? Troppo buona! ^///^ Spero che anche questo terzo e ultimo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per il commento.

 

Ermellino: Il continuo è arrivato velocemente, vero? Il tuo entusiasmo mi contagia sempre. Mi fa piacere sapere che ti piace come scrivo. Grazie per il commento sia a questa fic, che all'ultima one shot di Cosa ne pensate di... Sono stata contenta di sapere che ti è piaciuta, e che l'hai considerata addirittura un capolavoro. Grazie. Troppo buona! ^////^

 

Un bacione

 

Rebychan

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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