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Autore: vanessie    15/05/2020    1 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 218

“San Valentino”

 

POV Evelyn

Era San Valentino quel giorno ed io avevo già programmato con Kevin una cena fuori romantica. Era la prima che ci concedevamo da soli da quando eravamo diventati genitori, ormai potevamo permettercelo, Jennifer aveva 17 anni e Matthew 13. Sapevo che Jennifer sarebbe restata in casa quella sera, non aveva il ragazzo e quindi non usciva a festeggiare, così come Matt. Finii di riordinare la cucina e transitai nel salotto diretta in bagno, quando vidi mio figlio seduto vicino al tavolo. Vi aveva posizionato una specie di secchiello ricolmo di cioccolatini, caramelle e dolciumi vari con la scritta I LOVE YOU oppure BE MINE. Mi incuriosii un sacco. Lui stava scrivendo su un bigliettino.

 

giphy

 

“Matty che fai?” gli chiesi “Sono impegnato, scusami” rispose voltando brevemente i suoi occhi azzurri ereditati da me “Cos’è tutta quella roba?” domandai alludendo al secchiello di dolciumi, notando solo in quel momento che c’era anche un orsacchiotto di pelouche. “Mamma è San Valentino!” “Questo lo so ma…vorrei solo sapere che stai facendo” insistei “È un regalo ok? A proposito! Posso uscire?” rispose “Adesso?” “Sì, posso?” ribattè “Dove vai?” “Devo portare questi regali a una ragazza” spiegò. Lo guardai sorridendo, percorrendo poi con lo sguardo il suo abbigliamento composto da t-shirt bianca, felpa nera con cerniera e cappuccio, pantaloni beige e scarponcini neri. “Ammettiamo che potrei anche accettare di farti uscire, ma voglio sapere chi è la ragazza!” esclamai “E secondo te posso dirtelo? Sono fatti miei” “Ohhhhhhhh in questo caso…niente permesso, hai solo 13 anni e ti toccherà obbedire” affermai curiosa. “E va bene! Non voglio farmi rovinare la giornata dell’amore da te! I regali sono per Katelyn” ammise. La figlia di Holly e Ben era sempre stata molto amica di Matt, erano cresciuti insieme, avevano giocato e da quando erano adolescenti facevano qualche giro in bici, oppure si vedevano a casa di lei o a casa nostra e li vedevo parlare un sacco, ma questa cosa del San Valentino…si era innamorato? Non potevo dargli torto, era una bella ragazzina, inoltre era dolcissima. Kate aveva un anno più di mio figlio, 14 anni. “Per Kate?” “Sì” rispose “E da quando le fai un regalo per la festa degli innamorati?” “Da ora” rispose lapidario. “Per Kate…accipicchia quante cose!” esclamai sorridendo.

 

cap.218

 

“Quindi? Posso uscire?” “Certo, tanto vai a piedi, casa sua è a due passi” chiarii. Lui annuì “Matt?” “Sì?” rispose. Gli andai vicino mettendogli una mano sulla spalla “So che sei un bravo ragazzo, mi raccomando…le ragazze vanno trattate bene! E sai che voglio bene a Kate, è la figlia della mia migliore amica” spiegai “Sì lo so, cosa credi? A dopo” disse sbuffando e uscendo di casa. Restai a guardarlo dalla finestra, mentre camminava verso la sua meta. Oh cavolo, stava crescendo! Tredici anni erano ancora pochi. Sapevo che anche Kate voleva bene a Matt, Holly ed io ne parlavamo spesso, tuttavia sapevo anche che lei lo vedeva solo come un amico a meno che non ci fossero stati cambiamenti recenti. Il fatto che mio figlio fosse più piccolo di lei di certo non lo aiutava, a quell’età si guardano sempre quelli più grandi. Ad ogni modo sperai che a vicenda si comportassero l’uno con l’altra nel migliore dei modi.

 

POV Matt

Bussai alla porta di Holly e Ben, amici dei miei genitori da lunga data. Ero stato spesso a casa loro fin da piccolo e ancor di più da quando Kate ed io eravamo cresciuti. In realtà lei per me era molto bella: capelli castani lunghi, occhi castani, un po’ più bassa di me, magra. Era molto carina e simpatica, stava allo scherzo ed era anche molto dolce.

 

giphy

 

Speravo che i miei regali per San Valentino le piacessero e che li accettasse, avrebbe significato che forse anche per lei non ero un amico come gli altri. Sì ok, sapevo che le piaceva uno, inoltre altre volte mi ero dichiarato, ma aveva sempre sminuito le cose, dicendomi che non dovevo dirle di essere innamorato. Kate aprì la porta e mi sorrise “Ciao” disse “Ciao, ti va di trascorrere il pomeriggio insieme?” le proposi agitato, come ogni volta mi succedeva da quando avevo iniziato a capire di essere innamorato di lei. Il cuore mi batteva fortissimo e iniziavo a uscire di cervello, finendo sempre per dire qualche frase scema per l’imbarazzo. “Sì, vieni” rispose invitandomi ad entrare in casa. Camminammo costeggiando le scale che portavano al piano superiore, fermandoci lì in piedi. Le porsi l’orsacchiotto di pelouche “Grazie, è per me?” mi domandò “Sì” “È bellissimo!” esclamò abbracciandolo “Ero indeciso tra l’orso e il ragno, so che ami i ragni!” scherzai, perché sapevo che li odiava, lei si mise a ridere e mi condusse davanti al caminetto acceso.

 

giphy

 

Ci sedemmo per terra, sul tappeto. Le consegnai il biglietto, cavolo…e se ora la prendeva male? E se poi avesse cominciato a evitarmi? Se rovinavo l’amicizia che avrei fatto? Kate lo aprì, mi sentii insicuro di quel gesto, non le avevo mai fatto un regalo per San Valentino, quindi ci ripensai e sminuii “È un regalo in amicizia” dissi, perché avevo paura che mi rifiutasse.

 

giphy

 

Lei alzò gli occhi dal biglietto e fece un sorrisetto guardandomi. “Matt!” esclamò “Cosa?” “Lo sai che mi piace un ragazzo” “Sì però…mica è il tuo ragazzo” specificai “E quindi?” “A te piace così tanto?” domandai “Beh sì” rispose. Annuii e abbassai gli occhi sul secchiello di caramelle che le avevo portato “E poi…dai Matt lo sai, ne abbiamo parlato diverse volte” “Del fatto che tu pensi che io sia carino e che ti piaccia il mio carattere ma sono piccolo?” chiesi retoricamente “Sì” “Abbiamo un anno di differenza, non dieci. E il fatto che tu ne abbia 14 non ti rende così tanto più grande rispetto a me” ribattei “Alla nostra età un anno conta” “Scusa ma quello che ti piace non ha un anno più di te? Anche tu sei piccola per lui” la provocai “Esatto lui è più grande! I maschi sono immaturi rispetto alle femmine, tu saresti più immaturo di me anche se avessimo entrambi 14 anni, ma ne hai addirittura uno in meno” “Non è che quello mi sembri tanto maturo a dire il vero, Kate” “E poi le nostre mamme sono amiche d’infanzia e…lo siamo anche noi” “Ok, ho capito, lasciamo perdere” conclusi, tanto sapevo che adesso avrebbe attaccato la storia del fatto che lei mi voleva bene e che ero il suo migliore amico da sempre, che l’amicizia delle nostre mamme ci impediva di fare errori e sciupare tutto. “Non sei arrabbiato vero?” mi domandò. La guardai negli occhi e scossi la testa, aggiungendo un mezzo sorriso. Non sapevamo cosa dirci, così iniziammo a giocare con il pelouche e le caramelle giusto per fare due risate.

 

giphy

 

Holly venne in salotto “Ciao Matt, avevo sentito la tua voce dal bagno!” esclamò “Ciao Holly” “Wow quante cose!” aggiunse guardando i regali che avevo portato a sua figlia. Le sorrisi imbarazzato, cavolo ora chissà che avrebbe pensato e cosa si sarebbe detta con mia madre! “Ohhh amore, sei dolcissimo!” disse facendomi una carezza sul capo “Assomiglierai a tua mamma, ma hai le stesse buone maniere di tuo padre” precisò. “Mamma noi ora usciamo, posso?” le chiese Kate per toglierci da quella situazione “Va bene” rispose Holly. La salutammo e uscimmo, incamminandoci per le strade cittadine. Iniziammo a parlare normalmente, come avevamo sempre fatto fino al giorno prima, scherzammo, ridemmo e facemmo una passeggiata.

 

giphy

 

“Prendiamo un gelato?” le proposi “Sì certo, io lo riempio di cioccolata e zuccherini, tu?” “Di cioccolata e granella di nocciole” risposi. Ordinammo i gelati e presi il portafoglio per pagarli “Dai il mio lo pago io!” disse “No, pago io, anche se hai un ragazzo che ti piace, il tuo migliore amico può offrirti qualcosa, no?” “Certo” rispose. Uscimmo all’aria aperta a gustarceli, mettendoci seduti su una panchina. Quando finimmo di mangiare mi alzai il cappuccio della felpa “Cos’è una nuova moda?” mi chiese “Cosa?” “I maschi si sentono più fighetti con i cappucci?” “No” “E allora toglitelo” disse “No dai” risposi trattenendolo mentre lei cercava di calarmelo “Sono belli i tuoi capelli biondi, da quando eri piccolo si sono scuriti” precisò “Sì un po’” risposi.

 

giphy

 

“Sei strano sai?” disse “Eh lo so…sono un po’ imbarazzato” confessai “Per la storia di prima a casa mia?” “Per il fatto che…pensavo di essere sempre stato sincero e leale con te” “Certo che lo sei Matty” “Posso dirti la verità?” le domandai “Sì” “Mi stavo chiedendo perché tu non lo sei altrettanto con me in questo periodo. Ti conosco da quando siamo nati e mi infastidisce sapere che mi reputi piccolo e immaturo” farfugliai “Matt…è solo che non mi va di rischiare” “Va bene” risposi arrendevolmente. “Ora però ti voglio pagare io un thè o una coca cola” disse cambiando argomento, portandomi verso il bar. Una volta chiarite le nostre opinioni, smisi di pensare a quel desiderio di vedere Kate come qualcosa di diverso da un’amica, o meglio lo misi in un angolo, godendomi il pomeriggio insieme.

 

giphy

 

Andammo a sederci in un parco pubblico, nel quale avevamo iniziato ad andare spesso da quando i genitori ci davano il permesso di uscire. Era spazioso, nonostante fosse molto frequentato da mamme con bambini, adolescenti in gruppo, adulti che portavano a spasso i cani e da anziani, le panchine erano molto distanziate tra loro, per cui si poteva anche parlare senza essere ascoltati. Quando eravamo bambini la nostra attività preferita era ovviamente il gioco: nascondino, giochi a carte, giochi da tavola, disegnare, fare gare di corsa o in bicicletta, videogiochi e così via. Da quando eravamo andati alle medie, invece, di quei giochi restavano solo i giri in bici, i videogiochi e i giochi da tavola, il resto del tempo lo trascorrevamo raccontandoci qualcosa della scuola, di cosa facevamo nelle gite di famiglia, degli amici comuni e non, ascoltando musica e facendo passeggiate.

Anche se lei era una ragazza e di alcune cose non potevamo discutere, mi piaceva parlare con Katelyn, non solo perché mi fidavo visto che eravamo cresciuti insieme, anche perché era una ragazza intelligente e sapeva darmi buoni consigli, soprattutto perché avevo da poco scoperto che le donne ragionano diversamente dagli uomini. Molte volte quando le raccontavo di cose successe con amici o con mamma e papà, lei mi faceva vedere le situazioni da un punto di vista diverso e in alcune occasioni cominciavo a cambiare idea, sia in positivo sia in negativo, sul modo di interpretarle. Questo non perché mi facessi influenzare, era abbastanza difficile perché, sebbene fossi più piccolo di un anno, avevo un carattere abbastanza deciso e determinato, quanto perché lei trovava sempre dei dettagli ai quali non facevo minimamente caso. Insomma era bello avere una migliore amica, certo non parlavamo di sport o ragazze carine, ma di tutto il resto sì. “Ciao ragazzi” ci salutò una signora vicina di casa di Kate, mentre sedevamo sulla panchina e stavamo ridendo “Buonasera” rispondemmo in coro. “Ma come siete carini! State facendo un giretto?” domandò “Sì, una passeggiata” precisò Kate “Fate benissimo, è una bella giornata di sole e…quelle caramelle sono per festeggiare San Valentino?” chiese indicando una bustina di quelle che le avevo regalato, che avevamo portato con noi per mangiarne alcune. Quella era un’impicciona numero uno, ma che gliene importava? Di certo per spettegolare. “No” affermai “Ah vedendovi soli soletti al parco, avevo immaginato che foste innamorati” aggiunse “Stiamo solo parlando” chiarii “Vi lascio, buon pomeriggio” salutò strizzando l’occhiolino e andandosene. Mi voltai verso Katelyn, si voltò anche lei e mi rivolse un sorriso “Che figuraccia, adesso andrà a dire a chiunque che ci ha visti” disse “Oh sì, proprio una gran figuraccia, stavamo parlando su una panchina del parco…andiamo, non stiamo facendo niente di male, anche se lo dice in giro chi se ne importa?” ribattei “Non perché stiamo facendo qualcosa di strano” “E allora? È vietato parlare?” replicai “No” “Ti va se continuaimo il giro?” proposi e lei accettò.

 

0MMzr

 

A fine pomeriggio camminai fino a casa sua per riaccompagnarla. A Holly ma anche a mia madre faceva piacere che lo facessi, soprattutto mia mamma mi faceva una testa così, ripetendomi in continuazione che adesso che ero un ragazzino, dovevo essere educato con le ragazze, tipo riaccompagnandole a casa, aprendo la porta di un qualsiasi locale e lasciandole passare per prime, rivolgendomi a loro con gentilezza e rispetto. Cercavo di farlo, quasi più per accontentare mia madre, chissà se nel futuro questa cosa mi potesse tornare utile o meno…per adesso mi fidavo, poi lo avrei scoperto da solo. “Allora grazie per i regali e per la tua compagnia” mi salutò Katelyn una volta giunti davanti al cancello del suo giardino “Prego” “In bocca al lupo per il tuo compito in classe! Mi raccomando, scrivimi su whatsapp domani per dirmi com’è andato” “D’accordo, ci sentiamo. Ciao Kate” conclusi. (il video di Matt e Kate che escono insieme https://www.youtube.com/watch?v=wdnMpUoNh-Y ).  

 

NOTE:

Hey, come state? In questo capitolo Evelyn e Kevin passano decisamente in secondo piano. Evelyn si accorge che suo figlio Matthew, ormai 13enne, sta preparando delle cose per San Valentino: lui non vorrebbe dirle per chi sono, ma alla fine è costretto a farlo per poter ottenere il permesso di uscire. Vi aspettavate che potesse nutrire interesse per Katelyn? Sono cresciuti insieme e sono anche migliori amici, hanno un anno di differenza ma sono molto in sintonia dal punto di vista caratteriale. Il POV Matt mi sembrava più opportuno per descrivere il pomeriggio, oltre che per farvi conoscere il personaggio. Kate dice di vederlo come un amico, aggiungendo mille altre motivazioni utili a fargli capire che il loro rapporto non può diventare qualcosa di diverso da un'amicizia molto stretta e complice. Si parla di ragazzini di 13 e 14 anni, sono molto giovani, per cui ho cercato di lasciar trasparire parecchia spontaneità, sommata ad ingenuità e a modi di fare infantili.

Il personaggio di Matthew ragazzino è ancora interpretato come nei capitoli precedenti da MattyB (artista musicale scoperto per caso, legato a James Maslow= Kevin), le gif e l'ispirazione per il capitolo è tratta da un suo video musicale, che potete rivedere nel link di fine capitolo e che rimetto qui:

https://www.youtube.com/watch?v=wdnMpUoNh-Y

Ho inserito tante gif, spero non vi abbiano infastidite, ma volevo far vedere cosa descrivevo e le trovo dolcissime, adatte a quel periodo di vita chiamato preadolescenza. Vi aspetto venerdì, vi invito di nuovo a farvi sentire con una recensione...fatemi sapere cosa pensate di questi personaggi e della storia in generale, per me sarebbe davvero importante!

Vanessie

   
 
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