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Autore: Blyth    18/05/2020    3 recensioni
Sullo sfondo di una guerra che dura da oramai più di sessant'anni si intrecciano le storie dei nostri protagonisti: un giovane cacciatore di mostri dal destino ancora da svelare, un orfano con un segreto da custodire per poter sopravvivere e una guerrera di un ordine composto da mezzi-demoni.
Nessuna grande profezia.
Nessuna impresa eroica da grandi canti epici.
Solo il desiderio di riscatto, la sete di vendetta e una guerra che lacera e distrugge ogni cosa che incontra.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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cap3
3. La guerriera Re Kai
(note a fine capitolo)











Shyn si fece guidare fino alla prossimità della caverna dell'orso posseduto, poi lasciò che la sua guida impaurita tornasse a gambe levate al villaggio, lasciandolo solo ad affrontare il mostro.
Il giovane guerriero posò una mano pronta sull'elsa della propria spada, regolando il respiro per concentrarsi e percepire l'aura demoniaca dell'Arkhan. Lo percepiva vicino, ne poteva sentire la sete inestinguibile di sangue e morte, anche l'Arkhan aveva percepito la sua presenza e si stava avvicinando diventato una presenza sempre più concreta mentre usciva dalla grotta.
Quando Shyn arrivò davanti alla radura davanti alla grotta si trovò di fronte ad un immenso orso le cui carni erano già in decomposizione, lembi di pelle puzzolente ballonzolavano mentre le mosche banchettavano sulla sua carne esposta.
L'odore era disgustoso, anche più della visione stessa ma Shyn era abituato a certe cose, cacciava demoni da quando aveva tredici anni ed era riuscito ad impugnare per bene una spada. Non gli facevano più paura ne disgusto, ma accendevano in lui una sete di morte che non riusciva ancora a spiegarsi.
Ora che era davanti a lui sentiva solo il bisogno viscerale di uccidere quel mostro per colmare anche solo per un'attimo quel vuoto che sentiva nel petto.
L'orso posseduto caricò verso di lui e Shyn con la spada sguainata gli si lanciò contro aspettando il momento in cui si sarebbe alzato sulle zampe per colpirlo.
L'orso però lo caricò con una testata obbligandolo a schivare prima di essere afferrato dalle fauci spalancate e sporche di sangue.
Shyn non perse tempo lanciando un fendente ad una zampa enteriore, la carne putrida si sfaldò come burro sotto la sua lama.
L'orso lo colpì con una zampata buttandolo a terra e salendogli sopra, Shyn fu pronto a frapporre fra lui e le fauci la spada impedendogli di staccargli la testa con un unico morso.
L'orso er forte nonostante cadesse a pezzi, la forza dell'Arkhan lo teneva vivo e potente ma Shyn  conosceva bene quel tipo di demoni possessori, conosceva il loro punto debole.
Con un movimento netto del polso girò la spada putandola dritta contro il cranio dell'orso che si lanciò con tutto il suo peso per morderlo. La lama penetrò dritta nel cranio affondando nel cervello dell'animale e bloccandolo per qualche istante ogni movimento.
Cogliendo di quell'attimo di stordimento Shyn  si sfilò da sotto la bestia , estraendo un pugnale da uno stivale malconcio.
Senza esitare conficcò la lama del pugnale nell'unico occhio dall'iride rossa e serpentina dell'orso, l'occhio demoniaco.
L'animale-demone si accasciò a terra con un verso gutturale, l'ultimo lamento prima che il demone si dissolvesse e tornasse nel regno delle ombre.
Shyn  recuperò spada e pugniale, come prova conservò l'occhio demoniaco che mise in un sacchetto poi tornò al villaggio per riscattare la sua ricompensa.


Due giorni dopo erano di nuovo in viaggio verso Shizen una delle tante contee che confinavano con i regni in guerra delle isole del sud. Shyn gli aveva proposto più volte di dividere le loro strade ora che il suo viaggio lo portava verso zone di guerra, Ryo lo capiva, non voleva portarsi un bambino li dove sarebbe stato solo un peso ma lui non aveva paura e sapeva badare a se stesso.
-Perché andiamo verso Shizen?- gli domandò una sera mentre mangiavano alcune verdure stufate accanto al fuoco.
Shyn  frugò, senza smettere di masticare il povero pasto, nella propria veste estraendo un foglio ripiegato diverse volte su se stesso che gli allungò.
Ryo lo aprì fissando la pagina scritta in grandi caratteri.
-Ehmm...- mormorò imbarazzato -...non so leggere.- pigolò restituendogli il foglio con le guance rosse.
Shyn mandò giù un boccone senza dare segno di giudizio verso quella sua ignoranza -C'è scritto che si cercano cacciatori di mostri che difendano un accampamento di Shizen dai cadaveri che si rianimano la notte.- spiegò -La ricompensa è dì 50 monete d'argento a testa.-
-Ci potremmo comprare un cavallo con tutti quei soldi!- esclamò Ryo senza pensarci due volte, ricordandosi subito dopo che comunque quelli non erano "soldi loro" ma "suoi" si corresse -Sempre che tu voglia o lo ritieni necessario.-
Shyn annuì -Comprare un cavallo è una buona idea, ho dovuto abbattere la mia ultima cavalcatura sei settimane fa, viaggiare così tanto a piedi è scomodo.-


Raggiunsero l'accampamento dopo altri dieci lunghi giorni di cammino, si trovava in una zona tra uno dei laghi maggiori delle catene montuose Shioz e il mare li dove era in corso una guerra terra-acqua con il popolo delle isole del sud.
Si trattava di un grande insediamento, baluardo della resistenza, circondato da palizzate in legno oramai diroccate a causa dei persistenti scontri con gli eserciti nemici appostati sulla spiaggia e sulle coste.
Quando vennero avvistati le guardie gli intimarono di identificarsi e Shyn mostrò loro l'annuncio, le guardie si rilassarono subito scortandoli dal capo del forte.
- Vista la zona di guerra siete stati in pochi a rispondere...anzi direi che a parte  voi e quel mezzo demone siete stati gli unici  a rispondere al nostro appello.- disse il capitano Matsyu.
Ryo, che era rimasto tutto il tempo in silenzio nascosto dietro il più grande si fece dritto e attento -Un mezzo demone?- mormorò ancora prima di rendersene conto.
Shyn gli diede un colpetto con una mano, il suo modo per intimargli di evitare di parlare oltre mentre faceva affari ma il capitano Matsyu non parve troppo infastidito dalla domanda, risponendo -Oh fosse per me li farei ancora giustiziare da piccoli quei mostri...fanculo a ciò che professano, i mostri comuni ci bastano e avanzano ma vista la situazione devo piegarmi per il bene dei miei uomini. Adesso andate, vi sarà affitado un letto per riposare, cercate di dormire prima che cali la notte.-
Uscirono dalla tenda mentre i militari riprendevano a parlare e organizzare il fronte di resistenza.
Una guardia li portò fino ad una delle tende riservate alle brande indicando loro due letti sul fondo prima di lasciarli. Ryo si guardò attorno, i letti erano quasi tutte vuoti fatta eccezione per una decina di soldati che riposavano, forse quelli a cui sarebbe toccata la guardia di notte pensò Ryo mentre andavano alle brande affidate  loro. Mentre si avvicinavano cercando di non disturbare chi stava riposando Ryo scorse una figura femminile sdraiata sull'ultima branda, aveva un cappello circolare con delle campanelline posato sul volto, le braccia incrociate sotto il seno e un orecchino acceso di una luce magica colorata di azzurro.
Stava fumando una pipa lunga da cui si alzava una nuvoletta di fumo scuro.
Shyn lasciò cadere la sua sacca sul letto accanto alla donna che alzò lo sguardo da sotto il cappello.
Ryo sentì su di sè lo sguardo azzurro e penetrante che lo mise a disagio, portandolo istintivamente a stringere la veste di Shyn per riparasi dietro la sua schiena. Non doveva nemmeno sforzarsi di immaginare chi fosse la donna, era il mezzo-demone, nessuna donna che non fosse un mezzo demone poteva trovarsi su un campo di battaglia vestita da guerriero.
- Finalmente un po' di compagnia per la veglia notturna!- disse sorridendo loro e sbuffando il fumo dalla bocca truccata di rosso scarlatto.
-Tu devi essere il mezzo demone.- disse Shyn sedendosi stancamente sulla branda, Ryo lo seguì senza scollarsi da lui e senza scollare lo sguardo incuriosito e impaurito dalla donna demone.
Lei grugnì contrariata - Guerriara Re Kai...grazie, begli occhi.- lo sguardo che gli lanciò fece venire la pelle d'oca a Ryo.
Quella donna era strana, emanava una strana energia e non gli piaceva, in più la benda che portava sull'occhio destro la rendeva ancora più minacciosa.
La donna si alzò con un balzo delicato dalla brandina afferrando una lancia appoggiata ad una delle travi della tenda -Spero che quel bimbo ti si stacchi dosso prima del calare del sole....non mi piace avere palle al piede mentre lavoro.- disse lasciando loro un'altra occhiata prima di andarsene.
Quando fu uscita dalla tenda Ryo si staccò finalmente dalla schiena di Shyn per stendersi sulla sua brandina rannicchiandosi, era stanco morto per il viaggio.
-Quella donna mette i brividi, ha una brutta aura.-
-Ha il Kai di un demone per questo ti fa paura.- gli spiegò lui stradiandosi a sua volta con un sospiro.
-Tu puoi sentire il Kai delle persone?- domandò Ryo curioso.
Lui scosse la testa -Solo quello di esseri sovrannaturali....- mormorò girandosi dall'altra parte.


Si alzarono al calare del sole quando di li a poco i morti avrebbero iniziato a sbucare dalle fosse scavate nel terreno e animarsi per attaccare i vivi.
Nonostante proteste e capricci Ryo venne lasciato all'accampamento, riuscendo solo a strappare il permesso di rimanere su una delle torrette di guardia. I non-morti lo spaventavano ma in lui era comunque forte la curiosità di vedere combattattere il suo compagno di viaggio e quella guerriera Re kai, ma Shyn non aveva voluto sentire ragioni.
Una guardia gli accarezzò i capelli destandolo dai suoi pensieri e facendogli alzare d'istinto il viso imbronciato.
-Avanti bimbo, non fare così tuo fratello ha ragione, sarebbe stato solo un rischio.- gli disse l'uomo barbuto e puzzolente di guardia sulla vedetta.
Ryo storse il naso -Non sono un bimbo, ho 11 anni e quello non è mio fratello.-  lo corresse stizzito nel sentirsi dare del bimbo piccolo.
La guardia rise -Va bene giovane uomo!- sospirò senza distoglierle gli occhi dal bosco che li circondava -Ma resta il fatto che il ragazzo con cui viaggi ha ragione a volerti al sicuro dietro le mura. Io li ho visti sai? I morti che si rianimano sono tra le cose più terrificanti e pericolose che puoi vedere su un campo di battaglia.-
Ryo si alzò salendo su una sedia per guardare anche lui oltre il legno -Non è colpa vostra se ora vi perseguitano? Perché non avete bruciato come si deve i loro corpi?-  chiese.
La guardia si rattristò accarezzandogli ancora una volta la testa, in un gesto quasi paterno -Prima avevamo una base sulla spiaggia ma siamo dovuti arretrare così di fretta che ci siamo lasciati tutto alle spalle senza poter occuparci dei caduti. Gli uomini dell'isola di Hido ci hanno assediato per tre giorni...l'assedio si è fermato solo quando hanno iniziato ad essere divorati dai nostri stessi caduti tornati dalla tomba.- scoppiò in una risata amara -Quei soldati valorosi hanno trovato il modo di continuare a combattere per noi anche dopo la morte.-
Ryo fece una smorfia nel sentire quelle parole -Ma adesso è voi che divorano la notte.-  il silenzio calò sulla torre di vedetta.
Ryo sospirò guardando il bosco davanti a loro, la notte era buia, la luna coperta dalle nuvole non riusciva a illuminare la terra attraverso le fronde rigogliose degli alberi. Si potevano solo udire versi tenebrosi, nati dall'incubo alzarsi dal nero davanti a loro. Ryo sentì la propria pelle rizzarsi mentre urla stridule e versi riempivano la notte, forse, si disse, Shyn aveva ragione nel volerlo lontano dai quei mostri.
Poteva solo immaginarli mentre si alzavano dalle loro fosse scavate per salvarsi dalla luce del giorno.

***


Shyn si voltò rapidamente mentre estraeva la lama della propria spada dal cadavere in putrefazione di un soldato per voltarsi appena in tempo per tagliare le braccia di un'altro cadavere, protese per afferrarlo.
I morti tornati dalla tomba erano più di quanto si aspettasse, normalmente non li aveva mai trovati un problema ma questa volta erano tanti, troppi per affrontarli da solo senza correre il rischio di essere afferrato e morso. Quei cadaveri avevano la forza di tre uomini che compensava la loro mancanza di velocità ma in grande numero erano una minaccia anche per uno spadaccino esperto.
Shyn tagliò la testa con un colpo deciso al suo avversario voltandosi per scovare con lo sguardo la guerriera Re Kai, la donna combatteva a una ventina di metri da lui e non sembrava così affaticata dal dover continuamente muoversi e caricare colpi in grado di amputare arti.
Stava combattendo con la sua lancia dalla lama allungata che le permetteva di tenere una distanza agiata dai morti che provavano a circondarla.
Shyn decise che la mossa migliore era avvicinarsi a lei, così da creare uno spazio più ampio e guardarsi le spalle a vicenda. Dovette combattere e abbattere altri sei o sette cadaveri per raggiungerla, quando le fu vicino si scambiarono uno sguardo di intesa.
-Prendi quelli a destra, io ti guardo le spalle...- gli disse lei urlando sopra i versi dei mostri di tomba. Shyn annuì lanciandosi sul suo prossimo nemico che gli andava contro a frauci aperte, scoprendo i denti affilati che gli riempivano la bocca fino a deformarla completamente.
La lama gli trapassò il cranio stridendo nello sfregare contro i denti e spegnendo la fiamma della possessione che gli illuminava gli occhi.
Combatterono così spalla a spalla fino all'alba, quando i morti iniziarono a tornare nelle loro tane per ripararsi dalla luce del sole, ne approfittarono per ucciderne altri mentre tentavano la fuga.
Quando finalmente il sole fu alto e splendente nel cielo sopra di loro erano circondati da cadaveri e completamente coperti di sangue rancido.
Shyn respirava a pieni polmoni cercando di prendere fiato, la spada piantata nel terrenno per cercare sostegno. Era esausto, oramai erano passati mesi dall'ultima volta in cui era stato costretto a combattere per così a lungo.
Era così stravolto dalla fatica che non si accorse della presenza della sua temporanea compagna d'armi fino a che lei non gli toccò una spalla, facendolo sobbalzare.
-Hai combattuto bene, ragazzo demone.- gli disse sorridendogli con un angolo della bella bocca truccata di rosso.
Shyn la guardò, sembrava decisamente in un atteggiamento più amichevole del giorno prima, annuì accettando il complimento -Non sono un mezzo-demone.- la corresse dopo un po'.
Lei piantò la lama della lancia nel terreno sedendosi per riprendere fiato -Oh infatti non ho detto mezzo-demone...ma ragazzo demone...- si fermò un attimo a guardarlo dritto negli occhi, uno sguardo così penetrante che Shyn si ritrovò per la prima volta in vita sua a dover cedere e abbassare gli occhi, simbolo della sua maledizione.
-...oh oh oh, ti non sai cosa sei....vero?- gli chiese in un tono di sincero stupore.
-Sono stato maledetto alla nascita, tutto qui.- le rispose lui con il suo solito monotono.
Non la vide scuotere la testa ma sentì i campanelli del suo cappello tintinnare con forza -Si, è vero sei stato maledetto ma non come un qualsiasi poveraccio con addosso un malocchio...il tuo Kai è sporco.- Il tono della guerriera era diventato improvvisamente più serio e basso, Shyn si ritrovò ad alzare la testa per incontrare il suo unico occhio azzurro come le acque di un lago profondo -A te manca l'anima ragazzino. Qualcuno l'ha fatta a pezzi.-
Shyn la guardò battendo un paio di volte le palpebre, non capendo bene cosa lei gli stesse dicendo -Tu sei pazza, non si può vivere senza anima.-
-L'anima manca in te.- la guerrera si alzò sospirando e levandosi la terra dai pantaloni corti che le arrivavano sopra il ginocchio -Non ho detto che non ci sia. Davvero i tuoi genitori non ti hanno mai detto di aver dato la tua anima ai demoni?- gli chiese recuperando la lancia e iniziando a pulirla con un panno che portava alla cintura.
Shyn scosse la testa -No, sono stato abbandonato in un tempio.-
Lei gli passò il panno indicandogli la spada e lui lo accettò.
-Beh mi spiace per te begli occhi, ma è la verità. In giro ci sono dei demoni con la tua anima gentilmente regalata dai tuoi genitori....fidati, non sei il primo che vedo dall'inizio della guerra.- sospirò avvidandosi insieme a lui verso l'accampamento.
Shyn le camminò vicino dopo averle restituito il panno, rimasero in silenzio per tutto il tragitto. Il giovane continuava a ripensare a quella rivelazione, credeva di potersi fidare di lei, anche se non la conosceva sembrava qualcuno che sapeva bene di cosa stava parlando.
Quando finalmente arrivarono alle porte dell'accampamento il piccolo bambino che gli si era accollato gli corse in contro quasi per buttarglisi addosso, si fermò solo alla vista degli abiti imbrattati di sangue.
-Ci avete messo un sacco a tornare! Ero preoccupato!- esclamò con le mani sui finachi, imitando un adulto in un modo che chiunque avrebbe definito "comico".
Shyn si voltò verso la donna guerriero -E' per questo che non sento emozioni?-
Lei alzò il sopracciglio corvino -Le emozioni hanno sede nell'anima, come puoi non essertelo mai chiesto?- disse dandogli un fin troppo confidenziale colpetto dietro la testa, poi sospirò portando le mani guantate ai fianchi - Comunque se vuoi riaverla ti basta ucciderli tutti e si ricomporrà.- sbuffò guardandolo di traverso.
Lui fece spallucce.
Ryo davanti a loro mise su un espressione confusa ma attenta, quel bambino non riusciva proprio a tenersi fuori dalle conversazioni altrui, ma per fortuna vennero interrotti dal capo bastione che li richiamò nella sua tenda per il compenso mentre urlava hai suoi uomini di bruciare i cadaveri uccisi.














Note Autrice:

Mi dispiace aver saltato degli aggiornamenti, ma purtroppo qualcuno ha deciso di dare fuoco alle centraline di internet vicino a casa mia e la connessione era così instabile da non permettermi di aggiornare!
Ringrazio chi ha recensito e chi ha semplicemente letto, promettendo che da ora in avanti sarò regolare con l'aggiornamento (vicini piromani permettendo)
In questo capitolo compare una donna misteriosa che vi consiglio caldamente di non dimenticare!
Alla prossima,


Blyth



  
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