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Autore: Noisily    19/05/2020    1 recensioni
'' E con questo Potter? '' gli chiese lei conoscendo già la risposta
'' Mi devi un appuntamento '' continuò James con un gran sorriso. Lily scoppiò in un cristallina risata e disse: '' Assolutamente no Potter ''
***
'' Vorrei solo sapere se ho qualche possibilità'' disse James, guardando la ragazza attraverso le lenti rotonde.
Era incredibile come alla luce del fuoco i capelli rossi di Lily sembrassero quasi prendere vita. Ugualmente incredibile era come lui, al solo pronunciare il suo nome, era incapace di controllare le proprie emozioni.
''Hai più di qualche possibilità'' rispose Lily, con un leggero sorriso e il cuore in subbuglio.
***
'' Ho paura che questa non sia una guerra ma una definitiva sconfitta'' gli disse Lily, con le mani tra i capelli e le parole spezzate dal respiro affannato
'' Non posso prometterti che ne usciremo tutti sani e salvi, posso solo prometterti che farò di tutto per proteggerti, anche affrontare Voldemort completamente disarmato e senza alcuna possibilità di vincere '' le rispose James con la voce calda e tranquilla, negli occhi uno sguardo che non ammetteva repliche.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La tenda del lato sinistro del baldacchino era aperta a metà, Lily era ancora sdraiata a letto e da quella posizione riusciva a vedere le minuscole particelle di polvere muoversi nell’aria, lentamente si stropicciò gli occhi e si mise seduta al centro del letto, dopo aver messo i piedi nudi sul pavimento un brivido le salì lungo la schiena svegliandola definitivamente.
<< Buongiorno >> la salutò Marlene già vestita di tutto punto << se non ci metti molto ti aspetto per scendere >>
<< Dammi giusto cinque minuti >> le rispose Lily prima di scappare in bagno a vestirsi, dopo neanche un quarto d’ora stavano entrambe scendendo le scale del castello dirette alla Sala Grande per la colazione.
<< Ieri sera hai fatto tardi eh? >> la canzonò allegramente Marlene
<< Può essere >> rispose Lily con aria vaga allungando il passo
<< Non provare a fare la misteriosa con me >> rise la bionda andando più veloce per raggiungerla
<< Io? Misteriosa? Non potrei mai >> continuò Lily ironicamente  
<< Ho capito, farò finta di niente per il momento >> disse allora Marlene prendendola sottobraccio, conosceva troppo bene l’amica e sapeva che insistere era completamente inutile, si scambiarono una breve occhiata ed entrambe iniziarono a ridere allegre. Il chiacchiericcio degli studenti mescolato al profumo della colazione fuoriuscivano dalla sala e riempivano i corridoi del castello. Una volta davanti alle porte aperte Lily, vedendo i Malandrini in lontananza e sentendosi improvvisamente agitata senza un motivo apparente, si bloccò cercando di non far vacillare eccessivamente il sorriso che ancora aveva sul volto, onde evitare ulteriori domande da parte di Marlene.
<< Vado a trovare Hagrid prima di andare ad Hogsmeade >> disse girandosi verso l’amica
<< Non fai colazione? >>
<< Prenderò il thè nella sua capanna >> le rispose per poi scappare via
<< Ci vediamo fuori al cancello tra venti minuti, non fare tardi che non ti aspetto >> le urlò dietro Marlene, Lily in risposta le urlò un ‘’Va bene’’ senza neanche voltarsi mentre continuava a camminare spedita. Una volta fuori il vento le arruffò i capelli facendole finire quelli più corti negli occhi, si infilò il cappello che fino a quel momento aveva in mano, già pronta a quella eventualità e si incamminò. L’aria quella mattina era frizzante, le foglie si alzavano da terra creando tanti piccoli vortici mentre il sole si nascondeva dietro le nuvole sparse nel cielo. In lontananza vide il fumo provenire dal comignolo della capanna e questo la mise immediatamente di buon umore, purtroppo non andava a trovare Hagrid tanto spesso come una volta ma non poteva non pensare a lui con affetto. Bussò con forza alla porta e impazientemente attese risposta
<< Chi va là? >> chiese una voce profonda
<< Hagrid sono io, Lily >> rispose ad alta voce per sovrastare Zanna che aveva iniziato ad abbaiare, subito dopo sentì dei passi pesanti avvicinarsi e la porta si spalancò rivelando il faccione sorridente di Hagrid nascosto in parte dalla folta barba
<< Che sorpresa! Che ci fai tu qui? >> esclamò facendole spazio per farla entrare
<< Ho pensato di passare prima di andare ad Hogsmeade, spero ti faccia piacere >> gli disse mentre si sedeva a una delle sedie del tavolo
<< Naturale, naturale! >> continuò Hagrid chiudendo dietro di sé la porta << una tazza di thè? >> le chiese avvicinandosi al camino
<< Volentieri >>
<< Allora? Che si dice? >> le chiese mentre metteva il bollitore sul fuoco
<< Niente di nuovo >> gli rispose Lily alzando prima le spalle poi abbassando lo sguardo per scrutarsi le stringhe delle scarpe
<< Cos’è questo sguardo? >> le chiese sedendosi con un sonoro tonfo accanto a lei e in mano due enormi tazza piene di thè bollente
<< Non ti preoccupare Hagrid, va tutto bene >> gli rispose alzando in fretta la testa e tornando a sorridere
<< James ti tormenta ancora? >> domandò ridacchiando mentre con un coltello tagliava due fette della torta che si trovava al centro del tavolo
<< Stranamente no >> gli rispose iniziando a spiluccare la sua fetta, James non le dava più i tormenti, non le chiedeva costantemente di uscire, non era così fastidioso come credeva, possibile che stava iniziando a rivalutarlo? La torta era talmente asciutta che Lily dopo il primo boccone dovette bere un lungo sorso di thè, questo però era ancora caldo e ben presto si ritrovò con le lacrime agli occhi e la gola che le doleva, per fortuna Hagrid non sembrava essersi accorto di nulla mentre cercava di far star buono Zanna che aveva ricominciato ad abbaiare
<< Guarda che è un ragazzo apposto, te lo dico io >> le disse annuendo convinto << Ancora una? >> continuò soddisfatto dopo aver visto che la ragazza aveva mangiato tutta la fetta, in realtà Lily aveva avvolto il resto in un fazzoletto e infilato questo nella tasca del pantalone per non dargli un dispiacere
<< Era buonissima ma devo proprio scappare, Marlene mi aspetta >> si affrettò ad aggiungere con la voce più acuta del normale alzandosi di scatto dalla sedia
<< Torna presto a trovarmi >> la salutò calorosamente dandole una carezza sulla schiena che bastò a spingerla fuori dalla capanna, mentre si incamminava diretta ai cancelli del castello alzò una mano e salutò Hagrid da lontano con un gran sorriso in volto e i capelli mossi dal vento che le andavano un po’ ovunque.
Fermi davanti ai cancelli c’erano Marlene e i Malandrini che l’aspettavano, James era appoggiato al muro con una mano nella tasca dei jeans mentre con l’altra lanciava e riprendeva un boccino che con la luce del sole risplendeva delicatamente, lo sguardo prima perso nel vuoto istintivamente si spostò su Lily e come ogni volta sentì il cuore accelerare leggermente e il sorriso spuntargli in viso senza poterlo controllare, si passò allora una mano tra i capelli per stemperare la leggera ansia che gli era salita e a quel gesto Lily alzò gli occhi al cielo, quando tornò a guardarlo entrambi sorrisero
<< Alice e Frank? >> domandò frettolosamente
<< Ci raggiungono dopo, andiamo? >> le chiese Marlene, Lily annuì in risposta e il gruppo di ragazzi si avviò verso Hogsmeade
La strada principale brulicava di persone intente a portare a termine diverse commissioni e studenti che uscivano e entravano da Mielandia e dall’emporio degli scherzi di Zonco.
<< Andiamo da Madama Rosmerta? >> chiese timidamente Peter
<< Certo, così potrai sbavarle dietro >> lo prese in giro Sirius dandogli una leggera spinta
<< Io non le sbavo dietro >> gli rispose Peter arrossendo furiosamente
<< Dai Codaliscia, non c’è niente di male Madama Rosmerta è una bella donna >> continuò James stringendogli il braccio intorno al collo e arruffandogli i capelli
<< Ignorali Peter, sono solo… >> iniziò Lily mentre apriva la porta per entrare nei Tre Manici di Scopa ma fu interrotta bruscamente perché finì dritta addosso a qualcuno, Oliver le afferrò le braccia per non farla cadere all’indietro e questo suo gesto non passò inosservato, in particolar modo a James.
<< Quando immaginavo di ricontrarti non pensavo sicuramente di finirti addosso >> le disse guardandola dritta negli occhi
<< Intanto noi entriamo a prendere i posti >> disse Marlene con aria divertita dopo aver lanciato uno sguardo all’amica tirandosi dietro Sirius, Remus e Peter
<< Andiamo Ramoso >> disse Sirius all’amico ma James rimase fermo dov’era ad osservare la scena con la testa leggermente inclinata
<< Credo sia stata colpa mia però >> sorrise Lily ad Oliver che aveva ancora le sue braccia strette tra le mani
<< Probabilmente hai ragione >> le rispose lui sorridendo mentre la lasciava andare
<< Quindi immaginavi di rincontrarmi >> continuò Lily con aria di sfida
<< In realtà… >> le stava per rispondere Oliver ma fu presto interrotto da James che si intromise nella conversazione
<< Come va Jones? Pronto per la partita della prossima settimana? >> gli chiese dandogli una pacca sulla spalla
<< Prontissimo Potter, quest’anno vi daremo del filo da torcere >>
<< Certo come no… che dici Evans entriamo? >> gli rispose James deciso a chiudere lì la conversazione
<< Smettila Potter >> lo fulminò Lily << A presto Oliver >> aggiunse poi salutandolo ed entrando nel locale dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia, non aspettò neanche la sua risposta imbarazzata com’era per quel piccolo gesto
<< Già, a presto Oliver >> le fece eco James lanciandogli invece un bacio con la mano, come per minimizzare il gesto della ragazza
Trovarono facilmente il tavolo dov’erano seduti gli amici anche se il locale era pieno di gente come sempre
<< È lui il motivo per cui ieri sera hai fatto così tardi? >> disse Marlene punzecchiando l’amica
Gli occhi di Lily si alzarono di scatto guardando prima James poi Sirius, le guance le si tinsero leggermente dopo aver percepito lo sguardo del primo che la scrutavano mentre aspettava la sua risposta
<< Vado ad ordinare, burrobirra per tutti? >> dopo un ‘’si’’ collettivo si alzò dalla sedia e iniziò a farsi spazio tra le persone
<< Credi che ci sia qualcosa tra Jones e la Evans? >> chiese James sottovoce a Sirius
<< Figurati, è uno sfigato >> gli rispose Sirius convinto
<< Infatti... >> borbottò James per niente rassicurato, si fermò un secondo a rimuginare su quello che pochi minuti prima era successo e senza pensarci due volte si alzò dal suo posto e raggiunse a sua volta il bancone
<< Cosa vuoi Potter? >> gli chiese Lily
<< Stavo pensando solo che alla fine sei venuta ad Hogsmeade con me >> le disse con un sorriso sornione
<< Non sono venuta con te >> iniziò lei sottolineando con forze le ultime due parole
<< Siamo solo noi due se non sbaglio >> continuò James indicando prima se stesso e poi lei
<< Infatti non sto mica portando sei burrobirre al tavolo dove sono seduti anche i nostri amici >>
<< È ironica questa Evans? >> le chiese James alzando un sopracciglio
<< Come sei perspicace Potter >> rispose lei con un sorrisetto
<< Simpatico Jones >> aggiunse James dopo qualche secondo di silenzio grattandosi la testa
<< Molto >> convenne allora Lily sorpresa dalla sua uscita
<< Ecco a voi >> disse Madama Rosmerta appoggiando le bevande sul largo bancone
<< Non ci provare Potter, posso farcela da sola >> lo fermò immediatamente Lily mentre James allungava una mano per afferrare due dei boccali. Mentre lei si avviva al tavolo con i sei boccali stracolmi cercando di non far cadere neanche una goccia James rimase fermo dov’era, maledicendosi mentalmente e ripetendo tra sé e sé: << Simpatico Jones… ma che cavolo ho detto?! >>
<< A me non sembra che sia andata così male, magari la prossima volta non parlare di un altro ragazzo >> gli disse Rosmerta mentre con la bacchetta risistemava dei bicchieri su uno scaffale particolarmente alto
<< Grazie per il consiglio Rosmerta, sei sempre la migliore >> le rispose facendole l’occhiolino e andandosi di nuovo a sedere al tavolo
<< Non so se ti ricordi Evans ma sei una strega, potevi usare la magia per portare le burrobirre >> la prese in giro Sirius prima di portare il boccale alla bocca e fare un lungo sorso
<< Non tutti usano la magia per ogni minima cosa Felpato >> la difese Remus scuotendo la testa divertito
<< A chi ti riferisci precisamente Lunastorta? >> gli domandò Sirius accigliato
<< A nessuno in particolare >> continuò Remus provocando una risata collettiva
<< Io non uso la magia per ogni minima cosa >>
<< Sir ti prego, se fosse per te eviteresti anche di camminare >> aggiunse Marlene tra le risate
***
Remus quel giorno era particolarmente pensieroso, mancava una sola settimana alla luna piena e questo di certo non migliorava la situazione. Cosa avrebbe fatto dopo Hogwarts? L’avrebbero mai accettato conoscendo la verità sulla sua natura? Una ragazza l’avrebbe mai accettato conoscendo la verità?
<< Uno zellino per i tuoi pensieri >> gli disse Lily intromettendosi nel flusso dei suoi pensieri
Erano di ritorno al castello dopo la giornata trascorsa a Hogsmeade, dopo aver visto l’amico fin troppo accigliato, Lily aveva deciso di rallentare il passo e farsi raggiungere per poter parlare con lui senza che gli amici ascoltassero.
<< Non credo che i miei pensieri valgano così tanto >> sorrise amaramente
<< Avanti Remus, cos’è che ti affligge? >> gli chiese porgendogli il sacchetto stracolmo di dolci di Mielandia
<< Le solite preoccupazioni >> le rispose Remus afferrando una lumaca gelatinosa
Al suono di quelle parole Lily sbuffò lievemente, preparandosi ad affrontare quella conversazione probabilmente per la centesima volta
<< Ascolta Lily… >> iniziò il ragazzo dopo aver visto il suo sguardo di rimprovero
<< No ascolta tu Remus, quello che ti è successo non definisce chi sei, tu sei una brava persona non un mostro >>
<< Non tutti la pensano come te… >>
<< Allora fregatene di tutti >> lo interruppe nuovamente con un tono più brusco del solito << ci saranno sempre persone pronte a giudicarti ma questo non deve spaventarti o limitare le tue scelte >>
<< Proverò a pensarla in questo modo >> le disse Remus, sorridendo veramente questa volta
<< E comunque si, troverai una ragazza che ti accetterà per quello che sei >> continuò Lily conoscendo fin troppo bene le sue paure e preoccupazioni
<< Lo spero veramente >> le rispose ridendo leggermente
<< Grazie per non essere scappata dopo aver scoperto la verità >> le disse sincero dopo poco
<< Grazie per avermela detta >> rispose lei prendendolo sotto braccio
Erano appena arrivati davanti ai cancelli e insieme a loro anche il resto degli studenti stavano tornando al castello
<< Ho notato una certa intesa tra te e James >> la provocò scherzosamente Remus
<< Non direi proprio ‘’intesa’’, forse non è così insopportabile come credevo >> ammise Lily scuotendo leggermente la testa
<< Va bene signora Potter >>
<< Smettila Remus oppure ti affatturo >> lo minacciò Lily sgranando gli occhi facendolo così scoppiare a ridere
Una volta arrivati davanti l’ingresso della Sala Grande Lily e Marlene decisero di tornare in dormitorio mentre i ragazzi andavano a sedersi al tavolo di Grifondoro per cenare. Lungo le scale Marlene si prese tra le mani la pancia gonfia e dolorante
<< Ti avevo detto di andarci piano con i dolci >> la rimproverò Lily
<< Ti prego, non peggiorare la situazione >> le rispose sconsolata
<< Andiamo da Madama Chips? >>
<< No, posso sopportare questo dolore infernale >> continuò Marlene poggiandosi il dorso di una mano sulla fronte con un gesto drammatico 
<< Muoviti, cammina >> le disse Lily afferrandola per il braccio e trascinandola per le scale
Una volta nel dormitorio Marlene si tolse le scarpe lanciandole per aria e si buttò sul letto a mo’ di cadavere con ancora il mantello addosso
<< Sono questi i momenti in cui sfoggi la tua grazia da nobile >> scherzò Lily mentre raccoglieva le scarpe finite a due angoli opposti della stanza, ricevendo così un cuscino dietro la schiena
<< Ecco dov’eravate finite >> esclamò Alice spalancando la porta
<< Dov’eri finita tu più che altro >> le disse Lily portandosi le mani sui fianchi
<< Sono andata con Frank da Madama Piediburro >> le rispose << Dovreste venire anche tu e Sirius >> aggiunse rivolta a Marlene
<< Assolutamente no >> le rispose quest’ultima sprofondando con la testa tra i cuscini
<< Perché mai? >>
<< Perché è vomitevole quel posto >>  
<< Siete strani voi due >> le disse allora Alice sgranando gli occhi
<< Solo perché non siamo sdolcinati non vuol dire che siamo strani >> sbuffò Marlene infastidita
<< Come vuoi tu >> rispose allora Alice mentre si avviava verso il bagno
<< Non starai mica ripensando a quello che ti ha detto Alice, vero? >> le chiese Lily vedendola fin troppo accigliata dopo qualche istante di silenzio
<< Forse >>
<< Lo sai che a volte farnetica >> disse andandosi a sedere sul suo letto
<< Si, lo so però ultimamente Sirius è un po’ strano… distante >> si confidò abbassando lo sguardo, come se quasi si vergognasse, come se effettivamente fosse colpa sua se Sirius si comportasse in quel modo
<< Vedrai che non sarà niente di che >> la rassicurò Lily accarezzandole una spalla
<< Si, sicuramente >> disse Marlene ributtandosi di nuovo all’indietro  
I suoi capelli erano sparpagliati ovunque sul cuscino, i suoi pensieri in quel momento probabilmente erano ancora più disordinati, andavano dai suoi genitori a Sirius come una pallina su un tavolo da ping pong provocandole un mal di testa infernale, di certo non migliorato dal fastidio allo stomaco. Da quando la sua vita era diventata così complicata e intricata?   
<< Dove vai? >> chiese a Lily vedendola aprire la porta
<< In sala comune, è ancora presto per andare a dormire >>
La stanza si stava pian piano riempiendo degli studenti di ritorno dalla Sala Grande, decise di sedersi sul divano per poter leggere il libro che qualche giorno prima aveva preso in biblioteca. Dopo essere arrivata più o meno a metà della prima pagina iniziò a pensare a Oliver e a quello che era successo quello stesso pomeriggio, proprio mentre ripensava a come l’aveva afferrata per non lasciarla cadere le venne in mente il sorriso di James e il modo in cui inclinava leggermente la testa quando rideva, quando si rese conto che stava effettivamente ripensando a Potter e al modo in cui sorrideva sgranò gli occhi sconvolta. No, non poteva essere vero. Stava perdendo la testa, era l’unica spiegazione possibile.
<< È una nuova tecnica di lettura? >> le chiese Remus alzando il libro che poco prima si era appoggiata sul viso disperata 
<< Più o meno >> rispose Lily facendogli spazio sul divano, girandosi vide il resto dei Malandrini seduti a uno dei tavoli che parlavano animatamente
<< Stai un po’ meglio rispetto a oggi pomeriggio? >> gli chiese vedendolo più sollevato
<< Si, è stato solo un momento >>
In quel momento sentirono un leggero ticchettio provenire da una delle grandi finestre, un gufo con un biglietto nel becco stava infatti picchettando contro il vetro per farsi aprire e consegnare il messaggio.
<< È per te >> le disse Remus dopo essere tornato a sedersi sul divano accanto a lei
Lily prese il biglietto curiosa, lo aprì e lesse le poche righe che riportava
<< Ci vediamo domani >> la salutò Remus prima di salire in dormitorio seguito a ruota da Sirius e Peter. James rimase seduto dov’era, indeciso su cosa fare.    
<< Interessante il biglietto? >> chiese a Lily avvicinandosi al divano
<< Direi di sì >> gli rispose colta alla sprovvista << È di Oliver >> continuò stropicciandolo
<< Capito, che ti ha scritto? >> domandò allora James infilandosi le mani nelle tasche del pantalone, improvvisamente sentì lo stomaco chiudersi in una morsa stretta
<< Non che siano affari tuoi… >> iniziò Lily acida ma si fermò prima di poter andare avanti <<… mi ha chiesto di andare con lui alla prossima serata da Lumacorno >> continuò con voce più calma
<< Te lo chiede con un biglietto? Che classe >> esclamò James con tono tagliente
<< Sempre meglio di rincorrermi per i corridoi e urlarlo davanti tutta la scuola, non credi Potter? >> gli chiese irritata da quello che aveva detto, sentiva il nervosismo aumentare secondo dopo secondo
<< Andiamo Evans, è uno sfigato >> se ne uscì James senza riuscire a controllarsi
<< E tu sei il solito buffone Potter >> esplose Lily infuriata scattando dal divano come una molla
Solo poche ore prima aveva davvero pensato che fosse cambiato, che non fosse più il pallone gonfiato di sempre. Si sentì in qualche modo delusa e ferita da tutto questo. Senza pensarci due volte prese un foglio e rispose a Oliver accettando l’invito. Era andata via così velocemente da dimenticarsi il libro in sala comune, decise quindi di tornare indietro e riprenderlo, tutto naturalmente senza degnare James di uno sguardo. Giusto prima di svoltare l’angolo e sentì delle risate provenire dalla stanza, si fermò dov’era per capire che cosa stava succedendo.
<< Gentili a ridere di me >> si stava giusto lamentando James
<< Come fai a rovinare sempre tutto Ramoso? >> gli chiese Sirius dopo aver smesso di ridere
<< Con lei non so mai come comportarmi, mi innervosisce >> si giustificò il primo
Al suono di quelle parole Lily sorrise leggermente
<< A me non sembrava così arrabbiata >> cercò di consolarlo Peter
<< Grazie per il tentativo Codaliscia ma era veramente infuriata >> continuò James con voce sempre più sconsolata
<< Vedrai che le passerà >> si intromise Remus con voce tranquilla
<< Io non ci giurerei >> gli rispose Sirius scoppiando di nuovo a ridere  
Si sentì prima il tonfo sordo di qualcosa che cadeva per terra e subito dopo Sirius che si lamentava per il colpo ricevuto.
<< È l’ultima volta che vi presto il mantello >> esclamò James convinto
‘’ Quale mantello? ’’ si domandò Lily curiosa
Al suono dei loro passi che si avvicinavano alle scale corse velocemente in dormitorio per non farsi vedere. Dopo aver sceso di nuovo le scale e aver recuperato il libro Lily finalmente poté mettersi a letto. Iniziò a rivalutare le sue convinzioni, a rivalutare tutto il comportamento di James, in particolar modo la conversazione di poco prima. Arrivò addirittura a pentirsi di aver risposto così in fretta all’invito di Oliver, presa com’era dal nervosismo. Finalmente si addormentò e quella lunghissima giornata arrivò al termine.
   
 
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