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Autore: Eponine17    20/05/2020    2 recensioni
Prendete due persone totalmente diverse tra loro,provenienti da due mondi opposti..ovvero,Dakota:una studentessa universitaria squattrinata,a tratti immatura e, con la testa calda poi Taylor:una ragazza in carriera ricca,bella e noiosamente seria. Ecco,prendete queste due persone e,immaginate come,grazie ad una stravagante e assurda esperienza..saranno legate,indissolubilmente, l'una all'altra.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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II Capitolo - Taylor
 
Raggiungo a passo svelto la scrivania della mia segretaria e lascio cadere pesantemente un plico enorme di fogli. La povera ragazza sussulta e mi guarda con due occhioni spaventanti.
<< Samantha,ho appena terminato queste pratiche. Per favore portale a mio padre il prima possibile,hanno la precedenza su tutto >>
<< Ma...ma...ma Signorina Roberts, ho ancora delle pratiche da sbrigare...quelle della compagnia Mixar >>. Serro i pugni e faccio un respiro profondo.
<< Samantha,cosa non hai capito della parola “precedenza”? Fa quello che ti ho detto senza perdere tempo e vedrai che riuscirai a portare a termine le altre cose >> sibilo tra i denti. La ragazza si limita ad annuire velocemente per poi sfrecciare via nei corridoi. Soddisfatta, mi incammino verso il mio ufficio quando sento alcuni sguardi puntati su di me. Sono gli altri dipendenti,posso leggere nei loro occhi la paura,l’odio e l’invidia. Alzo un sopracciglio in segno di sfida e,magicamente,tornano tutti a lavoro. Ottimo. Sprofondo nella mia poltrona girevole e mi porto le mani al viso. Odio questo posto. Odio questo lavoro. La suoneria del mio cellulare mi risveglia dai miei pensieri,attivo il viva-voce e mi metto comoda.
<< Ciao Nicky com >>
<< Io. Tu. Stasera. Alcool. Non accetto un no. >> la voce della mia amica risuona nel telefono. Mi lascio sfuggire uno sbuffo.
<< Nik,non lo so...sono a pezzi >>
<< Oh andiamo Tay! Questa scusa sta diventando ridicola >>. Incrocio le braccia indispettita.
<< Non è una scusa! Sai quanto mi spacco la schiena qui dentro >>
<< Uuuh calmati tigre. Lo so...ma sai,se continui a dire sempre la stessa cosa ogni volta che ti chiedo di sbronzarci,questa cosa poi,perde di significato e diventa una scusa >> risponde prontamente la ragazza.
<< Ti odio >>
<< Naaa,mi ami >>
<< Nei tuoi sogni,Niky >>
<< Nei miei sogni siamo nude,baby >>. Scoppio a ridere scuotendo la testa. Mi alzo dalla sedia e mi affaccio all’enorme finestrone che affaccia sulla città. Nicole ha ragione,uso la scusa del lavoro per evitare di fare qualsiasi attività “sociale”. Mi mordo il labbro e ritorno alla scrivania.
<< Ok,d’accordo! Andiamo a bere qualcosa >>. Per un attimo cala il silenzio,non avrà mica agganciato? Poi all’improvviso sento un urlo disumano perforarmi le orecchie e riempire la stanza.
<< Cristo, Nicole! Che bisogno c’è di urlare? >>
<< Sono solo contenta! Passa a prendermi tu,voglio fare bella figura mentre esco dalla tua Porsche >> detto questo riattacca. Ridacchio sconsolata,ah Nicole. La porta del mio ufficio si spalanca di colpo ed entra mio padre.
<< Taylor,ho dato un occhiata alle pratiche che mi hai fatto recapitare >>. Trattengo il respiro mentre l’uomo resta rigido sulla soglia.
<< Ottimo lavoro... >> riprendo a respirare normalmente, << Ma ho notato alcune mancanze su dei punti,sciocchezze figurati ma ho bisogno che le rivedi >>. Abbasso le spalle stremata.
<< Uhm ecco...potrei farlo domani? Ecco...stasera mi vedo con Nicole.. >>. Mi torturo le mani mentre gli occhi azzurro ghiaccio di mio padre mi guardano severamente.
<< Mh...va bene. Immagino che puoi lavorarci nel week end >> senza aspettare una mia risposta,esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Mi passo una mano tra i capelli,questa non è vita. Il telefono squilla e attivo il viva-voce.
<< Dimmi Samantha >>
<< Scusi Signorina Roberts,le volevo ricordare della riunione tra cinque minuti >>. Roteo gli occhi,quando finisce questa giornata? Scuoto la testa,che differenza fa? Tanto domani sarà lo stesso...e il giorno dopo ancora e ancora e ancora.
<< Signorina Rober >>
<< Ho sentito Samantha, non ho l’Alzheimer non hai bisogno di ripeterlo più volte. Grazie >> stacco la chiamata e mi avvio allo specchio. Mi aggiusto la gonna e do una ravvivata ai capelli. Afferro il cellulare e la valigetta e mi avvio alla porta. Concludiamo qualche affare. Direi che è arrivato il momento delle presentazioni. Sono Taylor Roberts,ho 27 anni e lavoro nell’azienda di famiglia. Ci occupiamo di assicurazioni,trattiamo con aziende e clienti privati,direi che ce la passiamo abbastanza bene...siamo ricchi? Si,posso definirmi ricca. Ho sempre avuto tutto quello che desideravo,da bambina avevo i giocattoli più in voga,abiti alla moda e insegnanti privati di rinomato livello per le lezioni di pianoforte. Ho tutto quello che le persone desiderano...un lavoro super pagato,una bellissima casa,una macchina costosa,il rispetto degli altri dipendenti...ma non mi sono mai sentita così sola. Dopo alcune ore,finalmente, esco dall’edificio e mi avvio al parcheggio. Salto in macchina e,dopo estenuanti minuti nel traffico,arrivo a casa. Una casa silenziosa,ampia,pulita e vuota.Asettica. Mi sfilo i tacchi,apro il frigo e tiro fuori il cartone con della pizza avanzata dalla sera prima. La metto a scaldare nel microonde e mi verso del vino in un bicchiere,faccio un lungo sorso e resto ad ascoltare il ticchettio del timer. L’unico suono a farmi compagnia. Dopo la cena veloce,mi butto sotto la doccia e mi preparo per uscire. Sono ferma sotto casa di Nicole in attesa, quella ragazza è una ritardataria cronica.
<< Sogno o son desto! E’ la mia migliore amica Taylor,qui davanti a me? Oh,Dei..vi ringrazio per tale splendente visione >> esclama la ragazza chiudendosi la porta alle spalle. Le mostro il dito medio mentre cerco di non ridere. Fortuna che c’è lei nella mia misera vita. Dopo alcuni minuti arriviamo in una strada rinomata per la vita notturna per i ragazzi, mi guardo in giro in cerca di parcheggio...facile a dirsi.
<< Da quanto tempo non ti fai una scopata,Tay? >> l’improvvisa domanda di Nicole mi coglie alla sprovvista e inchiodo involontariamente.
<< Che razza di domanda è? >> sbotto allibita. La mia amica scoppia a ridere.
<< Pura curiosità! Credo che ti farebbe bene dare una spolveratina lì sotto >> incalza la ragazza. Avvisto un posto libero e mi ci fiondo.
<< Nicky,smettila >>
<< Oooh andiamo,sai che ho ragione! E’ solo sesso,non devi sposarti >>. Termino la manovra e spengo la macchina.
<< Quante volte ancora dovrai assillarmi con questa storia? >> sbotto in direzione della ragazza.
<< Fino a quando non vedo una testa in mezzo alle tue cosce >>
<< Eww vuoi dire che starai a guardare? >>. Nicole sgrana gli occhi.
<< Co...cosa? No,eeew no no,io non intendevo questo! Ah,sei un idiota >> esclama la mia amica mentre rido di gusto.
<< Dico solo che hai bisogno di staccare la spina,conoscere gente e divertirti un pò. Non puoi vivere nell’ombra di Michelle >>. A sentir nominare il suo nome smetto di colpo di ridere. Ouch,una fitta al cuore.
<< Tay... >> Nicole poggia una mano sulla mia. Scuoto la testa ed esco dall’auto. Mi abbasso e guardo la ragazza.
<< Allora? Ci sbronziamo o no? >>.
Barcollo leggermente fino all’uscita,ho bisogno di una boccata d’aria. Guardo l’orario,sono le tre...mi sento uno straccio. La mia attenzione viene rapita da alcune voci sul lato opposto della strada, due ragazze,palesemente brille che, cantano a squarciagola e ridono genuinamente. Si fermano di botto,si guardano in giro poi scoppiano a ridere di nuovo per poi fare qualche passo indietro e avvicinarsi ad una macchina sgangherata. Sono rapita dalla scena,da come sembrano felici,libere da qualsiasi pensiero...sembrano così leggere. Non ci vuole un genio a capire che sono due ragazze squattrinate..i vestiti,se pur indossati divinamente perchè sono due donne molto belle,sono di scarsa qualità...per non parlare del catorcio su quattro ruote sul quale stanno salendo. Eppure...eppure sento un sentimento di invidia pervadermi il corpo. Darei qualsiasi cosa per sentirmi come loro in questo momento...libera.
<< Che diavolo ci fai qui? Ugh,ho i piedi a pezzi...andiamo a casa? >> Nicole sbuca dalla porta del locale. Prima di rispondere lancio un ultimo sguardo in direzione delle ragazze che sfrecciano via sulle note di “Applause” di Lady Gaga.
<< Si,andiamo via >>
  
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