Fred e George Weasley si stavano dirigendo verso la Torre di Grifondoro, assieme agli altri compagni della squadra di Quidditch. Era stato un allenamento incredibile, il primo con la Firebolt finalmente restituita ad Harry, e tutti si sentivano pronti a ribaltare le sorti della Coppa di Quidditch nel prossimo match contro Corvonero. Persino Oliver Baston si era mostrato più morbido e entusiasta del solito.
“Se solo penso che per colpa delle follie visionarie della Granger non avremmo mai potuto avere questa scopa ancora non ci credo...” iniziò Fred scuotendo la testa.
“Basta ragazzi, ci è già stata male a sufficienza, l’ha fatto per proteggermi anche se ha preso un abbaglio” intervenne Harry, bloccandolo.
“Un abbaglio? Potevamo perdere una Firebolt, una FIREBOLT Harry! E solo perché la nostra cara secchiona pensa che Sirius Black si metta a fare shopping di lusso durante l’evasione, ma per favore. Sirius Black che manda pacchi regalo ad Hogwarts quando è nascosto in chissà quale paese straniero, e dovremmo crederci solo perché lo dice lei? Le vogliamo tutti bene, però a volte Hermione sa essere una tale rottura di bolidi!” esclamò George, appoggiando il fratello.
“Non parliamone più, ci è stata male davvero” intervenne Angelina. “L’ho sentita piangere in bagno all’inizio dell’anno e quando le ho chiesto il motivo mi ha chiesto se anch’io la odiassi per la storia della scopa, come dice Harry voleva solo aiutarlo, direi che alla fine tutto si è risolto per il meglio. Piuttosto, concentrate le vostre energie sul match contro i Corvonero, dobbiamo distruggerli”.
Alle parole della Cercatrice subito George cambiò espressione e, gonfiando il petto, rispose: “Hai ragione Angelina, come sempre, io sono carichissimo”.
Fred ridacchiò, dando una gomitata al fratello: era inutile nasconderlo, aveva palesemente un debole per la ragazza, anche se non gliel’aveva ancora confessato, ma di certo nessuno poteva capire le emozioni di suo fratello meglio di lui. Dagli sguardi divertiti di Alicia e Katie intuì che non si trattava di un segreto nemmeno per loro.
Mentre il gruppetto si avvicinava alla Sala Comune udirono delle voci sempre più concitate e confuse e, arrivati davanti al ritratto della Signora Grassa, si ritrovarono bloccati da tutti gli studenti Grifondoro. Erano rimasti chiusi fuori dalla Sala Comune, e il ritratto della Signora Grassa era squarciato e dilaniato.
La Signora Grassa urlò, sconvolta:
“Sirius Black, Sirius Black! Ha provato a entrare nella Torre e sono stata aggredita! Sirius Black è nel castello!”