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Autore: The_Kimo    23/05/2020    6 recensioni
Ho voluto cercare di ipotizzare un sequel alternativo al film (diciamocelo, il 2 non era sto granché!)
La Discovery sta tornando in Inghilterra...ma Ratcliffe non è morto! Ed anche da prigioniero è tutt'altro che innoquo!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Governatore Ratcliffe
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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La campana del mattino svegliò David: non era certo puntuale come quelle che suonavano durante il viaggio di andata, ma del resto la disciplina a bordo si era allentata non poco, non essendoci ufficiali in grado di mettere in riga un equipaggio notevolmente ridotto.
Quando fu consumata la colazione, il marinaio andò a dare, come di consueto il cambio al timoniere: nel salire in coperta Moose notò che alcuni degli uomini sembravano inquieti.
"Dai qua Harry!" Disse al ragazzo che aveva timonato durante la notte, per farsi consegnare la barra del timone. "C'è per caso qualche problema?" 
"Non so David..." Tentennò il ragazzo soffocando uno sbadiglio: "Non troviamo più Jack! Da ieri non lo ha più visto nessuno!"
"Strano!" Esclamò il più anziano: "Hai provato a far perquisire la nave?"
"No, non ancora!" Ammise Harry: "Pensi che possa essere caduto fuoribordo?" 
"Beh, il mare era grosso stanotte..." Ammise David: "E per Jack era solo il secondo viaggio per mare, non mi sorprenderebbe troppo...comunque vatti a riposare, ma manda Sam e Andrew a setacciare la nave! Non si sa mai!"
"Sarà fatto!" Rispose Harry sbadigliando nuovamente: "Ci vediam dopo!" E scese dal cassero per andare sottocoperta.
Non era affatto insolito che qualcuno cadesse in mare, soprattutto la notte: capitava abbastanza di frequente, ma era strano che non lo avessero sentito urlare aiuto, come aveva fatto quel terrazzano: Thomas, durante il viaggio di andata. In quel caso lo avevan visto e sentito tutti, quindi recuperarlo era stato quasi facile. Però se fosse caduto in mare durante la notte, con solo quattro uomini svegli di guardia, e magari non proprio svegli in realtà...beh, era possibile! Però gli venne un dubbio: non era stato proprio Jack a portare la cena al prigioniero? E se per caso...
Il dubbio c'era, ma gli sembrava improbabile: Ratcliffe era incatenato alla sua branda, e Jack per quanto esile, era comunque perfettamente in grado di difendersi, soprattutto da un uomo prossimo ai sessant'anni, per quanto molto più massiccio di lui. Soprattutto se incatenato...o almeno così pensava. 


*


Sam Quaggoth, aiuto carpentiere della Discovery, aveva appena finito di perquisire le sentine: niente! Jack non era lì!
"Trovato niente?" Gli domandò Andrew non appena lo vide emergere dall'oscurità del ponte più basso.
"Solo otto pollici d'acqua!" Rispose Sam indicando il fondo dei suoi pantaloni che si era bagnato. "Sarà meglio che tu ti metta un po' alle pompe!"
"Io? E perché non tu?" Replicò Andrew scocciato.
"Perché io ho appena controllato la zona peggiore della nave, e sempre io mi son bagnato calze e pantaloni! Tu invece?" Aggiunse Sam alzando le sopracciglia.
"E va bene!" Accettò seccato l'altro. "Ma tu va a portare la colazione al malato ed al grassone!" Intendendo rispettivamente Smith e Ratcliffe con quegli epiteti: a lui non eran mai piaciuti entrambi. "Avranno fame ormai!"
Effettivamente Smith aveva fame! Per debole che fosse riuscì a mettersi seduto, non senza fatica, e mangiò lentamente tutta la sua porzione di porridge e piselli fritti nel grasso di maiale. Non potevano ancora dargli cibo solido, era troppo debole per masticare a lungo, ma si stava riprendendo benino, malgrado fosse ancora molto taciturno. La ferita ancora non si era infettata, ma non poteva durare troppo a lungo ancora...non poteva!
Sam tornò alla cambusa e prese un'altra porzione di porridge, ai quali aggiunse una fetta di manzo essiccato ed un bicchiere di grog, per poi incamminarsi verso il casseretto. 
Passando accanto a David, che reggeva la barra, gli fece un leggero saluto, poi, più per abitudine che per rispetto, entrò nella cabina. 
"Buongiorno John!" disse con tono sprezzante appoggiando la colazione sul tavolo: non ricevette risposte: Ratcliffe era sveglio, ma fissava l'orizzonte oltre la scia della nave con aria malinconica.
Sam scosse la testa: uscì dalla cabina per prendere una delle chiavi appese fuori dalla porta: strano, pensò: erano sette le copie della chiave! Ora erano solo sei!
Non stette a pensarci su troppo: rientrò chiudendosi alle spalle la porta, poi prese il secchio del pitale e si chinò per sciogliere una mano del suo ex governatore. Nel mentre che si stava chinando, si udì un urlo provenire dalla crocetta di trinchetto...
"Vele! Una quarta al mascone di sinistra! Almeno due navi!"
Già intento a chinarsi, Sam voltò la testa verso prua, come se volesse uscire per vederle coi suoi occhi...e questa mossa gli costò la vita!
Ratcliffe fece scivolare fuori il coltello dalla manica della camicia, e lo conficcò a tutta forza nella gola dell'aiuto carpentiere: l'altra mano, la sinistra, se l'era già sciolta in precedenza, e la usò per tappargli la bocca: non voleva che gli altri sentissero!
Se le navi avvistate eran quelle che lui aspettava, era il momento ideale per far scattare la trappola!
Si rialzò dalla branda, rischiando di scivolare sulla chiazza di sangue che macchiava il ponte, ed aprì un piccolo spiraglio nella porta della cabina: fatta eccezione per David, il timoniere, tutti e tredici gli altri uomini erano corsi a prua e osservavano davanti a loro, per cercare di capire qualcosa sull'identità delle navi avvistate. 
Ora o mai più!
John uscì dalla cabina in punta di piedi ed aprì il bauletto del diario di bordo, rimasto sotto la piccola tettoia del casseretto per tenerlo al sicuro. Lo prese con sé e se lo portò in cabina, poi bloccò la porta d'ingresso con la sua sedia ed aprì la porta-finestra del giardinetto.
Buttò fuoribordo il corpo esanime di Sam, e con esso il diario di bordo: per fortuna la Virginia Company forniva spesso più copie con la stessa data, qualora una si rovinasse. 
Si armò di calamaio ed iniziò a scrivere il diario: dalla data della partenza in poi riscrisse le informazioni di navigazione...ma le riscrisse a modo suo! Anche quelle compilate in passato da Smith o da altri marinai! Scrisse in modo che gli ammutinati sembrassero stati plagiati da Smith e Thomas ad ammutinarsi contro di lui, e data per data inserì nuove informazioni, in modo che lui sembrasse essere solo una mera vittima delle circostanze. La maggior parte di quegli idioti non era capace di leggere, quindi non avrebbero potuto contestare in alcun modo quanto era stato segnato. 
Il lavoro gli richiese almeno un'ora, durante la quale nessuno venne a bussare alla sua porta, probabilmente si avvicinavano molto lentamente a quelle navi, ed ancora non avevano riconosciuto la loro nazionalità.
Una volta finito il lavoro, Ratcliffe sbirciò nuovamente dalla porta: i marinai eran tornati alle manovre, e nessuno sembrava badare all'assenza di Sam...ottimo! 
Cercando di non farsi notare, John uscì nuovamente e mise il nuovo diario al suo posto, poi rientrò nella cabina. 
Prese una cima e gli legò un secchio pulito, che calò in mare e portò sù per sciacquarsi un po' il sudore di dosso. 
Fatto questo si levò i vestiti, aprì il baule e si cambiò, tornando ad assumere un aspetto più adatto alla sua posizione.
Infine scostò gli abiti: per fortuna quegli idioti non avevan perquisito bene il suo baule da viaggio!
Sotto ai vestiti c'era un doppiofondo...un doppiofondo in cui lui nascondeva le sue armi di riserva!
Appese alla cintola una daga, per poi infilarsi nella cintura due pistole: ora era pronto per entrare in scena...doveva solo aspettare il momento propizio!
 
   
 
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