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Autore: SimuC    11/08/2009    4 recensioni
un New Moon diverso. E se Edward prima di lasciare Bella avesse consentito ad un'ultima folle richiesta? e se questo avesse portato delle conseguenze??
Come se la caverà Bella sola con questa enorme realtà?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.


Le settimane trascorsero tranquille e così anche i mesi. Arrivai al quinto mese che Jacob continuava a portarmi il sangue di nascosto, ma ero diventata enorme. Non era certo una pancia da quinto mese. Jake sosteneva che avrei partorito di lì a pochi giorni. In effetti Charlie doveva essere proprio un credulone a pensare che fossi solo ingrassata.
Così una settimana prima avevo fatto la litigata con papà perché mi lasciasse andare dalla mia amica a Seattle e lui invece si era rivelato un’osservatore più acuto di me.
- Senti Bella posso capire che vuoi cambiare aria…ma ora ti sembra giusto?-
- Che intendi dire?-
- Bè…ho notato che tu e Jacob non siete solo amici…ti sembra carino da parte tua sparire proprio ora?- mio padre non sapeva di certo che Jake e i lupi mi sarebbero stati accanto nella casetta nel bosco.
- Stà tranquillo papà…con Jacob abbiamo chiarito e parlato-
- Come vuoi…non voglio immischiarmi…dimmi solo una cosa Bells…lo ami davvero o hai solo trovato un rimpiazzo?-
- Io…non lo so…- per la prima volta mio padre seppe far chiarezza, certo lo sapevo che non avrei mai amato nessuno come Edward, ma non avevo la forza di ammettere a me stessa che Jacob era un surrogato.
- Bè…riflettici prima di farlo soffrire…i Black sono come di famiglia…ora…vai pure a Seattle se vuoi…io me la caverò.-
Il bambino mi tirò un calcio fortissimo che sicuramente mi avrebbe lasciato un’ematoma, come spesso succedeva; dopotutto era per metà un vampiro perciò fortissimo. Andai in camera. Così dopo quella settimana mi ero trasferita nella casetta nel bosco rimessa in sesto da Emily, la ragazza di Sam, solo per me.
Era piccola ma accogliente ed era nel confine Quileute, perciò abbastanza lontana da Forks. Jake si era praticamente traferito da me e mi portava sangue ma anche cibo umano, che ormai riuscivo ad ingerire abbastanza bene.
Quella sera eravamo davanti al camino della casetta, io con la mia tazza di sangue e lui con la sua cioccolata, ero in vestaglia e lui mezzo nudo come al solito
. - Allora Bells…mancheranno pochi giorni…-
- Già..ti confido che sono spaventata-
- Ci credo…Bella che piano hai?-
- Nessuno…per questo sono spaventata…non ho alcun piano…non so come farà a sopravvivere-
- Io vorrei Bella…per te…ma non posso…quella cosa potrebbe mordermi…sai che effetto ha su di noi? Ci uccide credo-
- Tranquillo Jake, Bathilda diceva che sua figlia non fosse velenosa-
- Ah…mi tranquillizza un sacco…-mi guardò con umorismo. – ed io? Come farò a sopravvivere senza di te?-
- Ce la farai…sei forte…e anche io…magari…quando sarà nato fammi portare subito da un medico e fammi ricucire…-
- Si mi immagino la sua faccia…- ridemmo per un po’.
- Jacob…se invece non sopravvivo, devi fare una cosa per me-
- Dimmi-
- Devi trovare i Cullen-
- Bella non puoi chiedermi una cosa simile…- si spostò.
- Non capisci? Tu sei l’unico che può trovarli….digli la verità e…consegnagli il piccolo…-
una lacrima mi solcò il viso. - D’accordo Bella…non so come farò ma lo farò-
- Grazie…sei il mio migliore amico…-
- È tutto qui quindi?-
- Si..credo che tu l’abbia sempre saputo…- gli sorrisi debolmente.
- Già lo sapevo…ma mi va bene così…l’ho capito…piacerti non è abbastanza…non potrò mai competere col succhiasangue…anche tu sei la mia migliore amica Bells…e poi hai un demone in corpo…per me non è possibile avvicinarmi più di tanto-
Jacob era così…riusciva sempre a farmi tornare il sorriso. Ed accettava tutto. Jacob mi piaceva ma non ne ero innamorata e lui lo sapeva, l’aveva capito. Tra l’altro era pressoché inutile considerato che stavo per morire.

Ovviamente ero sparita per quanto ne sapeva Forks. I Quileute erano tutti molto gentili con me, fin troppo.
Passarono all’incirca due giorni dalla chiacchierata con Jacob, eravamo andati con tutto il gruppo del branco a La Push, sulla spiaggia, era sera per cui credo intendessero fare un falò. Grossa com’ero avevo bisogno dell’aiuto di Jacob, che trasformato mi portava in groppa. Era davvero molto grosso e morbido, il pelo era rossiccio e aveva un grande musone. Mi lasciò solo quando fummo arrivati vicino al bagnoasciuga, mentre gli altri, Sam, Embry, Emily, Quil, Seth sedevano e sistemavano la legna.
Dun tratto sentii un forte dolore al ventre e vi poggiai la mano, Emily se ne accorse.
-Bella stai bene?- si avvicinò con apprensione.
- S si…era solo un crampo- mi rialzai in posizione eretta.
- Ehi Bella,goccioli- mi fece notare Sam indicandomi.
In effetti mi sentivo bagnata. In realtà acqua mi scendeva lungo le caviglie.
- J..Jake! Jake, mi si sono rotte le acque!- subito tre ragazzi mi afferrarono da dietro mentre mi contorcevo dal dolore.
- Fatemi stendere, fatemi stendere!- gridai in preda agli attachi che sentivo al ventre. Mi ritrovai con la schiena sulla sabbia e sentivo una miriadi di voci mentre tentavo di respirare.
- Chiama un medico, sbrigati Jacob!- fu Quil credo.
- No, no, no, Jacob lo sai, no!- lo sovrastai. –Vieni qui- lo supplicai.
- Bella che devo fare, ti prego dimmelo!- nella voce aveva la disperazione.
- Jacob, strappa qui- gli indicai il vestito. – Jake Jake, quando esce, prendilo…prendilo ti prego…e chiama Edward…ti prego Jacob, chiama i Cullen- le lacrime ormai sgorgarono mentre mi sentivo lacerare.
Notai gocce d’acqua sul mio viso…lacrime?
Un forte urlo mi squarciò i polmoni quando sentii la pelle tagliarsi. Il bambino mi stava mordendo per uscire. Dun tratto mi sentii libera dal peso che mi aveva ingombrata per mesi ma subito tornò un dolore enorme, poi chiusi gli occhi, mentre sentivo qualcuno chiamarlo “ EJ” e prenderlo tra le braccia. L’urlo che lanciò Jacob e gli ululati mi ridestarono per due secondi, ma non provai ad aprire gli occhi, il sangue mi avvolgeva completamente.
- No! Bella no! Presto! Prendete la macchina! Che fate lì impalati! Sbrigatevi! Portiamola all’ospedale!- Jake era impazzito urlava come un forsennato, dagli altri silenzio.
- Jacob…fratello…è morta…è inutile…- non seppi riconoscerne la voce, ma fu l’ultima cosa che sentii, e fu la conferma, ero o stavo per morire.




In realtà pensavo di essere morta. Dovevo essere morta. Eppure sentivo il battito del cuore, fortissimo, come mai era stato, provai a seguirlo per aprire gli occhi ma non mi trovavo, volevo parlare, dire a chiunque avesse parlato che ero viva, ancora, ma non trovavo la lingua. Per un secondo non ci fu nulla per me, il vuoto, e pensai che se questo era ciò che mi aspettava dopo la morte avrei ringraziato, ma due secondi dopo ci furono solo fiamme

  
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