Capitolo
XXI
Conseguenze
(dal
punto di vista di Judy)
Nick
e io aspettavamo questa convocazione da tempo. Il capo ha tutte le
intenzioni
di farci un ‘discorsetto’ nel suo ufficio. Al momento stiamo soltanto
aspettando che finisca di fare qualunque cosa la stia tenendo occupata
prima
che ci mandi a chiamare.
Sono
passati quattro giorni da quando l’operazione di
salvataggio/antiterrorismo si
è conclusa. Dopo aver lasciato l’edificio, siamo stati ricoverati in
ospedale
per essere sottoposti a una serie di controlli. Nick se la caverà, per
fortuna.
Come preannunciato dal paramedico, il proiettile gli ha attraversato la
gamba
da parte a parte senza intaccare l’arteria femorale. In quanto alla
sottoscritta… beh, sono stata visitata dallo stesso dottore che mi
aveva tenuto
sotto osservazione quando sono stata colpita dal Risveglio dei Morti.
Non è
stato troppo contento di conoscere i dettagli della mia… disavventura,
ma
sembra che sia stata fortunata, visto che non ho mostrato alcun segno
di peggioramento
delle condizioni di salute. Ciò nonostante, mi è stato caldamente
raccomandato
di non fare sforzi inutili nei giorni seguenti.
Nick
ha dovuto ricorrere alle stampelle e gli è stato riferito che non potrà
essere
di pattuglia fino a quando non si sarà ristabilito completamente.
Questo vuol
dire che, al suo ritorno, dovrà lavorare dietro una scrivania e
sappiamo tutti
quanto Nick detesti il lavoro d’ufficio.
Per
quanto riguarda Michael e Doug, l’agente Jack Wilde ha deciso di
provvedere
personalmente alle condizioni della loro detenzione. Immagino che non
voglia
correre ulteriori rischi con nessuno dei due, considerato l’elevato
numero di
buchi nell’acqua compiuti dallo ZBI nella risoluzione di questo caso.
Credetemi, sono stati davvero tanti,
dall’aver
lasciato che Doug avesse attentato alla mia vita per ben due volte al
non aver
impedito che Michael avesse rapito Nicholas e Robin.
I
cinque ordigni disseminati in tutta la città sono stati trovati e
disinnescati,
così come è stato reso inoffensivo il loro contenuto. Doug aveva
programmato i
dispositivi che dovevano far esplodere le bombe in maniera tale che
doveva
essere pienamente cosciente del codice che aveva fornito a Michael per
far
funzionare tutto. Se Doug si fosse trovato in stato di incoscienza, il
codice
sarebbe stato automaticamente modificato e soltanto lui avrebbe saputo
come
renderlo nuovamente attivo. È stata una mossa intelligente da parte
sua; per
fortuna Nick ha colpito lui per primo, mandando così in fumo il piano
di
Michael.
All’indomani
dell’attacco, Nick e io ci siamo messi d’accordo sulla necessità di
informare
il capitano a proposito della nostra rinnovata relazione, anche se ciò
avrebbe
potuto significare l’essere divisi e assegnati a diversi distretti. Non
c’è
dubbio che oggi il capitano voglia parlare con noi proprio a proposito
di ciò,
oltre che delle probabili ripercussioni per aver disobbedito all’ordine
di non
intrometterci nella faccenda.
******
Nick
e Judy erano seduti fuori dall’ufficio del capitano Fangmeyer.
Nonostante
l’età, Judy non poteva fare a meno di sentirsi come una studentessa
mandata in
punizione nell’ufficio del preside.
Nick
era seduto accanto a lei, con la gamba fasciata e una stampella
appoggiata a
lato della sedia.
“Non
preoccuparti, Carotina.” disse Nick, “Sono sicuro che non succederà
nulla di
male. Sono riuscito a far sì che tutto si risolvesse per il meglio.”
“E
come avresti fatto, esattamente?” gli domandò Judy.
“Per
cominciare, non eravamo proprio di servizio, quando tutto è
cominciato.”
sottolineò lo stesso Nick, “Correggimi se sbaglio, ma il capitano non
può
impartire ordini agli agenti non operativi.”
“Può
farlo in una situazione di emergenza.” chiarì la coniglia, “Sicuramente
abbiamo
disobbedito ai suoi ordini, quando ci aveva detto di restare a
Bunnyburrow.”
“Se
volesse punirci soltanto per questo, lo avrebbe già fatto.” ipotizzò la
volpe.
Judy
stava per ribattere, quando il commissario Bogo uscì dalla porta
dell’ufficio
di Fangmeyer. Il possente bufalo volse lo sguardo verso Nick e Judy.
“Wilde,
Hopps. Come state?” chiese Bogo a entrambi.
“Ecco,
lo sapevo che da qualche parte sotto quelle corna si nascondeva un
cuore
d’oro.” sogghignò Nick, incapace di resistere alla tentazione di
punzecchiare
il suo vecchio capo.
“Non
fatemi pentire di avervelo chiesto.” rispose Bogo, mentre le sue labbra
si
contraevano in una lieve smorfia.
“Stiamo…
bene, direi.” intervenne Judy, lanciando un’occhiatina a Nick, “I
nostri figli
si stanno riprendendo da quello che hanno passato.”
“Mi
fa piacere sentirvelo dire.” disse Bogo. “Hopps, Wilde. Sentite… so che
cosa
avete provato. Per molto tempo, le cose fra voi non sono andate come
avreste
voluto. Tuttavia, il corso degli eventi può cambiare… in meglio.”
concluse il
bufalo sospirando.
******
Quello
che Bogo sta cercando di dire è che ha una certa esperienza nel campo
delle
relazioni… riavviate. Quando sono stata assegnata per la prima volta al
Distretto Uno tanti anni fa, si era appena separato dalla moglie, il
che spiega
almeno in parte il suo atteggiamento scontroso. Effettivamente, sua
moglie
aveva lasciato la città con il figlio al seguito. Lei è rientrata nella
sua
vita circa sei anni più tardi, con l’intento di rimettere insieme i
pezzi del
loro matrimonio. Ci è voluto del tempo prima che la loro relazione
riprendesse
a funzionare e perfino quando Bogo aveva assunto il ruolo di
commissario, ci
furono delle… complicazioni. Tuttavia, il loro rapporto si è ricucito;
suppongo
che quello di commissario sia un incarico meno stressante di quello di
capitano, sia per Bogo sia per sua moglie. In fin dei conti, posso
assicurare
che non è affatto facile essere a capo della polizia.
Non
ho proprio idea di quello che succederà fra me e Nick. Non so se il
tempo è
davvero in grado di curare qualsiasi ferita, ma dobbiamo provarci.
Questo è il
succo del discorso di Bogo.
******
“Ha
una vaga idea di ciò che ci dirà il capitano?” domandò Nick.
“Spetta
soltanto a lei dirvi tutto, non a me.” rispose Bogo con il suo solito
tono
burbero, mentre si avviava verso le scale che lo avrebbero portato giù
nell’atrio.
“E
ti pareva…” commentò Nick scrollandosi le spalle, “Certe cose non
cambiano
proprio mai.”
Judy
stava per replicare, quando la porta dell’ufficio del capitano
Fangmeyer si
aprì.
“Hopps.
Wilde.” li chiamò quest’ultima. Judy e Nick si scambiarono un’occhiata
prima di
alzarsi – Nick dovette ricorrere alla stampella per ovvie ragioni – ed
entrare
immediatamente nell’ufficio della tigre a capo del Distretto Uno.
Fangmeyer
chiuse la porta alle sue spalle e si avviò verso la scrivania. Si
sedette,
prese un fascicolo e iniziò a leggerlo.
“Che
significato ha il termine ‘insubordinazione’ per voi due?” domandò
Fangmeyer.
Judy deglutì a fatica e guardò Nick.
“Se
posso…” iniziò la coniglia.
“Vi
avevo dato l’ordine categorico di rimanere a Bunnyburrow oppure no?”
“Dovevo…
anzi, dovevamo intervenire. Aveva rapito i nostri figli.”
“E
quindi, avete contravvenuto al mio preciso ordine per venire
direttamente qui
in città a salvare i vostri figli oppure no?” la interruppe il capitano
Fangmeyer.
Judy
aprì bocca per controbattere, ma la richiuse e abbassò lo sguardo, come
se si
fosse appena resa conto che non aveva alcun valido motivo per
protestare.
“Posso
intervenire, capitano?” domandò Nick, alzando il braccio e attirando a
sé
l’attenzione del suo diretto superiore.
“Ti
ascolto, Wilde.” affermò la tigre.
“Sì,
abbiamo disobbedito al suo ordine.” continuò la volpe, “Siamo anche
ritornati a
Zootropolis e messo seriamente a rischio le nostre stesse vite. Eppure,
ci sono
solamente una o un paio di cosette che rendono questo ‘richiamo’ un po’
meno…
urgente.”
Fangmeyer
posò le zampe sulla scrivania e inclinò la testa.
“Continuate.”
disse la tigre ai suoi due sottoposti.
“Innanzitutto,
avrebbe potuto accettare il mio suggerimento e farci rinchiudere.”
disse Judy
in maniera audace, “Invece, ci avete messo agli ordini di Rhinowitz.
Anche se
non fossimo venuti, sono certa che lei sapeva che Michael
avrebbe
preteso la nostra presenza; altrimenti, avrebbe fatto esplodere le
bombe.
Inoltre, ci ha messo quattro giorni prima di ordinarci di fare ritorno
in
centrale.”
“È
un bel po’ di tempo.” s’intromise Nick, “Soprattutto se si considera il
fatto
che Carotina è uscita pressocché incolume da questa faccenda. Potrebbe
averlo
fatto per far sì che potessi riposare in tutta tranquillità, ma in
questi
quattro giorni Carotina era più che pronta a tornare operativa.”
Fangmeyer
continuò a tenere gli occhi fissi su Nick e Judy.
“Avete
ascoltato la conversazione che ho avuto qui in ufficio con il
commissario Bogo,
per caso?” domandò la tigre, rivolta a Judy.
“No,
signora.” rispose la coniglia.
Fangmeyer
sospirò lentamente.
“Avete
agito in modo impulsivo e sconsiderato,” proseguì, “ma devo riconoscere
che
siete riusciti a salvare la città ancora una volta. Se non vi fosse
trovati lì,
Michael avrebbe senza dubbio ordinato ai suoi sottoposti di far
esplodere tutte
le bombe. Il sindaco voleva porgervi il suo encomio personale.”
Sia
Nick sia Judy si guardarono negli occhi, non sapendo cosa pensare.
“Gli
ho detto che sarei stata io stessa a prendere i provvedimenti necessari
riguardo il caso in questione.” dichiarò Fangmeyer, prima di rivolgersi
a Nick.
“Wilde,
quanto tempo ci vorrà prima che tu possa tornare pienamente operativo?”
“I
medici hanno detto che ci vorranno almeno sei settimane.” rispose la
volpe.
“Hopps,
avrai diritto a sei settimane di ferie retribuite.” annunciò la tigre
alla
coniglia, “Non voglio vedervi qui fino a quando la gamba di Wilde non
sarà
guarita completamente.”
“Sissignora.”
esclamò Judy.
“Spero
che piaccia a entrambi il lavoro d’ufficio” continuò Fangmeyer, “Perché
quando
tornerete, sarete confinati dietro una scrivania fino a quando non
sarete
pronti a tornare operativi in qualità di… tenenti.”
******
Tenenti…?
Vuol
dire che il capitano ha appena… promosso Nick?
Non
posso certo definire la cosa inaudita. In fin dei conti, Bogo mi aveva
promossa
a tenente subito dopo la risoluzione del caso degli Ululatori Notturni.
Ora che
ci penso… la situazione è molto simile. Bogo mi aveva premiato e punito
in un
colpo solo, perché nonostante la promozione, mi aveva relegata dietro
una
scrivania per un paio di mesi come punizione per ciò che era accaduto
in
quell’occasione. Sapete, il sequestro del vagone ferroviario,
l’esplosione e
poche altre… cosucce… di questo tipo. Era stata la punizione più
leggera che
avesse potuto darmi, poiché sapeva perfettamente che qualunque altro
provvedimento più severo avrebbe attirato le attenzioni della stampa e
offerto
una pessima pubblicità all’intero dipartimento, visto che i giornalisti
mi
avevano già definita ‘La tenera eroina della Città’.
Nonostante
siano passati diciannove anni da allora, quel titolo mi fa ancora
sentire in imbarazzo.
Certo,
abbiamo disobbedito agli ordini del capitano, ma lei sa che abbiamo
salvato la
città dalle grinfie di Michael. Promuovere Nick e confinarlo subito
dopo dietro
una scrivania fino a quando non sarà di nuovo pienamente operativo
rientra in
quel genere di cose che Bogo avrebbe fatto… e che aveva già fatto.
Adesso
capisco il perché della sua presenza. In passato, quando ero a capo del
Distretto Uno, non avrei esitato a chiedere il parere di Bogo.
Concedermi
del tempo libero per poi condannarmi al lavoro d’ufficio è una
decisione che mi
gratifica e mi punisce in egual misura, perché il capitano Fangmeyer sa
perfettamente quanto detesti stare seduta dietro una scrivania.
Ma
questa volta… tutto questo ci sarà utile, perché avremo modo di capire
che cosa
ci riserverà il futuro da adesso in poi.
Da
colleghi, siamo diventati amanti. Da amanti, siamo diventati dei
completi estranei.
Dopodiché, siamo ritornati amici attraverso il dolore. Da amici siamo
ritornati
a essere colleghi… e poi di nuovo amanti. Mentirei a me stessa se
dicessi che
non temevo che questa specie di circolo vizioso si fermasse
definitivamente.
Non
voglio perdere Nick. Non di nuovo. Mai più.
******
“Carotina…?”
disse Nick, distogliendo Judy dai suoi pensieri. La coniglia lo guardò.
“Sto
bene, Nick.” rispose quest’ultima dopo una breve pausa, “Sono rimasta
un po’
spiazzata, tutto qui.”
“Non
sei l’unica.” ammise la volpe mentre le rivolgeva un sorriso caloroso.
“C’è
un’ultima questione che deve essere sistemata.” affermò Fangmeyer,
mentre Nick
e Judy rivolgevano nuovamente l’attenzione su di lei.
“La
nostra relazione.” intervenne Judy.
“Esattamente.”
esclamò la tigre, “Innanzitutto, la vostra differenza di rango mi
avrebbe
costretta ad assegnare uno di voi a un altro distretto. Questa
promozione vi
permetterà di continuare a lavorare qui in coppia, ma sia ben chiara
una cosa:
se dovessi notare che la vostra relazione interferisce in qualche modo
con il
vostro lavoro, mi vedrò costretta a sospendere entrambi, in attesa di
un’indagine a tutto campo. Ricordo abbastanza bene l’ultima volta in
cui sono
stata obbligata a prendere un simile provvedimento. Sono stata chiara?”
“Sissignora.”
risposero Nick e Judy all’unisono. Fangmeyer si lasciò sfuggire un
piccolo
sorriso di compiacimento.
“Molto
bene.” disse il capitano del Distretto Uno, “Allora, congratulazioni a
entrambi. Ora fuori di qui. Non voglio vedere nessuno di voi due qui
dentro
finché Wilde non si sarà del tutto rimesso.”
******
Beh,
direi che è andata bene…
Sì,
è andata bene. Questo è tutto ciò che posso dire a riguardo.
Dopo
aver salutato i nostri colleghi, incluso un Clawhauser letteralmente
euforico,
io e Nick facciamo ritorno nel nostro appartamento. Nicholas e Robin
sono lì ad
aspettarci; dal momento che lo ZBI ci ha fatto ufficialmente uscire dal
programma di protezione testimoni da poco, non sono ancora tornati a
scuola. Mi
accorgo che Nicholas è in compagnia di Amy Wolfard, intenta a discutere
animatamente con lui. Robin sembra un po’… fuori posto e mentre il mio
sguardo
cade sulle zampe di Nicholas e Amy, posso capire facilmente il perché,
visto
che sono unite in una stretta.
Che
tenerezza! Chiamatelo pure istinto materno, ma sapevo che Nicholas
aveva una
cotta per Amy. Penso che siano proprio una bella coppia.
******
“Oh…
salve, signorina Hopps.” disse Amy, rivolgendosi a Judy. Le sue
orecchie
tradirono un leggero rossore d’imbarazzo. “Salve, signor Wilde…”
“Puoi
chiamarmi soltanto Nick.” disse la volpe sorridendole di risposta.
Rivolse poi
lo sguardo verso Nicholas, il quale ricambiò inarcando semplicemente un
sopracciglio.
Robin
si alzò in piedi e si avvicinò a Nick e Judy. Si voltò verso
quest’ultima e
poi, senza dire una sola parola, l’abbracciò.
Judy
si irrigidì in uno stato di apparente imbarazzo, mentre il viso di Nick
mostrava la medesima emozione. Nicholas e Amy si scambiarono
un’occhiata,
incerti su cosa pensare a proposito di quello che stavano vedendo.
Judy, da
parte sua, superò l’imbarazzo iniziale e ricambiò l’abbraccio.
******
Ammetto
che questo abbraccio mi coglie di sorpresa. So bene quanto Robin sia
stato
contrario al fatto che io e Nick stessimo di nuovo insieme. Questo…
questo è un
grande passo nella giusta direzione.
Nonostante
l’ostilità che Robin ha nutrito nei miei confronti, ha dimostrato di
avere lo
stesso cuore d’oro di suo padre.
Alla
fine Robin si stacca da me. Sembra piuttosto in imbarazzo mentre mi
guarda.
******
“Io…
volevo soltanto dire che… mi dispiace.” disse Robin, mentre suo padre
lo
guardava affettuosamente, “Io… sono stato scortese… e poi…”
“Robin…”
rispose Judy, “Non c’è ragione che ti scusi con me. So perché non mi
avevi
preso in… simpatia. Ti prometto che non proverò mai e poi mai a
prendere il
posto di tua madre.”
“Lo
so…” replicò Robin, mentre le lacrime iniziavano a bagnargli gli occhi,
“È che
lei… mi manca tanto.”
Nick
si fece avanti e lo avvolse in un abbraccio caloroso.
“Lo
so.” disse quest’ultimo, mentre accarezzava delicatamente la nuca del
figlioletto, “Lo so…”
“Penso
che tu abbia ragione…” sussurrò Robin, “La mamma avrebbe detto
che va
bene tornare ad amare qualcuno che credevi di aver perduto per sempre.”
******
Come
ho già detto in precedenza, non voglio che gli errori del passato si
ripetano.
Farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che questo accada.
Questo segna la fine della minaccia del Risveglio dei Morti… e l’inizio di qualcosa di nuovo per me, Nick e i nostri figli.
Note
dell’autore:
Eccoci arrivati al ventunesimo e
penultimo capitolo della storia!
Proprio
come era successo nel film, Nick e Judy hanno dovuto percorrere un
sentiero
irto di ostacoli e fronteggiare un nemico particolarmente ostico per
proteggere
non soltanto le loro stesse vite, ma anche quelle dei loro figli e di
tutti gli
abitanti della città. Insomma, è stata dura, ma alla fine i due agenti
ne sono
usciti vincitori e sono stati giustamente ricompensati per i loro
sforzi. In
più, il giovanissimo Robin è finalmente riuscito ad accettare Judy
nella sua
vita. Tutto è bene quel che finisce bene, ma… non è tutto. Questa
storia riserva
ancora una sorpresa a Nick e Judy, perciò non perdetevi l’ultimo
capitolo per
scoprire di cosa si tratta, mi raccomando!
Come
è mia consuetudine, vi lascio alcuni link utili:
Pagina
DeviantArt dell’autore: https://www.deviantart.com/giftheck/
Capitolo
XXI di Waking Death: https://www.deviantart.com/giftheck/art/Waking-Death-22-Aftermath-744431087
Storia
completa: https://archiveofourown.org/works/11441793?view_full_work=true
Questo
è quanto. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione. Al prossimo
capitolo!