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Autore: la_pazza_di_fantasy    27/05/2020    0 recensioni
Gwen è una normale ragazza che non vede l'ora di poter andare al college per studiare le stelle da lei tanto amate.
Però l'arrivo di tre ragazzi nella sua scuola le sconvolgerà totalmente la vita e la farà dubitare del suo migliore amico di una vita.
Per Gwen inizierà così la lotta contro il Chaos che vuole distruggere le stelle.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gwen alternava lo sguardo tra la donna e Valentine. In che senso era la madre del biondo? Valentine invece aveva alzato gli occhi al cielo senza dire una parola.
-spero tu sia venuto qui per stare finalmente con la tua famiglia- continuò la donna ignorando volutamente il comportamento del ragazzo davanti a lei.
-la mia famiglia non è qui- rispose il ragazzo. -e ora dammi quelle stramaledettissime chiavi-
-questo è un affronto ragazzino. Io sono tua madre!-
-sei solo la persona che mi ha messo al mondo! Hai cercato di portarmi dalla tua parte solo per uccidermi e credimi questo non è il comportamento di una madre- gridò il ragazzo che non aveva il coraggio di guardare nella cella dove era rinchiusa Gwen.
-ti hanno portato via da me! Io volevo solo proteggerti-
-mi hanno portato via da te perché eri una traditrice che ha cercato di dare alla luce uno Zodiaco e ci è anche riuscita. Io nelle tue mani sarei stato rovinato-
-andiamo! Davvero credi a quello che dicono quegli stupidi? Siamo noi ad avere ragione, formeremo un mondo nuovo e tu potrai governarlo insieme a noi. È il posto che ti spetta dopotutto- disse la donna porgendo una mano in direzione del figlio.
-no, mi vuoi dalla tua parte solo perché sono carne da macello e di certo tuo marito non permetterebbe mai di stare al suo fianco. Sono solo l’esperimento andato male- disse Valentine mentre Gwen lo stava ammirando per la grande forza di volontà che stava provando. Se fosse stata sua madre quella davanti a lei non ci avrebbe pensato due volte a seguirla.
Gwen in quel momento capì anche perché tutti gli altri ragazzi le erano andati contro quando aveva detto a Valentine che era lui il Chaos. Ma di certo la ragazza non poteva minimamente sapere, e tanto meno immaginare, che la madre del ragazzo facesse veramente parte dei Chaos.
-se non ti unisci a noi ti sbatto in cella-
-invece no, mi darai le chiavi- disse Valentine e Gwen si accorse di un cambio nel tono della voce del ragazzo, sembrava quasi dolce. La castana si girò verso di lui per capire cosa stesse facendo.
-i tuoi poteri su di me non funzionano Val. Sbattetelo in cella- rispose la donna con un ghigno prima di voltarsi e risalire le scale.
Gwen vide chiaramente Valentine stringere i pugni per poi provare a colpire alcuni dei Chaos li presenti, ma erano troppi e lui era solo. Riuscirono a bloccarlo in tempo. Aprirono la porta della cella di Gwen e la ragazza fece per uscire visto che sembrava non la stessero considerando minimamente, ma altri due la presero di peso facendola ricadere in malo modo sul pavimento. In men che non si dica i due ragazzi erano finiti dalla stessa parte della cella che era stata prontamente chiusa a chiave.
-fatemi immediatamente uscire di qui!- gridò il ragazzo con tono rabbioso mentre tirava le sbarre.
-buona permanenza!- disse invece uno dei Chaos prima di lasciare da soli e nella semi oscurità i due ragazzi.
-MALEDIZIONE!- gridò Valentine dando un calcio alle grate per poi girarsi di scatto verso Gwen che si spaventò. Quello sguardo non le piaceva per niente. Valentine si accorse di aver spaventato la ragazza e cercò di fare dei respiri profondi per calmarsi.
-dovevo aspettarmi che sarebbe stata una trappola- disse alla fine calmandosi. -stai bene?- chiese poi rivolto alla ragazza che era ancora a terra.
-si non ti preoccupare. Non dovevate venire a prendermi comunque. Rischiate molto così- disse Gwen alzandosi.
-sei il nostro guardiano. Se perdiamo te è la fine- disse Valentine -comunque ti devo le mie scuse-
-anch’io le mie. Mi sono lasciata trasportare in palestra- la ragazza si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio leggermente imbarazzata.
-ne avevi tutte le ragioni- Valentine alzò le spalle per poi guardarsi intorno e avvicinandosi pericolosamente alla ragazza che di contrò indietreggiò fino a rimanere intrappolata tra il muro e il biondo. -io non dovevo venire qui. Tasha, Giul e Auli arriveranno presto- le sussurrò all’orecchio per poi staccarsi e andarsi a sedere sul letto.
-quanto tempo è passato? Intendo da quando me ne sono andata- disse Gwen che voleva fare tante domande al biondo, ma se le aveva sussurrato nell’orecchio significava che non potevano parlare liberamente.
-mezza giornata. Ce ne siamo accorti subito che te ne eri andata via- le rispose Valentine.
-posso chiederti qual è il tuo potere? Prima lo hai usato ma non l’ho capito bene- chiese Gwen rimanendo sempre in piedi.
-siediti non ti mordo- rise il ragazzo alzando le braccia e solo una volta che Gwen si fu seduta al suo fianco continuò -la malia. Riesco ad ammaliare le persone, ma solo per poco tempo e non funziona con tutti-
-e se io ti avessi potenziato ci saresti riuscito?-
-probabilmente si. Per favore non iniziare pure tu con sta storia, Zhoto mi ha praticamente messo in punizione a vita e dopo questa sarà anche peggio- borbottò il ragazzo buttandosi a peso morto all’indietro dimentico del muro che prese in pieno. Gwen rise e il biondo le lanciò un’occhiataccia.
-che ne dici di provarci qui? Infondo non abbiamo niente da fare- propose la ragazza che sperava in un si di Valentine. Era tutto chiarito tra loro ormai vero?
Valentine la guardò per un po’ pensieroso mentre storceva la bocca.
-non è una cattiva idea, ma mi serve una terza persona per vedere se funziona veramente- disse alla fine il ragazzo.
-puoi provare su di me-
-no, se lo faccio il tuo aiuto mi viene meno-
-allora alleniamoci solamente ad avere una connessione e quando avremo una terza persona lo proveremo. Sempre meglio di niente- disse la castana mentre con un elastico che aveva al polso si legava i capelli in una crocchia. Stava iniziando a fare parecchio caldo li dentro.
-va bene, infondo dobbiamo perdere tempo- disse il biondo sorridendole.
 

 
   
 
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