L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!
Ben tornati a leggere in questo finale di pandemia e splendida giornata di sole!
Spero che la storia continui a piacervi e vi stia tenendo compagnia :D
Oggi ci aspetta un capitolo un po' diverso e un po' più breve, ma per farmi perdonare, pubblicherò anche domani al posto di aspettare sabato.
Un abbraccio a tutti e buona lettura!
Che cosa ho fatto, Tom? Non riesco a ricordarmi niente, non riesco a capire! Devo dirlo a Dumbledore… hanno trovato la gatta di Gazza impiccata e c’era acqua da tutte le parti e io non mi ricordo, non riesco a ricordarmi dove fossi! Sono in un posto e poi è come se mi addormentassi di colpo e quando mi sveglio… quando mi sveglio non so più dove sono o che ora sia. È terribile, Tom! E se fossi io l’erede? Se fosse tutta colpa mia?
Ginny, tesoro mio, calmati, cerca di ragionare: se tu fossi l’erede di Salazar Slytherin credi che il Cappello Parlante ti avrebbe assegnata a Gryffindor? Ci sono altri motivi per cui potresti avere dei black out, magari sei solo stanca. Forse è una forma di sonnambulismo.
E allora devo dirlo a Percy o alla mamma. Non posso continuare così: potrebbe essere pericoloso, potrei perdermi, potrei ritrovarmi nella Foresta Proibita o finire in punizione…
Sì, ma riflettici: se lo dici ora a qualcuno, è ovvio che tutti penseranno che sia stata tu, tutti ti guarderanno male, nessuno vorrà più essere tuo amico. Non è già abbastanza difficile così? E cosa penserà Harry? Magari non crederà che sia stata tu, ma saprà che sei strana. Chi vorrebbe uscire con la ragazza strana della scuola? No, faremo così, non lo diremo a nessuno, ma annoterai qui tutte le volte in cui succede: dov’eri, cosa stavi facendo, quanto tempo è passato. Vedrai che capiremo cosa sta succedendo e quando avranno preso l’erede, allora chiederemo aiuto, se servirà ancora.
Non lo so, Tom. Ho paura… e se fossi stata io invece? Non voglio fare del male a qualcuno.
Ginny, tu sei la ragazza più buona e gentile che abbia mai conosciuto, non potresti mai fare del male a qualcuno! Non è da te. Ti ricordi quando avevi tre anni e hai cercato di impedire a Fred e George di degnomizzare il giardino? Non volevi che facessero del male agli gnomi! Non è possibile che tu abbia fatto male a una gatta. Se non ti fidi di te, fidati di me: io ti conosco meglio di chiunque altro.
Questo è vero. Non so come farei senza di te… se solo tu fossi in carne ed ossa! Saresti il fidanzato perfetto e potremmo passeggiare insieme nel parco, tenerci per mano e studiare insieme. Sarebbe così bello! Invece Harry non mi vede nemmeno, non sa neanche che esisto! È così coraggioso! Potreste essere grandi amici e allora lui saprebbe chi sono, magari mi troverebbe anche carina, ma io avrei occhi solo per te e lui passerebbe il tempo a mangiarsi le mani.
Oh, Ginny, ma vedrai che lui si accorgerà di te. Un giorno aprirà gli occhi e vedrà che bellissima donna sei diventata, quanto sei intelligente e dolce. Allora si innamorerà di te e tu ti dimenticherai di questo vecchio diario sgualcito, ma è giusto che sia così, non devi sentirti in colpa per questo. Io sarò felice sapendo che tu lo sei.
Ginny chiuse il diario con un sospiro. Si affrettò a rimetterlo sotto al materasso del letto prima che qualcun altro potesse entrare nel dormitorio e accorgersi della sua esistenza. La vita al primo anno non era facile: lontana da casa per la prima volta, insieme a tanti compagni nuovi, con le lezioni, gli insegnanti, i suoi fratelli intorno, i libri usati e i vestiti vecchi… e tutte le sue compagne di dormitorio erano sempre così sicure, così carine e così sveglie! Ginny era una ragazza timida e non aveva nessuno con cui parlare, nessuno tranne Tom.