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Autore: camillavaamare    28/05/2020    0 recensioni
Ares va dalla sua amata Afrodite. Si amano... perché è l'amore a calmare la violenza. Non potrebbero essere più diversi. Sono opposti mab si completano. L'amore ferma quella sua furia omicida ingiustificata. Ares solo quando è con Afrodite non fa il pazzo, anzi. Riesce ad essere perfino dolce! Lei lo calma... sono molto innamorati. Zeus, manderà il suo irresonsabile figlio a cercare un misterioso oggetto; in questo modo Afrodite vedrà realmente la natura del Dio Guerriero.
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Triangolo, Violenza
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9.GUARDIE E LADRI

Ares viene portato dal Dio Marino, la sirena nuota da un'altra parte lasciandoli soli.

"Sai combattere bene, giusto? Se sì mi serve che recuperi il mio tridente rubato."

"Perché dvrei? Avete tanti di quei soldati tra tritoni e sirene."commenta beffardo Ares.

"Ti darò l'immortalità. Tuo padre te l'aveva tolta. No?"aggiuge serio attirando l'attenzine del ragazzo.

"Dovete convincermi usando alte parole. Solo Zeus può dare o togliere l'immortalità."

"Non nel mare. Pure io posso. Cosa rispondi?" spiega spazientito dal tanto parlare.

"D'accordo. Ma anche alla Dea Dell'Amore. Chiedo solo questo."risponde serio.

"Va bene. Tritone ti accompagnerà."spiega sollvato Poseidone mentre suo figlio raggiunge Ares. Entrambi escono dal palazzo, in strada i passanti non li notano nemmeno. Sono tutti occupati dalle loro coe.

"VENITE A COMPRARE GLI STRUMENTI MUSICALI USATI DAGLI UMANI! SONO IN OFFERTA!"esclama annoiato il venditore, ma nessuno si ferma alla sua bancarella.

Tritone si avvicina al venditore e prende un flauto per osservarlo meglio. È fatto di bambù verde, sottile e vene verdi. Anche Ares li guarda.

"Prendo questo."dice pensieroso Tritone pagando l'uomo, lui gli porge il flauto.

"Grazie, mio signore."dice grato l'essere ed Ares fissa Tritone incredulo. Come può sprecare i soldi in oggetti inutili?! Non lo capisce.

"Non sei Apollo. A cosa ti serve uno strumento musicae? Sai suonarlo, almeno?"

"Devo essere il Dio Dell'Arte per sunare un flauto? E gli umani, allora?"

"D'accordo. Come ti pare."aggiunge stanco Ares prima di venire intrrotto da Afrodite.

"Dove andate di bello? Posso venire?"domanda euforico ansimando ai ragazzi.

"Ho fatto un accordo con Poseidone. Se lo aiuto ci darà l'immortalità."spiega ottimista Ares entre caminano tra le strade di Atlantide.

Tritone, Afrodite ed Ares si fermano davanti ad un portone verde. È l'unico edificio ad essere abbandonato.

"Siamo arrivati."annuncia agitato l'essere dando ad Ares il flauto.

"Cosa dovrei farci? Non so suonare il flauto... tienilo te... è meglio..."

"Ti servirà... ci vediamo in giro. Torna vivo... va bene? Promettimelo."dice sconsolato Tritone prima di andarsene. Quella frase non dà un buon segno. Entrambi si guardano preoccupati. Restano immobili in mezzo alla strada infastidendo i passanti. Li urtano.

"Spostatevi! Non avete gli occhi?! Siete in mezzo alla strada!"esclama un tritone trainando le redini del cavalluccio marino.

Afrodite bussa al portone e quello si apre. Entrati vedono un labirinto di scale: vanno in tutte le direzioni.

"E ora? Cosa facciamo? È un labirinto... hai una qualche idea? Spero di uscie viva..."domanda disorientata guardando le scale. Arriva una sirena... due. Tre. Dieci. Li attaccano con i tridenti ed Ares estrae la spada per ucciderle. Manca l'ultima che si arrende.

"Non uccidermi. Mi arrendo."dice spaventata la sirena, ma lui non ha pietà e taglia il corpin due. Rinfoderata l'arma guarda Afrodite, però lei è scandalizzata dalla crudeltà con cui l'aveva uccisa. Le fa impressione che lui sia a suo agio anche con il sangue della airena addosso.

Afrodite sconvolta sale la scala girata al contrario ed Ares segue l'amante indifferente. Non capisce cosa le sia preso, sa che lui ama la violenza.

Afrodite piutosto che parlare con l'amante preferisce salire le scale faticosamente. Dopo acuni minuti giungono in una sala circoare con due sirene che lottano, quella bionda spinge l'altra sul bordo e preme un tsto sul muro. I sassi crollano dal soffitto bloccando il passaggio a gli intrusi.

Afrodite contrariata si aggrappa al ragazzo poi lui afferrata la corda dondola avanti – indietro, poi salta sul masso e l'amante scend dalla sua schina. Corrono ad aiutare la sirena che sta per cadere.

L'altra sirena lotta con Ares, intanto Afrodite insieme alla sirena cercano un modo per aiutare il ragazzo; non trovandolo preferiscono sare lontano dalla lotta. Ares disarmato l'essere infila la spada nella sa pancia facendo schizzare sangue ovunque... è morta.

La sirena per ringraziare regala ad Ares il suo tridente ed una spada a forma di chiave. Poi se ne va. Sono soli un'altra volta... sospirano.

Zeus sta riuscendo nel suo piano contorto, infatti Afrodite inizia a vedere Ares per quello che è. Violento e spietato senza motivo. Athena aveva ragione.

   
 
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