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Autore: tatanaty95    29/05/2020    0 recensioni
La guerra fra i demoni e gli esseri umani sembra non avere una fine!
E sembra non esista nessuno in grado di concluderla una volta per tutte!
Come ritroverà la pace il pianeta Vezoor?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mi raccomando: fate attenzione! Non ci siamo mai inoltrati oltre quel sentiero- commenta Ulik spiegando -Potrebbero esserci chissà quali minacce...-
-Oh, non ti preoccupare! Siamo abituati al peggio!- lo tranquillizza Shiki con un certo vanto.
-Parla per te...- commenta Tezua fissandolo male mentre finisce di sistemarsi i vestiti.
Shiki ricambia lo sguardo e l'enfasi -Eri tu quello che si voleva suicidare...-
Tezua ringhia -Ma non ero nemmeno me stesso!!!-
-State buoni voi 2!- li richiama Rekla -Piuttosto, se siete pronti...vogliamo andare?-
-Ho fatto una mappatura mentale, so dove dobbiamo andare- interviene Nyako scendendo le scale dell'abitazione prima degli altri.
-Mi sento sollevato a sapere che Nyako sta riacquistando potere, la sua onniscienza fa davvero comodo!- commenta Sato seguendolo.
-Ti direi di non farci troppo affidamento, anche l'onniscienza ha i suoi limiti- rivela Nyako sospirando.
-Cosa?!- esclama stupito Tezua raggiungendolo di corsa -Starai scherzando, spero!-
-Onniscienza??- esclama rimanendo di sasso il padre di Ulik.
-Bhè, dopotutto vi ha anche detto di essere un demone, non mi stupirei ancora molto- commenta Shiki passandogli di fianco.
Ulik infatti non ci aveva fatto ancora troppo caso, ma ora la cosa sembra essere un po' stonante per le sue conoscenze -Scusate- attira la loro attenzione -ma come fate a collaborare con dei demoni?- domanda con una leggera titubanza.
Per un momento si guardano in silenzio tra loro, poi decide di prendere parola Shiki -Prenderò parola come umano del gruppo: li ho visti agire, avrebbero potuto pugnalarci le spalle in qualsiasi momento, invece ci hanno protetti da nemici ancora più pericolosi-
-Ehi! Non è carino da parte tua affermare cose simili!- esclama Foseix oltraggiato.
-Suvvia, Foseix! Era un complimento...- commenta Eaglavion.
-Io e mio fratello siamo superstiti di Sarno, se non fosse per i nostri demoni, saremmo morti dalla caduta dall'Arca- dice la sua anche Rekla.
-Non voglio mettere in dubbio le vostre esperienze, forse effettivamente non tutti i demoni sono così cattivi come pensavamo- ci ragiona su Ulik -Non vi trattengo oltre, però vedete di tornare sani e salvi!-
-Contaci!- urla in lontananza Sato.
Quando il gruppo ormai è distante, il vecchio prende parola -Sarno, eh?-
-Cosa c'è ora, papà?-
-Niente...non pensavo di trovarne altri, in più caduti dall'Arca- il vecchio si fa pensieroso -...molto probabilmente erano dei ragazzi privilegiati a salirci!-
-Aspetta, intendi quell'Arca?- ora anche Ulik ricorda qualcosa a riguardo e ne rimane stupito.
Suo padre molte volte in passato aveva accennato di una piattaforma volante dalle dimensioni colossali che avrebbe ospitato solo persone scelte per portarle lontane dal pericolo che ormai presentava la terraferma dopo l'assedio improvviso dei demoni: l'Arca.
Era stata concepita fin dai primi periodi di avvistamento di energia anomala proveniente dal nucleo del pianeta ed era stata ultimata qualche giorno prima dell'attacco.
-Sì, quella di cui non si sa ancora nulla da quando ha lasciato la superficie, dovrebbe essere in volo da qualche parte nei pressi di Vezoor, ma non siamo predisposti a ricevere messaggi da parte loro; molto probabilmente dovremo aspettare ancora per un bel po'!- conclude la sua spiegazione incamminandosi altrove.
Ulik invece farà qualche ricerca per conto proprio ora che Sarno e l'Arca sono stati menzionati di nuovo, vuole saperne di più e fortunatamente a Demia ci sono dei superstiti.


Foseix continua a fiutare per capire quell'odore strano, ma non riesce davvero a spiegarsi quella strana sensazione.
-Che tipo di odore senti?- gli domanda curioso Tezua, vedendolo così concentrato ad annusare.
-Non saprei come definirlo...sa di “buono”, ma allo stesso tempo “paura”, come se una preda succulenta stia per morire- spiega leccandosi i baffi.
-Effettivamente sento che fa leva sui sensi dei predatori- anche Eaglavion incuriosito sta provando a capire quell'odore.
-Non è che effettivamente si tratti di una qualche creatura morente o in difficoltà?- domanda Sato perplesso.
-Mmmmm...sarebbe alquanto strano- risponde Nyako -Sento pure io questo odore, anche se non attira nessuno tra i miei istinti, eppure non vedo il sangue trasportato dall'acqua che è presente nell'odore-
-Bhè- Tezua cerca di fissare meglio il fiumiciattolo strizzando gli occhi, però con quella poca luce presente lontana da Demia ci vede davvero poco -...non si vede nulla...- in quel momento si becca un pugno in testa da sua sorella, la quale colpisce anche Foseix per sbaglio.
-Ti pare che Nyako sia cieco come te?!- gli sbraita dietro.
-Non intendevo quello!-
-Effettivamente Tezua ha ragione, posso provvedere io per la luce- interviene Nyako facendo spuntare la sua coda draconica per accendere una fiammella bianca sulla punta.
I ragazzi sono leggermente sollevati alla vista di quella luce -Ora posso vedere dove metto i piedi, piuttosto che proseguire a carponi quasi- sospira Tezua rialzandosi.
Proseguendo notano finalmente che le rovine sotterranee sono fin troppo grandi per i loro gusti.
-Certo che è davvero enorme questo posto!- commenta Sato guardandosi attorno.
-È tutto così...abbandonato- Rekla nota come in precedenza sembra ci fossero state delle abitazioni, ma molte sono finite in macerie, nessun segno di cadaveri.
-Credo di essermi perso!- interviene Tezua voltandosi indietro per un momento -Dove diavolo conduce questo rivolo?!- esclama esasperato.
-Un po' di pazienza, zuccone!- lo rimprovera il suo demone -Lo stiamo per scoprire!-
Shiki rimanendo in silenzio continua ad osservarsi intorno.
-Sembri incuriosito- interviene il bianco facendolo leggermente sussultare.
-In realtà...mi stavo chiedendo cosa siano queste rovine-
-Ricordi che in passato avevo accennato anche a delle rovine in cui mi ero situato per riposare?-
-Intendi sotto Ra'mon?- gli domanda avendo capito.
-Esatto! Queste rovine sono un po' in tutto Vezoor, sono le strutture abbandonate dai vecchi popoli, e parliamo di più di migliaia di anni fa, poi insediarono le loro tecnologie avanzate in superficie- spiega poi.
Anche Rekla stava ascoltando incuriosita -Quindi si può dire che qui c'erano civiltà meno evolute rispetto ai tempi che conosciamo?- domanda ricordando le grandi strutture tecnologiche dove ha vissuto.
-Esattamente- risponde Nyako -Il sottosuolo era un ottimo nascondiglio e riparo per chi non voleva avere a che fare con le guerre in corso tra i vari popoli antichi, millenni fa era difficile trovare chi si nascondeva qui sotto-
Sato vedendosi una svolta, nota come ci siano altre strutture, ma queste sono devastate da un enorme buco che passa da parte a parte dell'enorme cunicolo -Immagino che sarebbe stato un problema con l'assalto dei demoni...che risalivano dalla terra...- commenta deglutendo terrorizzato alla vista di quei buchi colossali, molto probabilmente si trattava di qualcosa di davvero enorme.
Nyako si volta ad osservare -Ah, dei Netherbeast sono passati anche da qui, ma non sembra recente...molto probabilmente risale all'attacco massivo di quando i demoni sono tornati corporei in superficie; non preoccupatevi, queste strutture sono state abbandonate quando gli umani hanno deciso di stabilire la loro pace-
-Sembra quasi ironico come ora invece siamo costretti a ritornare ad usufruirne...- commenta Shiki avendo visto Demia.
Rimangono in silenzio ancora per un po', finchè non raggiungono un muro dove il rivolo va ad infilarsi.
-Vicolo cieco?- commenta Sato vedendosi il muro a bloccare loro la strada.
Foseix e Eaglavion si avvicinano alla fessura nel muro per il rivolo e confermano che quell'odore porta oltre quel muro.
Nyako si avvicina cercando di ascoltare lo scorrere dell'acqua attraverso il muro, continua a picchiettare diversi punti della superficie con le nocche, poi improvvisamente si ferma in un punto che affianca il rivolo -Allontanatevi- consiglia loro e tutti fanno qualche passo indietro.
Ritenendo che siano abbastanza distanti da lui, trasforma le sue braccia per forzare quella parte di muro e farla crollare.
Viene rivelato un cunicolo buio e stretto che porta sicuramente da qualche parte, dato che continua ad affiancare il fiumiciattolo.
Nyako fa tornare le braccia normali -Credo possiamo proseguire-
-Dobbiamo entrare in quel “coso” stretto?- domanda titubante Rekla.
-Cos'hai, sorellona? Hai paura di non passarci a causa del tuo sedere troppo grosso?- le domanda con una sorriso ammiccante, mentre Sato a sentirglielo dire ha un colpo.
-Ma...come ti permetti di mettere in dubbio le forme fisiche di tua sorella maggiore?- si scalda Rekla imbarazzata.
-Nah, secondo me ha il petto troppo grosso- interviene impassibilmente Shiki facendo un gesto con le mani che riportano a far capire cosa intenda.
Sato imbarazzato a sua volta si ritrova a spruzzare sangue dal naso.
-Argh! Siete ancora giovani per dire certe cose! Quando sarete un minimo più maturi capirete cosa avete appena detto!!- esclama Rekla imbufalita.
-Sono contento di essere ancora giovane perchè posso passare in quel cunicolo più facilmente di una vecchia come te!- la stuzzica ancora Tezua ricevendo un sorrisino d'intesa da Shiki e Foseix.
-Smettetela!!!- urla improvvisamente Sato -È imbarazzante sentir parlare così facilmente delle forme fisiche di una ragazza!!-
Shiki lo raggiunge -Eddai Sato!- gli prende le spalle con un braccio -Rekla è l'unica ragazza del gruppo. Un po' di umorismo sulle donne non fa male, se pensiamo che siamo principalmente maschi!-
-Non era quello a cui mi riferivo!!- urla l'amico tenendosi con una mano il sangue al naso.
-Ok. Credo andrò avanti io- Nyako intanto stava ispezionando il cunicolo ignorandoli completamente -Vi farò luce- e si inoltra nel passaggio chinando la testa.
-Ehi, aspettaci!- esclama Tezua raggiungendo il passaggio; decide di far passare prima Sato e Shiki, i quali sono costretti a chinare leggermente il busto per passare.
-Speriamo non sia tanto lungo questo passaggio, sento già il collo urlare dal fastidio di questa posizione!- commenta Shiki addentrandosi.
-Rekla vuoi andare tu?- le domanda il fratello, ma la sorella scuote il capo molto agitata negando -Andiamo qual è il problema?-
-V-vai avanti tu! Sarei ingombrante a starti davanti!- gli dice frettolosamente spingendolo dentro con una risata molto isterica.
-Ok, va bene! Aspetta che riesca ad entrarci! Foseix mi sa che dovrai scendere per un po'-
-Nessun problema!- e la volpe salta giù dalla sua testa precedendoli.
Lo segue il padrone, poi anche Eaglavion, il quale però sente che Rekla sia turbata da qualcosa di ben peggiore dall'ingombro che potrebbe causare il suo corpo.
-Non credo sarà troppo lungo, cerca di resistere- cerca di spronarla l'aquilotto.
Rekla deglutendo si avvicina titubante infilandosi finalmente dentro lo stretto cunicolo chinandosi con le gambe per proseguire quasi a 4 zampe.
-È entrata anche Rekla!- avvisa Tezua e gli altri proseguono spediti.
-Qui dietro...è troppo buio!- commenta tremante Rekla.
-Oh, insomma! Qual è il problema sorellona? Mi pare Nyako stia facendo anche fin troppa luce-
Sato sentendo prova a chiedere a Nyako -Riusciresti a creare un po' più di luce?-
-Purtroppo è il massimo che posso fare per ora. È già un passo avanti che riesca a ricreare una fiamma di luce, quando il fuoco non è mai stato il mio elemento-
-Foseix?- lo chiama Eaglavion -Riusciresti ad illuminare il tuo manto per fare luce dietro alla mia protetta?-
La volpe lo guarda interrogativo, ma ritornando indietro nota Rekla quasi in uno stato pietoso: sembra le manchi l'aria e continua a rimanere con una guardia troppo alta facendo attenzione ad ogni passo che fa, eppure cerca di tenere lo sguardo fisso sul fratello.
Eaglavion abbassa il tono -Ti prego-
Foseix si sente a disagio, però sa che molto probabilmente è il demone stesso a parlare per la ragazza -Po...posso provarci...non assicuro nulla, è da un sacco di tempo che non uso quel giochetto-
-Ti ringrazio-
La volpe passa dietro alla ragazza e prova a concentrarsi per illuminare il suo corpo.
Tezua percependo il suo demone si ritrova sconcertato a sapere in che condizioni si trova attualmente sua sorella, non l'ha mai vista così spaventata prima d'ora.
Foseix intanto riesce ad illuminarsi emettendo una leggera luce alle spalle della ragazza -Ah!! Ci sono riuscito! Non è un granchè, ma credo basti...- non è molto sicuro vedendo come lentamente la situazione su Rekla non sembri migliorare -...spero...- rettifica più incerto.
-Rekla, tutto bene?- domanda il fratello.
-S...sì- non è vero.
La sua testa sta urlando in preda al panico.
Da quanto tempo non provava questa emozione?
Non è semplice claustrofobia, bensì la paura del ricordo di quella sensazione provata in un particolare momento.
-Cosa sta succedendo lì dietro?- chiede Shiki a Tezua a bassa voce.
Nemmeno il fratello sa cosa dire, ma in base alle informazioni che riceve telepaticamente dalla sua volpe riesce solo a dire -Rekla...ha paura...-
Sato sentendo si allarma agitandosi -Cosa? Dobbiamo fermarci...- -NO!!- la ragazza urlando lo blocca da quello che stava per dire.
L'urlo echeggia dietro la ragazza per qualche secondo, poi col fiatone riprende -Dobbiamo proseguire...- mormora sempre più incerta.
Improvvisamente è come se quell'eco si sovrapponesse ad altri suoni che ricorda: delle urla di massacro.
-Non fermatevi!- anche Nyako sta cercando di proseguire il più in fretta possibile, non pensava di dover affrontare i fantasmi del passato di Rekla.
Improvvisamente sentono il terreno tremare e qualcosa poco sopra le loro teste crollare, sebbene il tutto sia contenuto dai muri sopra di loro.
Istintivamente Rekla si butta addosso a Tezua per proteggerlo, come se possa fare lei da scudo prima che quelle macerie sentite possano raggiungere il fratello.
Il ragazzo è sorpreso e confuso allo stesso tempo -Rekla!! Che stai facen...- si blocca sentendola tremare.
Shiki finalmente si volta e nota Rekla sopra Tezua intenta a proteggerlo -Che è successo?- domanda perplesso.
-Non fermatevi! Fareste solo un torto a lei!- interviene Nyako serio facendo sussultare sia Sato che Shiki -Lasciatela affrontare i suoi fantasmi del passato. Proseguite!- aggiunge senza fermarsi.
Sato vorrebbe fermarsi per dare una mano, ma non riesce a superare Shiki.
-Stai buono, altrimenti ci incastriamo entrambi!- commenta il ragazzo vedendolo volerlo superare.
-Vedete di raggiungerci presto!- è l'unica cosa che riesce a comunicare Sato sentendosi inutile.
-Rekla, non farlo!- Eaglavion si sente travolto dal panico della padrona.
-Cosa ti prende?- domanda Tezua sentendosi quasi bloccato dalla sua presa protettiva.
Sta cercando di farsi lasciare, ma con scarsi risultati.
-Lasciami, mi stai facendo quasi male!-
-Ssh! Ci sono addosso!- mormora Rekla di colpo.
-Ma non c'è nessuno a parte noi, Rekla! Lasciami ti ho detto!- ribatte frustrato il ragazzo non capendo il comportamento della sorella.
-Non permetterò che ti tocchino...- Rekla sembra assente dal presente -L'ho promesso a mamma e papà...- Tezua ha un sussulto involontario a sentirla parlare finalmente di loro in quella situazione -...sarei stata una sorella maggiore modello...-
Sembra immersa in un incubo ad occhi aperti: si ritrova bloccata sotto le macerie, tutta dolorante e piena di sangue addosso, con poca aria a disposizione e tra le braccia un bimbo inerme ormai svenuto, ma fortunatamente illeso.
Fuori da quelle macerie sente solamente altre rovine cascare sopra le loro teste, le urla della gente massacrata dai Netherbeast che ruggiscono aggressivamente.
-Rekla, basta!!- esclama Eaglavion.
Tezua riesce a scollarsi dalla presa e voltandosi nota sua sorella con uno sguardo vuoto e in lacrime, non sa come reagire.
-Che cosa le passa per la testa?!- domanda quasi spaventato Foseix.
-Ogni volta che si ritrova in spazi troppo piccoli...le ritorna alla mente quello che è successo dopo la caduta dall'Arca!- cerca di spiegare l'aquilotto.
-Starai scherzando spero!- esclama Foseix saltando alle spalle della ragazza e inizia a saltarci sopra per farla riscuotere da sé stessa -Avanti, riprenditi!-
Tezua sembra capire di più anche il perchè di quella scomparsa strana della sorella quando sono finiti a Sarno e poi è ricomparsa dopo aver chiaramente pianto -Ehi! Sono qui! Guardami!- prova ad afferrarla per le spalle e scuoterla anche lui, non sembra affatto responsiva -Dannazione, Rekla! Non siamo a Sarno!- ancora nulla.
Si ritrova costretto ad agire d'impulso dando una sberla in faccia a sua sorella, la quale si sbilancia riprendendosi per un momento e ancora tremante mormora -Mi dispiace...- sembra avere il fiatone.
-Va tutto bene, ce la fai a proseguire?- le domanda il fratello.
-No...e non posso nemmeno tornare indietro...mi sento in trappola- e scoppia ancora più in lacrime per il panico.
-Cerca di mantenere la mente lucida, non sei sola ora, Rekla!- le consiglia Eaglavion sperando possa rassicurarla.
Vedendo la sorella a terra ormai, Tezua si sente stranito, era abituato fino ad allora di avere una sorella imponente di fronte ad ogni difficoltà o pericolo, ora invece scopre che anche lei ha delle debolezze, ma mai si sarebbe aspettato qualcosa di così profondo.
Finora solo Arsem ne era a conoscenza, ci ha provato tante volte in diversi allenamenti a provare a farle superare la cosa; i risultati sono stati degradanti.
Arrendendosi all'evidenza, l'uomo ha sempre deciso di farla combattere in spazi aperti, per evitare di causarle un maggiore trauma.
-Dammi la mano!- le dice porgendole la mano per aiutarla a rialzarsi.
Rekla allunga la mano tremante e molto lentamente, ha paura ogni singolo istante che passa in quello spazio angusto.
Quando finalmente afferra la mano del fratello, riesce anche a rialzarsi.
-Ora proseguiamo insieme- le propone portandola a fare cautamente un passo per volta.
Nel frattempo in lontananza sentono di colpo i loro amici urlare.
Tezua si volta di scatto, però non sente subito più nulla; Rekla invece torna a tremare spaventata da quello che potrebbero trovare più avanti e si ferma di colpo trovandosi a fissare l'oscurità davanti a loro.
-Falle fissare qualcos'altro...- consiglia Eaglavion.
-Guardami, Rekla!- attira la sua attenzione facendosi puntare gli occhi addosso, fa un passo insieme al fratello...ne fa un altro -Brava, stai andando bene! Continua a fissarmi!- e insieme, chinati in quel posto angusto, proseguono con calma.
Foseix si meraviglia di come i 2 fratelli siano continuamente a fare guerra tra di loro per le cose più assurde ed effimere, però in occasioni come queste riescono a fare affidamento l'un l'altro e viceversa; sente come il bisogno di fare anche lui la sua parte, quindi si mette tra i 2 e cerca di splendere il più possibile.
Per quanto si sforzi riesce ad illuminarsi ancora un po', non troppo, ma Rekla sembra essere sempre più calma e prosegue iniziando a darsi un ritmo per i passi.
Continua a fissare il fratello e involontariamente abbozza un sorriso.
Tezua crede che abbia ancora qualche strano pensiero che le passa per la testa -Devo preoccuparmi?- le domanda.
-No...stavo osservando come il tuo carattere assomigli molto a quello di nostra madre- rivela lei.
Il ragazzo ormai sempre più curioso, vuole saperne di più e mentre proseguono fa finalmente la domanda fatidica che avrebbe dovuto fare ancora molto tempo prima -Senti...che tipi erano i nostri genitori?-
Lei si ritrova spaesata a sentirsi quella domanda, però risponde comunque -Bhè...ecco...come dicevo, tu assomigli sempre di più a mamma: era una testa calda, ma quando serviva era anche molto gentile e premurosa...- al sentirselo dire il fratello sorride a sua volta -Nostro padre invece era un tipo molto introverso, se ne stava molto per le sue a fare ricerche tecnologiche, però non è stato un padre assente; ha provato a coinvolgermi in qualche banalità, ma ero troppo piccola e non riuscivo a capire di cosa stesse parlando- Rekla mentre ricorda i propri genitori inizia a distrarsi dalla situazione attuale -Quando serviva era un tipo molto protettivo nei confronti delle sue “donne di famiglia”- ridacchia lei -Pensa che nostra madre era una tipa fissata a costruire sempre nuovi aggeggi tecnologici, ogni giorno se ne usciva con una nuova invenzione, però rimaneva molte volte insoddisfatta dei propri lavori per vari motivi e voleva buttarli; nostro padre se ne prendeva carico, ma invece che buttarli, li conservava tutti di nascosto per migliorarli; molto probabilmente non voleva che il lavoro di mamma venisse sprecato e tante volte è riuscito a fare qualcosa di innovativo solamente grazie a lei e i suoi lavori; peccato che mamma non avesse mai capito che nostro padre lavorasse sui suoi esperimenti- ride ancora.
Tezua avrebbe voluto far parte di quella famiglia per più tempo, eppure non riesce a ricordare nulla dei suoi genitori, forse solo i loro volti sfocati -Non sono morti...vero?-
Rekla si fa seria -Non credo, erano anche loro sull'Arca, non può essere successo qualcosa di grave...era l'unica via di salvezza per molti-
-Mi piacerebbe ritrovarli un giorno- rivela il fratello perdendosi in pensieri tutti suoi -Vorrei poter dire loro che sono cresciuto sano e forte grazie all'aiuto di una sorella maggiore molto premurosa- a quelle parole Rekla si ferma ancora, le salgono le lacrime a sentirsi essere considerata così da suo fratello e si butta ad abbracciarlo.
-Ok, però così mi stritoli! Ferma...fammi...- facendo un passo indietro si trova sbilanciato da un improvviso cambio di terreno, finisce col cadere per un terreno inclinato quasi come se fosse uno scivolo, trascinandosi dietro anche la sorella.
-Che cosa state facendo?!- esclama la volpe venendo trascinata e travolta dai 2 che continuano a scivolare giù.
-Non lo so! Ma stiamo scivolando giù! È troppo ripida la discesa!- risponde Tezua.
Eaglavion prova a fare leva afferrando per il colletto almeno la sua padrona, ma finisce trascinato giù anche lui.
Dopo un paio di secondi si ritrovano sputati fuori dal cunicolo in una stanza illuminata, eppure non hanno ancora un suolo sotto di loro e precipitano giù cadendo in un laghetto d'acqua.

   
 
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