ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XV
Una
volta sola con te stessa, però,
l’adrenalina del momento lascia il posto a mille dubbi.
Lui è il nemico.
Come hai potuto baciarlo?
Ha ucciso Jo e chissà quante altre persone
innocenti.
I sensi di colpa prendono
il sopravvento.
Ma ricordi le parole di lui: non mi pento di
ciò che ho fatto.
Quella frase si ripete nella tua mente e ti
basta per rendere tutto il resto superfluo, perché tutto
ciò che conta, per te,
in quel momento, è sapere che lui non è pentito
di averti baciata.
Forse conti davvero qualcosa per lui.
Uno Stormtrooper è al suo fianco.
- Seguimi.
- Lo ha ordinato Kylo?
La tua domanda sembra irritarlo.
- Ren non è qui al momento, quindi sono io a
dare ordini. -, annuncia l’uomo, tenendo le mani incrociate
dietro la schiena.
Hai una strana sensazione al riguardo.
Hai sempre avuto l’impressione che Kylo e il
generale non andassero d’accordo e temi che, in qualche modo,
ne pagherai anche
tu le conseguenze, ora che non c’è Kylo a
occuparsi di te.
È
una stanza esagonale, completamente
spoglia, se non fosse per una struttura di metallo al centro di essa,
decisamente poco rassicurante.
Il generale Hux fa un cenno e lo Stormtrooper
ti spintona verso quella struttura rettangolare.
Quando la tua schiena si adagia su essa, l’Assaltatore
dispone le tue mani all’interno di quelle che hanno
l’aria di essere manette: prima
che tu possa protestare, queste si chiudono automaticamente, bloccando
sia i
polsi che le caviglie.
Vorresti mostrarti sicura di te, ma il tono
flebile che usi ti tradisce.
Lo Stormtrooper si posiziona all’entrata
della cella, mentre il generale Hux si avvicina a te.
- Adesso tu mi rivelerai ogni cosa.
Lo fissi interrogativa, non hai proprio un
bel niente da confessare.
- Cosa ti lega a Kylo Ren?
- Quante volte dovrò ripeterlo affinché tu lo
capisca? Non lo so.
Lo schiaffo dell’uomo ti coglie di sorpresa.
La tua guancia brucia, tanta è stata la
violenza con cui ti ha colpito.
- Proviamo di nuovo. -, ribatte il generale
Hux – cosa ti lega a Kylo Ren?
Senti il sangue ribollire di rabbia.
- Non. Lo. So. -, proferisci con decisione.
Lo poggia sul tuo fianco e deglutisci: a cosa
serve quello strumento?
- Ultima chance. -, ti mette in guardia il
generale Hux.
Anche
se sapessi il motivo per cui tu e Kylo
siete legati, dubiti che lo diresti a lui.
Sostieni lo sguardo dell’uomo e non aggiungi
altro.
In
quel momento, una scossa elettrica percorre
tutto il tuo corpo, strappandoti un gemito di dolore.
Capisci a cosa serve l’aggeggio che impugna
l’Assaltatore.
- Allora? -, ti esorta Hux.
- Non lo so!
Il dolore ricomincia, più forte e per un
periodo prolungato.
Urli tanta è la sofferenza.
- Chi sei in realtà? Sei un Jedi?
- Un Jedi? -, mormori – sono una persona
qualunque che viveva sulla Terra.
- Non mentire! -, grida Hux, facendo un cenno
all’Assaltatore.
La tortura ricomincia, ancora più intensa se
possibile, gli urli di smettere, mentre gli occhi ti si riempiono di
lacrime.
- Dunque?
- Non lo so! -, ribadisci, allo stremo della
sopportazione.
Il dolore è troppo intenso, e lo
Stormptrooper non accenna a fermarsi: in quell’istante le tue
mani sembrano
tingersi di rosso, come fossi una torcia, emanano una luce fluorescente.
Ma il dolore è troppo forte, tutto diviene
confuso e perdi i sensi.
Reputi più saggio fingerti ancora svenuta,
senti i passi di Hux farsi sempre più distanti, intuisci
abbia lasciato la
cella.
Socchiudi gli occhi, sei ancora in piedi, adagiata
su quella struttura di metallo e ammanettata.
Ma quando le controlli, sembra siano tornate
alla normalità e quasi dubiti che sia successo realmente, se
non fosse che Hux
ha confermato i tuoi sospetti: c’è qualcosa
dentro di te.
Qualcosa che si è scatenato per via della
tortura che hai subito.
La porta si apre e chiudi gli occhi velocemente,
temendo che vogliano tormentarti nuovamente.
- Sono Greg. –, annuncia una voce metallica.
Decidi di aprire gli occhi quando elabori la
frase: non puoi vederlo, per via della maschera, ma sentire la voce di
Greg ti
rincuora.
Grosse lacrime ti solcano il viso.
Ti porge una borraccia e bevi a piccoli sorsi
l’acqua.
- Va tutto bene. -, continua a ripeterti, -
sei al sicuro adesso.
Ma tu scuoti il capo, incapace di controllare
le lacrime.
-Torneranno -, sussurri,- lo faranno di
nuovo.
La voce ti si spezza in gola, mentre Greg ti
accarezza delicatamente il braccio.
L’Assaltatore sembra in difficoltà,
poiché non
risponde.
- Devo scappare Greg… non sono al sicuro.
Devi aiutarmi.
- Io… Ci ucciderebbero entrambi.
- Sai pilotare un’astronave? BB-9 potrebbe
darci una mano!
- Certo che la so pilotare, ma ci
troverebbero subito.
- Greg ti prego, mi uccideranno comunque …
L’altro scuote il capo, facendo dei passi
indietro.
- Non avremmo un posto dove andare. Non posso
…
- Greg, loro non sono la tua famiglia.
Lui esita una manciata di secondi,
continuando a darti le spalle, prima di lasciarti nuovamente da sola.
- Kylo … - sussurri con la voce rotta dal
pianto. – Dove sei?
ANGOLO
AUTRICE
Finalmente ho sfornato il nostro nuovo
capitolo, chiedo scusa in anticipo se è un po’
corto e soprattutto se ho
bellamente torturato la nostra protagonista.
Ma come avrete potuto constatare, era
necessario, poiché vengono fuori nuovi dettagli sulla storia
e sul passato
nebuloso della nostra fanciulla.
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa vi
aspettate e sempre se c’è qualche errore che mi
è sfuggito!
Un grazie a tutti coloro che hanno inserito
la storia tra le seguite, recensite, ricordate e in particolare a Mentos E CocaCola, Mary
Aisha, AuroraDea, SeiraBrizzi e Calliope82
che hanno recensito lo scorso capitolo.
A presto, Nephy-