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Autore: katyastark    03/06/2020    2 recensioni
Quando Katsuki lo rivide mentre -come suo solito- era di ronda per le strade della città, rimase un po' di stucco. Non perché Deku avesse un aspetto diverso – ma lo aveva, poco ma sicuro. Neanche perché ora vestiva meglio, o perché sembrasse in salute, in forma e felice. Non era nemmeno dovuto a quella punta di terrore che vide nei suoi occhi quando incrociarono gli sguardi, sebbene la ritenesse ugualmente fuori luogo – anche quando Katsuki era stato meschino, violento e assolutamente spietato con lui, Deku non lo aveva mai guardato in quel modo. No, non era proprio niente di tutto quello. Era per quel bambino avvinghiato al suo fianco, un piccoletto con ginocchia scorticate e il volto coperto di lentiggini, dai ricci capelli biondi e penetranti occhi verdi.
[ KatsuDeku ]
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 15 – Growth


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Pronto tesoro?” domandò Izuku bussando alla porta di casa di Katsuki. Hisami annuì febbricitante. Era troppo emozionato per riuscire a parlare, saltellava prima su un piede poi sull'altro, in spalla il suo zainetto di Frostfire pieno dei suoi oggetti preferiti che sbatacchiavano di qua e di là. La porta si aprì e Hisami corse come un fulmine verso camera sua urlando, “Ciao papà! Dov'è Cheeto?”


Izuku rimase sul pianerottolo finché Kacchan non si fece da parte per lasciarlo entrare, con un po' di riluttanza. Izuku era altrettanto riluttante al restare un minuto di più. Adesso che avevano modificato i loro piani per la custodia, sapeva che Kacchan non era più obbligato a passare del tempo con lui, o a comportarsi amichevolmente. Cordialità e distanza sembravano essere ora i principi che aveva intenzione di seguire, perciò così avrebbero fatto. Tuttavia, non potevano evitare di parlarsi.


Uh, la tua agente mi ha chiamato,” disse, a mo' di saluto.


Merda... già, mi sono dimenticato di avvertirti. Sa essere un po'...”


Asfissiante?”


Stavo per dire una stronza, ma il rispetto per le donne prima di tutto.” lo disse con un mezzo sorriso e digrignando i denti, il ché portò Izuku a pensare che non fosse completamente serio. Gli rispose con un sorriso abbozzato. L'assalto di domande personali che gli aveva posto la sua agente lo aveva lasciato un po' a disagio -e si sentiva già di suo strano e a disagio per la giornata che sarebbe seguita. La prima notte di Hisami a casa di Kacchan sembrava significare, per lui, l'inizio di molte notti solitarie. Izuku non aveva idea di che cosa avrebbe fatto con così tanto tempo libero.


Ti ha torchiato per bene?” chiese Kacchan, riportandolo con la mente al presente. Fece spallucce, perché non aveva alcun diritto di lamentarsi con lui. Aveva già problemi a sufficienza di cui preoccuparsi, senza che un Deku piagnucoloso venisse da lui a frignare.


Nah, hai pensato ad una storia perfetta da raccontare,” disse, e lo pensava sul serio. Kacchan aveva ideato una storia convincente. Degli amici d'infanzia erano diventati amanti. Apparentemente, dopo le superiori si erano frequentati per qualche anno, si erano innamorati, avevano creduto di restare insieme per sempre, perciò avevano deciso di avere un bimbo -e poi la vita, il lavoro e il successo si erano messi di mezzo. Adesso, facevano amichevolmente entrambi i genitori e Kacchan voleva un ruolo maggiore nella vita di suo figlio, essendosi finalmente adeguato di più al lavoro da eroe. La sua agente non era parsa convinta -lo testimoniò il modo in cui pronunciò, con una punta di sospetto, parole come relazione, amore e bimbo. In sua difesa, nemmeno lui riusciva a immaginarsi Kacchan innamorato, ma fece del suo meglio per dare ancora più credito alla storia con così poco preavviso.


Sei emozionato per questo fine settimana?” chiese Izuku, cercando di fare del suo meglio nel mettere da parte tutti i pensieri sulla sua agente e la finta relazione.


Sempre che non dia di matto non appena tu vada via, sì. Come si è comportato questa mattina?”


Era eccitato all'idea di una notte a casa del suo papà. Sono sicuro che andrà tutto bene, ma chiamami per qualsiasi cosa. Io, uh,” fece una pausa e una risatina, più amareggiato e auto-ironico di quanto avesse voluto. “Sarò libero tutto il weekend.”


Vai a divertirti, Deku. Non preoccuparti per noi,” Kacchan lo disse molto alla leggera, quasi a volerlo confortare, ma lo lasciò invece vagamente stordito.


Non riusciva a ricordare l'ultima volta che aveva fatto una qualsiasi cosa senza, o per il bene di, Hisami. Forse era andato ad un appuntamento un anno prima, ed era stato così orrendo da convincerlo a non volerci provare mai più. Magari sarebbe andato da qualche parte -un posto tranquillo dove non sarebbe mai potuto andare insieme ad un bimbo di tre anni.


Lo farò. Buona fortuna.”


Diede un bacio d'addio a suo figlio per il fine settimana, e ricevette in risposta un fiacco Ti voglio bene. Hisami era già impegnato con i suoi quaderni intanto che Cheeto giocava con i suoi pastelli sparsi a terra, il che voleva dire che non poteva più essere disturbato. Non era così egoista da desiderare davvero che suo figlio facesse i capricci prima di andare a letto senza di lui. Sperava davvero che andasse tutto per il meglio.





Katsuki non poteva essere più entusiasta per come stavano andando le cose. Quello poteva essere tranquillamente il giorno in cui Hisami si era comportato più educatamente in assoluto. Ripeterono la stessa routine che avevano a casa di Deku. Hisami fece quello che voleva fino a quando non fu l'ora di aiutarlo a preparare la cena, e lo aiutò tanto quanto glielo concesse Katsuki, blaterando intanto di questo e di quello.


Era ossessionato da Cheeto, e Cheeto sembrava ossessionato da lui. Non aveva mai visto quello stupido gatto in giro per la casa così tanto a lungo. All'inizio si era preoccupato che Hisami potesse essere allergico al gatto e finire con gli occhi che lacrimavano e il naso che colava. Poi però si ricordò che suo figlio era solo un piagnucolone tanto quanto lo era suo padre.


Sta facendo la pasta, papà,” bisbigliò, singhiozzando decisamente mentre Cheeto faceva le fusa e impastava sulle sue gambe mentre cenavano. Katsuki rise e mandò via il gatto così che Hisami potesse smetterla di sbrodolarsi nel suo curry.





Più tardi, dopo che la cena fu terminata e i piatti furono lavati, le sceneggiate di Hisami rifecero capolino. Si rotolò sul pavimento, lamentandosi come se il mondo stesse per finire.


Qual è il problema, Bub?”


Quando vado al bagno mi prude, ma amo troppo il curry,” piagnucolò, con un principio di lacrime negli occhi, preda di un conflitto fin troppo grande da vivere per chi aveva solo tre anni. Rotolò su se stesso per poi gattonare fino a Katsuki seduto su divano, in cerca di conforto. Katsuki scoppiò in una risata, si mise suo figlio sulle gambe e gli massaggiò il pancino.


Ne so qualcosa, Bubba,” disse, in sintonia con la sua condizione. “Permettimi di farti conoscere la Pepto Bismol1”.”


Hisami si riprese un po' attorno alle sette, dopo che il suo magico succo rosa fece effetto. Chiese a Katsuki di colorare con lui, offrendogli una manciata di pastelli e un libro da colorare di Frostfire. Katsuki ubbidì riluttante, mettendosi a colorare gli stupidi capelli di Todoroki mentre Hisami disegnava sul suo quaderno.


Hisami era così preso dal suo disegno da non notare Katsuki che dava una sbirciata al foglio. Hisami stava scrivendo il suo nome con un pastello viola, un kanji storto sopra una grossolana miniatura di se stesso. Nel disegno teneva la mano a due alti omini stilizzati che dovevano chiaramente rappresentare lui e Deku. Piegò le labbra in un gran sorriso, immaginando di appenderlo al frigorifero per ammirarlo ogni giorno e notte.


Sai come scrivere il nome del tuo papà?”


Hisami scosse la testa e gli offrì il pastello viola perché lo aiutasse.


Okay, ti faccio vedere una cosa davvero figa, Bub. Guarda qui.” prese il pastello e spostò il quaderno perché stesse in mezzo ai due. Scrisse metà del nome di Deku sopra il suo omino, l'ideogramma che condivideva con il nome di Hisami. Fece lo stesso con l'ideogramma nel suo nome sopra al suo omino. Hisami parve incredibilmente sconcertato e leggermente arrabbiato per il fatto che Katsuki avesse 'osato' rovinare il suo disegno.


Quello è il mio nome, signor Tonto,” brontolò, incrociando le braccia e mettendo il broncio. Il biondo aveva notato che ogni qualvolta Hisami si arrabbiava con lui, passava da Papà a Spauroso o Tonto in meno di cinque secondi.


Oi! Non ho ancora finito,” rispose Katsuki. L'impazienza era chiaramente una caratteristica innata quando si trattava di Hisami. Lo avrebbero potuto esibire come prova nel dibattito natura verso ambiente. Terminò le restanti parti dei kanji per entrambi i nomi. Hisami fissò il foglio per un momento, e Katsuki si domandò se avesse capito quello che stava cercando di mostrargli.


Il mio nome è il tuo nome e il tuo è quello del papà?”


Sì, Bubba. Diciamo che più o meno è così.” sorrise e arruffò i capelli di suo figlio. “Pronto per il bagno?”


Niente bagnetto, papà,” disse, colorando i capelli di Deku.


Sì, bagno. Niente discussioni. Puzzi come quel cazzo di gatto.”


Linguaggio! Può fare il bagno anche Cheeto?”


Katsuki rise, sentendosi leggero. Non aveva mai riso così liberamente, mai sorriso così tanto. Era beatamente felice ed era tutto merito del suo splendido e ridicolo figlio.






Note della Traduttrice:


Per chiarire magari un po' di più l'ultima scena, in pratica il nome di Hisami si scrive prendendo l'ultimo kanji di Izuku e l'ultimo kanji di Katsuki, come si vede qui:


- Izuku
- Katsuki
久 己 - Hisami




1 Subsalicilato di bismuto, è un farmaco usato per curare la nausea, la diarrea, il mal di stomaco etc etc. Se cercate sul web vedrete che in America ad esempio lo vendono in particolari flaconi rosa.

   
 
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