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Autore: JennyPotter99    04/06/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "THE AVENGERS"
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Furiosi che Fury non gli avesse detto del vero scopo della missione, Mia e Steve si recarono nel suo ufficio per chiedere spiegazioni.
-Tu non ti fidi proprio di nessuno, eh?- commentò Mia.
-L’ultima volta che mi sono fidato, ho perso un occhio.- rispose Nick. –Il compito dell’agente Romanoff era quello di recuperare dei dati, il vostro di salvare ostaggi. Qual è il problema?-
-Il problema è che non mi dici mai niente, nonostante io sia qui da un bel po di tempo.- ribatté la donna.
-E ti stupisci? Dopo tutto quello che hai fatto alla Terra?- continuò Fury.
In quel preciso istante, Mia divenne ancora più pallida in viso di quanto già non fosse, intristendosi a quelle parole.
-Tu non ti sei mai fidato di me.- mormorò, con le lacrime agli occhi per poi voltarsi e andarsene.
-Ricordate tutte quelle astronavi che avete scoperto l’anno scorso? Quello è il progetto Insight e manca pochissimo alla sua apertura.-
Steve venne fuori dal suo angoletto.- Non pensare che io aderisca a questo tuo folle piano di spaventare la Terra. Perché questo non è proteggerla, è mettergli paura.- disse Steve.
Seguì poi Mia negli spogliatoi della base dello S.H.I.E.L.D., vedendola piangere su una panchina.
-Mi dispiace.- le disse, sedendosi accanto a lei.
-Non avevo mai fatto parte di qualcosa in vita mia e mi piaceva essere parte del gruppo.- singhiozzò Mia, asciugandosi il volto.
-Adesso cerca di non pensarci: ti porto in un posto, ti va?-
-Uhm, qualcosa del 21esimo secolo o degli anni ’40?- domandò Mia, sorridendo.
Steve non rispose e le tese la mano che lei strinse con piacere.
 
Quel pomeriggio, Steve portò Mia in un museo che parlava esclusivamente di Capitan America.
La Dea scoppiò a ridere.- Stai scherzando?-
-Beh, tu mi hai detto tutto di te, è il momento che io ti dica qualcosa su di me.- le disse Steve, timidamente.
Entrambi si misero una felpa e un cappello per non essere riconosciuti dagli abitanti in visita.
Mia vide alcune immagini di come fosse Steve prima di esser sottoposto al siero del supersoldato: ovvero un piccolo uomo pelle e ossa, alto almeno un metro e sessanta.
Su un muro vi era un affresco con Steve insieme alla sua squadra che a quei tempi combatteva contro l’HYDRA.
Mia era affascinata e la divertiva il fatto che venisse idolatrato da centinaia di bambini.
Vi era una stanzetta in cui davano dei filmati: in particolare, uno che raccontava di Bucky Barnes, un uomo dai capelli castani,  deceduto in una loro missione.
La Dea notò che Steve si incupì molto quando rivide il suo volto.
-Mi dispiace.- gli disse, accarezzandogli la mano.
-Era il mio migliore amico.- commentò l’altro, tristemente.
-Io non ho mai avuto amici.. A parte Loki, ovviamente.- continuò Mia.
-Adesso hai noi...- le disse l’altro, guardandola negli occhi. –Hai me.-
Lei fece un leggero sorriso e le loro mani si strinsero, mentre nemmeno si accorsero che i loro volti si stavano avvicinando.
Le loro labbra si stavano per incontrare, quando partì un altro filmato: una donna dai capelli mossi che sembrava conoscere Steve piuttosto bene.
Non appena lui la rivide, sorrise pienamente e per un attimo si scordò di Mia.
Notando come la guardava, la Dea uscì fuori dal museo imbarazzata.
Steve la seguì. –Dove stai andando?-
-Lei chi è?- chiese Mia.
-Una mia vecchia amica, probabilmente adesso avrà 80 anni.- rispose l’altro, con sorriso malinconico.
-L’amavi?-
Ci fu un attimo di silenzio, fin che Steve non annuì. –Ma lei è il mio passato, adesso devo pensare al mio futuro.- continuò, avvicinandosi a lei.
-E qual è il tuo futuro?-
-Tu.- sussurrò lui.
Le loro labbra si incontrarono in un dolce bacio.
Ripresero a baciarsi solo quando tornarono nel palazzo in cui vivevano: avevano due appartamenti l’uno accanto all’altro.
Steve l’afferrò e la prese in braccio mentre salivano le scale, ma fu in quel momento che udirono qualcosa dalla casa del soldato.
Sentivano della musica.
-Hai lasciato lo stereo acceso?- domandò Mia, confusa.
-No…- rispose Steve: a quanto pare, qualcuno era entrato senza permesso. –Io entro dalla finestra.- mormorò, consegnandole le chiavi.
Mia aprì lentamente la porta, mentre Steve scese giù dalla finestra, afferrando il suo scudo.
Entrambi si tranquillizzarono quando notarono Nick Fury, seduto su una poltrona, al buio.
-Non ricordo di averti dato le chiavi.- gli disse Steve.
-Non ne ho bisogno. Mia moglie mi ha cacciato.- disse Nick.
-Non sapevo fossi sposato.-
Quando Mia accese la luce, notò che l’uomo era ferito e sanguinava dal naso e dalla testa.
Nick gli fece cenno di fare silenzio: spense la luce e scrisse qualcosa sul suo telefono.
Orecchie ovunque.
SHIELD compromesso.
-Chi altro sa di tua moglie?- chiese Steve, ancora più stranito di prima.
-Non l’ho detto a nessuno.- rispose l’altro, scrivendo ancora sul telefono.
Solo noi.
Prima che potessero continuare a parlare, improvvisamente qualcuno sparò dalla finestra e colpì Fury con alcuni proiettili.
-Chiama il 911!- esclamò Steve, per poi prendere lo scudo e rincorrere l’aggressore.
Quindi saltò dalla finestra e lo seguì fra i tetti dei palazzi: gli lanciò lo scudo per fermarlo, ma lui l’afferrò subito con un braccio di metallo.
Tutto ciò spaventò Steve, era più forte di quanto immaginasse, ma non era riuscito a vedere il suo volto.
   
 
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