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Autore: annies_rumor    05/06/2020    2 recensioni
Cosa c'è realmente dopo l'adolescenza?
Questo racconto è un piccolo viaggio introspettivo attraverso la mente di una ragazza semplice.
"Semplice", una parola comune, di cui tutti sanno il significato...
Ma cosa di cela realmente dietro una ragazza "semplice?"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ho sempre pensato molto al "costruire" negli ultimi tempi,
non rendendomi conto che la mia vita stesse andando lentamente in nessun dove.
Idealizzi il tuo futuro facilmente quando ottieni un lavoro remunerato e quattro mura solo tue in cui riposare,
ma la verità è che perdi la cognizione della realtà e pensi a quanto tornare indietro non sarebbe poi così male.
Un pensiero che fai ad occhi chiusi, quando sei al buio nella stanza o quando chiudi a chiave la porta del bagno e ti immergi sotto il getto d'acqua calda
dopo una giornata di lavoro pessima ed una relazione che non va ormai da tempo. 

Ho voluto un gran bene ad Alex per tutti questi anni e la nostra convivenza, tra alti e bassi,
è sempre stata un porto sicuro per me che ero abituata a dormire con la valigia sotto il letto.
Non è mai stata una storia facile o una di quelle da sogno per quanto mi riguarda. 
Ho voluto tutto e subito, ossessionata dal pensiero che non fosse possibile che qualcuno mi amasse così intensamente.
Ho organizzato un matrimonio sui cui non c'erano basi, ho idealizzato una vita che non era mia e ho vissuto una realtà lontana anni luce dalla mia natura selvaggia.
Ho "distrutto" il suo mondo insinuandomi nelle crepe della sua anima, pensando che bastasse un po' di affetto per risanare le sue ferite.
Ho cercato in lui qualcosa di speciale, qualcosa che facesse a caso mio, ma la verità e che ho pianto dentro per tutto il tempo.
Combattere con sé stessi è da sempre un problema, ma combattere con le dipendenze affettive e l'abuso da sostanze stupefacenti è un'altra storia.
Io avevo bisogno di uno psicologo e lui della riabilitazione.
Nella primavera del 2019 la situazione è precipitata in modo irreparabile,
abbiamo provato di tutto ma la mia instabilità mentale e la sua dipendenza hanno mandato qualsiasi soluzione in frantumi.
Alex si drogava ancora, più di prima, io ero diventata una casalinga depressa.
Si discuteva ogni giorno, con gli occhi rossi dal fumo e dal pianto.
Si faceva la pace e poi l'amore, ma il sesso non ha mai appagato il cuore.
Tutto era al limite: il nostro rapporto, i nostri averi, il nostro futuro e soprattutto le nostre vite.
Organizzammo un viaggio, quello della speranza come piace chiamarlo a me,
ingenuamente credemmo che ci bastasse una vacanza per rimettere a posto le cose.
In realtà bastò una vacanza ad entrambi per capire che il nostro destino era segnato.
Alcuni parlano di Amsterdam come della città del peccato per eccellenza,
ma quella è roba da novellini.
Il vero inferno ha il cielo grigio e cupo e all'aeroporto ti aspetta la scritta: "Welcome in Berlin".

Anni fa, quando ero solo una ragazzina, mi chiusi in camera per guardare il film "Noi, ragazzi dello Zoo di Berlino" di Christiane F. ,
quasi un decennio dopo ne ero la protagonista.
 
   
 
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