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Autore: ReikaDragneel94    05/06/2020    2 recensioni
[Izuku Fem!]
-Ti propongo un accordo pacifico che dici?- Sospirò con le braccia al petto
-Non faccio accordi con te chiaro nerd!- Abbassando un po’ il capo contro il suo
-Se entriamo entrambi all'accademia, cosa che accadrà a parere mio- continuò come nulla fosse, -Risolveremmo i “nostri” dissapori alla prima occasione che dici?-
-Penso che sei una codarda-
-Vedila come vuoi- scrollò le spalle, -Ormai tu non mi spaventi più come quando eravamo piccoli- seria, -Ho conosciuto gente più pericolosa quando ero via- orgogliosa, -E non sarai tu a vanificare tutti i miei sforzi per migliorarmi- spingendolo un po’ indietro per scendere.
***
Ciao, sono nuova in questo fandom, spero di avervi incuriositi, lasciate un commento di qualsiasi genere, soprattutto quelli che mi potrebbero aiutare ad migliorarmi, a presto ^_^
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era da quando aveva quattro anni desiderava entrare alla prestigiosa scuola eroica Yuei ed era giunto il momento; Katsuki Bakugo si era sentito eccitato e pronto a dimostrare a chiunque si trovava sulla sua strada che era il migliore di tutti. Lungo il viale per andare a dare l’esame d’ammissione, era immerso nei suoi pensieri egocentrici, che non si accorse che durante la sua andatura veloce, aveva dato una spallata ad una ragazzina che per poco non perse l’equilibrio; senza fermarsi del tutto, lanciò un’occhiata alle sue spalle, quando effettivamente sentì che qualcuno aveva parlato di lui ed in quel momento registrò solo due cose: la prima era che la tipa che aveva colpito aveva dei tratti familiari e la seconda che era già stata “soccorsa” da un’altra ragazza. Notando quest’ultima cosa, decise di lasciar stare la faccenda e tirare dritto, dal tronde secondo lui quelle due ragazze erano non solo una perdita di tempo, ma anche delle mezze cartucce che non valevano le sue energie.
Entrando nella zona in cui tutti i partecipanti si erano riuniti per l’esame, Katsuki non poté non emozionarsi, come tutti, nel vedere la presenza del Simbolo della Pace All Might al fianco di Present Mic; ascoltò, svogliatamente, le indicazioni e le regole del test e poi come tutti, al suono di una sirena si era precipitato dentro “all’arena” dove trovò quasi subito i primi ostacoli. Vedendo i suoi “avversari”, iniziò ad utilizzare il suo quirk esplosivo distruggendoli tutti fino al tempo limite; ad un certo punto il suo corpo o meglio, le sue braccia iniziarono a dare segni di affaticamento ed era concentrato su altro che all’improvviso un robot tentò di colpirlo alle spalle, ma per sua “fortuna” in suo soccorso arrivò una ragazza. All’inizio come c’era d’aspettarsi la guardò incazzato nero per via del suo intervento non voluto per poi incrociare il suo sguardo verde rimase paralizzato, soprattutto dopo che la sentì chiamarlo, -Kacchan?- Che la riconobbe subito
-Deku?!-.
Non ci voleva credere, quella tipa era veramente il Deku che aveva preso in giro dopo aver scoperto che non avrebbe avuto un quirk? Era letteralmente sconvolto e non si era accorto che non era il solo ad essere disorientato da quell’incontro; non si accorse nemmeno che il suo corpo si era mosso automaticamente verso di lei, quando non si bloccò nell’udire un’altra sirena, che segnava la fine della prova, suonò in tutto il campo facendo fermare i ragazzi. Confuso si guardò in giro per studiare la situazione ed in questo modo poté vedere una donna di bassa satura entrare nel campo, vestita da medico; se da una parte Katsuki non voleva essere visitato considerandola una perdita di tempo, dall’altra parte si rendeva conto che se voleva essere un eroe, avrebbe dovuto farsi medicare per essere più velocemente in salute. Si vide, stranamente, superare da quella tipa di prima ed allungare le dita, affusolate, per avere un parere medico, anche se apparentemente esse sembravano in salute; Katsuki notò che la donna si era fatta più seria, come se lei fosse a conoscenza di qualcosa di molto importante che altri non sapessero e quindi si fece avanti e controllò con minuziosamente quelle dita. Guardando le due più attentamente, più la coetanea, poté notare che prima non aveva proprio visto, lì, sulle mani ed anche sulle braccia poté vedere delle pallidissime cicatrici.
-Sei fortunata ragazza mia- sorrise la donna, -Hai solo un piccolo intorpidimento dei muscoli-
-Meno male- sospirò la giovane
-Ti consiglio di usare dei guanti cara, soprattutto per alleviare i danni collaterali del colpi- andando verso Katsuki
-Lo terrò a mente- sorrise
-E tu giovanotto attento a calibrare le tue esplosioni senza i dovuti rinforzi-
-Tsk!- Stizzito lui
-I giovani d’oggi- scosse la testa per poi andarsene a controllare gli altri partecipanti
-Ehi tu!- Katsuki richiamò la verdina
-Che c’è Kacchan?- Curiosa
-Sei veramente quel Deku?- Avvicinandosi, -Sei Izuku Midoriya?-
-Sì certo che sono io, perché?- Confusa
-Impossibile!- Incredulo, -Lui è un ragazzo!- Sbottò.
Katsuki da prima la vide alzare un sopracciglio confusa dalla sua fuori uscita per poi corrugare la fronte indecisa se parlare o meno; alla fine si fece più avanti e lo fissò negli occhi in modo deciso, -Fammi capire Kacchan... tu veramente mi hai sempre considerato un ragazzo?- Dubbiosa
-Certo che sì! Anche se... perché non me lo hai mai detto?!- Irritato
-Scusa?- Stizzita a sua volta, -Ti ricordo che l’ultima volta che abbiamo “parlato” io te lo stavo per ricordare, ma mi hai sempre zittita- seccata
-Eh?- Sconvolto
-Lasciamo perdere, ora devo andare a casa a lavarmi- andandosene.
Il giovane l’osservò allontanarsi con fare abbastanza deciso, lasciandolo decisamente sconvolto dal suo nuovo atteggiamento; con una rabbia tutta sua e mal contenuta iniziò a correrle dietro per avere delle spiegazioni, che a detta sua, aveva diritto considerato che se n’era andata dal giorno all’altro senza avvisare.
Con fare scazzato, come sempre, si mise alle sue tracce per sapere anche da doveva dove derivava quel quirk che aveva usato e che mai da piccoli aveva dimostrato; nel ripensare un attimo alle sue cicatrici, voleva conoscere anche come si era fatta e con un ghignò maligno gli avrebbe fatto capire che, come tempo addietro, solo lui poteva ferirla e sottometterla mostrandosi migliore di lei.
-Ehi nerd di merda!- La rincorse
-Che vuoi Bakugo?- Sospirò stanca
-Che voglio? Delle spiegazioni!- Irritato
-Delle spiegazioni... a che proposito?-
-A che proposito!?- Iniziando a creare delle scintille, -Non ci arrivi dannata?-
-Uhm... no- scosse la testa salendo sul treno
-Ehi!- La seguì e la bloccò contro un palo, -Non mi voltare mai le spalle in quel modo!- Sibilò furioso
-Se no che mi fai?- Con una strana tranquillità, -Mi picchi? Ti avverto, mi basterebbe urlare all’aggressione ed in questo modo rischi di perdere la possibilità di diventare un eroe-
-Tu...- iniziò a scaldarsi per la verità delle sue parole
-Ti propongo un accordo pacifico che dici?- Sospirò con le braccia al petto
-Non faccio accordi con te chiaro nerd?- Abbassando un po’ il capo contro il suo
-Se entriamo entrambi all’accademia, cosa che accadrà a parere mio- continuò come nulla fosse, -Risolveremmo i “nostri” dissapori alla prima occasione che dici?-
-Penso che sei una codarda-
-Vedila come vuoi- scrollò le spalle, -Ormai tu non mi spaventi più come quando eravamo piccoli- seria, anche se aveva visto un piccolo tremore in lei, -Ho conosciuto gente più pericolosa quando ero via- orgogliosa, -E non sarai tu a vanificare tutti i miei sforzi per migliorarmi- spingendolo un po’ indietro per scendere.
La seguì ancora una volta, dal tronde avevano sempre vissuto nello stesso quartiere, lei era più avanti di lui e la cosa gli dava un enorme fastidio; non riusciva a capire il suo cambiamento e del motivo per cui da un momento all’altro aveva iniziato a chiamarlo per cognome e non come quando erano piccoli. All’apparenza non gli era mai importato come lo chiamasse ed all’epoca poteva sembrare che lo irritasse tutta quell’attenzione “indesiderata”; doveva ammettere con se stesso, quando Deku lo chiamava unicamente “Kacchan” lo faceva sentire seriamente speciale e soprattutto su un gradino sopra agli altri. Solo dopo aver ricordato quel ricordo, rimase paralizzato per un paio di minuti per rendersi conto dell’assurdità e prima di tornare a seguirla scosse la testa per scacciare il precedente ragionamento; era pronto a raggiungerla per avvisarla che gli avrebbe dimostrato d’essere il migliore non solo con le parole ma anche con i fatti, disgraziatamente nel rimettere tutto a fuco si rese conto di averla persa di vista. Allora sempre più furioso rientrò in casa, dove lo accolse sua madre che da prima aveva un sorriso sereno, ma nel vederlo in quello stato alzò un sopracciglio confusa, -Ehi che è successo?- Perplessa
-Non sono affari che ti riguardano vecchia!- Sbraitò
-Come osi chiamarmi in quel modo moccioso!- Tirandogli un pugno in testa, -Ero curiosa di sapere com’era andata l’esame-
-Tsk! Tutto bene ovvio! Sono stato grande- ghignò prima, per poi farsi più scuro ricordando gli ultimi minuti, -Finché dal nulla non è comparsa Izuku!-
-Izuku-chan è tornata?- Sorpresa la donna
-Aspetta! Tu sapevi che quella perdente era una ragazza!?- Sconvolto
-Certo! Pensavo che ti piacesse, considerando che la cercavi sempre quando uscivi a giocare- stupita ancor di più la donna
-...- senza accorgersene fece esplodere qualcosa alla sua destra
-Ma che c***o fai figlio degenerato!- Colpendolo di nuovo in testa.
Katsuki reagì a scoppio a ritardato, visto che dopo di esso salì in camera dove non solo chiuse a chiave la porta, ma iniziò a far esplodere ogni cosa imprecando ad alta voce una volta rimasto completamente solo; tutto ciò non stupiva più i genitori che ogni volta lo dovevano ascoltare tra il rassegnato e l’esasperati. Nel momento in cui si calò un po’, si buttò sul letto per sua fortuna ancora intatto, iniziò a ripensare a Deku; doveva ammettere a se stesso che Izuku che aveva sempre pensato fosse un ragazzino piagnucolone, non era altri che una ragazza che crescendo era diventata una bella ragazza ed attraente.
Scattò a sedere nel realizzare quel tipo di idea che aveva sviluppato nei confronti della verde coetanea; da lì ritornò a fare il casino di prima solo per negare a se stesso l’evidenza, cioè che stava iniziando ad avere una differente idea su Deku. Non voleva cambiare l’importanza, perché la sua idea iniziare era che lei e chiunque altro, sarebbe stata un’altra comparsa che avrebbe fatto da sfondo alla sua futura carriera da eroe e soprattutto l’avrebbe visto superare perfino il loro stesso idolo All Might. A tale pensiero gli sorse un dubbio, per quale motivo ogni volta che si metteva ad immaginare il futuro in cui superava All Might ed Izuku lo seguisse adorandolo più del loro idolo, lo eccitava sempre in tutte le sue forme? A quella domanda non riusciva proprio a trovare una giusta risposta e ciò lo innervosiva parecchio.
Passarono alcuni giorni dove Katsuki era sempre più un fascio di nervi che si incavolava sempre più spesso per la minima cosa, più di prima ed usciva di casa il meno possibile per non rischiare di incontrare per strada Izuku; fu un pomeriggio dove ricevette la lettera e dovette ammettere che Izuku ci aveva visto giusto, era passato con un gran punteggio. Il giorno che la rivide fu proprio a scuola, era seduto con le gambe sul banco e stava fingendo di ascoltare il discorso di un ragazzo dagli assurdi capelli a detta sua, sparati in aria di color pomodoro, che gli aveva detto di chiamarsi Kirishima Eijiro; nel “monologo” di quel rosso era arrivato addirittura un tipo con i capelli tirati all’indietro ed occhiali, che gli diede del maleducato e dell’incivile. Di norma lo avrebbe preso per il culo ed addirittura insultato, se non fosse che la sua attenzione fu calamitata sulla porta e la sua entrata; era entrata con un’altra ragazza, ma a lei la divisa non la rendeva giustizia, pensò in un secondo e si salvò da fare una grossa cazzata, nel momento in cui Izuku si rivolse a loro con un sorriso che lo avrebbe voluto per se.
-Buongiorno Iida-kum e buongiorno anche a te Kacchan- rivolse ai due un sorriso sereno
-Vedo che ti hanno preso eh dannata Deku?- Vedendola mettere giù un grosso zaino giallo
-Mi sembrava di avertelo detto, sarebbero stati degli idioti a non farti passare, sei stato grande-
-Sono sempre il migliore- ghignò lui
-Vi conoscete?- Chiesero i tre ragazzi alle loro spalle
-Più o meno- sorrise Izuku, per poi voltarsi verso Eijiro, -Mi chiamo Izuku Midoriya, piacere- allungando una mano
-Io... E... Eijiro... Ki... Kirishima- rosso per la sua dolcezza
-Tutto bene?- Preoccupata, -Sei arrossito-
-Caldo... ho solo caldo... a dopo- andando a sedersi
-Che tipo strano- sussurrò
-Tsk!- Stizzito Bakugo
-Scusa Izu-chan, ma perché lui ti chiama Deku?- Le chiese Faccia Tonda
-Era uno stupido nomignolo per prendermi in giro- ridacchiò
-Non ti da più fastidio?- Curiosa
-Naaah! Fidati, ci sono insulti ben peggiori- sorrise quasi malinconica
-Scusa non volevo...- preoccupata la castana
-Non ti preoccupare- tornò a sedersi, -Adesso è meglio andare a sedersi-.
Katsuki aveva notato subito lo sguardo imbambolato di quel rosso del cavolo e ciò gli fece strinse le mani a pugno pronto a far esplodere qualcosa; per qualche strano motivo voleva tutte le attenzioni della giovane su di se e solo per se e di sicuro avrebbe sbraitato qualcosa, quando all’improvviso qualcuno entrò in classe. Si trattava di un uomo dai lunghi capelli neri che gli arrivavano sulle spalle ed alcuni di questi sul viso dalla carnagione chiara ed occhi neri come la pece e bastò la sua entrata per far smettere tutto il brusio nella stanza.
-Buongiorno a tutti, accomodatevi prego- con fare apatico
-Buongiorno- salutarono seguendo l’ordine
-Il mio nome è Shota Aizawa e sarò il vostro coordinatore di classe- per poi prendere una specie di sacco a pelo giallo da cui fece uscire delle divise, -Mettete queste uniformi e poi venite con me- uscendo di nuovo, seguito dai suoi studenti conducendoli dietro la scuola
-Professore che ci facciamo qui?- Chiese il tipo che era stato chiamato Iida da Izuku
-Siamo qui per mettere alla prova le vostre capacità e per farmi valutare i vostri limiti-
-Ehehe sarà divertente- sussurrò Katsuki
-Non direi- mormorò alle sue spalle Izuku
-Che vorresti dire?- Seccato
-Non l’hai riconosciuto?- Senza degnarlo di uno sguardo
-Non so di cosa parli-
-Allora... buona fortuna- fece un passo indietro per evitare con efficacia la sciarpa del professore che legò il giovane
-Sarà divertente ragazzo?- Attirandolo a se, -Lo vedremo- dandogli una palla; -Non trattenerti ed un’ultima cosa... lo studente con il punteggio più basso verrà subito espulso-.
Sull’intera classe calò un gelo allucinante, dopo di che iniziarono i mormorii shockati e delle piccole imprecazioni, ma lui li ignorò e soppesò l’oggetto che gli era stato dato; lanciò uno sguardo in direzione della verdina dei suoi pensieri e la trovò addirittura annoiata, seccato sfogò tutto ciò nel lancio di quella pallina. Nel vedere un lampo di genuino stupore e sorpresa negli occhi della verdina, si dovette trattenere un sorrisetto sotto i baffi, il cui significato era che era soddisfatto; il professore comunicò di fatti che aveva superato il record che aveva precedentemente alle medie e da lì Katsuki si ripromise che avrebbe dato ancor di più il massimo per attirare la sua attenzione. Il suo sguardo si posò di nuovo su Izuku, che da brava alluna, stava ascoltando la spiegazione sulla tradizione ed il vero significato della “vita” scolastica lì alla Yuei; cosa che a lui in parte non gli importava molto, aveva deciso che quel giorno avrebbe fatto in modo di avere la totale attenzione della sua “rivale” principale.
La dimostrazione di Katsuki, servì proprio ad incitare tutti a dare il meglio di se negli esercizi di “atletica”, dove lui diede il massimo, ma constatò che la persona di cui era curioso non solo non lo calcolava come sperava; ciò che gli diede più fastidio era vederla affrontare tutti quei test, senza far vedere il proprio quirk, gli sembrò che non fosse l’unico. Di fatti perfino il professore sembrava decisamente seccato, così cogliendola alla sprovvista, l’afferrò con la sciarpa e la trascinò verso di se e le sussurrò qualcosa nell’orecchio che la fece arricciare il naso, come se quello che l’uomo gli avesse riferito qualcosa da irritata. La vide afferrare la pallina, che fungeva da lancio del peso, e la fissò come se volesse farla esplodere, cosa che incuriosì il biondino ed i suoi amici; la videro posizionarsi e la lanciò, facendo uscire un po’ il suo quirk sotto forma di scariche elettriche verdi e ciò comportò uno stupore generale, di fatti il record di Katsuki, fu spazzato via da lei.
Tutti, compreso Katsuki in primis, la fissarono senza parole, dall’altro canto solo lui si accorse che la ragazza si tenne un attimo il polso con cui aveva lanciato; dopo di che fulminare il professore che ridacchiò sotto i baffi, ciò lo portò irritarsi pensando che la giovane si era astenuta dall’utilizzo del suo quirk per sembrare un’eroina nella norma. Seguendo la rabbia, che gli cresceva dentro, cercò di aggredirla per avere una spiegazione, ma i riflessi pronti del professore gli impedirono ogni tipo di mossa; fu legato come un salame con quella dannata scarpa e più si dimenava più veniva stretta e quindi si ritrovò a parlarle a fine scuola.
-Ehi dannata nerd!- Le afferrò il braccio
-Che c’è Kacchan?- Stanca
-Dobbiamo parlare, seriamente!- Freddo
-Senti non ho la forza di discutere con te, non ora- alzò gli occhi al cielo
-Oh davvero?- Sarcastico, -Mi era sembrato che per tutta la mattina ti fossi in qualche trattenuta, se non fosse nell’ultima prova e di quel che ti ha detto il professore- assottigliò lo sguardo
-E con questo?- Sospirò
-Hai per caso barato per entrare qui dentro?- Secco
-Ascoltami molto bene Kacchan... lontano da qui ho conosciuto persone che hanno creduto in me e mi hanno dato la forza di tornare per diventare un’eroina. Me la sono sudata l’entrata qui come tutti gli altri; dunque te lo ripeto, non sarai tu a far vanificare tutto ciò che ho fatto- liberandosi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Eccomi con il secondo capitolo, spero che vi sia piaciuto, che succederà tra i due adesso? Ci sarà ancora la rivalità o nel prossimo si metterà male?
  
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