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Autore: Il corsaro nero    07/06/2020    1 recensioni
La scuola di Hogwarts è famosa in tutta l'Inghilterra, soprattutto per le sue quattro Case, da cui sono usciti streghe e maghi famosi in tutto il mondo... ma ciò che molti non sanno, è che tra quelle mura, sono nascosti incredibili e affascinanti segreti che solo quattro prescelti hanno la possibilità e il dovere di conoscerli tutti... quattro prescelti legati in maniera indissolubile fin dalla nascita...
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delphini Riddle, Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Teddy Lupin
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 16: Avventura nei sotterranei


Allora ci siamo tutti?” domandò, con un sussurro, Teddy e i tre amici annuirono.

Il giovane Metamorfomagus, si avvicinò alla porta chiusa a chiave e estraendo la bacchetta, sussurrò: “Alohomora.”

Subito, la porta si aprì con uno scatto, facendo trasalire i quattro ragazzini.

Per loro, quel rumore era stato troppo forte e temevano che da un momento all'altro apparisse Gazza o Mrs Purr.

Fortunatamente, non apparve nessuno dei due e Teddy, col cuore che ancora batteva forte per il nervosismo, spinse lentamente la porta, la quale cigolò.

Ancora una volta, il gruppo perse un battito.

Era impressionante come in un momento di totale silenzio e di pericolo, il rumore veniva ampliato...

Teddy non poté fare a meno di pensare a quanto gli avrebbe fatto comodo avere il mantello dell'invisibilità del suo padrino...

Dato che non sentirono alcun rumore di passi o miagolio, il gruppo si affrettò ad entrare nella biblioteca.

Lumos.” sussurrò Oliver, subito imitato dai compagni.

I quattro si guardarono intorno, sospettosi, poi Teddy chiese ad Athena: “Dov'è il passaggio?”

In fondo a quel corridoio.” indicò la Corvonero, per poi camminare in quella direzione.

Dopo qualche minuto, Athena si fermò davanti allo scaffale dove aveva visto sparire i due uomini.

Ecco, è questo lo scaffale.” dichiarò la ragazzina e Gal, incredulo, domandò: “Sei sicura che quel tipo sia riuscito a spostarlo come se niente fosse? Sembra parecchio pesante...”

Teddy si avvicinò allo scaffale e, toccandolo, rivelò un'ampia apertura di pietra.

Accipicchia...” sussurrò, senza parole, Gal, mentre Athena commentava: “Quello scaffale era un trucco per distogliere l'attenzione, un po' come i trucchi degli illusionisti babbani.”

Già, chi immagina che uno scaffale dall'aspetto così pesante sia facile da spostare...” annuì Teddy, mentre s'infilava nella galleria “Mi domando a cosa servisse questa galleria...”

Il gruppo s'infilò nel passaggio segreto e, subito, Oliver chiuse la porta, cominciando ad essere leggermente nervoso.

Speriamo che vada tutto bene...” borbottò il ragazzino, per poi accorgersi che il pavimento era ricoperto di grosse pozze d'acqua.

Ma da dove viene tutta quest'acqua?” commentò il giovane Tassorosso, mentre Athena rivelava: “Siamo vicini all'impianto idraulico.”

Ah, capisco...”

Nel frattempo, Gal fece ingrandire la spada che aveva in tasca, in modo da essere pronto a difendersi, e si mise i giganteschi occhiali del suo casco da pilota davanti agli occhi.

Ehi, sbaglio o la tua felpa si sta muovendo?” domandò, incredula, Athena e Gal, imbarazzato, rispose: “No, ti sbagli! E' solo frutto della tua immaginazione...”

Ma, proprio in quel momento, dalla felpa del ragazzino, saltò fuori una palla rosa pelosa che cominciò a saltare come una molla sulla testa del gruppo.

Tonks?! Perché l'hai portato qui? Ti avevo detto di lasciarlo nel dormitorio di Grifondoro!” protestò Teddy, mentre Gal tentava di spiegare, cercando al contempo di prendere il Puffskein salterino “Ci ho provato, ma si è messo a fare la faccia triste... non ho avuto il cuore di lasciarlo lì ad aspettarci...”

Va beh, cerchiamo di riprenderlo. Se lo perdiamo, il mio padrino si accorgerà che ho combinato qualcosa...”

I quattro cercarono di prenderlo, ma Tonks era furbo e, pertanto, li schivò e s'inoltrò nella galleria.

Oh, cavolo... presto, riprendiamolo!” urlò Teddy, rincorrendolo, preoccupato.


Aprì un occhio dorato e alzò la testa verde squamosa.

Quell'odore... non aveva mai sentito niente del genere, ma era delizioso...

Voltò la testa e vide che la sua padrona era ancora intenta a tentare di lanciare l'incantesimo Diffindo...

Stavolta, era apparsa una piccola scia di luce dalla bacchetta di Biancospino, ma, evidentemente, non era quello che lei voleva, dato che fece una smorfia seccata.

Cominciò a strisciare il più silenzioso verso la direzione dell'odore.

Quando si allenava, lei non voleva essere interrotta per nessun motivo, altrimenti l'avrebbe fatto levitare fino alla testa pelata della gigantesca statua di quella sala.

Con la padrona era meglio non scherzare, anche perché aveva un bel caratterino...

Comunque, in quel posto non aveva nulla da fare e, a dire la verità stava cominciando ad avvertire un certo languorino...

Non appena fu abbastanza lontano, la creatura cominciò a strisciare più velocemente sul pavimento bagnato e nell'ombra, seguendo l'odore.

Ad un tratto, lo vide.

Sembrava una piccola palla pelosa che osservava incuriosita una colonna e sembrava non essersi accorta di lui...

Si avvicinò lentamente e aprì la bocca, rivelando i quattro grandi canini.

Non c'era niente di personale... semplicemente, come tutti, doveva nutrirsi... ieri era toccato ad un topo e oggi a quello strano essere... forse aveva un buon sapore, nonostante detestasse il pelo... gli rovinava la digestione...

Ma, proprio quando stava per ingoiarlo, la creatura saltò, evitando il suo attacco, per poi scappare, sempre saltando.

Lo fissò un attimo, un po' seccato per il fatto che una preda così succulenta gli fosse sfuggita, ma poi lo inseguì, deciso a mangiarlo a qualunque costo.


Tonks! Tonks, dove sei?! Vieni qui, è pericoloso!” chiamò Teddy, continuando a camminare nel corridoio.

Ehi, non sentite degli strani colpi? Come quelli dell'attacco di una bacchetta...” domandò Athena, ma proprio in quel momento, Oliver esclamò, tremando come una foglia: “Io, invece, ho sentito un fruscio... che viene verso di noi...”

Subito, Gal si mise davanti al gruppo, sempre impugnando la sua spada e dichiarò: “State dietro di me. Lo affronto io.”

Gal, il tuo avversario molto probabilmente avrà una bacchetta...” gli ricordò Teddy, ma il rosso lo tranquillizzò: “Tranquillo, Teddy. Me la sono cavata una volta in un combattimento con la spada, vedrai che me la caverò anche stavolta!”

Teddy si limitò a sospirò e, imitato da Oliver e Athena, tirò fuori la bacchetta.

I colpi nelle pozze d'acqua erano sempre più forti e vicini e, ad un tratto, qualcosa sbucò fuori dall'oscurità e colpì lo stomaco di Teddy, il quale, per lo spavento, indietreggiò e scivolò per terra, cadendo in una pozza.

I suoi compagni, per lo spavento, si misero ad urlare e Teddy, inaspettatamente, si accorse di non provare alcun dolore al ventre.

Abbassò la testa e vide una piccola palla pelosa molto familiare...

Tonks! Eccoti qui!” sorrise il ragazzino, ma si accorse subito che qualcosa non quadrava: il Puffskein sembrava molto nervoso e tremava tutto.

Ehi, va tutto bene? Che è successo?” domandò, preoccupato, il Tassorosso, ma, non appena alzò lo sguardo, sbiancò.

Nell'oscurità del condotto erano appena apparsi due luminosi occhi gialli, che sembravano guardarlo con molto interesse.

Proprio in quel momento, gli occhi scattarono verso di lui e uscirono dall'oscurità, pronto ad attaccarli.

D'istinto, Teddy chiuse gli occhi e, stringendo forte Tonks, aspettò l'attacco della creatura.

Accio Asmodeus.” ordinò, con calma e all'improvviso, una voce femminile.

Subito, Teddy aprì gli occhi e vide il grosso serpente davanti a lui e al suo Puffskein che veniva rispedito a tutta velocità nel corridoio buio.

Se non fosse stato assurdo, avrebbe giurato che l'espressione del rettile era di stupore... in effetti, doveva fare uno strano effetto essere vittima di un incantesimo di recupero...

Pochi secondi dopo, si sentirono dei passi calmi dallo stesso corridoio dov'era sparito il serpente, diretti proprio verso di loro e, all'improvviso, apparve una figura.

Era una ragazzina coi capelli d'argento e ciocche blu che il gruppo conosceva molto bene.

Delphini?!” esclamarono tutti, increduli, e la ragazzina, tenendo in braccio il serpente, annuì: “Esatto. E voi che ci fate ancora in piedi? Mezzanotte è passata da un pezzo...”

Senti da che pulpito! Tu cosa ci fai qui?!” protestò Gal e la ragazzina rispose, con un movimento della testa: “Questo è il mio rifugio segreto notturno.”

Rifugio segreto notturno?” ripeté, incredulo, Teddy e la coetanea spiegò, mentre metteva a terra il suo serpente: “Esatto. E' il luogo dove vado di notte per studiare, rilassarmi, stare con Asmodeus ed esecitarmi, perché credevo che possedesse qualcosa che non c'era nel resto della scuola: esclusività e, soprattutto, silenzio! Ma dove ci siete voi, è praticamente impossibile!”

Beh, in ogni caso, faresti meglio a mettere la museruola a quella bestiaccia! Per poco non si mangiava il Puffskein di Teddy!” protestò Gal e la ragazzina, mentre tirava fuori la bacchetta dalla tasca della felpa larga e piuttosto vecchia, commentò: “Quello è un Puffskein? Non hanno quel colore del pelo.”

E' un regalo di mio zio George... non so cos'ha combinato per fargli venire quel colore...” borbottò, imbarazzato, Teddy, guardando il povero Tonks, il quale, nonostante il passato pericolo, stava ancora tremando.

Beh, allora stacci più attento la prossima volta. Comunque, se sparite all'istante da qui, prometto che Asmodeus non lo toccherà mai più.” propose la ragazzina, dando un'occhiata al serpente, mentre accarezzando la bacchetta.

Asmodeus spostò lo sguardo.

Non gli aveva detto niente per non rischiare di parlargli in Serpentese davanti a tutti, ma era sottinteso che dopo avrebbero fatto i conti...

Mi dispiace, ma non possiamo andarcene da qui proprio adesso.” rispose subito Teddy e la ragazzina domandò: “Ah, no? E perché?”

Perché qua giù ci sono ancora quei brutti ceffi di Halloween, che stanno cercando qualcosa per conto di una donna!” spiegò, tutto d'un fiato, Gal e Delphini, inarcando un sopracciglio, fece: “Sul serio?”

Altroché! E noi dobbiamo fermarli prima che quella cosa finisce nelle loro mani!”

La giovane Serpeverde rimase in silenzio un attimo, poi commentò: “Bel tentativo... peccato che io non abbia mai visto o sentito nessuno qua sotto.”

Ti assicuro che è vero! L'ha detto Athena!” protestò Teddy, ma Delphini ridacchiò, mentre giocherellava con la bacchetta: “Ma senti questi... comunque, io non credo che ci sia qualcuno qui. In ogni caso, saprei come sistemare quei tizi...”

Expelliarmus!” esclamò una voce maschile alle spalle del gruppo.

In un secondo, tutte le bacchette e la spada che i cinque giovani maghi avevano in mano volarono via.

Subito, Teddy e gli altri si voltarono nella direzione dell'urlo e videro un uomo piuttosto grosso e col volto pieno di cicatrici.

Guarda, guarda cos'ho trovato... i bambini a quest'ora dovrebbero essere a letto... comunque, vi darò una mano ad addormentarvi...” sghignazzò l'uomo, per poi ordinare: “Avanti, su le mani! Tutti e cinque!”

Immediatamente, Teddy alzò le mani.

Non ci voleva proprio... doveva averli sentiti ed era andato a vedere... era troppo impegnati a cercare Tonks e a parlare con Delphini, per accorgersi che quel tipo, nel frattempo li aveva raggiunti... e adesso erano in trappola... quello li avrebbe ammazzati...

Ehi, guarda che l'ordine vale anche per te, ragazzina!” urlò, stranamente, l'individuo pieno di cicatrici e, d'istinto, Teddy si voltò, sgranando gli occhi.

Nonostante la situazione, Delphini se ne stava immobile, con le mani dietro alla schiena, come se non ci fosse niente da temere.

Insomma, ti muovi?! Sei sorda per caso?!” continuò l'uomo, sempre più furibondo e Oliver la implorò, sottovoce: “Ti prego, Delphini... lo so che è un terribile smacco per il tuo orgoglio, ma in questi casi è meglio metterlo da parte... ti assicuro che nessuno ti biasimerà...”

Delphini rimase un attimo in silenzio, poi fece un sospiro: “Ok, ok, lo faccio subito. Non c'è bisogno di essere così nervosi...”

Ma, non appena disse quelle parole, la ragazzina urlò, allungando il braccio davanti a sé: “Stupeficium!”

Prima che qualcuno potesse dire o capire cosa stesse succedendo, un raggio di luce violetto partì dal braccio che Delphini aveva allungato e colpì in pieno l'aggressore, il quale venne sbalzato all'indietro e finì violentemente contro ad una colonna.

Teddy, Athena, Gal e Oliver si guardarono senza parole.

Ma cos'era successo?

Ignorando il caos generale, Delphini, sempre seguita da Asmodeus, si avvicinò all'uomo e cominciò a perquisirlo.

Ma cosa... cosa stai facendo?” domandò, ancora allibito, Teddy e la coetanea spiegò, senza nemmeno guardarlo: “Lo sto perquisendo. Sono convinta che questo bel tipo abbia dei bei oggetti preziosi con sé. Sarebbe un vero peccato se li prendessero gli Auror.”

Mi... mi stai dicendo che lo stai... lo stai rapinando?!”

Esatto. Coi suoi soldi posso comprare dei dolci o oggetti che m'interessano, mentre la bacchetta e il resto li tengo come trofei di guerra, un po' come gli scalpi dei nativi americani babbani, se avete mai visto uno di quei film western babbani del martedì sera.”

Ma è illegale derubare qualcuno!”

Proprio come intrufolarsi di nascosto in una scuola e minacciare di morte cinque ragazzini. Questa è violazione di domicilio e tentato omicidio verso minori. In confronto a questo mascalzone, io sono una brava ragazza, il che è tutto dire.”

Beh, in ogni caso, non si ruba!”

Senti, in questo mondo, non vive a lungo chi è onesto, ma chi dimostra più cervello e anche rapinare qualcuno fa parte della categoria delle persone sveglie.” continuò Delphini, guardandolo per la prima volta con uno sguardo seccato e, a quel punto, Oliver cercò di calmare gli animi: “Ehm, Delphini... come hai fatto ha mettere al tappetto quel tipo?”

Tsk, speravo che nessuno facesse questa domanda...”

Beh, comunque come hai fatto?”

Semplice, ho usato la mia bacchetta.”

Il gruppo si guardò allibito finché Teddy non ripeté: “La tua bacchetta?”

Esatto. Eccola qui.” annuì la ragazza mostrando distrattamente una bacchetta.

Ma... quel tipo non ti aveva disarmata?”

Certo.”

E... allora come hai fatto a riprendertela senza muoverti?”

E' semplice, ce l'avevo già addosso, non avevo bisogno di muovermi.”

Eh?!”

Intuendo che il gruppo, non avrebbe mai capito il suo stratagemma, Delphini si alzò in piedi e sollevò in modo brusco la manica del vestito.

Il gruppo sgranò gli occhi, incredulo.

L'avambraccio della ragazza era completamente fasciato e su di esso vi erano vari elastici per i capelli, come una sorta di largo e stretto braccialetto.

La mia bacchetta era nascosta qui, legata al mio braccio grazie a questi elastici, in questo modo ero certa che non sarebbe andata perduta o rubata.” spiegò la ragazzina, con aria di superiorità, e, incuriosito, Oliver le domandò: “Ma avevi in mano una bacchetta, l'ho vista.”

Ah, quella... era solo un semplice ramo che ho raccolto dal parco della scuola. L'ho solo lavorato un po' per farlo sembrare una vera bacchetta magica all'occhio di un principiante.”

Eh?!” fecero tutti, senza parole.

L'astuzia e l'intraprendenza di quella ragazzina non conosceva limiti...

Geniale, no? Se qualcuno mi avesse disarmata all'improvviso, avrebbe automaticamente abbassato la guardia, pensando che non fossi più una minaccia e, invece, avevo ancora la mia bacchetta.” continuò Delphini e, un po' incuriosita, Athena domandò: “Da quando hai avuto quest'idea?”

Oh, poco prima che iniziasse la scuola. Andavo spesso ad Hyde Park proprio a prendere i bastoncini per creare bacchette finte. E' sempre meglio avere più munizioni quando si va in guerra... quando è iniziata la scuola, non ho dovuto far altro che continuare a raccogliere i bastoncini, per poi sistemarli con il mio amato coltellino tascabile. Comunque, come avete visto, la mia idea si è rivelata geniale, dato che grazie a me avete salvato le chiappe.”

Aspetta, toglimi una curiosità... quando hai minacciato Lester Falwey con l'Avada Kedavra hai usato una bacchetta finta o una vera?” domandò Teddy e la ragazzina, con un ghigno divertito, rispose: “Chi lo sa... potrei averlo fatto o magari no. Sta a te deciderlo, ragazzo.”

Ma senti questa...” sussurrò, con un'espressione esasperata, il ragazzino.

Possibile che quella lì parlasse di una cosa del genere con una simile espressione... sembrava divertirsi un mondo... era come uno di quei personaggi femminili freddi e autoritari dei cartoni animati babbani, le quali sembravano divertirsi un mondo a prendere in giro i subordinati...

Ignorando il commento, Delphini continuò la perquisizione dell'individuo, prendendo gli oggetti che le sembravano più preziosi.

Certo, poteva sempre dirgli che per quell'idiota aveva usato davvero una bacchetta finta, per questo era stata così tranquilla sul fatto che non sarebbe successo niente, ma, doveva ammettere che la divertiva un mondo fare la parte della ragazza dispettosa e misteriosa... forse perché faceva parte della sua natura.

Dopo un po', si alzò e disse: “Bene, che ne facciamo di questo qui?”

Beh, la cosa migliore sarebbe portarlo dalla McGranitt...” propose Oliver, ma Delphini gli ricordò, in maniera arrogante: “Sì, bella idea. Così finiamo tutti in punizione per essere usciti dai nostri dormitori di notte.”

Era solo una proposta... non sappiamo nemmeno cosa cercano con così tanta passione lui e i suoi compagni...”

Beh, possiamo chiederlo direttamente a questo bel tipo...”

E come?” fece, sorpreso, Gal e la ragazzina rispose: “Tra le varie pozioni dell'ufficio di Lumacorno ci dovrebbe essere del Veritaserum... basterà qualche goccia e questo farabutto inizierà a raccontare vita, morte e miracoli della sua esistenza.”

E come la prendiamo? Lumacorno è un tipo molto aperto e cordiale, certo... ma persino lui si farebbe due domande se gli chiedessimo una pozione della verità...”

Oh, a questo se ne occuperà Teddy.”

Eh?! E perché proprio io?!”

Perché sei l'unico Metamorfomagus del gruppo.”

Eh?!”

Delphini ruotò gli occhi.

Ma era possibile che quando parlava, nessuno riusciva mai a capirla?!

Non stava mica parlando in Serpentese.

Dal canto suo, Teddy si stava domandando mentalmente perché Delphini dovesse sempre parlare per enigmi.

Domani, alla terza ora, il professor Lumacorno darà lezione a noi Serpeverde e, di sicuro, continuerà a tenermi d'occhio. Durante quell'ora, Teddy fingerà di andare un attimo in bagno, ma, invece, andrà al laboratorio del professore. Tu sei l'unico che può assumere altre sembianze senza usare qualunque trasfigurazione o pozione, così se qualcuno dovesse vederti non s'insospettirebbe. Una volta dentro, trovi la pozione e la rubi.” spiegò Delphini e Teddy, sbiancando, protestò: “Rubare?! Ma stiamo scherzando?! Guarda che è un reato rubare!”

E se è per una buona causa? Per proteggere la scuola da dei delinquenti?”

Teddy fece una smorfia.

Quella ragazzina lo aveva appena fregato.

L'unica cosa che poteva costringerlo a fare qualcosa era il pensiero che così avrebbe potuto aiutare gli altri...

E se Lumacorno sospettasse di me? Sono l'unico Metamorfomagus della scuola...” fece notare il giovane, ma Delphini rise: “Lumacorno sospettare di te? Del figlioccio di Harry Potter?! Ah ah ah, oh, Teddy... a volte sei così ingenuo...”

Teddy rimase un attimo in silenzio, imbarazzato.

In effetti, Lumacorno avrebbe evitato di sospettare uno studente legato a persone così importanti...

Bene, sapete usare alla perfezione l'incantesimo Wingardium Leviosa?” domandò Delphini e tutti si guardarono negli occhi.

Perché quella domanda?

Dobbiamo portare il bel addormentato in un luogo più sicuro e facendolo galleggiare ci impiegheremo molto meno tempo. Il problema è che non ho abbastanza forza magica per fare sollevare un oggetto così pesante senza aiuto.” ammise la ragazzina e il gruppo, intuendo che la giovane aveva ragione, ripresero le loro bacchette e si misero all'opera.

Pochi minuti dopo, l'aggressore cominciò a sollevarsi.

Avanti, ancora un po'.” ordinò, ansimante, Delphini e il gruppo si sforzò di dare ancora più energia, ma faceva davvero fatica.

Un conto era far levitare una piuma, un altro era quello di sollevare un uomo adulto.

Con molta fatica, i cinque cominciarono a camminare, sempre facendolo levitare, finché non giunsero ad un arco di pietra.

Una volta superata, si trovarono in un'ampia sala piena di colonne, musi di serpente di pietra e un enorme statua raffigurante un uomo anziano e con una lunga barba bianca.

Tuttavia, stonando con l'ambiente sinistro, c'erano anche dei bauli, manichini, una scopa, tantissimi libri e riviste, sia babbane che del mondo magico, bacchette di legno sparse ovunque, trucioli di legno, una poltrona gonfiabile e una gran quantità di dolciumi, succhi di frutta di cartone e sacchetti di patatine.

Bene, ora possiamo metterlo giù.” dichiarò Delphini, smettendo di usare l'incantesimo, per poi sedersi pesantemente sulla poltrona, prendendo nel mentre un fumetto appoggiato su di essa e cominciando a leggerlo, mentre Asmodeus le saliva sulla gamba, per poi sistemarsi sulle sue ginocchia.

Dopo averlo messo a terra ed essersi assicurato che l'energumeno dormisse ancora, Teddy e gli altri tre si guardarono intorno, increduli.

Ehm... cos'è questo posto?” domandò, dopo un po', Teddy e la coetanea, sempre continuando a leggere, rispose: “Il mio rifugio segreto.”

Certo, ma... questa statua e quest'ambiente non puoi averlo creato tu da sola...”

Questa è la leggendaria Camera dei Segreti, fatta costruire da Salazar Slytherin in persona.”

S... sul serio?”

Il gruppo era sempre più incredulo davanti a quella bizzarra situazione.

Quella era davvero la famosa Camera dei Segreti?! Quella che, secondo una leggenda, conteneva un terribile Basilisco pronto a pietrificare o ad ammazzare chiunque gli capitasse a tiro?

Sì, sul serio. Ho trovato questa bellezza la notte di Halloween, così ho pensato di trasformarlo nel mio rifugio personale. Ci vengo non appena ho un minuto libero, sia per studiare o anche solo per rilassarmi.”

Ti sei scelta proprio un bel posticino per poterti rilassare...” commentò Teddy, mentre Delphini faceva le spallucce: “Beh, qui si può progettare tutto quello che si vuole senza rischiare di farsi sentire da orecchie indiscrete... comunque, che ne direste di raccontarmi tutto quello che è successo, senza, ovviamente, tralasciare niente?”

Vedendosi in trappola, Teddy raccontò per filo e per segno tutto quello che era successo.

Delphini rimase in silenzio, poi, una volta che il discorso fu finito, dichiarò, grattando con affetto la testa squamosa del suo serpente: “Bene, a quanto pare, le cose si fanno sempre più spinose... abbiamo assolutamente bisogno di quella pozione della verità di Lumacorno, per sapere come stanno le cose...”

Sì, tanto sono io che deve entrare nel suo studio...” sbuffò Teddy, il quale non aveva la minima voglia di compiere un furto, anche se era per il bene degli altri...

Oh, ma che lagna che sei... sei l'unico tra noi che ha meno probabilità di finire nei guai con Lumacorno, se dovesse beccarti. Dovresti ringraziare il tuo padrino per questo.” sbottò Delphini, ricevendo, per tutta risposta, un'occhiata da parte del giovane Metamorfomagus.

Però, cosa facciamo con questo qui? Mica resterà addormentato per sempre...” fece notare Oliver e Athena rispose: “Una pozione soporifera è quello che ci vorrebbe. Ho imparato la ricetta a memoria e credo di poterla preparare...”

Se vuoi provare, Athena, lì c'è un piccolo calderone e un sacco d'ingredienti. Lo uso per esercitarmi con le pozioni, ma è tutto tuo.” l'interruppe Delphini, indicando con la bacchetta un piccolo pentolone e delle scatole con su delle scritte.

Ottimo, mi metto subito all'opera.” dichiarò la Athena, mentre la coetanea annuiva.

Mentre la giovane Corvonero si metteva all'opera, Oliver fece notare: “Comunque, uno di noi dovrà restare qui per dargli la pozione soporifera...”

Io, io! Mi offro volontario! Domani ho Trasfigurazione...” si offrì subito Gal, felice di saltare le lezioni del professor Bennet, ma, subito, Delphini gelò il suo entusiasmo: “...E ci andrai a lezione. Attireresti troppe attenzioni indesiderate se salti le lezioni e non ti si trova da nessuna parte! Inoltre, non mi fido per niente di te. Come minimo, mi distruggeresti il rifugio.”

Ma brutta...!!!” fece, adirato, Gal, ma Teddy lo bloccò, intromettendosi nel discorso: “E quindi che si fa? Chi darà la pozione a questo qui?”

Asmodeus, ovviamente.”

Che cosa?! Il rettile?!” esclamò, senza parole, Gal “Ma sei fuori?! Non ha nemmeno le mani!”

Anche se non ha le mani, Asmodeus è perfettamente in grado di dare regolarmente una pozione soporifera. E poi, mi fido molto di più di lui che di te!” sbottò Delphini, mentre Asmodeus guardava in malo modo il giovane Grifondoro.

Non solo quello spiritoso l'aveva definito rettile, ma l'aveva trattato come se fosse un essere inutile.

Ma che credeva, che non lo capisse?

Vero che lui, a differenza di Delphini, non parlava il serpentese, ma le cose le capiva benissimo...

Razza di cafone!” gli sibilò, furibondo, il serpente, ricevendo in risposta uno scapellotto da parte di Delphini.

Asmodeus si voltò a guardare, allibito, e vide Delphini che lo stava incenerendo con lo sguardo, per poi mettersi l'indice davanti alla bocca.

Il serpente fece una smorfia seccata.

Si era dimenticato che Delphini gli aveva ordinato di non parlare mai in pubblico, altrimenti avrebbe rischiato di parlargli in serpentese davanti a tutti...

Dopo un po', mentre Athena continuava a lavorare alla pozione, Teddy domandò a Delphini, la quale stava leggendo un fumetto: “Scusa, Delphini, posso farti una domanda?”

Spara.”

Cosa ti sei fatta all'avambraccio sinistro? Perché era tutto fasciato?”

La ragazzina abbassò il giornalino per guardare il ragazzino dritto negli occhi e poi rispose: “Perché una volta ho visto un cartone animato babbano dove il protagonista era un lottatore e aveva entrambe le braccia fasciate. Io l'ho solo copiato.”

Ah... okay...” fece il giovane Tassorosso, poco convinto.

Non sapeva perché, ma avvertiva che la ragazza gli avesse mentito e anche piuttosto spudoratamente.

Non riusciva proprio a capire perché lo avesse fatto...

Dopo un po', Athena esclamò, entusiasta: “Ecco fatto! Ce l'ho fatta!”

Ottimo.” fece la ragazzina, alzandosi in piedi e avvicinandosi per vedere meglio il risultato.

Prese un'ampolla termica e ordinò: “Bene, infiliamo il risultato qua dentro.”

Non appena fu tutto finito, Delphini si avvicinò al prigioniero e gli versò qualche goccia della pozione nella bocca semi-aperta.

Bene, per un po' questo bestione non ci creerà alcun problema.” dichiarò, mentre passava la fila ad Asmodeus, il quale l'avvolse nelle sue spire.

Dopodiché, si voltò verso i compagni e fece: “E adesso tutti a nanna, che sono già le due del mattino... quando a te, Teddy, ricordati del tuo compito.”

Indimenticabile...” borbottò il ragazzino, la cui prospettiva di rubare lo innervosiva non poco...

   
 
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