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Autore: ailyn    08/06/2020    4 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"Hinata fissava le foto poste sopra la mensola in salotto, mentre calde lacrime le rigavano il bellissimo viso. Dentro a sé, nel profondo, aveva sempre sospettato, sempre saputo, ma mai avrebbe immaginato una ferita tanto profonda, un’umiliazione così pesante, il suo orgoglio ruggiva, la sua anima di Hyuga scalpitava"
SasuHina - NaruSaku
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke, Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ciao a tutti! Sono spiacente per il lento aggiornamento, ma è periodo di esami e quindi ci metteò un pò più del solito.
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia, buona lettura!

 

CAPITOLO 6: KONOHA

Il fulmitreno si fermò alla stazione di Konoha che erano le dieci di sera, con gran sollievo di Sasuke che era rimasto rigido per tutto il viaggio, mentre Hinata lo guardava estremamente divertita. Insomma, lui era uno shinobi e quei mezzi non erano di suo gradimento preferendo correre fra gli alberi o volare su uno dei suoi falchi, ma poi lo sguardo ricadeva su Itachi e Neji che dormivano beati e non poté che ringraziare l’inventore di quella diavoleria e, appena il convoglio si fermò, scattò in piedi e si fiondò verso l’uscita scatenando la risata della donna che lo fece sbuffare.

Si incamminarono verso Villa Hyuga senza fretta l’uno a fianco all’altra mentre le loro mani erano intrecciate, decidendo di andare la mattina seguente a fare rapporto all’Hokage e quando arrivarono aprì loro la governante che per poco non urlò dalla sorpresa

“Ciao Kim, è un piacere rivederti” disse Hinata, guardando l’anziana con affetto: conosceva quella donna da tantissimo tempo ed era stata per lei come una madre.

“Signora Hinata! Oh Kami, bentornati!” esclamò la donna, facendosi da parte per farli entrare per poi precedendoli per avvisare Hiashi che era intento a leggere dei rotoli in sala e, appena scorse i due li lasciò cadere alzandosi

“Hinata! Figlia mia, bentornata!” esclamò dirigendosi verso la figlia “bentornato, Sasuke-san” disse poi, rivolto all’uomo che gli rispose con un gesto del capo

“Grazie padre” disse la donna slacciandosi il mantello, rivelando il piccolo Neji che aveva appena aperto gli occhietti, e Sasuke la seguì mostrando Itachi, anch’esso sveglio.

L’anziano guardò i bambini, mentre i genitori li tiravano fuori dalle fasce, commosso ed estasiato

“Neji” sussurrò con un groppo in gola, così strano per un uomo di temperamento duro come lui, ma ormai aveva imparato a mostrare i suoi sentimenti e a lasciarsi andare soprattutto dopo la nascita di Boruto

“e Itachi” aggiunse la donna facendo un cenno verso l’altro bambino che stava sbadigliando teneramente.

Hiashi lo guardò per poi tendere le mani verso l’Uchiha che glielo pose delicatamente “Mi ricordo di tuo zio, piccolo Itachi” sussurrò l’uomo, stupendo i genitori “sono certo che diventerai un guerriero temerario, proprio come lui” e gli diede un bacio leggero sulla fronte “entrate, accomodatevi. Sono certo che sarete stanchi dopo il viaggio”

A quelle parole Sasuke sbuffò, mentre Hinata sorrideva “direi di no” rispose infatti schifato l’uomo “siamo venuti con il fulmitreno da Suna”

“Dove sono i ragazzi?” domandò la Hyuga seguendo il consiglio del padre “non li percepisco in casa e neanche Hanabi”

“no, infatti” rispose l’anziano sedendosi “oggi è il compleanno dell’Inuzuka e ha organizzato una festa con tutti i suoi vecchi amici e i loro figli, dicendo che era un’ottima occasione per una rimpatriata e ha insistito molto perché i ragazzi partecipassero”

Hinata si voltò verso il compagno che, campendo cosa gli stava per chiedere impallidì visibilmente “Non ci pensare nemmeno, non ci andremo!” esclamò, infatti, capendo però che non avrebbe avuto via di scampo dato che la donna sapeva essere veramente testarda quando ci si metteva

“Dai amore mio” disse infatti lei, facendolo arrossire “sarà un’ottima occasione per far conoscere a tutti Neji e Itachi”

L’uomo sospirò sconfitto, dato che ogni volta che Hinata lo chiamava in quel modo così dolce, le sue difese crollavano inevitabilmente, e si alzò “direi che è inutile discutere. E poi, desidero vedere Sarada”

La donna sorrise raggiante e seguì il compagno dopo aver salutato il padre che li guardava felice; s’incamminarono verso l’Ichiraku avendo capito che la festa sarebbe avvenuta lì, arrivando dopo poco. Il rumore fatto dai compagni si sentiva da fuori e Hinata sorrise, mentre Sasuke assumeva la solita aria impassibile, in netto contrasto con la mano che dolcemente stringeva a se Neji, dato che avevano optato di non usare le fasce per un tragitto così breve.

La Hyuga lo guardò teneramente e aprì la porta, notando subito che c’erano proprio tutti.

“Ma quelli non sono Hinata e Sasuke?” chiese Sai notandoli, con il solito sorrisino, facendo voltare tutti verso l’entrata sorpresi.

“ciao ragazzi” disse la donna sorridendo, avvicinandosi insieme al compagno, mentre gli amici fissavano i bambini e i due vicini.

“Mamma!” esclamarono Boruto e Himawari, alzandosi di scatto e dirigendosi verso di loro, seguiti da Sarada che fissava il padre cercando di trattenere le lacrime.

Hinata abbracciò i figli con la mano libera, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime e Sasuke guardava intensamente la figlia “Mi sei mancata” le disse dolcemente, mentre la figlia si fiondava ad abbracciarlo in maniera molto poco Uchiha.

“Quando siete tornati?” domandò una voce, richiamando la loro attenzione

“mezz’ora fa, dobe” rispose l’Uchiha guardandolo

“quando abbiamo saputo della festa, abbiamo deciso di venire a farti gli auguri Kiba-kun” disse Hinata rivolgendosi al festeggiato che li guardava con gli occhi fuori dalle orbite, un po' come tutti

“Hinata! Che piacere averti qui” esclamò poi l’Inuzuka felice “Benvenuto anche a te Sasuke, faccio aggiungere subito due posti!”

“Nee-san!” disse invece Hanabi con entusiasmo, contenta di vedere la sorella dopo tanto tempo e si alzò avvicinandosi a scrutare i gemelli.

“Ma quei bambini che tenete in braccio chi sono?” domandò, invece, Ino ponendo la domanda che frullava per la testa di quasi tutti

“Loro sono Itachi e Neji Hyuga Uchiha, i nostri figli” rispose Sasuke inflessibile

Un silenzio stupefatto calò fra i presenti, scioccati dalla notizia e dai nomi dei bambini. Nessuno riusciva a capacitarsi di come la dolce e timida Hinata si fosse messa con il freddo e malinconico Sasuke.

Naruto guardò i due intensamente, riscoprendo la bellezza dell’ex moglie che stava sorridendo teneramente a tutti. Quanto gli era mancato quel sorriso genuino? Ma non poteva lasciare che la gelosia gli offuscasse la mente, dopotutto era stato lui stesso la causa della rottura con la donna, quindi non poteva far altro che biasimarsi. Non che non fosse felice con Sakura. Al contrario, si trovava in perfetta sintonia con la moglie e amava immensamente la loro piccola figlioletta Ayama e Keiji , ma vedere Hinata lo aveva fatto ripensare ai bei momenti passati con lei.

Fu il primo ad alzarsi e a dirigersi verso di loro, con un sorriso “Itachi e Neji” sussurrò guardando i bambini con affetto “benvenuti a Konoha” continuò accarezzando le teste dei piccoli, che emisero un verso infastidito, facendo sorridere i genitori

“Grazie Naruto-kun” disse Hinata, guardandolo dolcemente, per poi spostare leggermente il bambino verso di lato ed abbracciare il biondo, che dopo un attimo di stupore, ricambiò felice, mentre i componenti della tavola li osservavano confusi e stupiti dalla scena e Sasuke diventava via via più cupo

“Dobe” disse infatti, con una voce che fece accapponare la pelle al biondo “spostati. Ora.”

L’Hokage sciolse l’abbraccio e fece un passo indietro, grattandosi la nuca imbarazzato, mentre Hinata scoppiò a ridere come raramente faceva in pubblico e l’Uchiha le si faceva ancor più vicino come a marcare chi fosse ora il suo compagno. I loro amici poi, una volta passato lo sconcerto, erano curiosi di scoprire i dettagli della storia tra i due e li riempirono di domande facendo arrossire Hinata e ghignare Sasuke che adorava veder mutare il colorito della compagna quando si parlava di lui.

Solo una persona era taciturna e osservava i comportamenti dell’Uchiha, non potendo far a meno di confrontarli con quelli che teneva con lei. Sakura guardava anche Sarada che era vicino al padre e cercava di osservare il bambino in braccio al genitore, incurante del fatto che avesse una nuova compagna, nonostante non avesse ancora accettato di ristabilire i contatti con sua madre.

Lei era felice ora con Naruto, che l’amava davvero e faceva il possibile per passare con lei e i figli più tempo possibile, ma non poteva far a meno di lasciare che il fantasma della sua vita passata in quel momento prendesse possesso dei suoi pensieri facendole provare una forte invidia verso quella donna che ora si stava accomodando con loro al tavolo. Cos’aveva Hinata più di lei? Perché Sasuke era riuscito ad amarla? E perché anche Naruto molte volte faceva il confronto con lei? Erano domande che le frullavano in testa, ma cercò comunque di far buon viso a cattivo gioco preferendo non deludere il marito, anche se era veramente difficile far finta di nulla.

La donna si schiarì la voce “Bentornati, Hinata. Sasuke” disse attirando su di sè e sulla bambina bionda che teneva in braccio, l’attenzione.

Sasuke la guardò per qualche secondo e fece un cenno con la testa, mentre Hinata le sorrise gentile “Grazie Sakura-chan. Che bella bambina, come si chiama?”

“Ayama” rispose l’altra donna, posando l’altra mano sul capo del bambino biondo vicino a lei “mentre lui è Keiji”

Il sorriso della Hyuga non accennò ad incrinarsi e Sasuke non poteva far a meno di sentirsi al settimo cielo per questo: Hinata aveva completamente dimenticato i sentimenti che provava per Naruto e ora amava solo lui e i suoi figli e mentre la compagna, rivolgeva piccole domande al bambino cercando di farci amicizia, lui la guardava sorridendo leggermente, mentre i componenti del tavolo lo guardavano stupiti.

L’uomo notò poi Che Sarada osservava il piccolo Neji con grande interesse “Vuoi tenerlo un po'?” le domandò, tranquillamente, mentre gli occhi della ragazzina si illuminavano e lei annuiva; dopo che fu seduta a fianco al padre, questi gli pose il fratellino delicatamente che aprì gli occhi fissandola mezzo addormentato e la giovane poté notare gli occhi perlacei così simili a quelli di Hinata. La ragazza sorrise teneramente, dandogli un bacio sulla fronte per poi guardare il padre felice, che la stava osservando compiaciuto. Anche Boruto e Himawari si avvicinarono a vedere Itachi che intanto si succhiava il pollice assorto, fra le braccia della madre.

La serata continuò in modo molto piacevole anche se gli amici vollero sapere i particolari della storia, ma quando i piccoli cominciarono ad agitarsi, Hinata e Sasuke si congedarono e sia Sarada che Boruto e Himawari andarono via con loro e Hanabi, verso villa Hyuga

“Avete intenzione di ripartire?” chiese improvvisamente Boruto, attirando l’attenzione degli adulti che lo guardano

“No” rispose Sasuke, senza particolari inclinazioni nella voce “staremo a Konoha per un po' e, quando tornerò in missione sarà solo per brevi periodi”

I ragazzi lo guardarono felici mentre Hanabi domandava se avessero intenzione di rimanere a Villa Hyuga, ricevendo un’altra risposta negativa dal moro che stupì Hinata

“Ho chiesto a Naruto di far costruire una dimora in un terreno fuori dal centro cittadino. Domani andremo a controllare a che punto sono i lavori e, appena ultimati, ci trasferiremo. Tutti e sei.” Rispose lui, entusiasmando ancora di più i ragazzi, sempre più contenti che i due fossero tornati.

L’indomani Sasuke e Hinata lasciarono i gemellini con Hanabi e si diressero verso l’ufficio dell’Hokage a fare rapporto per la massione. Camminavano vicini fino a sfiorarsi, senza fretta, ma non inosservati; al loro passaggio tutti si voltavano, stupiti di vedere l’ex moglie dell’Hokage al villaggio in quanto tutti avevano cominciato a pensare che, dopo che Naruto si era legato a Sakura, la fragile Hinata non sarebbe più tornata a Konoha per non vederli e per non sentire le dicerie della gente. Poi notavano Sasuke Uchiha, l’ex nukenin ed eroe di guerra, camminarle vicino e la confusione non faceva che aumentare.

L’uomo era molto a disagio a causa di tutte quelle attenzioni e lo stesso era per Hinata, ma entrambi non mostravano sul fiso alcun malcontento, uno indifferente, l’altra serena, ma la maschera non resse quando una donna, che era vicina di casa della Hyuga le si avvicinò, salutandola calorosamente e ponendo poi domande scomode, “Come stai dopo ciò che è successo?”, oppure “Non me lo sarei mai aspettata, sembravate una coppia così felice, dove sei stata?”, e ancora “Perché sei con l’Uchiha?”.

Sasuke sospirò pesantemente, conscio che se non avesse fatto qualcosa, quella scenetta si sarebbe ripetuta molte altre volte e anche se a lui non piaceva per niente attirare l’attenzione su di sé, capì che solo un gesto eclatante avrebbe evitato situazioni simili a quella. Guardò, quindi, con indifferenza la donna che attendeva risposte da una Hinata veramente a disagio che si torturava le mani “Sei noiosa” disse facendole sgranare gli occhi, prendendo poi il braccio della sua compagna e facendola voltare verso di lui, cogliendola di sorpresa

“Diamo loro le risposte che cercano” le sussurrò, alzandole il viso e baciandola, lasciandola spiazzata, anche se, pochi secondi dopo, si dimenticò di dove erano e della presenza di tutte quelle persone, avvicinandosi sempre di più all’uomo e avvolgendogli le braccia al collo, aprendo poi gli occhi e rivelando la sua abilità innata.

A malincuore, Sasuke si staccò da lei e, sorridendole divertito, le indicò la strada piena di gente che li osservava con occhi sgranati. La donna si staccò di colpo diventando rossa come un pomodoro e per poco non le usciva fumo dalle orecchie, per poi afferrare la mano del compagno che se la rideva, e scappare biascicando un “ci vediamo” all’altra, rimasta impietrita dallo stupore: com’era possibile che una donna timida come Hinata avesse avuto al suo fianco entrambi gli shinobi più forti ed attraenti che esistano?

E fu così che si presentarono davanti a Naruto: uno ghignante e l’altra preoccupatamene bordeaux, mentre il biondo li guardava interrogativo.

“Non fare domande, dobe, lo vedrai sulle riviste scandalistiche domani, suppongo” lo anticipò Sasuke, non smettendo di ghignare

“Oddio” sussurrò, invece, sconvolta Hinata, facendo scoppiare il moro in una risata fragorosa, che lasciò Naruto a bocca aperta: Sasuke stava ridendo? Aveva per caso le allucinazioni?

“Teme… stai bene?” domandò l’Hokage, guardando l’amico che in risposta rise ancora

“Certo” disse poi, cercando di ricomporsi, mentre Hinata lo guardava male

“Non avresti dovuto” disse infatti la donna, facendo sorridere ancora di più il moro, che le si avvicinò con fare provocante mentre lei tornava ad arrossire

“Sa…Sasuke” sussurrò nel panico, mentre lui le alzava il viso

“Ragazzi!” esclamò Naruto, scandalizzato dalla visione, riportandoli alla realtà. Ma Hinata, scossa da quanto era successo fece in tempo a sussurrare al compagno “niente sesso per un mese, se quelle foto finiscono sui giornali”, facendolo sbiancare, per poi avvicinarsi all’Hokage a fare rapporto.

La donna parlava, descrivendo nei dettagli la loro missione e i loro sospetti e, mentre Naruto ascoltava attento, l’Uchiha era ancora imbambolato nella stessa posizione di prima.

“Sasuke” disse il biondo, cercando di richiamare la sua attenzione “hai qualcosa da aggiungere?”

Il moro non lo degnò di uno sguardo, fissando invece la Hyuga esterrefatto “Non puoi dire sul serio!” esclamò infatti, mentre lei si metteva a ridacchiare, facendo innervosire il biondo che era sempre più esterrefatto “Ma insomma!” urlò, infatti “si può sapere che vi prende?”

“Devo andare” disse per tutta risposta il moro, dirigendosi a passo spedito alla porta “devo impedire che delle foto vengano pubblicate o per me non sarà un bel periodo”

Una volta rimasti soli, Naruto guardò l’ex moglie con fare indagatore attendendo risposte, ma notò che la donna cominciava a torturarsi le mani, imbarazzata “lascia stare Naruto-kun, cose di coppia” lo anticipò, mentre lui sospirava appoggiandosi alla scrivania e scrutandola attentamente: Hinata era come rinata e, anche se arrossiva ancora e non aveva perso la sua timidezza, lui notava il cambiamento

“Sei felice?” le chiese guardandola fissa negli occhi

“Si, Naruto” rispose lei, con voce ferma, ricambiando lo sguardo

“mi dispiace Hinata, per tutto quello che ti ho fatto. So di averti fatto un grave torto”

“Se non lo avessi fatto, io ora sarei ancora una casalinga che si occupa dei figli e di un marito assenteista. Quindi non scusarti. Non nego di averne sofferto, ma non tutto il male viene per nuocere. Con Sasuke sono felice e lui mi comprende meglio di quanto tu abbia mai fatto”

Hinata. La dolce Hinata ora lo stava guardando senza abbassare lo sguardo, senza traccia di dolore, di soggezione o di semplice tenerezza. Lo fissava come avrebbe fatto con chiunque altro. Lo fissava come non aveva mai fatto, e questo lo ferì perché si sentiva speciale un tempo, ad avere quegli occhi premurosi e pieni di affetto su di lui. Era stato un ingrato e si sentiva veramente una pessima persona.

“Dovremo registrare Itachi e Neji all’Ufficio anagrafe” disse la donna interrompendo le sue riflessioni

“Ah si, Itachi e Neji Uchiha. Chi l’avrebbe mai detto” sussurrò l’uomo, ancora sconvolto per l’ondata di emozioni che lo avevano travolto

“Itachi e Neji Hyuga Uchiha. Abbiamo deciso di dare entrambi i nostri cognomi” lo corresse la donna e notando lo sguardo confuso del suo interlocutore, sorrise “Sasuke è il capo clan Uchiha, anche se non ce ne sono molti, mentre io erediterò il titolo di capo clan Hyuga. Abbiamo entrambi cognomi importanti e apparteniamo a casate di tutto rispetto, quindi vogliamo che i nostri figli si sentano parte di entrambe”

“Non avrei mai pensato che Sasuke accettasse una cosa del genere” rispose l’uomo, sinceramente colpito

“in realtà è stata una sua idea. Vuole ridare vita al suo clan, ma desidera che sia diverso da come era in passato e l’unione delle nostre due casate e dei nostri due poteri, non può che agevolare questa sua intenzione”

Naruto annuì e congedò la donna che sorridendo si avviò verso Villa Hyuga.

Rimasto solo l’uomo sospirò pesantemente: non credeva che vedere Hinata e Sasuke così vicini l’avrebbe destabilizzato. Insomma, alla fin fine era stato lui a tradire la moglie quindi certamente non poteva biasimarla, ma perché doveva scegliere proprio Sasuke? Non desiderava che l’antica rivalità con il suo amico lo facesse commettere qualche atto sconsiderato, ormai era l’Hokage e non poteva certo permettersi di tenere comportamenti avventati, soprattutto avendo già creato uno scandalo, ma non riusciva proprio a comprendere come mai provasse così tanti sentimenti contrastanti alla vista di Hinata. Fortunatamente per lui, Shikamaru entrò in quel momento rammentandogli la riunione con gli anziani; si alzò quindi, sospirando nuovamente e si avviò seguendo l’amico.

L’articolo uscì l’indomani, senza però riportare alcuna foto a sostegno del gossip del momento e Sasuke guardò la compagna con sguardo furbo e un sorrisino di scherno sulle labbra

“e ora come la mettiamo?” le domandò, abbracciandola e sospingendola verso il letto

“Direi che hai trovato una scappatoia” gli rispose lei mentre si lasciava baciare e amare.

******

I mesi passarono veloci e Hinata e Sasuke si trasferirono con i figli nella nuova e immensa Villa Uchiha, situata su una collinetta lontana dal centro cittadino, composta da un giardino enorme, due piani e dieci stanze.

Appena vi entrarono i ragazzi erano rimasti estasiati dalla raffinatezza dello stile scelto dai genitori e, dopo essersi guardati intorno, si precipitarono a scegliere le proprie stanze.

“glielo dovremmo dire che abbiamo già scelto noi per loro?” domandò Hinata al compagno, guardandolo divertita

“Credo lo scopriranno da soli” le rispose lui, sorridendo, dandole poi un bacio che divenne sempre più voglioso “dopo, amore mio” aveva sussurrato a malincuore la donna, staccandosi e salendo le scale per dirigersi verso la loro stanza.

Passarono giorni felici e spensierati, pieni di gioia e amore e i gemellini crescevano felici e sani, circondati dall’affetto dei genitori, dei fratelli, del nonno che stravedeva per loro e della zia. Sasuke mantenne la promessa di andare in missione per poco tempo assentandosi per due settimane al mese e appena tornava si fiondava sulla compagna che ogni volta gli mancava più della precedente.

Aveva raccolto altre informazioni sui nukenin nostalgici che a quanto pareva avevano deciso di rifondare l’Akatsuki anche se, per ovvi motivi, la nuova organizzazione era solo l’ombra della precedente che invece era composta da shinobi formidabili.

Itachi e Neji avevano due anni quando Hinata tornò a svolgere le missioni alternandosi al compagno in modo da lasciare i figli sempre con almeno un genitore, perciò il tempo che passava con Sasuke era veramente poco e cercavano di stare insieme il più possibile nei pochi giorni che condividevano.

Ma quel giorno Sasuke era agitato e di cattivo umore: la compagna era partita già da tre settimane e ancora non aveva fatto ritorno e lui aveva un terribile presentimento. Si era recato da Naruto per esporgli le sue preoccupazioni e si sorprese nel vedere il biondo preoccupato quanto lui

“Ci stavo pensando anch’io, Sasuke. Sono due settimane che non riceviamo nessun tipo di comunicazione da parte sua e la cosa non mi piace per niente. Dovrai andare a cercarla.”

L’Uchiha non se lo fece ripetere due volte e, una volta affidati i piccoli e i ragazzi alle cure di Hanabi e Hiashi, si precipitò fuori dal villaggio, correndo più veloce che poteva verso il Paese del Ferro dove sapeva che la compagna si sarebbe recata per ricercare informazioni

“Sto arrivando, amore mio” pensò, accelerando ancora di più.

 

  
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