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Autore: loverrrr    08/06/2020    1 recensioni
Bella è una veterinaria, lavora insieme alla sua migliore amica Alice. Le sono sempre piaciuti gli animali, sin da quando era bambina.Per l'ennesima volta, Edward, fratello di Alice, le fa recapitare un bellissimo mazzo di rose rosse, ma...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward, Bella/Jacob
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Buona sera, o buongiorno ❤️ oggi torna a parlare il corteggiatore misterioso e ci voleva perché dopo l'ultimo mazzo di fiori che ha inviato a Bella è sparito. Chissà che fine ha fatto. Inoltre, questo capitolo, seppur corto, è l'inizio della seconda parte della storia. Spero vi piaccia 😘 ci vediamo al prossimo capitolo. PS: ci sono alcune cose che non ho accennato nei capitoli precedenti perché avverrano in quelli successivi.





Pov corteggiatore misterioso
 
Jacob entra nel mio ufficio sbattendo la porta.
«Cosa significa questo?», domanda furioso, buttandomi in faccia il mazzo di rose che avevo lasciato mezz’ora fa davanti lo studio della mia innamorata. Aspetta un secondo… ma lui come fa ad avere lo stesso identico mazzo di rose, se mezz’ora fa l’ho lasciato davanti allo studio di Bella? E poi, come ha fatto a riconoscere che sono stato io a mandarglielo? Mi dico un po' confuso mentre sposto il mazzo di rose, che cade a terra. «Che strano… è uguale a quello che ho lasciato davanti al negozio dove lavora la ragazza che mi piace», dico in toni sarcastici.
«Non fare lo spiritoso con me Seth», dice in toni minacciosi, puntandomi il dito contro.
«Ehi che ti prende?», domando nervosamente.
«Mi prende che ho trovato questi fiori davanti allo studio di veterinaria dove lavora la ragazza che mi piace», dice in toni seccati.
«Bella è la ragazza che ti piace?», esclamo allibito. Oh cavolo… io non lo sapevo, ho combinato un casino, un bel casino. Mi dico.
«Allora è vero che sono tue queste rose!», esordisce in toni furiosi, stringendo i denti e le mani a pugno.
«Jacob senti, io non sapevo che…», cerco di trovare un appiglio ma mio cugino è talmente incavolato che è meglio se smetto di parlare, prima di finire in ospedale con le ossa rotte.
«Non lo sapevi, oppure l’hai sempre saputo ma te ne sei fregato?», domanda furioso.
Scuoto il capo e faccio una smorfia. «Cosa dici no?! Io non avevo idea che Bella ti piacesse, altrimenti… avrei lasciato stare. Ti pare che vado a fregare la ragazza di mio cugino? Non ci penserei nemmeno per un secondo, scherzi?!
Jake sospira.  «Lei mi piace Seth», dice in toni più calmi, «è la prima volta che una ragazza mi piace così tanto e quando ho visto quel mazzo di rose davanti al suo studio non c’ho visto più».
«Scusa un attimo, ma come diavolo hai fatto a capire che erano da parte mia?», chiedo curioso.
«È stato più facile di quanto pensi: il bigliettino» e storce il naso. «Chi mai prenderebbe una frase sdolcinata da Google? Tu!».
Arrossisco abbassando il capo. «Giusto, io…».
«Seth mi dispiace di averti aggredito prima, non era mia intenzione», dice in toni dispiaciuti.
«No, non preoccuparti», dico in toni rassicuranti, anche se mi sento ancora un po' in imbarazzo.
«E scusa anche per il mazzo di fiori, anche se credo di aver combinato un casino», rivela con un velo d’imbarazzo.
«Che è successo?», domando curioso.
«Bella crede che quelle rose gliel’abbia mandate io e non vuole più vedermi», racconta in toni feriti.
«Mi dispiace Jacob».
«In realtà credo sia colpa del suo ragazzo», sospira. «Quel tipo non mi piace per niente, è così irritante», dice in toni infastiditi.
«Ah, quindi lei è… fidanzata?», domando in toni delusi e amareggiati.
«Con un certo Edward Cullen, uno che ha una grossa redazione», dice. «Ma per me è tutta apparenza, quello in realtà è una mezza sega. Io dico che non sarebbe capace nemmeno di fare a botte» e ridacchia.
«Magari non è un tipo violento».
«O magari piangerebbe al primo pugno, chi può dirlo», dice in toni sarcastici.
«Cosa farai?», chiedo curioso.
«Lei non vuole più vedermi, lui mi ha quasi minacciato e Billy crede che vada tutto alla grande», sospira, «non lo so Seth. E tu? Che farai?».
«Non lo so nemmeno io».
 
Quella sera, quando ho saputo che mio cugino aveva una cotta per Bella, non ho chiuso occhio tutta la notte. Sono stato a pensare – mi sono anche dato dello stupido più di una volta – ma non è uscito nulla di buono. Credevo che pensare avrebbe alleviato il dolore, che avrei trovato una soluzione al problema – perché non posso negare che esista un problema – invece ha amplificato tutto. I giorni successivi sono stati peggio. Ormai non aveva più senso andare dalla fioraia o passare di fronte al suo negozio. Avrei potuto inviarle una lettera spiegandole come sono andate le cose le cose dall’inizio, ma avrei solamente peggiorato la situazione, che già di per sé è molto imbarazzante. Ad oggi sono passate quasi due settimane da quella sera ed io sono ancora con il cuore spezzato, a domandarmi quale sia la cosa giusta da fare. Jacob è passato la settimana scorsa, mi ha raccontato che Bella è partita con il suo ragazzo per non so dove, e forse è giusto così: lei con quel tipo ed io con il cuore in frantumi.

Settimene dopo...*
 
«Stai ancora pensando a lei?», domanda Jake curioso.
«E tu?», rispondo con lo stesso tono.
Siamo venuti al bar per fare aperitivo, anche se sembra più un ritrovo per gli sfigati depressi che non sanno come sfogarsi dopo essere stati piantati in asso dalla stessa ragazza.
«Hai ragione, dovremmo parlare d’altro», dice timidamente.
«Ma chi poteva immaginare che ci sarebbe piaciuta la stessa ragazza?», esclamo in toni un velo sarcastici.
«È già cugino… siamo proprio due idioti», ride.
«Forse io lo sono, tu hai ancora una speranza».
«Tu dici? Io non ne sarei così sicuro», fa notare.
«Beh, tanto per cominciare le hai parlato e siete anche usciti insieme se non sbaglio», puntualizzo.
«Se per te uscire insieme a lei con mio padre e il suo ragazzo equivale ad un appuntamento…».
«Hai ragione, però se non sbaglio mi hai detto che i vicini sono andati nel suo studio a rompere le scatole giusto?», chiedo in toni sospettosi.
«Papà mi ha raccontato che mentre era a NY con il suo ragazzo, si sono presentati nello studio e hanno “minacciato” di sporgere denuncia», racconta.
«Questa potrebbe essere la tua occasione, pensaci», faccio notare.
«In che senso?», domanda un po' confuso.
«Beh potresti andare da lei e dirle che ti dispiace molto per ciò che è successo con i vicini», propongo.
«Non penso che voglia vedermi».
«Secondo me ti ha perdonato. Tu fingiti amico, dille che se ha bisogno ci sarai e fai qualcosa per aiutarla, così lei ti vedrà come il principe azzurro che l’ha salvata in sella al suo cavallo bianco».
«Dici che funzionerà?», domanda un po' scettico.
«Portale un caffè domani mattina. Vedrai, funzionerà», dico cercando di convincerlo.
«Tentar non nuoce, ci proverò!» e sospira.
   
 
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