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Autore: Eternity_Hook    10/06/2020    1 recensioni
La mente del ragazzo dai capelli verde acqua era immersa in un groviglio di pensieri, di zizzania quasi, da cui non riusciva a scivolare fuori, portandolo a tacere e a continuare ad osservare.
Ma le principali domande che la avviluppavano erano due.
La prima delle richieste era sul perché glielo avesse chiesto sul serio.
La seconda cosa stava pensando Gabi in questo momento.
Perché poco prima i due erano semplicemente usciti come "amici" per staccare.
Staccare perché, a quanto pareva, Gabi e Riccardo avevano rotto.
Già.
Rotto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Resta qui con me

Serie: Inazuma Eleven go

Tipo: normale

Ship: Aitor x Gabi

Genere: Yaoi

Tema: serata insieme

Ratings: arancione

Info: X

Richiesta da: 20sofy02

Parole: 1137

~Ω~

L'aria serale di luglio, in parte tiepida, in parte umida, risultando calda a tratti, agitava delicatamente le persiane al di fuori della finestra, con i grilli che cantavano in sottofondo.
Aitor, in quel momento, sentiva tutte le cosce sudate mentre se ne stava a gambe incrociate sul tappeto, le mani aggrappate saldamente alle caviglie, con le dita che andavano a tracciare cerchi invisibili su di esse, mentre lanciava rapide occhiate fugaci alla figura seduta affianco a lui, il quale sembrava non accorgersi minimamente di esse, troppo preso nel guardare il programma fatto alla TV.
La mente del ragazzo dai capelli verde acqua era immersa in un groviglio di pensieri, di zizzania quasi, da cui non riusciva a scivolare fuori, portandolo a tacere e a continuare ad osservare.
Ma le principali domande che la avviluppavano erano due.
La prima delle richieste era sul perché glielo avesse chiesto sul serio.
La seconda cosa stava pensando Gabi in questo momento. 
Perché poco prima i due erano semplicemente usciti come "amici" per staccare. 
Staccare perché, a quanto pareva, Gabi e Riccardo avevano rotto.
Già.
Rotto.
La coppia delle coppie.
I due, così perfetti insieme da far parlare di 'quanto stanno bene insieme?' chiunque della Raimon, anche solo per un accenno.
Ed il rosa aveva avuto davvero bisogno di staccare, a quanto pareva, di qualcuno con cui parlare.
E, strano - stranissimo- quel qualcuno era stato proprio lui.
Ci sarebbero stati tutti, nella squadra, disposti a parlare con lui, disposti a fargli domande su domande sull'idillio interrotto dei due, sul consigliarlo e robe del genere.
Eppure aveva scelto lui, lo aveva chiamato alle dieci di mattina per chiedergli se poteva o meno... e la cosa risultava più che strana ad Aitor.
Perché al ragazzo di parlare del rapporto del rosa con Riccardo proprio ne faceva a meno e non era da consigli, non era da 'vi rimetterete insieme, va'.
Sia perché era contro natura per lui, sia perché a quanto pareva era uno degli unici a non riuscire a vedere Gabi ed il castano in una stessa frase, figuriamoci in una relazione.
Ma non era questo il punto focale della questione che lo torturava.
Certo, c'era anche quello ovviamente, ma ben altro lo lasciava pensieroso e confuso.
Dopo quelle chiacchierate un po' così, alquanto casuali, tanto da risultare quasi non da loro, in giro per il centro, finite con il concludersi verso le sei pomeridiane, nel momento esatto in cui Gabi stava per andare a casa, mentre semplicemente Aitor stava difronte alla propria, il ragazzo aveva afferrato la manica della maglia dell'altro, così di colpo da non rendersene conto nemmeno lui, portandolo a girarsi e a guardarlo.
Il celeste aveva scrutato il suo volto per una serie quasi infinita di secondi, o così al minore era parso, facendolo abbassare lo sguardo nel disperato tentativo di non arrossire lì per lì.
E dunque quelle parole gli erano sfuggite dalle labbra, spontaneamente, forse troppo, contando come generalmente si atteggiava con chiunque gli fosse attorno.
-Resta qui con me- aveva detto.
Ed era morto di vergogna dopo essersene reso conto, dannazione, tanto che aveva aspettato che l'altro dicesse qualcosa che gli facesse venire voglia di seppellirsi vivo, tanto da ritirare l'invito al volo.
Ma il rosa non aveva fatto domande. 
Non aveva detto nulla che potesse in qualche modo metterlo in imbarazzo più di quanto non fosse già stato.
Semplicemente se n'era uscito con un -D'accordo. Avverto i miei, allora- a cui lui aveva risposto con un incerto annuire.

E così dunque si trovava con lui in casa, dopo cena a base di pizza al taglio, presa d'asporto, davanti alla TV, facendo commenti su come i protagonisti dell'horror fossero scemi ed incapaci di seguire la logica umana.
Ed in quel preciso momento vi erano due dei tanti personaggi che erano palesemente intenti a sbaciucchiarsi, tanto che se fosse stato in vena, probabilmente avrebbe detto qualcosa come 'ma stanno cercando di mangiarsi la faccia a vicenda o solo di baciarsi?'.  
Ed un solo termine preciso ronzò per la testa di Aitor al notare tale scena, soprattutto perché aveva perso quasi totalmente il resto del film prima di essa: imbarazzante.
Imbarazzante perché quei due gli sembravano patetici, cioè, come potevano mettersi a fare gli intimi in un posto simile ed in una situazione del genere? Con tutti i compagni che stavano schiattando uno dopo l'altro?
Imbarazzante perché più la scena scorreva e più si rendeva conto che il suo sguardo scorreva verso Gabi 
Di preciso, verso la bocca di Gabi.
E cercava di evitarlo.
Cercava di non osservarla, sentendo il proprio battito cardiaco che accelerava talmente tanto da farlo sembrare un cavallo in corsa.
Ma ignorare la sua bocca, come ignorare i sentimenti che provava per lui da... Quanto? Molto prima che la 'coppia perfetta' si mettesse insieme, era impossibile.
E sapeva che non avrebbe dovuto, siccome probabilmente Gabi era interessato solo e soltanto all'altro.
Sapeva che non poteva, perciò semplicemente tracciava cerchi sulle proprie gambe e si dava pizzicotti a ripetizione, cercando di mantenere la calma e di svegliarsi prima di poter anche solo provare a fare cavolate.
Se avesse provato a baciarlo, ne era sicuro, non sarebbe finita bene.
Ma prima ancora che se ne rendesse conto, le labbra dell'altro erano sulle sue.
E non perché fosse stato lui a cercarle sul serio: era stato proprio Gabi, con le sue braccia appoggiate alle sue spalle e le mani che andavano ad immergersi nei suoi capelli, giocherellando con certi ciuffi, avvicinandosi sempre di più a lui perfino con il resto del corpo.
Aitor arrossì vistosamente, gustandosi le carezze che riceveva, sentendosi a dir poco spaesato dal gesto dell'altro, il quale perlopiù cercava di approfondire il bacio, chiedendo l'accesso e facendo sfiorare le loro lingue, le quali cercavano più contatti, con le salive che si mischiavano.
Gabi gli morse il labbro inferiore, succhiandolo leggermente, facendolo rabbrividire e ansimare allo stesso tempo.

I due ragazzi si staccarono dal bacio solo per riprendere fiato, con un rivolo di saliva che percorreva i loro menti, guardandosi negli occhi.
Lo sguardo di Gabi era dolce. 
Forse troppo, anche perché se fosse stato in piedi le gambe le sarebbero diventate di burro.

-Ma... E Riccardo?- chiese il ragazzo, confuso, guardandolo con aria alquanto perplessa alla conclusione di quel bacio che lo aveva preso quasi per la gola, stravolgendolo in ogni parte di sé.
-Ci siamo mollati.- 
-Sí, questo lo sapevo. Quello che intendevo era...-
E prima che potesse concludere la frase, le labbra dell'altro erano ancora sulle sue, quasi zittendo le sue parole e allo stesso tempo rispondendo loro.
Gabi e Riccardo si erano lasciati perché a quanto pareva, il rosa, si era innamorato di lui o comunque in genere aveva iniziato a provare qualcosa nei suoi confronti.
E se era uscito con lui era probabilmente per vedere se lo ricambiava o meno.

   
 
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