"Tutto quello che deve fare è firmare qui."
"E poi?"
"E poi chhhampagne, donne, soldi! Si gode la vita! O almeno, quella che le resta da vivere."
Il politico non ci pensa due volte, firma immediatamente il contratto e sorride soddisfatto mentre consegna il foglio al demone.
"Signor Crowley, è stato un piacere fare affari con Lei."
Crowley fa sparire il contratto e si mette le mani in tasca, senza stringere la mano che l'umano gli sta offrendo.
"Il piacere è mio... Già... Ora devo andare. Sa, a fare le cose che di solito fa un demone, tentare, sconfiggere gli angeli, far sì che gli esseri umani firmino incoscientemente un pezzo di carta..."
L'uomo sorride e batte le mani una volta, sotto lo sguardo demoniaco nascosto da un paio di occhiali da sole, "A presto, allora."
Il demone prende quella frase come un segnale per defilarsela e se ne va, il suo lavoro quotidiano è finito, ora può finalmente rilassarsi; la Bentley lo aspetta dall'altra parte della strada, la portiera si apre automaticamente per far entrare il proprietario, si accende e la voce di Freddie Mercury inizia a cantare per rallegrare il viaggio.
Crowley fa una veloce sosta nel suo negozio di fiori e immediatamente avverte un sentimento di paura provenire delle sue piante, oh, che piacere torturare creature così indifese per tutti questi millenni; apre la porta e sorride diabolicamente, "Vi sono mancato?"
Le piante tremano dalla disperazione, e Crowley le studia attentamente per cercare qualcosa che non vada bene, c'è sempre qualcosa che non va. Poi, eccolo qui, la nota stonata di tutto lo spartito: le foglie di una pianta di anthurium sono molli, probabilmente a causa del troppo sole; eppure il demone non si commuove, al contrario, prende il vaso e inizia ad osservarlo.
"Che cosa ho detto di essere prospero nonostante le avversità? EH?! NON AVETE IMPARATO NIENTE!"
Le piante agitano le foglie come a voler negare, oppure per scusarsi ed essere perdonate, chi può dirlo. Crowley si arrabbia ancora di più e, per dimostrarlo, va nella stanza sul retro, apre una finestra e butta via la pianta, colpevole di non essere stata abbastanza forte. Il suono di un vaso rotto raggiunge le orecchie del demone, che si considera soddisfatto, può dire che anche questo lavoro è completato.
"E la prossima volta," dice mentre esce dal negozio, per poi voltarsi emanando un'aura oscura, "CRESCETE MEGLIO!"
La porta viene sbattuta e chiusa a chiave, quando il demone viene fermato da un'anziana signora, "Mi scusi", lo chiama cercando di attirare la sua attenzione, "Ha già chiuso il negozio?"
"Oggi non voglio avere a che fare con le persone."
"Ma," la donna cerca di protestare, "Servono per le statue della chiesa."
Crowley sbuffa, non sa se perché divertito o irritato dalla situazione, "Se è per quello scopo, allora, consideri il mio negozio chiuso per sempre."
Una volta arrivato a casa, Crowley posa gli occhiali da sole e si siede su un trono del XVIII secolo, accende la televisione per distrarsi un po', quando interrompe improvvisamente lo zapping per vedere un programma di competizione culinaria dove un attore sta capando una cipolla con un pelapatate.
"Dannato Inferno," gli viene da pensare, "Questo qui è più caotico di qualsiasi demone."
Anche di lui, sul serio, ma potrebbe essere un'idea per qualche trucchetto da utilizzare la prossima volta. Umani, davvero un'invenzione straordinaria!
"Crawly."
"Ehm, sssì?"
Quell'attore guarda verso la telecamera, rivolgendosi al demone, e con voce gutturale comincia a parlargli, "Quali sono i tuoi piani per regalare nuovi esemplari che possano servire il nostro Signore?"
"Ci sto lavorando, fatemi solo cercare quello perfetto."
L'espressione dell'attore sembra un mix tra il deludente e il disgustato, per cambiare poi nuovamente, "Abbiamo ricevuto la nuova anima che ha firmato il contratto con te."
"Oh uhm pf, suona... Malvagio."
L'umano sorride in maniera innaturale, "Preparati per il prossimo obiettivo che ti verrà assegnato nei prossimi giorni."
Crowley annuisce, sì, certo! Un altro incarico! Yuhu, un altro seme di caos!
"E Crawly, ricorda che il nostro Signore ha bisogno di sangue demoniaco e giovane," gli rammenta quella voce diabolica prima di scomparire e far tornare tutto alla normalità, fatta eccezione per il demone, che spegne la televisione e va a letto, improvvisamente sentendosi parecchio stanco.
Domando scusa per il ritardo con cui posto il capitolo, il suo corrispettivo inglese è online da qualche mese, pensavo d'aver aggiornato anche qui, e invece dev'essermi sfuggito; mi sono accorta di questa mia dimenticanza solo oggi, quando volevo rileggermi il secondo capitolo per impostare il terzo. Scusatemi nuovamente 🙇🏻♀️